
Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
Moderatori: franchino, runmarco, deuterio, Evuelledi
-
- Guru
- Messaggi: 4026
- Iscritto il: 20 giu 2016, 11:20
- Località: Cesena
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
dopo aver spulciato ovunque ho trovato finalmente i risultati, @cidue ai 30 km era in linea con l'obiettivo, poi un calo, potrebbe essere stato il caldo come a Parma, aspettiamo il resoconto del grande Giuseppe 

1h20’38” mezza maratona del Progresso - Castel Maggiore (BO) 18/12/22
2h53'48" Firenze marathon 26/11/17
4h22'52" 58 km Misano Adriatico 29/01/23
2h53'48" Firenze marathon 26/11/17
4h22'52" 58 km Misano Adriatico 29/01/23
-
Donatore
- Top Runner
- Messaggi: 9771
- Iscritto il: 29 nov 2016, 12:20
- Località: Mutina
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
@cidue comunque da applausi 

Vado dritto e sicuro, prendo la strada che non fa nessuno. Giuro che vado piano e quando arrivo, promesso, ti chiamo.
dal 11/10/15 43x42 Carrara '25 3h01’40”
50k Pistoia-Abetone '24 5h00'36"
2x100k Passatore '25 10h15’01”
2025 PR,RE
dal 11/10/15 43x42 Carrara '25 3h01’40”
50k Pistoia-Abetone '24 5h00'36"
2x100k Passatore '25 10h15’01”
2025 PR,RE
-
- Mezzofondista
- Messaggi: 145
- Iscritto il: 23 gen 2015, 14:38
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
Un po' di info pratiche x chi volesse parteciparvi. Forse non ho visto bene ma non c'è collegamento con mezzi pubblici tra l'aeroporto e il palazzo congressi dove consegnano il pettorale. Se non siete tirati con il tempo, vi conviene andare in albergo con il bus linea aeroporto (4€) e poi tornare indietro con il bus 27 (1,40€) altrimenti i taxi vi applicano la tariffa fissa per andare in centro ovvero 25€ per 5km scarsi!!
Se avete prenotato albergo con colazione esclusa, al mattino presto (6) è dura trovare un bar aperto x fare colazione. Vi consiglio di andare direttamente alla partenza (in taxi) dove trovate il bar dello stadio, riscaldato e rifornito di tutto ciò che vi serve (è stata la mia salvezza e non solo).
Terminata la gara, fuori dallo stadio trovate una sfilza di bus, gratis x i corridori e €1,40 x accompagnatori, che vi riportano in centro e quindi da sfruttare altrimenti vi sciroppate non meno di 5km a piedi.
Se avete prenotato albergo con colazione esclusa, al mattino presto (6) è dura trovare un bar aperto x fare colazione. Vi consiglio di andare direttamente alla partenza (in taxi) dove trovate il bar dello stadio, riscaldato e rifornito di tutto ciò che vi serve (è stata la mia salvezza e non solo).
Terminata la gara, fuori dallo stadio trovate una sfilza di bus, gratis x i corridori e €1,40 x accompagnatori, che vi riportano in centro e quindi da sfruttare altrimenti vi sciroppate non meno di 5km a piedi.
-
- Ultramaratoneta
- Messaggi: 1276
- Iscritto il: 22 nov 2007, 18:31
- Località: Bergamo
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
Io sono al rientro oggi.
Per me un 3h 03 min.
Meglio di quanto mi aspettavo visto la condizione.
Ottima gara e gran bella città.
Da consigliare.
Per me un 3h 03 min.
Meglio di quanto mi aspettavo visto la condizione.
Ottima gara e gran bella città.
Da consigliare.
-
- Guru
- Messaggi: 2646
- Iscritto il: 3 gen 2012, 11:18
- Località: Verona
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
Rientrato ieri in tarda notte con volo in ritardo , faccio un breve resoconto della mia gara.
In generale è un Maratona molto bella e con ottima organizzazione (Gold Label) che mi sento di consigliare a tutti.
Unica nota negativa; dopo l'arrivo non ho trovato nessuna segnalazione per il ritiro borse ma soprattutto su dove andare a prendere il bus per tornare in centro.
Ho dovuto vagare per un bel po' nei parcheggi intorno allo stadio prima di trovare un agente di polizia che sapesse darmi qualche informazione, mentre delle 3 persone dell'organizzazione incontrate prima, nessuna aveva saputo dirmi nulla se non indicarmi una direzione dicendo "il centro è da quella parte" ...
