Detto questo, un ciclo da 40 a 100, per quel che ne capisco, vale più di 1/2 ciclo rispetto ad uno da 40 a 80. Il ciclo di ricarica è un'unità approssimata nel mondo reale rispetto ai test di laboratorio. Il punto è che quando sono quasi cariche le batterie tendono a caricarsi più lentamente, meno efficientemente e degradandosi più rapidamente. Per questo non è una buona idea caricarle del tutto.
La strategia che ti ha consigliato l'amico (30-70, chiamiamola così) mi sembra perfetta.
p.s. Approfitto per raccontare una storia....
Negli anni '90 partecipai ad alcuni lanci di pallone stratosferico. Si tratta di grosse "gondole" (termine tecnico) che portano a bordo dei telescopi o degli strumenti particolari e che vengono fatti veleggiare a 40Km di quota per giorni ed anche settimane. Era una cosa molto divertente che mi permise di cominciare a viaggiare.
Una volta lanciammo dalla base dell'Agenzia Spaziale di Milo, vicino Trapani. Ai tempi per alimentare la strumentazione si usavano grossi pacchi di decine e decine di batterie al litio, che ancora non erano di uso comune e costavano tantissimo. Ogni batteria era grossa come un grosso salame, e andava saldata alla successiva per evitare falsi contatti in volo. Il problema è che queste batterie erano molto pericolose: se per sbaglio le mettevi in corto o la corrente superava un certo margine potevano esplodere. Una volta mi presi l'incarico di fare le saldature
Fu un lavoro abbastanza pericoloso ma andò tutto per il meglio. Certo a quei tempi la sicurezza non era molto curata e lo feci senza pensarci troppo francamente. Adesso sarebbe vietatissima una cosa del genere.
Aggiungo che dopo un volo transmediterraneo "a bordo" di una corrente a getto, dove di solito veleggiano a 40 Km di quota, dovetti andare a recuperare il carico in Spagna, in una zona desolata tra Cadiz e Sevilla. Aspettai 15 giorni che lanciassero (c'erano problemi con il vento a Trapano al momento del lancio. Questi palloni sono giganteschi e caricati a idrogeno) stando in un piccolo centro vicino Matalascañas, sulla costa atlantica vicino a Huelva. Purtroppo il telescopio, che alla fine viene sganciato con un telecomando e atterra con un enorme paracadute (pesa anche una tonnellata) atterrò su un campo arato, all'interno di un... allevamento di tori da corrida
Ora, non so se li avete mai visti dal vivo ma sono animali veramente ENORMI e alquanto inquietanti. Soprattutto, talmente neri che sembrano un "buco" nel paesaggio. La squadra di spagnoli ridacchiando mi disse "no te preocupe! no te preocupe!" insistendo che bastava muoversi lentamente e non guardarli mai nel loro enorme faccione scuro come la pece. Feci come dicevano con la mia cassettina di attrezzi, camminai tra questi cosi mostruosi di cui sentivo il respiro affannato, che mi guardavano come una banda di gangster guarderebbe ad uno che passa di notte in periferia con il classico Rolex d'oro al polso (tipo "ma che è scemo questo?"). Feci il lavoro, che necessitava varie operazioni per spegnere tutto, svitare, smontare pezzi, etc., cercando di non fare nessun gesto affrettato e un'oretta dopo ero di nuovo in salvo dentro al camion. Debbo dire che non si mossero da dove erano. Probabilmente ero una pulce inutile per loro.
Forse sarebbe stata l'ultima cosa che avrei fatto nella mia vita, ma certamente se mi avessero caricato poteva uscirne il mio PB sui 100, o magari sui 60. O sui 30. Su campo arato intendo...
Comunque fu una bellissima esperienza. Mods: spero di non aver abusato troppo della vostra pazienza con questo offtopicone...

