La pista è per sua natura in tartan (anche se ultimamente vengono sfruttati anche altri tipi di materiali) diversamente sull’asfalto la vedo dura indossare delle chiodate…
IMHO, la pista dovrebbe essere un punto imprescindibile per chi corre, indipendentemente dai ritmi di corsa, perché è proprio in pista che dovrebbero essere svolte tutte le attività introduttive-parallele-propedeutiche alla corsa stessa: dalle andature tecniche (che porterebbero a correggere tanti errori di postura della corsa) agli esercizi di propriocettiva che vengono insegnati nelle categorie giovanili.
Quindi, sì alla pista ma nel suo senso più ampio, che non presuppone il solo fatto di correre (forte) nell’anello di 400 mt, ma quello di prepararsi altrettanto bene nel riscaldamento con esercizi di tecnica vari (ovvero, tanto più breve è la prova, tanto più lungo il riscaldamento).
Per come la vedo io, in pista si fa qualità, mirata. Non si va per fare dei personali in allenamento, questi devono venire in strada. Il rischio è quello che tu stesso hai vissuto, ovvero di portare al limite muscolatura e, soprattutto, tendini, che vengono molto sollecitati.