Note positive sono sicuramente un tracciato piatto e filante che si presta molto a fare il tempo, e con molti passaggi panoramici nelle parti più significative della città e un tifo a tratti veramente assordante negli ultimi 10Km.
Inoltre i circa 20°e una città che ha tantissimo da offrire e da vedere la rendono occasione ideale per un mini break con tutta la famiglia.
Riguardo la mia gara , doveva essere l'occasione per il sub 210' ma , partito senza troppa convinzione a causa di una preparazione non ottimale, intorno al 10°Km sento che le gambe cominciano a girare e inizia a balenarmi l'idea di provare a crederci.
Al 16°Km incontro mia moglie che mi incita e la cosa mi dà una sferzata, tant'è che mi convinco di poter centrare il mio obbiettivo e di provarci seriamente.
Nonostante le gambe vogliano andare, cerco di sforzarmi di tenere un ritmo costante guardando spesso il GPS , cercando di non forzare e rimanere sempre concentrato.
Al 30°Km inizio a sentire la stanchezza ma nel complesso mi sorprendo di sentire di averne ancora molto e forse qui commetto un errore, decidendo di rimanere troppo prudente e "addormentandomi" rallentando il passo .
Al 36°Km ricevo la scossa quando mi raggiungono i pacer delle 3:30 e qui mi rendo decisamente conto che stavo andando troppo in conserva.
Decido quindi di attaccarmi ai pacer e inizialmente mi sento di averne, ma la cosa si rivela più difficile del previsto.
Il 37°Km in scia ai pacer lo corro in 4:48'
A metà del 38°Km scoppia rumorosamente il pallone di uno dei due pacer...
Dopo aver corso anche il 38°Km a 4:50 lo prendo come un segno premonitore del cielo e decido di rallentare...
Mi riassesto sui 5:00-5:10 fino al 40°Km dove commetto il grande errore che mi costerà gara: disidratato a causa del caldo cammino lungo i tavoli del ristoro bevendo 2 bicchieri d'acqua e ripartendo di buon ritmo.
Le gambe vanno e inizio a accelerare superando un sacco di persone e dopo una veloce occhiata al Garmin mi rendo conto di essere in linea per chiudere intorno alle 3:28' e inizio a gasarmi quando ,a circa 500 metri dall'arrivo, iniziano a venirmi dei violenti conati costringendomi dapprima a rallentare e poi a fermarmi.
Resto fermo qualche minuto vomitando l'acqua appena bevuta e pensando anche di ritirarmi per la frustrazione.
Quando riparto camminando sento una ragazza dell'organizzazione tirarmi per un braccio chiedendomi se avevo bisogno di aiuto.
Le faccio segno tutto OK con un sorriso e , dopo neanche un centinaio di metri mi sento nuovamente bene e riprendo a correre.
Ultimi 400metri corsi d'un fiato a 4:10' con ingresso nello stadio molto scenografico: si passa dal buio del sottopasso al colpo d'occhio quando si entrata e con mezzo giro finale della pista di atletica per tagliare il traguardo.
Chiudo la mia sesta maratona in 3:31:02 con un gran sorriso in un turbine di sentimenti contrastanti.
Felice per essermi divertito , arrabbiato per aver mancato di poco il mio obbiettivo quando ero così vicino, più che mai adesso convinto e determinato che l'appuntamento con il 210' è solo rimandato...
In generale è un Maratona molto bella e con ottima organizzazione (Gold Label) che mi sento di consigliare a tutti.
Unica nota negativa; dopo l'arrivo non ho trovato nessuna segnalazione per il ritiro borse ma soprattutto su dove andare a prendere il bus per tornare in centro.
Ho dovuto vagare per un bel po' nei parcheggi intorno allo stadio prima di trovare un agente di polizia che sapesse darmi qualche informazione, mentre delle 3 persone dell'organizzazione incontrate prima, nessuna aveva saputo dirmi nulla se non indicarmi una direzione dicendo "il centro è da quella parte" ...
Note positive sono sicuramente un tracciato piatto e filante che si presta molto a fare il tempo, e con molti passaggi panoramici nelle parti più significative della città e un tifo a tratti veramente assordante negli ultimi 10Km.
Inoltre i circa 20°e una città che ha tantissimo da offrire e da vedere la rendono occasione ideale per un mini break con tutta la famiglia.
