Ciao Maxxo, se un giorno mai dovessi davvero iscrivermi ad una gara di triathlon (100% partirei dallo sprint) come obiettivi avrei:
1. La sopravvivenza
2. Finirla non proprio distrutto
Se devo confessare qual è l'ostacolo maggiore che mi sembra di vedere ora direi che si tratta proprio di quello a cui hai appena accennato: gli allenamenti combinati. Tra lavoro e impegni familiari non so proprio come potrei riuscire ad incastrarli nella routine settimanale. Forse riducendo un po' le quantità e aumentando la qualità. Che so, butto lì dei numeri da ignorante, ma per rendere l'idea: invece di 50 km bici a 30 km/h di media + 10 km corsa a 5 min/km fare 30 Km bici a 32-33 Km/h + 5 km corsa a 4:40 min/km.
Poi, avendo finito ieri di leggere il thread (questo, il terzo, gli altri due più avanti...) ho visto quanto importanti sono le transizioni. Ma di questo all'inizio non credo mi preoccuperò tantissimo non avendo appunto obiettivi cronometrici.
Una domanda da ignorante: ma non sarebbe più giusto creare una specie di tempo cuscinetto per le transizioni? Mi spiego: mi parrebbe che la classifica finale del triathlon dovrebbe essere la somma delle prestazioni dei 3 sport e solo di quello. Tanto vai veloce a nuoto + tanto vai veloce in bici + tanto vai veloce di corsa. Che poi uno ci metta 1 minuto in più per prepararsi alla prova in bici o 1 minuto in meno non dovrebbe influire. Sicuramente sbaglio qualcosa, ma, sempre da profano, mi verrebbe da dire che si dovrebbe togliere un tempo fisso dal totale. Oppure, fermare per un po' il tempo, visto che si corre con i chip non dovrebbe essere difficile: entri in T1 alle 12:07? Bene, hai tempo fino alle 12:10 per uscire in bici, dopodiché il tempo riparte... Così il risultato finale, soprattutto sulle gare corte, sarebbe meno influenzato ad esempio nel mio caso dalla sicura imbranataggine nel mettere le scarpe da bici, che peraltro non mi risulta essere uno sport..  

 Non so se mi sono spiegato bene, come disse il tovagliolo. Di sicuro, mi sfugge qualcosa...