La vita ai tempi del coronavirus

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giokaos
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da giokaos »

Tordg ha scritto: 29 mar 2020, 22:10 se vuoi ti racconto in altra sede.
Interessante, potresti aprire una discussione apposita forse :asd2:
Passando la maggior parte del tempo libero indivanato, al mattino mi sveglio ancora prima. Però la casa "vuota" e silenziosa che c'è a quest'ora mi piace :wink:
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da The Observer »

Tordg ha scritto: 29 mar 2020, 22:10
Arla ha scritto: 29 mar 2020, 18:57 Il problema è che non so quanto siamo veramente disposti a rinunciare al nostro stile di vita!
Fine OT!
guarda, personalmente ho cambiato il mio "stile di vita" almeno 5 volte. senza grossi problemi, se vuoi ti racconto in altra sede.
mi pare di aver chiarito prima

Edit, art. 1 del regolamento
Per ridurre ad 1/5 i gas serra creato da ognuno di noi al mondo, anche senza considerare le differenze tra un occidentale ed un cacciatore raccoglitore della Papua New Guinea, ci vorrebbe, temo, qualcosa di più che un cambio di stile di vita. Eppure è questo che dicono i modelli per arrestare la crescita dei cambiamenti climatici. Io confido un po' in quello ma più in soluzioni "tecnologiche" che permettano di farlo, tipo rimozione di CO2 dall'atmosfera.

Provate a fare il conto di quello che dovreste cambiare per ottenere un risultato del genere: impossibile senza tornare a pascolare nei campi praticamente...
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EvaK
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da EvaK »

Stamattina oziando un po' a colazione con il mio compagno si parlava di quali sarebbero i benefici effetti del telelavoro per tutti quelli che lo possono fare.
Io poi sostengo che la generazione futura potrà portare questo modo di lavorare alla normalità, magari lasciandosi alle spalle il vecchio retaggio dei nostri attuali manager (non tutti, ma molti) che se sei a casa cazzeggi.

Per forza di cose alla ripresa si dovranno evitare assembramenti nei mezzi pubblici e negli spazi lavorativi: stando a casa molti di questi problemi si risolvono, e nel tempo questa benefica pratica potrebbe diventare la normalità. Effetti immediati:
meno gente x strada, meno inquinamento (meno incidenti?), meno stress da spostamenti lunghi.
più tempo per sè: quanto tempo ci porta via lo spostamento cas-lavoro-traffico?
più tempo per la famiglia: sia quello che non perdi a spostarti, sia quello che nasce da una flessibilità per forza di cose maggiore
quindi meno stress. Per sè e per i figli, più possibilità di stare insieme o quanto meno di non affidarli a persone estranee alla famiglia.
più tempo per vivere le proprie relazioni, il vicinato, o le amicizie il proprio paese o quartiere, troppo spesso una sorta di dormitorio.

Potrei andare avanti.... meno incidenti, meno cementificazione per costruire palazzoni di uffici (magari basta una palazzina).

chiaro che non penso che il telelavoro possa da oggi sostituire in toto il lavoro tradizionale, ma ora si profila l'occasione per dare una svolta in questo senso, saranno poi le generazioni future a portarlo avanti.
Parlo per altri, io lavoro in un negozio che ha si l'online, ma per il 90% è tradizionale, quindi purtroppo a me tocca la presenza fisica 6 su 7 senza scampo.

Che ne pensate di questo discorso?
PB Mezza: 1h19’00”” Maratonina di Crema 13/11/2022
Maratona: 2h47’22” Verona. 19/11/2023 Campionessa italiana SF45🥇
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da The Observer »

EvaK ha scritto: 30 mar 2020, 15:19 Che ne pensate di questo discorso?
penso che sia condivisibile. C'è un ENORME numero di spostamenti che non ha ragion d'essere. Da decenni lavoro in località molto isolate per conto di un datore di lavoro di altri paesi e continenti, e riesco a fare perfettamente il mio lavoro, in parte beninteso, da casa. Certo, mi sveglio la mattina e comincio a lavorare in pigiama, col caffè in mano. Poi continuo tutto il giorno, dosando le mie pause (come adesso) a seconda delle necessità. A volte fino a notte fonda. Altri questo non se lo possono/vogliono permettere. Ma veramente questo andare continuamente da A a B e da B ad A, riempire il mondo di palazzi che si svuotano di notte, è spesso senza senso.

