[Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

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Denise75
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da Denise75 »

Ma che figata!!! Oh scusate la parola, ma non sono riuscita a trovarne una più adatta! Mi sono ritrovata in tutte le parole [emoji16] solo che io non l'ho mai saputo dire!


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bully
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da bully »

Ciao engiel.
letto il tuo diario, complimenti!
Ho un commento: l'odio correre dell'incipit non lo riesco a capire se poi riportato al resto.
Molte persone partono con odio correre ma poi devono passare a 'odiavo correre' perchè come ti sei accorto la corsa è 1000 cose oltre il semplice allenamento
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

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engiel
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da engiel »

bully, ci ragionavo con un'amica proprio qualche giorno fa:
tra calcio e corsa...calcio
tra nuoto e corsa... nuoto
tra giornata di mare e gara di corsa.... giornata al mare
tra bici e corsa...bici


insomma preferisco quasi tutto alla corsa....se leggi tra le righe, è proprio il 'durante' che mi frega...durante il calcetto, il tennis, il nuoto, la bici c'è un non so che di piacevole che nella corsa non trovo. correre mi da piacere 'dopo', ha tutta una serie di efetti collaterali e diretti che manco te lo dico... ma nel mentre nessuna piacevolezza, solo la concentrazione e la determinazione di voler portatre a termine la corsa/gara/allenamento.
PB 10k (unofficial): San Gavino 2016: 41'10" (4'07" a km)
PB 12k: CA -Vivicittà 2016: 50m 21s (4'11'' a km)
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da bully »

Capisco che per ora il running lo vivi come 'medicina'. butto giù 'sto sciroppo che mi fa stare bene.
Ci sono passato anch'io in quella fase ma non avrei proseguito negli anni se non mi fosse scattato un semplice clic che ti fa piacere quella medicina....

Nel mio caso è stato il valutare ed apprezzare il tempo della corsa stessa con me stesso e soprattutto con l'ambiente. Sentire l'aria fresca o anche l'aria calda, i rumori di un parco o dei soli tuoi passi e del tuo respiro, l'ascoltare il tuo fisico e capire che lo stai 'utilizzando' anzichè stravaccarlo su un divano. Guardare le persone che incroci che sono fuori e non chiusi in 4 mura......
Da quanto posso immaginare i posti in cui corri tu sono molto più belli di quelli in cui lo faccio io perciò parti avvantaggiato per poter apprezzare il bello del running.

Io penso e spero di mettermi nel loop competitivo con i miei obiettivi personali (che mi porrò spero bene e non tirando troppo xchè non voglio spezzarmi) ma il 99% delle volte uscirò per fare la corsa /allenamento ma godendomi quell'ora con quanto sopra anzichè solo prendermi la medicina.

un saluto
Ultima modifica di bully il 18 set 2015, 18:24, modificato 1 volta in totale.
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da papandale »

Engiel sei un grande!. Il tuo talento naturale è la scrittura e i tuoi racconti trasmettono positività. Ti seguo e aspetto almeno un post giornaliero.
PB 10K 53'21" il 03/02/2015 allenamento

La fretta non esiste, è l'uomo che è in ritardo.
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engiel
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da engiel »

papandale ha scritto:Engiel sei un grande!. Il tuo talento naturale è la scrittura e i tuoi racconti trasmettono positività. Ti seguo e aspetto almeno un post giornaliero.
Grazie!
mi sono ripromesso di fare un 'diario' settinamanale di "quello che ho capito sul running" in un anno di corsa.

