Mi presento all'esordio in Maratona con diverse incognite, prima fra tutte la mancanza di lunghissimi (al mio attivo solo un 30k, e un 36k abortito a 27k per crampi).
Giornata fresca ma umida, mi impongo di bere sali a ogni ristoro, infilo 3 gel in tasca e sono alla partenza, con l'obiettivo di arrivare al termine, possibilmente in 4 ore.
Primo quarto di gara il leggera discesa lungo l'alzaia del Naviglio di Bereguardo. La strada è un po' stretta e a volte ci si ostacola a vicenda, ma per chi come me non ha grandi esigenze cronometriche la cosa è accettabile.
Si arriva ai piedi dell'Abbazia di Morimondo dove uno strappetto acciottolato porta al ristoro dell'11°km; 5'23" il passo fino a questo momento, in linea con quanto previsto.
Secondo quarto in leggera salita, si rientra a Abbiategrasso con percorso un po' anonimo, compreso l'attraversamento della statale 526 con automobilisti letteralmente imbufaliti con le forze dell'ordine e un tratto lungo la provinciale 183 non chiusa al traffico. Il pensiero di salutare moglie e figlio all'attraversamento del Naviglio Grande mi aiuta in questo tratto; arrivo così al 20°km dove prendo il primo gel; 5'28" il passo, va bene così, voglio tenere qualcosa per il finale.
Attraverso il Naviglio e ci si immette nella ciclabile che lo risale. Mi aspettano 10km in linea retta (più una piccola escursione in centro a Albairate), durante i quali la testa comincia a dare qualche segnale negativo: "sei solo a metà strada, come farai a arrivare alla fine?".
Per fortuna ci sono dei bellissimi scorci con ville, giardini, salici piangenti con le fronde che toccano l'acqua; il morale si rinfranca un po' ma le gambe sono sempre più dure. Si attraversa Cassinetta, Robecco e poco dopo il ristoro del 30°km (dove prendo il secondo gel) si arriva a Ponte Vecchio, dove si lascia il canale e si ritorna verso il traguardo. 5'31" in questo tratto.
Penso di trovare un bel tratto in leggera discesa fino all'arrivo, invece siamo in una zona boscosa tutta vallonata, con continui saliscendi, che provocano a qualche concorrente malumori urlati a gran voce.
Ho i primi accenni di crampi in prossimità del ristoro del 35°km; prendo l'ultimo gel ma faccio una fatica boia a ripartire.
Stringo i denti ma al 37 il bicipite femorale sinistro mi obbliga a fermarmi per qualche massaggio.
Manca ancora molto, ma il desiderio di arrivare è troppo forte. Sono anche aiutato dal vedere qualcuno che mi aveva superato kilometri addietro, procedere adesso arrancando o addirittura fermarsi; la mia testa pensa "non sei così scarso, allora".
Calo un po' l'andatura, penso a tutti gli sforzi fatti in allenamento, ristringo i denti e sono in centro città.
Non mi curo del fondo sconnesso perché vedo in lontananza mia moglie che si sbraccia; la saluto gridando "E' fatta!"
Ancora un km e sono all'ultima curva; vedo in fondo un anonimo traguardo, ma non mi curo di questo.
Taglio il traguardo in 3h55'15" e si avvera il sogno di un sabato pomeriggio di 2 anni e mezzo fa, quando fresco dei miei 51 anni compiuti il giorno prima, indossai per la prima volta le scarpe da runner e corsi per ben 8 minuti!
Ne ho fatta di strada