Riguardo la mia gara , doveva essere l'occasione per il sub 210' ma , partito senza troppa convinzione a causa di una preparazione non ottimale, intorno al 10°Km sento che le gambe cominciano a girare e inizia a balenarmi l'idea di provare a crederci.
Al 16°Km incontro mia moglie che mi incita e la cosa mi dà una sferzata, tant'è che mi convinco di poter centrare il mio obbiettivo e di provarci seriamente.
Nonostante le gambe vogliano andare, cerco di sforzarmi di tenere un ritmo costante guardando spesso il GPS , cercando di non forzare e rimanere sempre concentrato.
Al 30°Km inizio a sentire la stanchezza ma nel complesso mi sorprendo di sentire di averne ancora molto e forse qui commetto un errore, decidendo di rimanere troppo prudente e "addormentandomi" rallentando il passo .
Al 36°Km ricevo la scossa quando mi raggiungono i pacer delle 3:30 e qui mi rendo decisamente conto che stavo andando troppo in conserva.
Decido quindi di attaccarmi ai pacer e inizialmente mi sento di averne, ma la cosa si rivela più difficile del previsto.
Il 37°Km in scia ai pacer lo corro in 4:48'
A metà del 38°Km scoppia rumorosamente il pallone di uno dei due pacer...
Dopo aver corso anche il 38°Km a 4:50 lo prendo come un segno premonitore del cielo e decido di rallentare...
Mi riassesto sui 5:00-5:10 fino al 40°Km dove commetto il grande errore che mi costerà gara: disidratato a causa del caldo cammino lungo i tavoli del ristoro bevendo 2 bicchieri d'acqua e ripartendo di buon ritmo.
Le gambe vanno e inizio a accelerare superando un sacco di persone e dopo una veloce occhiata al Garmin mi rendo conto di essere in linea per chiudere intorno alle 3:28' e inizio a gasarmi quando ,a circa 500 metri dall'arrivo, iniziano a venirmi dei violenti conati costringendomi dapprima a rallentare e poi a fermarmi.
Resto fermo qualche minuto vomitando l'acqua appena bevuta e pensando anche di ritirarmi per la frustrazione.
Quando riparto camminando sento una ragazza dell'organizzazione tirarmi per un braccio chiedendomi se avevo bisogno di aiuto.
Le faccio segno tutto OK con un sorriso e , dopo neanche un centinaio di metri mi sento nuovamente bene e riprendo a correre.
Ultimi 400metri corsi d'un fiato a 4:10' con ingresso nello stadio molto scenografico: si passa dal buio del sottopasso al colpo d'occhio quando si entrata e con mezzo giro finale della pista di atletica per tagliare il traguardo.
Chiudo la mia sesta maratona in 3:31:02 con un gran sorriso in un turbine di sentimenti contrastanti.
Felice per essermi divertito , arrabbiato per aver mancato di poco il mio obbiettivo quando ero così vicino, più che mai adesso convinto e determinato che l'appuntamento con il 210' è solo rimandato...
Take pride in how far you've come.
Have faith in how far you can go.
But don't forget to enjoy the journey.
PB:
21,097 1:30:45 (Allenamento)
42,195 3:19:10 (Verona, 17/11/24)
STRAVA: https://www.strava.com/athletes/25053022
Have faith in how far you can go.
But don't forget to enjoy the journey.
PB:
21,097 1:30:45 (Allenamento)
42,195 3:19:10 (Verona, 17/11/24)
STRAVA: https://www.strava.com/athletes/25053022
-
- Top Runner
- Messaggi: 6436
- Iscritto il: 26 dic 2014, 22:27
- Località: Crema
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
Bravissimo @jonathan peccato per quel problema di stomaco quando mancava veramente poco! Però come dici tu l'obiettivo è solo rimandato
-
- Mezzofondista
- Messaggi: 145
- Iscritto il: 23 gen 2015, 14:38
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
@jonathan
I bus erano difronte all'ingresso del tunnel. Come abbiamo già detto, mancavano cartelli con indicazioni un po' x tutto. Su RW di febbraio elencano i requisiti x la certificazione Gold Label. Verifico se la voce "indicazioni visive" rientra tra questi. Visto che partenza e arrivo erano praticamente nello stesso luogo era scontato che le borse non si fossero mosse da dove le avevamo lasciate al mattino. Comunque a fine gara si è un po' bolliti ed è facile andate in confusione (io cercavo me stesso!!)