prossima puntata:

quello che ho capito sull'abbigliamento del runner

a seguire
- alimentazione del runner
- le gare
- socialità 'corsara


poi vedremo, stay tuned
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da engiel »

cap 2: quello che ho capito sull'abbigliamento del runner

tutto parte dalle scarpe. dimenticati colori 'normali' pastello, nero, bianco...la scarpa da runner ha un colore o degli inserti e comunque i lacci fluorescenti, dal giallo, all'arancio al verde al rosa shock, tutto quanto è appositamente studiato per 'farsi vedere'. da questo discende (se vieni da un altro sport, in cui generalmente si cura l'abbinamento estetico 'maglia pantaloncino) che canotte, scarpe, calze, guanti, antipioggia/antivento etc, avranno medesime colorazioni o inserti presi pari-pari dal catalogo 'stabilo-boss'; i runner si distinguono perciò abbastanza facilmente dai corridori della domenica: tanto i primi vogliono farsi notare, quanto i secondi vestono 'casual'. i primi sembrano usciti dalla tavolozza di Andy Wharol in acido, i secondi hanno magliette bianche, nere, blu, generalmente di cotone, eredità della palestra di fitness; la primissima cosa che impari, subito dopo aver preso il coraggio a due mani e aver percorso 2 km a giugno nel sud-italia o a febbraio nella bassa padana: il cotone può ucciderti; se non lo fa lui, lo farà il primo runner 'vero' che incroci e che per alleviarti la sofferenza ti strangolerà con le su stesse mani. DEVI USARE ABBIGLIAMENTO TECNICO!!!. per molti mesi mi sono chiesto cosa diavolo fosse, l'abbigliamento tecnico...mi aspettavo tessuti testati sulla luna o sott'acqua, capaci di trattenere il calore o di farti limare importanti decimi di secondo come nello sci o nel bob. niente di tutto questo. fa figo dire/scrivere tecnico, ma si tratta di polyestere di svariate origini, combinazioni, concatenazioni chimiche. nient'altro. vengo dal mondo del calcio, dove le 'divise' sono di fatto composte del medesimo materiale, ma mai mi sognerei di pensare che la mia maglia n°8, fedel compagna di tanti campionati, sia 'abbigliamento tecnico'. ma il gotha del runner ha stabilito che devi vestire 'tecnico' e le case subito hanno preso la palla al balzo, proponendo a prezzi allucinanti per dei capi che costano un centesimo del controvalore di mercato. Il tecnico sta al runner come la parola matrimonio sta all'abbigliamento elegante: se pronunciata senza cautela può far decuplicare il prezzo del medesimo capo. In effetti il materiale 'tecnico' aiuta molto a gestire e regolare la temperatura, la sudorazione e sentire meno l'influenza del clima, durante la corsa. Ma continuo a pensare che gran parte del prezzo del prodotto sia dovuto all'accostamento della parola 'tecnico', non tanto al contenuto tecnico in se. Anche perchè, quando poi compri la 'roba' tecnica...spesso succede che abbia spiacevoli effetti collaterali sulla pelle, essendo un materiale 'artificiale': arrossamenti, vere e proprie scarificazioni (specie in zone sensibili come interno coscia o capezzoli), reazioni cutanee. questo è il prezzo da pagare per il materiale tecnico. e quando lo dici in giro, ovviamente trovi il sapientino di turno che ti dice 'certo, se compri la roba da 7 euro della megathlon..'. no, no la marca non c'entra nulla, è la pelle di ciascuno che è diversa e che reagisce in maniera differente alla sudorazione o allo sfregamento di una o due ore consecutive e dipende in minima parte dal marchio naiks o asips o mezzano o radilas; perciò non fatevi prendere troppo in giro: non sempre una maglia tecnica da 100 euro vale 10 volte la maglia da 10 della megathlon o della pidl espiacevoli effetti possono accadere con ogni marchio; ad ogni modo, non si può fare a meno dell'abbigliamento tecnico, che è innegabilmente più comodo e confortevole nello sforzo e quindi non appena passi dalla modalità 'corricchio' alla modalità 'runner', metti in conto un centinaio di euro di abbigliamento estivo ed invernale. la cosa fondamentale restano comunque le scarpe, sia come prezzo, sia perchè hanno un effetto diretto sulla prestazione e sulla preservazione del tuo corpo da danni a muscolatura e articolazioni. scarpe che cambierai al massimo ogni sei /otto mesi, anche se ancora ne avrebbero....guai a dire che le hai prese 'a casaccio' all'outlet perchè erano quelle che si abbinavano meglio al resto del tuo abbigliamento, rischieresti grosso. la scarpa va pensata, studiata, proposta, provata e acquistata in un negozio specializzato in cui ti devi preparare a restare un paio d'ore per la scelta. portatati dietro le scarpe che stavi usando sino a quel momento e preparati alla faccia schifata della commessa esperta (che è la medesima che te le ha vendute 6 mesi prima), ti farà comunque un pistolotto su come le hai ridotte e ti chiederà perchè solo ora le cambi (anche se la suola appare intonsa o se paradossalmente non le hai mai usate), ti darà milioni di consigli sulla