E anche oggi branchi di tonni e balene. Questo filmato l'hanno girato a Santa Cruz de La Palma poche ore fa, in un tratto di mare che vedo da casa: https://www.youtube.com/watch?time_cont ... e=emb_logo

Che spettacolo... hanno ripreso lo spazio che gli appartiene ora che i transatlantici non si fanno più vedere.
Ultima modifica di The Observer il 30 mar 2020, 17:24, modificato 1 volta in totale.
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giokaos
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da giokaos »

Sempre un piacere immedesimarsi in te The Observer =D>
Almeno ho sempre avuto il vantaggio di abitare vicino al posto di lavoro, adesso meno di 5 minuti a piedi...
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da MarcelloS. »

Ecco, a me piacerebbe, nel caso la mia azienda optasse per questa modalità in futuro, che le TOT ore di lavoro da fare le decidessi io (ovviamente in base agli impegni giornalieri).

Ma a gennaio ho avuto una criticità familiare e ho lavorato 10 giorni a distanza con giornate molto piene per altri motivi. Lavoravo (ho 6 ore al gg da contratto) quasi tutti i giorni dalle 7 alle 9/9.30 e poi dalle 20 a mezzanotte e ho fatto tutto ciò che dovevo fare in una modalità che ho gradito molto.
In questi giorni invece siamo vincolati all'orario di ufficio, praticamente non mi cambia nulla rispetto a prima, se non che lavoro 1-2 ore in più (senza avere straordinari ](*,) ) perchè alle 8 e qualcosa sono al pc e di pomeriggio sto un'altra ora invece di andare a casa, visto che ci sono già :albino:
PB:
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Backyard:31h - 207,8 km('23)
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da Tony78 »

anch'io sto notando che da casa lavoro molte più ore perchè recupero le ore di viaggio :mrgreen: però dormo più di 1 ora in più :mrgreen:
probabilmente al termine di questa situazione spingeranno molto per lo smart working, però sinceramente 1 giorno a settimana o 2 va bene... di più comincio a soffrirlo anche perchè lavorando in team spesso ti metti li con un quadernetto, fai due scarabocchi e ti capisci al volo. Da casa sto notando che è un po' più complicato, oltre al mancare un po' il rapporto umano.
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da MarcelloS. »

Quoto totalmente :D
Peraltro ora ho la fortuna enorme di lavorare a 5' da casa, per cui lo spostamento non è un problema, ma anche per me 1 max 2 giorni a settimana di smart working (dopo sto periodo) farebbero piacere.
E pensare che per quasi 15 anni ho lavorato con circa 4 ore di viaggio giornaliero senza mai stare a casa :D
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da Tony78 »

eh pure io... sono tra le 2 ore e mezza e 3 di mezzi... li prendo tutti: treno, metro, tram .. e di sera pullman per cambiare giro :mrgreen:
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Re: La vita ai tempi del coronavirus

Messaggio da The Observer »

il concetto dev'essere quello di lavoro valutato in base ai risultati, non in base alla copertura dell'orario di lavoro. In tempi non sospetti non sono mai stato un grande fan degli articoli su quelli che lasciano il lavoro per andare a far la spesa. E badate, non perché sia corretto, ma perché, due volte su tre, non è quello il problema.

Io il caffè me lo faccio quando voglio. Ho anche mancato interi giorni di lavoro, ma, per fare un esempio, ieri e l'altro ieri dovevamo finire un lavoro (il budget per i prossimi 5 anni) e abbiamo lavorato dalla mattina alla sera.

Certo, non vale per tutti: chi lavora in un ospedale, o in un supermercato, in una fabbrica o in un cantiere deve garantire il rispetto di un certo orario. Ma è anche vero che costoro quando tornano a casa possono di solito (non sempre...) dimenticare il lavoro fino al giorno dopo. Insomma, non è una divisione o una gara a chi ce l´ha più lungo ma una semplice considerazione che molte attività tipiche del terziario possono essere svolte, OGGI, da casa. E' solo una questione di RISULTATI, non di rispetto di regole fini a se stesse come si tende a pensare.
Ultima modifica di The Observer il 30 mar 2020, 17:55, modificato 1 volta in totale.
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