I bus erano difronte all'ingresso del tunnel. Come abbiamo già detto, mancavano cartelli con indicazioni un po' x tutto. Su RW di febbraio elencano i requisiti x la certificazione Gold Label. Verifico se la voce "indicazioni visive" rientra tra questi. Visto che partenza e arrivo erano praticamente nello stesso luogo era scontato che le borse non si fossero mosse da dove le avevamo lasciate al mattino. Comunque a fine gara si è un po' bolliti ed è facile andate in confusione (io cercavo me stesso!!)
-
- Mezzofondista
- Messaggi: 103
- Iscritto il: 21 mag 2013, 9:13
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
Buongiorno. Confermo quanto scritto in precedenza da altri forumendoli circa le indicazioni pre e post gara.
Io sono arrivato allo stadio che era ancora buio, dopo aver preso un bus dell'organizzazione che ci ha lasciato praticamente all'ultimo km della maratona, non c'era senza alcuna indicazione, né con cartelli, tantomeno dall'autista del bus. Ho seguito un tizio che sembrava a conoscenza del tragitto e mi ha portato alla consegna sacche ma non ho visto nessuna indicazione se non quella a 50 mt dal deposito.
Idem al ritorno. Cercavo un taxi ma alla fine mi sono fatti altri 3,700 km a piedi per tornare in appartamento. Nessuno ha saputo dirmi dove potessi trovare il taxi e quando l'ho trovato ero praticamente arrivato a casa.
Aggiungerei che far transitare gli atleti all'arrivo, dal passaggio sotto gli spalti, per me è stato deleterio. Dopo 42km e 20 gradi di temperatura, passare ai 10 gradi lì sotto mi ha ammazzato. Forse è l'unico modo per far defluire e rifocillare gli atleti ma quel raffreddamento non mi ha giovato per niente. Oggi sono raffreddato e con tosse.
Un aspetto positivo, molto pratico, il wc a 10mt dalla griglia di partenza.
A voler fare un confronto con un'altra gara spagnola con partenza e arrivo fuori dal centro direi che, in quanto a organizzazione, vince Valencia senza dubbio.
Per la maratona la consiglierei comunque, la città è bellissima da visitare, percorso piatto, ampio nella maggior parte del tragitto. Quindi niente da dire in merito al percorso.
Io sono arrivato allo stadio che era ancora buio, dopo aver preso un bus dell'organizzazione che ci ha lasciato praticamente all'ultimo km della maratona, non c'era senza alcuna indicazione, né con cartelli, tantomeno dall'autista del bus. Ho seguito un tizio che sembrava a conoscenza del tragitto e mi ha portato alla consegna sacche ma non ho visto nessuna indicazione se non quella a 50 mt dal deposito.
Idem al ritorno. Cercavo un taxi ma alla fine mi sono fatti altri 3,700 km a piedi per tornare in appartamento. Nessuno ha saputo dirmi dove potessi trovare il taxi e quando l'ho trovato ero praticamente arrivato a casa.
Aggiungerei che far transitare gli atleti all'arrivo, dal passaggio sotto gli spalti, per me è stato deleterio. Dopo 42km e 20 gradi di temperatura, passare ai 10 gradi lì sotto mi ha ammazzato. Forse è l'unico modo per far defluire e rifocillare gli atleti ma quel raffreddamento non mi ha giovato per niente. Oggi sono raffreddato e con tosse.
Un aspetto positivo, molto pratico, il wc a 10mt dalla griglia di partenza.
A voler fare un confronto con un'altra gara spagnola con partenza e arrivo fuori dal centro direi che, in quanto a organizzazione, vince Valencia senza dubbio.
Per la maratona la consiglierei comunque, la città è bellissima da visitare, percorso piatto, ampio nella maggior parte del tragitto. Quindi niente da dire in merito al percorso.
Un vincente trova sempre una strada, un perdente trova sempre una scusa
-
- Ultramaratoneta
- Messaggi: 1247
- Iscritto il: 8 gen 2013, 12:18
- Località: Alghero
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
E’ la mia prima maratona in terra spagnola e come tale la voglio scoprire e farmi sorprendere da quello che credo sia questa regione della Spagna tra l’Europa e l’Africa.
