Cronaca della bandelletta: da diagnosi a cura
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Chi soffre seriamente di questo problema ha un dolore talmente lancinante che è impossibile continuare altro he stringere i denti!
Comunque per esperienza personale in primis, e per ben quasi 240 pagine di questa discussione, trovo veramente stupido correre quando si ha qualsiasi tipo di dolore e o infiammazione!
Detto ciò sono comunque scelte personali!
Sappiate che se si cronicizza avete solo l'intervento chirurgico che vi potrà far correre di nuovo!
Buone corse....forse...
Comunque per esperienza personale in primis, e per ben quasi 240 pagine di questa discussione, trovo veramente stupido correre quando si ha qualsiasi tipo di dolore e o infiammazione!
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Ma io vorrei solo capire dove ci sia mai stato un messaggio in questo thread in cui un utente abbia incoraggiato un altro utente a correre sul dolore.
Dopodiche, senza offesa per nessuno, se sono in ccura da uno specialista e quello mi consiglia delle terapie, tra cui magari fare potenziamento, o mi dice di provare a correre, io lo seguo oppure esprimo le mie perplessita a lui stesso. oppure , se non mi convince, cambio soecialista. Sicuramente faccio prima questo rispetto all'affidarmi ciecamente ai "consigli" di utenti di un forum dei quali non conosco la qualifica o le competenze.
Dopodiche, senza offesa per nessuno, se sono in ccura da uno specialista e quello mi consiglia delle terapie, tra cui magari fare potenziamento, o mi dice di provare a correre, io lo seguo oppure esprimo le mie perplessita a lui stesso. oppure , se non mi convince, cambio soecialista. Sicuramente faccio prima questo rispetto all'affidarmi ciecamente ai "consigli" di utenti di un forum dei quali non conosco la qualifica o le competenze.
Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Infatti non si è mai parlato di quello!
Nessuno incoraggia nessuno a fare niente!
Sulle base delle proprie esperienze ognuno commenta quello che vede scritto .
Punto
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Solo a me questo sembra vagamente un incoraggiamento?enricoshark ha scritto:Io da quando ha iniziato a intensificarsi il problema (3 Aprile) ho corso una gara di skyrace ogni domenica e la più corta era 17km e 900D+. Sicuramente è uno sport diverso, però comunque non è del tutto impossibile farcela. Basta avere la forza di stringere i denti e far finta che il dolore non esista

Secondo me avete un po' frainteso quello che voleva dire Dodo, il quale parlava per il "bene comune" e non ex cathedra, almeno da quello che ho capito. Dodo ha solo messo in chiaro che qualsiasi tentativo di "stringere i denti", oltre che masochistico, è controproducente (fermo restando che chi soffre DAVVERO di bandelletta sente il ginocchio aprirsi sotto il peso dopo due minuti di corsa, altro che sky race e mezze maratone).
Ragazzi, capisco che vedere i muscoli che si sgonfiano, il fiato che se ne va, la panzetta che cresce, sia frustrante, ma ci siamo passati tutti, la vita del podista è anche questa, pensate che anche i campioni si fermano, Calcaterra nel 2010 ha fatto tre mesi di stop, è ripartito a ritmi jogging e poi ha vinto il Passatore. Il ritmo si recupera, non vi preoccupate anche se ora che siete sul divano vi sembra impossibile (parlo per esperienza). La priorità è non cronicizzare il problema e disfarsene il più totalmente e completamente possibile.
Sai come si dice..nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti, altri ancora fan di tutto perchè tu sia distrutto. Chi affoga nella merda la pazienza mai non perda, schiocca le dita su,è la vita.
Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Bravo uroboro. Il problema è che la schiettezza non paga mai rispetto a sentirsi dire quello che si vuol sentire, magari pure mentre ti si accarezza la testa...
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Quoto in totoBark_Psychosis ha scritto:Bravo uroboro. Il problema è che la schiettezza non paga mai rispetto a sentirsi dire quello che si vuol sentire, magari pure mentre ti si accarezza la testa...
