Quando suona la sveglia non è che sia proprio in forma, ieri festa di fine stagione con la squadra Esordienti del piccolo vandalo. Ovviamente sono andato di acqua e menta





Ad ogni modo riesco a sollevare i miei 78 kg dal materasso, mi vesto (bene devo dire, abbigliamento azzeccato), un paio di bicchieri d'acqua e via.. Sapendo che dopo mezz'oretta mi sarebbe venuta fame ieri mi son preparato 4 focaccine con soppressa (mbé... che c'è da fare quella faccia schifata?). Ne mangio due in macchina, le altre due mi tentano ma resisto, anche perché non è che fossero sto granché.
Arrivo a Fumane con un buon anticipo, così riesco a prendere il pettorale e a prepararmi con calma. Calma... 'na parola. Per una qualche legge costituzionale ci deve essere sempre qualche intoppo. E stavolta è rappresentato dal pettorale stesso. Dico il rettangolino con il numero proprio. Ziobbilly... l'hanno fatto di una roba tipo teflonata, quasi impenetrabile.. Ci ho messo un quarto d'ora a fare 3 buchetti con un cacciavite che avevo in macchina. Vabbè... dopo qualche colorita espressione riesco a metterlo e sono subito sulla linea di partenza. E lì chi ti trovo? Il buon dragonady!!! Io tutto intabarrato, lui in manichine corte tranquillo beato. Si vedeva che era lì per fare un allenamentino di scarico, infatti l'ha chiuso tipo due ore prima di me. Grande Andrea!
Non siamo in tanti, metti 180-200 non di più, quelli della 44 km sono già partiti da un'ora. Si parte. E' una non competitiva, mi metto in fondo, ma quelli davanti sbagliano subito, non vedono il cartello, tirano dritti. Un vecioto urla: "Ohhhh... se va par de qua!!" Io, che sono ultimo, mi ritrovo praticamente nei primi dieci. E lo urlo anche: "Son primoooo!!!!" riuscendo a far ridere un po' di gente, spero solo per la battuta, anche se temo di no.
Si sale subito, fin quasi dall'inizio è single track, ne lascio passare un bel po' e poi mi metto al mio ritmo. I primi km non vanno male, vado su pian pianino al mio passo, ma abbastanza costante.
Si passa in mezzo al bosco, si sta bene e non piove, anzi fa quasi caldino e tolgo la giacca. Al quinto km si comincia a scendere e ho una prima avvisaglia di difficoltà. Un pizzicorio dietro entrambi i calcagni non fa presagire nulla di buono. Non ci faccio caso, procedo, siamo in discesa, qui vado bene, sin da piccolo correvo abbastanza bene in discesa. Però c'è qualche altra cosa che non va. Accuso ogni impatto con pietre, sassi e radici. Li sento davvero tanto sotto la pianta dei piedi. Ignoro tutto e vado avanti.
Dal quinto all'ottavo si sale ancora un po' e, finché si va su, il problema è solo dietro, quel po' di bruciore sui calcagni che però è più che sopportabile. Dall'ottavo km si scende e li ho la certezza che sarà duretta arrivare in fondo con quel dolore sotto i piedi e anche ai tendini d'Achille.
Entriamo nel paesino di Cavalo, cerco le indicazioni per Mettilo, ma non le trovo.
Parte la salitona al Pastello, 900 m D+ in 7 km, ultimi due km infiniti. Ma sbuffando un po' arrivo su. Bel panorama, niente di eccezionale, ma di sicuro c'è una bella vista del Garda.
E qui comincia la parte più dura, dal 18 km alla fine è praticamente tutta discesa. E niente... ci ho messo di più a scendere che non a salire. Ogni passo in discesa era una botta sotto la pianta dei piedi. Male davvero. E quindi non dilungo più di tanto. Mi ha un po' incoraggiato un volontario al secondo passaggio in Cavalo (di Mettilo sempre neanche l'ombra). Ci sono stati tanti tratti di asfalto che ho sofferto ancor di più. Arrivo che non c'è nessuno, credo proprio di essere stato l'ultimo (un po' ci sono anche rimasto un po' male, cacchio sono arrivato alle 13:10, quasi un'ora prima della chiusura della manifestazione, erano tutti nel tendone del pasta party ma sotto i gonfiabili non c'era proprio nessuno, arrivo tristissimo che più tristissimo non si può).. Chiudo i 30 km abbondanti con 1300 e rotti metri di D+ in 5 ore e 14. Quasi 45 minuti oltre l'obiettivo che mi ero prefissato. Che è successo? Boh... Credo che le scarpe non fossero adatte, troppo secche, totale assenza di ammortizzazione, forse perché ormai vecchiotte, in discesa forse mi sarei trovato meglio con due zoccoli olandesi. Oppure io, molto probabile anche questa come ipotesi, troppo abituato alla morbidezza delle scarpe da strada di ultima generazione e quindi flaccido flaccido per un trail comunque abbastanza impegnativo come questo. Vabbè... è andata, tutta esperienza!
Buona notte!!