Come al solito zainetto in spalla e si parte in aereo alle 6.50 del mattino di sabato dalla Sardegna, con destinazione Siviglia, dopo aver fatto tappa a Linate, bus fino a Malpensa e da qui siamo finalmente in volo verso l’Andalusia. Dall’oblo si scorge, dopo aver sorvolato Barcellona, un territorio che diventa sempre più arido e inospitale con un colore arancio del terreno su cui spiccano tantissimi corsi d’acqua che discendono dalle montagne e confluiscono in un numero elevatissimo di bacini. Prima dell’atterraggio l’aereo sorvola la cinta urbana di Siviglia dove spiccano tantissimi puntini azzurri: sono le innumerevoli piscine che fanno da collana alle tantissime villette poste vicino all’aeroporto. Una volta atterrati prendo il bus AE che porta in città; per raggiungere l’appartamento devo prendere un altro bus, ma di sabato quella linea non effettua corse! Alla fine taxi (13€) e raggiungo l’expo. Sono ormai le 17.00 circa, quindi niente “pasta party” (troppo tardi). La consegna del pettorale è abbastanza squallida: ti consegnano un nastrino per poter accedere alla zona partenze (che nessuno ti controlla) l’adesivo per la sacca indumenti e il pettorale; tutto brevi mano e da li vai al ritiro della sacca dove trovi un giacchino antivento, 1 barretta 1 lattina di birra e i soliti volantini con anche il giornale con le istruzioni sulla gara.
E’ tardi e devo raggiungere l’appartamento: prendo un taxi (10€) che mi accompagna in Calle San Felipe, dove c’è ad attendermi un ragazzo italiano che mi spiega per benino come soggiornare al meglio a Siviglia.
Sono un po’ stanco, e dopo essermi sdraiato per un’oretta, vado a cena in un ristorante italiano listato in prima posizione su Trip Advisor.: spaghetti al pomodoro con scarpetta ( tre paninetti!) e un tiramisù delizioso. Dopo aver fatto i complimenti allo chef (siciliano), lo saluto e faccio un giretto nelle viuzze caratteristiche del centro storico piene di gente che affollano le piazze su cui si affacciano innumerevoli bar con sui tavolini .. fiumi di cherveza. Rientro in camera per il rito della scelta e preparazione del materiale da indossare in gara. Opto per maglietta tecnica maniche corte con su canotta, svolazzini e manicotti. La temperatura esterna questo pomeriggio sfiorava i 25 gradi, ma in serata è scesa fino a 10 gradi. Vado a nanna alle 22.
La domenica mattina sveglia alle 5.15 e già alle sei sono in strada per raggiungere la fermata del bus diretto alla partenza . L’organizzazione diceva che il trasporto con i mezzi pubblici sarebbe stato gratuito. Ma così non è stato: 1.40€ il costo e circa 20minuti di coda alla fermata per poter salire e pagare il tkt. A bordo ho conosciuto 2 runners di Olbia ( Franco e Maria) che mi hanno fatto compagnia fino a poco prima della partenza. Ho scoperto in seguito che Maria over 45 è stata la prima della categoria con 2h57’ circa. In effetti era MOLTO concentrata.
Lo sparo viene dato alle 8.30 in punto. Parto con un passo di 4.58/k che sarebbe dovuto essere il RG. Mentre corro stravolgo la tattica di gara: 7k a rg e l’8° lo voglio tirare a RMe 4.40/k. L’intenzione sarebbe stata quella di fare 5 frazioni da 8k con l’ultimo di ogni frazione a RMe. Sicuramente mi ero bevuto il cervello. Al 10°k passo in 48’.55” avg 4’.53”/k. Troppo veloce! Pur sentendomi bene, rinuncio alle frazioni da 8k e cerco un’andatura costante a 4.58/k. Il percorso è super piatto con strade larghissime con tantissima gente a bordo strada che ti incoraggia sempre. Ora siamo alla mezza che passo in 1h44’.08”. Mantengo ancora un passo costante e raggiungo i 25°k in 2h4’.00” con avg 4’.57”. Qui mi raggiungono i pacer delle 3h30’. Cerco di accodarmi, ma soffro: la temperatura alla partenza era sui 10gradi, ma ora saremo sui 18 gradi e umidità alle stelle con un vento gelido, all’ombra, che ti sferza lo stomaco, congelando il sudore. Rimango una ventina di metri dietro i pacer fino al 30°k (2h29’.03”). E’ qui che avrei dovuto tenere duro , superare la crisi, e proseguire con il passo di 4.58/k. Ma così non è stato. Anzi intorno al 32°k mi fermo al rifornimento a bere con calma dell’acqua e prendere il 3° gel. Riparto, ma non riesco a scendere sotto i 5.25/k. Come al solito la testa non ti aiuta, anzi cerca di accompagnarti al … fallimento. Mi rifermo al 35°k per bere ancora e prendere anche il 4° gel. Riparto, ma non tengo neanche i 6’/k. Solo grazie al tifo da stadio riesco a continuare ed assestarmi sui 5.55/k. Transito al 40°k in 3h28’.19” e inizio a preparare la bandiera dei 4 mori che sventolo con orgoglio dentro lo stadio tagliando il traguardo in 3h42’07”, 5° su 59 degli SM65. Prendo la medaglia e seguo il percorso obbligato che mi porta al recupero sacca, dopo aver reintegrato con liquidi e frutta. Furi dallo stadio mi sdraio sull’erba e mi prendo un meritato .. raggio di sole.