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Phoenix, io mi riferivo principalmente a qualche messaggio indietro, dove era stato consigliato di evitare potenziamento e fare riposo assoluto. Nel mio caso (individuale, specifico etc etc) il potenziamento in fase di stop dalla corsa, mi è stato"imposto" dal terapista come necessario fin da subito, e devo dire che, a fronte di una mia stessa perplessità iniziale, si è rivelato poi uno strumento essenziale per il recupero. Quindi io tenevo innanzitutto a sottolineare questo. Poi rimango dell'idea che ci sono modi e modi per presentare la propria opinione.
Ps. Non è necessario quotare il messaggio precedente
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Ultima modifica di titti74 il 11 mag 2016, 8:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Grazie Uroboro hai proprio capito quello che volevo dire.
Frasi del tipo "fare finta che il dolore non esiste" e "si deve cercare l'empatia" sono sciocche e controproducenti.
Stimolare invece i colleghi runners a curarsi quando si è infortunati e a fermarsi dalla corsa finchè non si è veramente guariti (per veramente guariti si intende che facendo anche solo jogging non si sente più alcun dolore) è la vera empatia.
E lo dico per esperienza diretta visto che nell'unico vero infortunio che ho patito a causa di fisioterapisti incapaci sono stato fermo mesi per aver ripreso a correre troppo presto.
Un amico che è stato un campione della 24h a livello nazionale è stato fermo un anno per infortunio ed adesso è tornato fortissimo.
Il vero runner è quello che rispetta il suo corpo e che sa fermarsi quando è necessario per tornare alla sua passione e non quello che persevera quando è infortunato con il rischio di cronicizzare il problema e alla lunga non correre più.
Ne ho sentiti tanti dire "eh correvo quando ero giovane adesso non riesco più perchè ho sessantanni".
Anch'io ho quasi sessantanni ma vado più forte di prima!
Frasi del tipo "fare finta che il dolore non esiste" e "si deve cercare l'empatia" sono sciocche e controproducenti.
Stimolare invece i colleghi runners a curarsi quando si è infortunati e a fermarsi dalla corsa finchè non si è veramente guariti (per veramente guariti si intende che facendo anche solo jogging non si sente più alcun dolore) è la vera empatia.
E lo dico per esperienza diretta visto che nell'unico vero infortunio che ho patito a causa di fisioterapisti incapaci sono stato fermo mesi per aver ripreso a correre troppo presto.
Un amico che è stato un campione della 24h a livello nazionale è stato fermo un anno per infortunio ed adesso è tornato fortissimo.
Il vero runner è quello che rispetta il suo corpo e che sa fermarsi quando è necessario per tornare alla sua passione e non quello che persevera quando è infortunato con il rischio di cronicizzare il problema e alla lunga non correre più.
Ne ho sentiti tanti dire "eh correvo quando ero giovane adesso non riesco più perchè ho sessantanni".
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Ma quindi, giusto per capire Dodo, uno che fa? Si fa male e non va neanche dallo specialista perché i medici non ne capiscono comunque niente? Posto che anche loro possono sbagliare, se mi rivolgo a qualcuno, almeno in una fase iniziale in cui non ho ancora controprove mi fido. No?
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Re: Cronoca della bandelletta: da diagnosi a cura
Allora, secondo me il potenziamo è essenziale!titti74 ha scritto:Ma quindi, giusto per capire Dodo, uno che fa? Si fa male e non va neanche dallo specialista perché i medici non ne capiscono comunque niente? Posto che anche loro possono sbagliare, se mi rivolgo a qualcuno, almeno in una fase iniziale in cui non ho ancora controprove mi fido. No?
Così come i massaggi e lo stretching, nel mio caso hanno funzionato, unito a 2 infiltrazioni e al riposo!
Io sono estremamente contrario solo al continuare ad insistere con la corsa con il dolore!
Trovo assurdo solo questa cosa qua!
E se un terapista dice una cosa del genere, io proverei a cambiare!
Perché comunque la bandelletta è un infortunio studiato all'ennesima potenza!
Non avevo letto sul quote chiedo scusa