Gandrea ammirevole la tua voglia di velocizzare ma ripetute di 2km mi sembrano molto pesanti.
Io prima di trasformarmi in un bradipo
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elenamandy ha scritto: ↑18 mag 2021, 21:16 La poesia? Che meraviglia. Ma leggi o scrivi anche?
Comunque fare qualcosa è sempre meglio che non fare nulla, mia opinione personale. Capitano a tutti i momenti in cui manca lo stimolo. Facci sapere come va stasera.
gandrea, così a occhio se il tuo lento è 6'15"-6'20" io imposterei i 2000 più intorno ai 5'30", mirando a farli tutti più uniformi possibile e non in calando. Questo era il passo che tenevo io sulle 4x2000 rec. 1000 quando preparavo la mia prima maratona e, dato che stavo rientrando da un infortunio, avevo impostato appunto un ritmo lento molto conservativo a 6'20", che poi è stato il ritmo maratona.gandrea ha scritto: ↑18 mag 2021, 22:13 ok programma per domani caricato sul garmin . decisione è fatta potete cominciare a chiamare il becchino . provo un 3x2000 rec 1000 e vediamo che ne esce . il passo lo decido domani ma vorrei tirarlo bene i 2000 attorno al 5:10/20 e i 1000 lenti al solito 6:15/20 . spero non piova
Sono affascinata, perché ho sempre amato la poesia ma è difficile trovare qualcuno che la apprezzi. Leggo molto, sono una da classici essenzialmente, ma sono quella che si commuove (in certi casi, tanto) se legge poesia. Da giovanissima ne scrivevo anche, poi ho perso l'abitudine purtroppo. Ti sorprenderò dicendo che mentre corro anch'io compongo dei versi mentalmente. Ci vorrebbe un taccuino virtuale formato pocket su cui scriverli, non mi porto mai dietro il telefono, e il mio taccuino mentale spesso è fallace!Dr.Kriger ha scritto: ↑18 mag 2021, 23:14 Sì, sia letta che scritta. Forse sono tra i pochi che ha provato la prosa e non si è mai trovato a suo agio. Keats, Shelley, Coleridge (scoperto già prima di studiarlo a scuola grazie agli Iron Maiden), Foscolo (che ho sempre creduto essere stato me in una vita passata se esiste la reincarnazione o.o). Poi giustamente uno per imparare si legge pure l'odiato Carducci. Di recente mi ha intrigato lo stile tutto particolare di Emilio Praga (vedi "La tavolozza"). Gli scapigliati a scuola te li menzionano se sei fortunato. Probabilmente ritengono le loro tematiche troppo delicate e difficili. Poi però non lamentiamoci se i ragazzi rifiutano la letteratura. Fanno trasparire una letteratura che non corrisponde al vero autore. Tipo altro che Pascoli e il fanciullino (c'erano cose ben più dure e ossessive nella sua vita). E Dante che chissà quante parolacce avrà detto nella Divina Commedia. Anche Petrarca non scherza con i suoi struggimenti che potrebbero essere quelli di molti oggi.
Fra l'altro, quando corro rilassato è una buona occasione per elaborare ritmi. Anche per questo non sono un tipo da menare duro per la prestazione. Ma se mi ripiglio e arriva il fresco magari riprovo una tabella vera non troppo avanzata, chissà.