Anche questa è andata. La corsa in terra spagnola mi ha insegnato / confermato che la maratona difficilmente dà scampo agli .. inventori. Tocca stare sempre concentrati sul proprio obiettivo e non distrarsi mai, perché lo spirito negativo che c’è in noi potrebbe avere il sopravvento.
Lascio lo stadio alla ricerca di un bus / taxi, ma niente. Dicono di dirigere verso l’hotel Catalunya per trovare un taxi. Ma niente; quindi a piedi assieme ad un calabrese con le mie stesse difficoltà, ci dirigiamo a piedi verso il centro storico. Raggiungo l’appartamento alle 15.30 dopo 3 e 30 circa dalla conclusione della gara.
Per cena vado in un ristorante italiano: “Vesuvio”. Penso alla solita sola ed invece capito bene. Anzi di più:
Rigatoni ai 4 formaggi avvolti in carta stagnola
Scaloppa tenerissima con verdure
Tiramisù che neanche a Treviso
Birra e caffè.
Quando faccio i complimenti allo chef per la bontà del pasto, noto, seduto a tavola con altre persone, l’allenatore del Siviglia Montella che da buon napoletano non poteva che mangiare lì. Gli faccio i complimenti per aver pareggiato in Champions con Mou e gli chiedo che ricetta ha usato per far correre e giocare come un ventenne Banega. Fa spallucce con un sorrisetto furbo che la dice lunga .. .
Il giorno dopo dedicato alla scoperta della città di Siviglia; molto bello e soprattutto pulito il centro storico. E’ una città che dà del tu allo sport, qualsiasi esso sia. Sul lungo fiume pista ciclabile misurata di 4,8k con tanto di segnalazione ogni 100/200 metri a favore di noi runners.Il fiume percorso da decine di canoisti in allenamento seguiti dagli allenatori su scafi a motore.
Il rientro in Sardegna è la solita maratona: si parte alle 15.30 di martedì per arrivare a casa alle 23.00.
Trasferta bellissima, nonostante non abbia raggiunto l’obbiettivo di abbattere il muro dei 210’, ma che mi ha fatto conoscere un’altra bellissima realtà. Siviglia “I love you!”.
Come al solito zainetto in spalla e si parte in aereo alle 6.50 del mattino di sabato dalla Sardegna, con destinazione Siviglia, dopo aver fatto tappa a Linate, bus fino a Malpensa e da qui siamo finalmente in volo verso l’Andalusia. Dall’oblo si scorge, dopo aver sorvolato Barcellona, un territorio che diventa sempre più arido e inospitale con un colore arancio del terreno su cui spiccano tantissimi corsi d’acqua che discendono dalle montagne e confluiscono in un numero elevatissimo di bacini. Prima dell’atterraggio l’aereo sorvola la cinta urbana di Siviglia dove spiccano tantissimi puntini azzurri: sono le innumerevoli piscine che fanno da collana alle tantissime villette poste vicino all’aeroporto. Una volta atterrati prendo il bus AE che porta in città; per raggiungere l’appartamento devo prendere un altro bus, ma di sabato quella linea non effettua corse! Alla fine taxi (13€) e raggiungo l’expo. Sono ormai le 17.00 circa, quindi niente “pasta party” (troppo tardi). La consegna del pettorale è abbastanza squallida: ti consegnano un nastrino per poter accedere alla zona partenze (che nessuno ti controlla) l’adesivo per la sacca indumenti e il pettorale; tutto brevi mano e da li vai al ritiro della sacca dove trovi un giacchino antivento, 1 barretta 1 lattina di birra e i soliti volantini con anche il giornale con le istruzioni sulla gara.
E’ tardi e devo raggiungere l’appartamento: prendo un taxi (10€) che mi accompagna in Calle San Felipe, dove c’è ad attendermi un ragazzo italiano che mi spiega per benino come soggiornare al meglio a Siviglia.