tua postura, sulla tecnica e ti chiederà di tutto, dal tuo segno zodiacale ai nomi dei tuoi avi, ti farà fare il passo dell'oca e saltellare a piedi nudi con la lingua tra i denti sopra vetri rotti, ti osserverà scuotendo la testa mentre corricchi sul tapis-roulant, per poi rifilarti l'ultimo modello dellla medesima casa delle tue vecchie scarpe che ovviamente è uscito ieri e costa quanto un rene. non prima di averti fatto provare tutti i modelli presenti in negozio solo per il gusto di dirti " noooo...lo vedi che questa non va bene?! questa viene consigliata ai pronatori ma tu lo sei solo leggermente"( non offenderti se ti dicono pronatore o supinatore, o se ti chiedono cosa sei in merito a questo...non sono parolacce, ma lo capirai col tempo). alla fine tu sarai così sfinito dalla scelta, che pagheresti qualunque cifra pur di andartene da lì, essendo perfettamente cosciente che tra sei mesi sei daccapo. Ovviamente se il vecchio modello era blu notte con inserti e lacci arancio, il nuovo modello sarà rosso coi lacci giallo fluo. perciò sei daccapo anche con l'abbinamento del resto dell'abbigliamento..vorrai mica andare in giro con canotta arancio, svolazzini neri, calza verde e scarpe rosse e giallo fluo? ovvio che mi si deve vedere, mica corro per altro, ma si deve vedere anche che curo il mio aspetto! Si perchè altra cosa importantissima da dire è che il primo effetto del runner, prima ancora di sudare, fare gare e perdere peso, è dire in giro che sei runner. e dirlo ti fa già bene all'autostima, anche se il tuo passo è 10 minuti a km. i runner si piacciono, corrono per piacersi e per pavoneggiarsi, diciamocelo. vero, corriamo spesso da soli, con le nostre cuffiette o anche senza, ma quanto è bello andare a correre dove qualcuno può vedere che stiamo correndo? inutile negarlo, tra le decine di posti in cui possiamo fare i nostri allenamenti settimanali, finiamo sempre per preferire quelli dove c'è qualcuno da salutare, 'sguardare' di sottecchi, incrociare, sorpassare e con cui confrontarsi. e quando finalmente incroci la tipa che da mesi vorresti invitare a cena fuori fai pure lo splendido...'scusa se non posso fermarmi a parlare, ma oggi ho un lungo da 18 km e vado di fretta, ma ..ti chiamo!'. siamo tutti un pò narcisi, noi runners, per questo l'abbigliamento conta, eccome se conta! non parliamo poi delle dimensioni ... dell'autostima quando qualcuno ci trova dimagriti o in forma o più giovani...lì proprio siamo capaci di fare la ruota altro che pavoni!..'beh corro 800 km a settimana, si sto molto meglio ma ... parlami ancora di quanto sembro più giovane... dimmi di più di questo mio dimagrimento strabiliante...!"; siamo narcisi, chi più chi meno. Ma dicevamo dell'abbigliamento e del set sempre coordinato che fa nascere il desiderio compulsivo di acquistare altra roba. che poi, è vero che se corri 3 , 4 o 5 vv a settimana devi avere un pò di abbigliamento per non rischiare di restare schiavo della lavatrice...ma è altrettanto vero che i capi tecnici asciugano in fretta, bastno pochissime ore di sole. come è vero che i pacchi gara hanno spessissimo abbigliamento tecnico come 'ricordino della 'marcialonga del carciofo', ovviamente spesso si tratta capi dai colori o accostamenti improponibili, che suggeriscono l'idea di 'fondi di magazzino' riciclati da una scritta ' milonesima edizione del salto della quaglia'. ti ritrovi che il tuo guardaroba, se fai garette, esplode in meno di un anno e tu perdi pure interesse, alla fine, per la t-shirt '2010, miliardesima edizione della 'portobene corre', ma è un ricordo, "ci avevo fatto il mio personalbest sui 780 metri, in quella gara, mica posso buttare via la maglia-ricordo'. Perciò conservi tutto, e tua moglie/marito (che se ti va bene NON corre e sopporta la tua passione, se ti va male anche lei ha una collezione analoga alla tua e ti confonde l'abbigliamento) che di nascosto prova a riempire di tue magliette le buste da portare alla Caritas per non dovere portare te, fatto a pezzi, in buste nere. impazzirai per calzini da runner spaiati "ma sono quelli che uso in gara, porca pupazza, dove li ho/hai messi!"; per l'intimo tecnico finito chissà come insime all'intimo 'normale' ... "... e mica posso mettermi lo slip di cotone sotto il pantaloncino da corsa!". per quella maglia verde acido che volevi tanto abbinare al calzino ma 'che-cazz-di-fine-ha fatt-che-sono-in-ritard-per-adare-a-correr!'. Insomma ben presto ti ritorverai a perderi il senso della misura e il senso dell'orientamento, con tutta la roba stipata nell'armadio..."ma era l'edizione 2009 o quella 1976 che aveva la t-shirt color lavanda appassita uguale a quella delle stringhe della nuova scarpa?' . e ogni anno c'è l'edizione successiva, nuovi pacchi gara, nuovo abbigliamento, nuovi abbinamenti da fare...una follia!.
PB 10k (unofficial): San Gavino 2016: 41'10" (4'07" a km)
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da elisa udine »

