CI sono un paio di imprecisioni; è un po' un eccesso di pignoleria, però: "Test sierologico per gli anticorpi. Serve per stabilire chi si è infettato e ha sviluppato una risposta immunitaria. Fino a prova contraria, dopo aver sviluppato gli anticorpi ed essere guariti dalla malattia, si è immuni." Beh è più il contrario: per il momento non c'è evidenza (prova) che chi ha superato la malattia sia immune; d'accordo che è probabile che lo sia, almeno per analogia, però...runningmamy ha scritto: ↑17 apr 2020, 22:02 https://www.scienzainrete.it/articolo/m ... ma/2020-04
"Riassunto" del Covid, molto chiaro
"Il tampone è un test molecolare che rileva direttamente il genoma virale. Se positivo, indica l’infezione in atto." Questo è il grosso equivoco su cui inciampano anche fior di professionisti, e non si capisce perché, essendo un concetto quasi banale: il genoma virale (RNA in questo caso) non è il virus intero, cioè può appartenergli ma anche no, può anche essere il residuo di particelle virali distrutte o contaminanti (ambientali). Ovviamente se siamo in presenza di sintomi della malattia (e magari di altri test di conferma), allora sì il tampone positivo è equivalente ad infezione in corso. Altrimenti potrebbe essere un caso asintomatico, pre-sintomatico, post-sintomatico o che mai lo diventerà (o addirittura un falso positivo per un errore).

