Titolo :
Come dimenticarsi di cosa significa prendere il muro
La maratona è una gara affascinante perché nulla è scontato, può accadere di tutto e soprattutto nulla è regalato. Come nella vita.
Il muro lo avevo preso altre 3 volte, alla mia seconda maratona, quando bello bello pensavo di scendere di 18 minuti tutti in una volta, e alla maratona di Milano, che peraltro era in preparazione di quella di Londra. E non me lo ricordavo!
Non mi ricordavo quanto facesse male!
A Ravenna, a causa di una preparazione molto difficoltosa per problemi familiari vari, compresa mia madre ottantenne che si è rotta il femore dieci giorni fa, mi sono presentato con poco già che belle speranze. Normale farsi dei talismani e uno di questi erano le scarpe, le ZoomFly 3, una sorta di paracadute psicologico. Purtroppo le scarpe non vanno da sole...
Ma è bello dopo il tunnel e l'indicibile fatica, uscirne fuori e arrivare a medaglia, che è bellissima!

Anche con la mia peggiore prestazione in maratona (la precedente 4 ore e 30 a Milano).
Ma procediamo per ordine.
La giornata è bellissima con un cielo terso e temperatura di 7 C.
Ravenna è bellissima e il ritrovo di RF mi permette di abbracciare vecchi amici e di ritrovarne di nuovi. La foto è qualche post prima...
La partenza è però molto caotica, e per i primi 4 chilometri si ricevono spinte a più non posso. Critici alcuni passaggi, come all'ingresso della darsena dove i funghi di cemento non sono stati messi in sicurezza e al Mausoleo di Teodorico dove non solo il vialetto è stretto ma ci sono nugoli di vespe e rovi volanti che rischiano di cecarti un occhio. In termini generali, questa è una grave pecca organizzativa. Meglio un sopralluogo del percorso in più che in meno. Il passaggio attraverso il parco andrebbe francamente abolito.
Poi si passa in centro. Qui ho il piacere di accompagnarmi con un runner conosciuto in corsa, Valentino, che non tiene il conto delle maratone disputate
Nonostante il centro offra passaggi su pavé è simpatico ricevere l'incitamento della folla. Valentino grida "Che pubblico splendido!" a ogni angolo e il pubblico risponde
Mi faccio prendere dalla voglia è spingo troppo.

5:27 - 5:34
Passiamo alla 10km in 56:30 quando si esce da Ravenna e ci si dirige verso Classe.
Al 16° km siamo davanti a Sant'Apollinare e faccio 5:34/km. Tornando indietro si passa alla mezza in 1:59:50. Tutto molto bello a leggersi.
E' verso Punta Ravenna che inizio a perdere ritmo. Valentino mi distacca e lo rivedo solo al traguardo (finirà in 4:09) mentre inizio a sentire le cosce pesanti.
Il lungo rettilineo verso Punta Marina è anonimo e la mente inizia a preoccuparsi. Come mai le gambe non girano? A quanto sto andando? Al 24° a 5:47, al 25° a 5:55 poi arrivato a girare in tondo per tornare indietro mi trovo senza motivazioni e vado in crisi.
La motivazione è solo una giustificazione come le scarpe, in realtà inizio a soffrire di metatarsalgia e a un certo punto devo fermarmi per massaggiarmi il piede. Diciamo la verità : dopo aver provato una fitta elettrica come se mi fossi spaccato il piede, non avrò più male per i successivi 15 km...
Ma... ma... la crisi vera deve ancora a venire: Al 31° km devo camminare! Quasi piango perché le cosce sono due pezzi di marmo. Sono lontano dal traguardo e non so come fare. Ritirarsi non se ne parla, la medaglia la voglio e non mi sono mai ritirato... faccio "Ehi Siri". Ho il telefono nel marsupio e non posso fare altro che provare a chiamare aiuto via auricolare. Non l'ho mai fatto prima e non se se funzioni... Sento un click.

"Telefona Elena". Sento che compone il numero. Incredibile!
"ciao, dove sei? Noi siamo ad aspettarti al 41°km. Dai vieni che c'è un complesso fortissimo!"
"Non ce la faccio più! Sto camminando!!
"Ma no dai ! Ti aspettiamo!"
Undici chilometri all'arrivo! Li cammino???
Arrivo domani!
Mi fa più male camminare in realtà che riiniziare a corricchiare. Trovo molta gente come me, ma anche se ci si conforta a vicenda, non è bello aver trovato il muro!
Però inizio a correre, intorno a 7:00, a volte 7:30 e quando va male che devo camminare per qualche centinaio di metri a 8:30.
Mi saluta @romagnolo.
Mi superano i pacer delle 4:15 e inizio a sentirmi una merda.
Mi superano Milo e Heidi e ho la forza di dirgli "vedi a iniziare piano..." e loro "bè arrivi piano"....
Alla darsena c'è un vuoto spettrale ma mi impongo di corricchiare.
Poi il 41° km. E' la svolta !
Inizio a correre a 6:30 gridando "
E' per la gloria".
Vedo la mia famiglia, prendo in braccio mio figlio di 2 anni e mezzo che mi dice "papà" (della serie ma quanto ci hai messo?'). Poi lo metto giù perché manca un chilometro e pesa 15 chili.
L'ultimo chilometro lo corro... incredibile! La mente fa questo e altro !
Faccio il gadano gridando a braccia alzate
"E' per la gloria!" e così chiudo il 4:36:03
