mi permetto un'aggiunta, se posso. sono nuovo sul forum e non mi sono ancora fatto conoscere. spero apprezzerete un commento da qualcuno che arriva da un'altra area dello sport

da sempre pratico l'orienteering (o meglio, da 14 anni), e in questo ho sempre trovato amicizia, rispetto per la natura e gli altri come prima cosa. Mi sono poi di recente dato al triathlon, con due triathlon nella scorsa stagione tra i quali un medio da (e non cito le cifre per vantarmene ma per concettualizzare) 3km nuto, 80 bici e 20 corsa. Mai fatto una gara di trail, ma mi piacerebbe l'anno prossimo, vista la mia vicinanza soprattutto alla corsa (oltre che alla bicicletta), darmi alle corse in salita e allo skyrunning, e entrando in questo mondo comincio a vedere parlare di trail.
Da quello che ho visto nel triathlon, chi si da a distanze gia da un certo livello (e parlo soprattutto di ironman), lo fa più che altro per provare una sfida con se stesso.È questo che motiva chi fa distanze lunghe. Non dimentichiamo che è l'allenamento il 99% dello sforzo, e non la gara. Chi volesse usare uno sforzo simile come strumento per esaltarsi verso gli altri, arriverebbe presto a scegliere vie più facili. Più la distanza è lunga, più la sfida è con se stessi, e qui ha ragione chi mi precede.
Altra considerazione: il volere tutto bello e le modelle in topless (che gare fai? mai viste

voglio la lista, muahahaha)

beh, sicuramente la tua considerazione è vera: importanti sono sicurezza e tracciato.

ma questo vuol dire che avere il gilet finisher placcato oro non faccia piacere? allora, non credo sia giusto arrivare ad esasperazioni come "cene di gala, pacchetti finisher dal valore di centinaia di euro che porta l'iscrizione a cifre esorbitanti (un'iscrizione ad un mezzo ironman in svizzera costa PIÙ di 250 euro per intenderci...fuori di testa). Ma non abbassiamoci a dire che l'acqua calda sia un surplus. Se è vero che la sicurezza è fondamentale, chi fa una gara lo fa anche per l'ambiente che vi trova. Avere accoglienza, manifestazioni collaterali, e vivere in generale una giornata e un'esperienza positive sono fondamentali. In questo senso io mi aspetto organizzazione, logistica e professionalità. Ci sono tante frivolezze, ma una bella organizzazione fa piacere e sono disposto a pagare 10 euro in piû per vivere una giornata simpatica, piuttosto che finire la gara, cambiarmi in auto e non poter fare una doccia...
Veniamo alla vera domanda: perché si aumentano le distanze? non conosco il trail. CI sono distanze minime per fare punti per gare maggiori, e qui la cosa è stata già sollevata. Credo che aumentare le distanze risponda ad un bisogno di molti non di provare agli altri di valere, ma provare a se stessi di valere. Probabilmente la soluzione è uno sdoppiamento delle distanze, una maggiore offerta. Ma le distanze maggiori attraggono l'immaginazione e la voglia di molti che hanno perso stimolo in gare più corte. Sbagliato massacrarsi tanto? dal punto di vista medico probabilmetne si. Chi fa queste gare non è spesso preparato. Ma l'offerta risponde ad una domanda. Probabilmente bisognerebbe proporre piuttosto il mantenimento di distanze medie e l'introduzione di distanze lunghe, ma credo questa sia giâ la tendenza
saluti a tutti
L.
