RACCONTO:
Titolo:
Ho incontrato il Dio della Mezza (cit. Miro)
Svolgimento:
C'era una volta una ragazza lenta, ma lenta lenta lenta...
Scherzavo

ricominciamo.
La settimana prima della gara promette male: contrattura al prosciutto...ehm coscia destra, vado di arnica a profusione con massaggio locale e la cosa sembra rientrare, ma le preoccupazioni ci sono tutte.
Sabato pomeriggio mi avvio verso Terni, con la mia supporter di fiducia (mamma salita appositamente da Palermo). Ritiro pacco gara, giretto a provare scarpe negli stand, tanto per cambiare

conoscenza dal vivo di Franchino e zita, Sara

non ho parole per i loro risultati in gara, due mostri.
Cena luculliana con annesso gelato in centro dopo cena, rientro in albergo, guardo Ballando con le stelle e il pezzo della Pavone mi dà il colpo di grazia, sicché alle 23 crollo nel sonno dei giusti senza sentire mamma che russa, va in bagno ecc.
Mi risveglio alle 6,30 al suono della sveglia (avrei dormito altre 12 ore circa), scendo per la colazione, nella sala ristorante invasa da maratoneti & co. addento svariati pezzi di crostata e scolo svariate tazze di tè e a seguire caffè.
Mi preparo e mi avvio in zona partenza.
LA GARA:
si parte puntuali alle 9,30, si inizia in piano (mi pare), poi si fa un po' di saliscendi, poi la salita della chiesa di S. Valentino, poi un pezzetto giù in picchiata, poi attacca qualche chilometro in falsopiano e poi inizia la lieve e lenta risalita sino alle Marmore.
Prima della partenza mi scaldo un po' e incontro pessoa che continua col terrorismo psicologico delle salite
Alla partenza mi dico "Ros vai con calma non spingere troppo oggi è solo allenamento, pensa alla contrattura alle salite...stai calma insomma". Il fatto è che nel riscaldamento ho gamba....quindi...
Allo sparo mi dico "Con calma un caxxo, spingi oggi!!"
Sulla scorta di questo filosofico pensiero imposto la gara così: punta uno e superalo, puntane un altro e superalo e via dicendo. E così farò per tutta la gara, cercando però di non fare tira e molla di ritmo ma restare costante.
Fino al 5 km circa non ho compagni di gara, dal 5° inizia un giochetto di supera risupera con una SF40 della squadra locale, organizzatrice della gara, che dura sino al giro di boa dove, con mia somma meraviglia, la semino (ero convinta ne avesse più di me).
Torniamo indietro, la salita sino alle Marmore, per carità, c'è ma niente di devastante e comunque gestibile, tranne giusto la parte prima delle cascate che è più decisa. Per me che amo le salite, comunque, andava benissimo e seppur con fatica l'ho affrontata bene, per i miei modesti mezzi.
Dicevo, qui battaglio, amichevolmente, con questa tizia della squadra locale, che a un certo punto, dopo le Marmore, mi chiede dove fosse il giro di boa, così parliamo un pochino e non mi dispiace pensare di avere qualcuno accanto fino alla fine.
Provo ad accelerare e vedere se mi sta dietro e per un po' ce la fa e in alcuni tratti mi supera pure, ma poi mi molla e io vado in progressione.
A questo punto (circa km 14) mi ritrovo accanto a un tizio che stantuffa come un treno ma tiene un buon ritmo e quindi mi ci attacco per avere una lepre
Corriamo fianco a fianco sino al 19mo chilometro circa, anche lui ero convinta che mi avrebbe lasciata indietro e invece al 19mo lo perdo e io proseguo.
Il percorso dal giro di boa del 12km è in discesa più o meno accentuata sino al 17mo circa, dopodiché va più o meno in piano e diventa duretta per la stanchezza della salita nella prima parte e dell'aver spinto forte in discesa (cosa che ho fatto contro tutti i manuali della corsa

).
Negli ultimi 4 chilometri un po' di sofferenza ma autocontrollo, la gamba gira alla grande, il fiato pure, il cuore lo sento tranquillo è solo questione di tenere botta fino al traguardo.
Non riesco a credere ai parziali che leggo sul garmin che per me sono tempi da ripetute sofferte sui 1000.
Arrivo alla fine stanca ma non distrutta, prendo la medaglia e esco per fare defaticamento nella piazza adiacente, poi torno al ristoro e prendo frutta varia.
Chiudo con un, per me, ottimo 1h57'54" di RT, per me davvero insperato.
Quindi ho fatto la conoscenza del Dio della Mezza, quello che si incontra quando stai sotto le 2 ore per la prima volta, Miro lo conosce bene

Ho pure spaccato il c**o ai passeri, sempre secondo le usanze, insegnatemi, di Miro i cui preziosi consigli tattici sono, come vedete, estremamente tecnici
Vado da mamma che, prima ancora di dirmi brava gioia mia bella, mi dice "Credo che ha vinto quella ragazza che hai salutato ieri, che stava con quel ragazzo del forum!!!"
Sono contentissima di come ho gestito la gara, non mi sono risparmiata e forse è la prima volta che mi spremo davvero (forse avevo ancora margine, ma chissà).
La cosa che mi rende felice a parte il crono è vedere che gli allenamenti e sacrifici - più che altro in termini di tempo - costanti danno i loro frutti (sennò non avrebbe senso continuare a farli).
Spero di non avervi annoiato e vi ringrazio tutti per il costante supporto ricevuto e che riceverò nella strada verso la maratona.
Siete degli amici preziosi anche se, in larga parte - e per il momento - solo virtuali.
Grazie di aver letto sin qui
