Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano

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giovanni.tanda
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Re: Predizione del ritmo Maratona - Uno studio italiano

Messaggio da giovanni.tanda »

Caro Muttley_76, le informazioni che ha postato sulle sue gare precedenti confermano a mio giudizio che la struttura della correlazione si mantiene valida anche per lei, ma i coefficienti numerici, valutati sulla massa di podisti, andrebbero adattati (personalizzati) essendo lei più performante della media di atleti da me considerati.
Come riferivo prima, due maratoneti su tre in genere si ritrovano nella predizione (per uno su tre addirittura lo scarto è di secondi, soprattutto nella fascia 3h05-3h20) e i post qui sopra sembrano confermare queste statistiche. Il terzo che resta fuori dalla statistica potrebbe almeno in parte essere "recuperato" personalizzando i coefficienti o, come già fa lei, togliendo un delta "personalizzato" (nel suo caso 7-8 minuti) alla previsione calcolata dalla formula originaria. La personalizzazione dei coefficienti toglie un po' di fascino alla correlazione che smette di essere "universale" (e, ribadisco, apparentemente indipendente dall'età nel campo 28-54 anni, ma per me che vado per 62 funziona ancora benissimo e dal sesso, dal momento che non si capisce perché due soggetti di diversa età e/o sesso che fanno due mesi di preparazione identica debbano poi performare in modo diverso in maratona... nei 100 mt piani lo capisco ma su una 42 km, che non fa sconti a nessuno, neanche ai più talentuosi che magari snobbano allenamenti di quantità, no..), ma c'è un giovane coach inglese, laureato in scienze motorie, che fa programmi personalizzati per la maratona proprio adattando le costanti della correlazione al soggetto (il sito è https://www.jset.run, credo che i programmi siano a pagamento visto che lo fa per lavoro, premetto che lo conosco via internet ma non ho alcun legame, men che meno di tipo economico..); chiaramente per fare un'operazione del genere occorre aver già corso diverse maratone (4 o 5) per poter aggiustare i parametri (a mio giudizio basta modificare il coefficiente 0.55 che moltiplica il training pace nella formula...)
Visto che è stato citato in qualche post precedente, il medico, sempre inglese (di Cambridge) Christof Schwiening (che ha realizzato pure un blog interessante), ha sviluppato una app su Strava (crplot) molto utile per calcolare la previsione in maratona a finestra mobile e ha pure condotto un suggestivo esperimento con cui, lui e altri compagni di corsa, hanno validato la mia correlazione in un campo di variazione dei parametri assolutamente inusuale (tantissimi km settimanali fatti molto lentamente, tipo 150 km settimanali, cosa che non mi sentirei di consigliare neppure al peggior nemico, a una media di 4:45/km, con cui lui ed altri hanno concluso una maratona in 2h,46, come da previsione dell'algoritmo...), questo per constatare che i due parametri km-settimanali e training-pace, sebbene correlati tra loro in molti podisti come qualcuno ha osservato (normalmente chi fa molti km ha più aspettative ed è un atleta più evoluto, quindi tende a farli più veloci), predicono il tempo di gara anche quando in preparazione si scelgono strategie completamente diverse (tipo appunto correre tantissimo e a ritmo blando).
Il report dell'esperimento è stato pubblicato su Running Monthly (uno dei più importanti periodici dedicati alla corsa in UK) nel 2016, qui c'è il link per gli interessati:

https://www.athleticsweekly.com/feature ... all-40871/

Giovanni Tanda

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