Sono un po’ stanco, e dopo essermi sdraiato per un’oretta, vado a cena in un ristorante italiano listato in prima posizione su Trip Advisor.: spaghetti al pomodoro con scarpetta ( tre paninetti!) e un tiramisù delizioso. Dopo aver fatto i complimenti allo chef (siciliano), lo saluto e faccio un giretto nelle viuzze caratteristiche del centro storico piene di gente che affollano le piazze su cui si affacciano innumerevoli bar con sui tavolini .. fiumi di cherveza. Rientro in camera per il rito della scelta e preparazione del materiale da indossare in gara. Opto per maglietta tecnica maniche corte con su canotta, svolazzini e manicotti. La temperatura esterna questo pomeriggio sfiorava i 25 gradi, ma in serata è scesa fino a 10 gradi. Vado a nanna alle 22.
La domenica mattina sveglia alle 5.15 e già alle sei sono in strada per raggiungere la fermata del bus diretto alla partenza . L’organizzazione diceva che il trasporto con i mezzi pubblici sarebbe stato gratuito. Ma così non è stato: 1.40€ il costo e circa 20minuti di coda alla fermata per poter salire e pagare il tkt. A bordo ho conosciuto 2 runners di Olbia ( Franco e Maria) che mi hanno fatto compagnia fino a poco prima della partenza. Ho scoperto in seguito che Maria over 45 è stata la prima della categoria con 2h57’ circa. In effetti era MOLTO concentrata.
Lo sparo viene dato alle 8.30 in punto. Parto con un passo di 4.58/k che sarebbe dovuto essere il RG. Mentre corro stravolgo la tattica di gara: 7k a rg e l’8° lo voglio tirare a RMe 4.40/k. L’intenzione sarebbe stata quella di fare 5 frazioni da 8k con l’ultimo di ogni frazione a RMe. Sicuramente mi ero bevuto il cervello. Al 10°k passo in 48’.55” avg 4’.53”/k. Troppo veloce! Pur sentendomi bene, rinuncio alle frazioni da 8k e cerco un’andatura costante a 4.58/k. Il percorso è super piatto con strade larghissime con tantissima gente a bordo strada che ti incoraggia sempre. Ora siamo alla mezza che passo in 1h44’.08”. Mantengo ancora un passo costante e raggiungo i 25°k in 2h4’.00” con avg 4’.57”. Qui mi raggiungono i pacer delle 3h30’. Cerco di accodarmi, ma soffro: la temperatura alla partenza era sui 10gradi, ma ora saremo sui 18 gradi e umidità alle stelle con un vento gelido, all’ombra, che ti sferza lo stomaco, congelando il sudore. Rimango una ventina di metri dietro i pacer fino al 30°k (2h29’.03”). E’ qui che avrei dovuto tenere duro , superare la crisi, e proseguire con il passo di 4.58/k. Ma così non è stato. Anzi intorno al 32°k mi fermo al rifornimento a bere con calma dell’acqua e prendere il 3° gel. Riparto, ma non riesco a scendere sotto i 5.25/k. Come al solito la testa non ti aiuta, anzi cerca di accompagnarti al … fallimento. Mi rifermo al 35°k per bere ancora e prendere anche il 4° gel. Riparto, ma non tengo neanche i 6’/k. Solo grazie al tifo da stadio riesco a continuare ed assestarmi sui 5.55/k. Transito al 40°k in 3h28’.19” e inizio a preparare la bandiera dei 4 mori che sventolo con orgoglio dentro lo stadio tagliando il traguardo in 3h42’07”, 5° su 59 degli SM65. Prendo la medaglia e seguo il percorso obbligato che mi porta al recupero sacca, dopo aver reintegrato con liquidi e frutta. Furi dallo stadio mi sdraio sull’erba e mi prendo un meritato .. raggio di sole.
Anche questa è andata. La corsa in terra spagnola mi ha insegnato / confermato che la maratona difficilmente dà scampo agli .. inventori. Tocca stare sempre concentrati sul proprio obiettivo e non distrarsi mai, perché lo spirito negativo che c’è in noi potrebbe avere il sopravvento.
Lascio lo stadio alla ricerca di un bus / taxi, ma niente. Dicono di dirigere verso l’hotel Catalunya per trovare un taxi. Ma niente; quindi a piedi assieme ad un calabrese con le mie stesse difficoltà, ci dirigiamo a piedi verso il centro storico. Raggiungo l’appartamento alle 15.30 dopo 3 e 30 circa dalla conclusione della gara.
