ieri sera ho finito la prima stagione di
The Leftovers
Come cambierebbe la vita delle persone se il
2% della popolazione mondiale, a un certo punto, scomparisse misteriosamente senza lasciare traccia? È questo il presupposto della serie.
una serie ideata da Perrotta ha molte similitudini con le vicende di
Lost: anche in questo caso troviamo una comunità ristretta (nella prima stagione quella della città di Mappleton) particolarmente toccata dall’Improvvisa dipartita, che deve fare i conti con un evento soprannaturale che nessuno sa spiegare. Eppure, ognuno dei protagonisti mette in relazione il misterioso accadimento con i propri inconfessabili segreti, scatenando dinamiche complesse e avvincenti. Così come Lost, anche questa serie non dà molte risposte ai telespettatori, incrociando però i piani narrativi e disseminando di rimandi e indizi ogni scena: si viene a creare anche qui una sorta di mitologia.
I fili da seguire sono infatti numerosi e ci sono incroci, collegamenti, salti temporali e di scena anche molto frenetici. Ma questo rende ancora più appassionante una serie i cui episodi sono sempre imprevedibili: a volte la trama prende strade totalmente sconnesse (almeno in apparenza) da quanto raccontato finora; alcuni episodi rinunciano all’ensemble per concentrarsi su un solo personaggio
sono rimasto leggermente deluso.speravo in qualche conclusione ma non ho capito nulla (magari sono io

)