La penultima maratona (Verona, a febbraio) io l'ho corsa come allenamento per Treviso: dopo i primi 7-8 km fatti a jogging, ho iniziato a correre a ritmo Lunghissimo, senza ansie e senza patemi d'animo proprio perchè lo vivevo come un allenamento. E' stata la maratona meno traumatica di quelle da me fatte, chiusa comunque con un tempo dignitoso.
L'aspettativa genera ansia e stress, che fanno bruciare anzitempo le riserve di zuccheri (Speciani docet), quindi un approccio "zen" alla corsa è anche redditizio dal punto di vista energetico.
Il difficile è metterlo in pratica: cioè, io per primo do consigli, ma quando ho il pettorale addosso...beh...