Per cena vado in un ristorante italiano: “Vesuvio”. Penso alla solita sola ed invece capito bene. Anzi di più:
Rigatoni ai 4 formaggi avvolti in carta stagnola
Scaloppa tenerissima con verdure
Tiramisù che neanche a Treviso
Birra e caffè.
Quando faccio i complimenti allo chef per la bontà del pasto, noto, seduto a tavola con altre persone, l’allenatore del Siviglia Montella che da buon napoletano non poteva che mangiare lì. Gli faccio i complimenti per aver pareggiato in Champions con Mou e gli chiedo che ricetta ha usato per far correre e giocare come un ventenne Banega. Fa spallucce con un sorrisetto furbo che la dice lunga .. .
Il giorno dopo dedicato alla scoperta della città di Siviglia; molto bello e soprattutto pulito il centro storico. E’ una città che dà del tu allo sport, qualsiasi esso sia. Sul lungo fiume pista ciclabile misurata di 4,8k con tanto di segnalazione ogni 100/200 metri a favore di noi runners.Il fiume percorso da decine di canoisti in allenamento seguiti dagli allenatori su scafi a motore.
Il rientro in Sardegna è la solita maratona: si parte alle 15.30 di martedì per arrivare a casa alle 23.00.
Trasferta bellissima, nonostante non abbia raggiunto l’obbiettivo di abbattere il muro dei 210’, ma che mi ha fatto conoscere un’altra bellissima realtà. Siviglia “I love you!”.
... SM70! Keep running ...
PB:10k Alghero 2022 45'.58" - 21K Oristano 2016 1h.36'.41" - 42k Crevalcore 2018 3h.30'.56"
seguimi su strava https://www.strava.com/athletes/30571301/training/log
PB:10k Alghero 2022 45'.58" - 21K Oristano 2016 1h.36'.41" - 42k Crevalcore 2018 3h.30'.56"
seguimi su strava https://www.strava.com/athletes/30571301/training/log
-
- Guru
- Messaggi: 3125
- Iscritto il: 19 nov 2012, 8:38
- Località: Roma
Re: Maratón de Sevilla (Spagna) - 25/02/2018
Bellissimo racconto cidue!
Dai oramai ci sei per abbattere il muro dei 210'...ci sei stato sempre lì intorno ultimamente....stavolta un po' meno, ma ne hai subito individuato la ragione.
La nostra testa si crea in continuazione alibi per mollare dall'obiettivo...non appena arrivi nella zona del muro.
Probabilmente i primi 8 km non ti hanno fatto sballare la gara, ma giustamente il "restare concentrato nei momenti clou" era fondamentale!
Fortissimo il siparietto della cena al ristorante con Montella
Mi è dispiaciuto non essere stato della gara...ma prima o poi correrò questa maratona, dopo Valencia e Barcellona (già corse) è la gara che mi ispira maggiormente in terra spagnola
Sky Mario

Dai oramai ci sei per abbattere il muro dei 210'...ci sei stato sempre lì intorno ultimamente....stavolta un po' meno, ma ne hai subito individuato la ragione.
La nostra testa si crea in continuazione alibi per mollare dall'obiettivo...non appena arrivi nella zona del muro.
Probabilmente i primi 8 km non ti hanno fatto sballare la gara, ma giustamente il "restare concentrato nei momenti clou" era fondamentale!
Fortissimo il siparietto della cena al ristorante con Montella

Mi è dispiaciuto non essere stato della gara...ma prima o poi correrò questa maratona, dopo Valencia e Barcellona (già corse) è la gara che mi ispira maggiormente in terra spagnola

Sky Mario
Viaggiatore Sognatore
PB:
1.35.04 -21,097 km: RM-Ostia 2021
2.25.48- 30 km: Valencia 2015
3.33.04 - 42,195km: Valencia 2014
2021: Roma 3:38:21
Maratone 2014:NapoliRomaRotterdamTriesteStoccolmaKohlnFrankfurtValenciaR.Emil.Trani
Tot. Maratone: 45
PB:
1.35.04 -21,097 km: RM-Ostia 2021
2.25.48- 30 km: Valencia 2015
3.33.04 - 42,195km: Valencia 2014
2021: Roma 3:38:21
Maratone 2014:NapoliRomaRotterdamTriesteStoccolmaKohlnFrankfurtValenciaR.Emil.Trani
Tot. Maratone: 45