Grazie JJ per averci raccontato la tua NYC Marathon, sei riuscito a trasmettere le emozioni che hai vissuto e sembrava di essere lì con te!
Mi hai fatto anche rivivere la mia esperienza, ad ogni passaggio confrontavo quello che leggevo con quello che avevo provato io e notavo similitudini e differenze.
Fra l'altro non sapevo di questo tuo diario, molto interessante!
Grazie a tutti per gli interventi! Mi sono riletto e anch'io non finivo più di leggere, complimenti a voi per la pazienza.
Ho in mente un altro piccolo post su NY, poi non ne parlo più, giuro..
Ho letto anche io, il report è bello da leggere, complimenti.
Mai fatto una maratona in vita mia, oggi come oggi non vedo come potrei arrivare ad una distanza del genere.
Grazie, dave!
Beh, sul discorso maratona non saprei che dirti, alla fine ho cominciato a correre, davvero penosamente all'inizio, solo 30 mesi fa. La prima maratona è stata il 18/11/18 (non so come mai, ma i numeri palindromi mi perseguitano). E ora, se tutto va bene, rischio di correre la mia quinta regina fra due settimane. 5 maratone in un'anno e poco più. E' impegnativa, non ci piove, la preparazione ancor prima della gara in sé. E i km finali di una maratona racchiudono una certa dose di sofferenza che, nel momento in cui la stai sperimentando, non è proprio simpatica, troverai in giro un sacco di racconti di persone che, in quegli istanti, giurano a sé stessi: mai più! Eppure, poi, sono in tanti coloro i quali, passati solo pochi giorni o addirittura solo poche ore o addirittura solo pochi metri dopo il traguardo, lanciano lo sguardo già avanti, per vedere quando potranno correre la prossima.
Forse è una sorta di necessità di scandagliare bene i nostri limiti, là in fondo, non so che dire. Io non credo ne farò molte altre; non che sia proprio assolutamente certo di quello che ho appena scritto, però devo pur tener conto anche di come son fatto, credo che a breve avrò bisogno di nuove sfide, di un qualcosa di diverso. Si, certo, potrei puntare a migliorarmi a livello di cronometro, ma di quanto poi? Se a Reggio Emilia fra due settimane, dovessi riuscire a stare sotto le 3 ore e 30, poi di quanto penso di poter migliorare ancora? Boh... Forse si, qualcosa potrei, ma dovrei cominciare a fare tante cose che non credo di essere disposto a fare, curare di più l'alimentazione, introdurre allenamenti che sento già di odiare prima ancora di farne uno (ripetute in salita, ma mi ci vedi?), sessioni di potenziamento muscolare... Magari smettere di fumare, ecco questo dovrei farlo a prescindere dalla corsa, si sa...
Ok, ho divagato su me stesso. Che dirti? Prova a fare qualche esperimento, tipo un allenamento un po' più lungo, non ho idea di quale sia il tuo chilometraggio massimo in singolo allenamento. La butto lì, se ad esempio tu avessi fatto al massimo 18 km, prova una volta a impegnarti a farne 24 e poi vedi come va. Ci provi in tutta serenità, pronto a tirare il freno a mano se non andasse bene o se fosse troppo faticoso (lo è, inutile nasconderselo) o proprio non ti piacesse.
Perché non c'è proprio niente da fare, la maratona non si può preparare senza passare attraverso gli allenamenti lunghi, quelli che abituano almeno un po' le gambe e soprattutto la testa a quella fatica. Poi, non so, io 3 maratone su 4 le ho finite abbastanza commosso, anzi quasi abbastanza tanto commosso... Non so se sia un tipo di emozione che si possa provare in qualche altro modo..
In bocca al lupo se dovessi provarci!
Ciao