quanto è vero!!!! :lol:
21km: 1h36'33" 2020
42km: 3h24'02" Cividale 2019
6h: 70,3km Biella 2021
75km: 7h21'20" Ob Mrzli Reki 2019
100km: 9h18'51" Imola 2021
viewtopic.php?t=40338 :flower:
Bely
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da Bely »

:lol:

E vogliamo mettere quando sei unA runner (ok, nel mio caso diciamo aspirante tale) alta un metro e un tappo e conservi una serie di magliette di gare che non metterai mai in nessun'altra occasione perche' sono taglia unica (o S da uomo) e ci entri tre volte? :mrgreen:

Io comunque sono sul rosa/fuxia fluo. Ho magliette, pantaloncini o pantaloni lunghi, giacca e scarpe fuxia o neri con inserti fuxia. Tutto coordinato, tranne la mia fantastica maglietta gialla di quando ero una vampirunner :mrgreen:
10k:1h01'29"(Manchester 2016)
21.1k:2h21'11"(Bournemouth 10/15)
42.2k: 5h46'05" (Race for Life London 2016)

Now is no time to think of what you do not have. Think of what you can do with what there is
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bully
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Re: [Diario] -Appunti dall'isola che non c'è...

Messaggio da bully »

Bella engiel! Perfetta analisi di costume!

Spezzo una lancia sui corridori dalla tenuta casual anzi casuale. C'e' un piccola parte di sportivi, di cui faccio parte, che bistratta x principio i 'completi'.
Secondo me e' qualcosa che mi porto dietro dall'infanzia quando vedevo nei vari sport quelli col completo da tennis che non sapevano giocare, quelli col completo da sci che non sapevano sciare.....
Non so perché se vado in un negozio a vedo tutto perfettamente abbinato dalle scarpe alla fascia dei capelli non riuscirei mai a vestirmi cosi'....
'non si smette di correre perchè si invecchia ma si invecchia perchè si smette di correre'

PB: Miglio: 6:28 - 5K: 22:04 - 10K: 47:08 - Mezza: 1:41:38 - Mara: 3:45:53

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