Anche io miope (ma non abbastanza per vederci bene da vicino…elenadv ha scritto: ↑26 set 2022, 22:40 L'unica cosa positiva dell'essere mooooolto miopi (cosa che correndo di notte per boschi non è proprio gradevolissima) è che ci vediamo bene da vicino fino ad età molto avanzata!
Uno dei vari motivi che mi bloccano all'idea di fare tante notti in giro sono proprio i problemi di visione con gli occhiali (zero visione periferica) e di visione notturna (pessima), oltre che quelli di appannamento e/o pioggia.
Ovviamente l'uso delle lenti a contatto in gare sopra le 24 ore lo escludo.
Qualcuno di voi ha mai fatto un Tor con gli occhiali? Come avete fatto?
Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
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biglux
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
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Corry73
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
Batteria più che sufficiente. Ovviamente disattivando tutto e lasciando solo “gps tutti sistemi” e cardio da polso. Più o meno ricaricavo ogni 24 ore ma senza mai andare sotto il 10%.ilbabiabi ha scritto: ↑26 set 2022, 18:09 Ciao Corry e grazie della tua esperienza.complimenti per la gara.Io sono del 78 e inizio a capirti quando dici del problema a guardare i dati sull'orologio (anche io ho fr955) Una cosa che si può fare é mettere solo 2 dati per pagina. Quando invece uso la mappa...lí é dura.
Come durata ti ha soddisfatto il 955?
Io sono andato a provare l'Enduro 2 e ,prezzo esagerato a parte, l'ho trovato molto grosso e ingombrante sul mio polso per un uso 24h ma immagino che per usarlo solo durante le varie attività sportive, sia più leggibile dato lo schermo più grande. Altrimenti passare all'epix2 cons chermo amoled che dovrebbe leggersi meglio.
Enduro sarebbe l’ideale ma effettivamente non lo puoi indossare tutto il giorno.
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gambacorta
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
-continua-
Terza Tappa - Cogne-Donnas
... E da qua in avanti (forse come accennato già dal Sella) iniziamo con una serie di errori che finiranno con minare seriamente la mia/nostra gara ...
prima cosa arrivato in BV oltre a mettere in carica tutti i vari aggeggi elettreonici, mi cambio, tolgo le calze e vedo i miei piedi che sono ancora perfettamente fasciati (da me) e in ottimo stato, ma da deficiente che faccio, tolgo tutto per andar a docciarmi velocemente, mangiare qualcosa (anche qua poco purtroppo) e provare a dormire un pò (nel 2021 c'ero riuscito), ma all'interno dello stanzone è un casino, ma il casino ca**o lo facciamo noi concorrenti, quasi tutti si son portati il borsone e trafficano con le buste di plastica e il loro fruscio è davvero bestiale, impossibile dormire, io vieterei di far portare le borse all'interno dele zone riposo. Niente mi stendo 5' sulla branda ma poi mi alzo subito e mi metto in coda per farmi rifasciare i piedi; la fisio fa il suo ma, ma secondo me non sa fare i talloni, probabile che mi fascia poco e/o male e me ne accorgerò strada facendo. Ah, mi ero scordato di dire che nelle ultime due discese avevo un fastidio esterno al ginocchio dx, la fisio ha detto che era una contrattura della bandelletta e facendomi quasi piangere ha cercato di sistemarla (diciamo che c'è anche riuscita ma il male che mi ha fatto è durato una giornata intera). Altro errore è il "conoscere" la tappa successiva, ricordo che è facile e me la prendo un pò comoda, più di quanto era in programma, 3h buone; poco dopo le 4 si esce, siamo tutti e tre riuniti nuovamente, arriviamo a Goilles, ristoro quasi veloce visto che F-lu riesce a perdere un guanto al ristoro e non lo ritroverà più (è il secondo paio che perde), un buon caffè di moka finalmente e poi ... poi ca**o qua mi trovo spiazzato, invece di girare a sx che si prende la forestale come lo scorso anno si esce diritti sempre stando su sentiero non proprio agevole, boh penso ci ricongiungeremo più avanti. Eh no invece si rimarrà su questo sentiero fino a 200m dal Rif. Sogno, sentiero molto più impegnativo della forestale dell'anno scorso e che mi destabilizza un pochetto visto che ci mettiamo giusto 1,5h (comprese un paio di soste per cercare di riposare) in più per raggiungere il R. Sogno, ma questo è e bisogna andare avanti; dal R. Sogno alla Forcella vado su molto piano, tanto che Massimiliano mi deve aspettare, cmq passiamo la Fenetre de Champorcher che sono le 9:35,


ora giù diretti al R. Dondena dove ci aspetta finalmente una branda.
Al Dondena prima vera dormita, io e Massi (F-lu s'era fermato prima del Sogno solo) 1h buona e venuta bene, anche questo è come ristoro è più scarso dello scorso anno solo le cose basiche più brodetto, che oramai mi stomaca e il suo odore mi da un pò nausea. Ripartiti dal Dondena nella discesa che porta a Chardonney dopo un paio di km ci dobbiamo fermare perchè è in corso un atterraggio di emergenza con elicottero per il recupero di una ragazza che era caduta (discese belle sulle solite pietraie) e aveva battuto di faccia, per fortuna non era grave, forse solo rottura del setto nasale; arriviamo così a Chardonney prima delle 14:00, ristoro mangiucchiando un pò e poi via per Pontboset dove giungiamo prima delle 16:00, ancora un pò di discesa, poi la salitella+discesa bastarda prima di arrivare a Bard, qua il caldo è opprimente, lo soffro tantissimo e m'era venuta una voglia matta di gelato (liquirizia/nocciola) ma mio malgrado non incrocio manco un bar e mi trascino così fino a Donnas ... sono le 18:20 circa, un paio d'ore di ritardo sulla mia tabella buona parte dovute a quel cambio percorso iniziale.
-segue-
Terza Tappa - Cogne-Donnas
... E da qua in avanti (forse come accennato già dal Sella) iniziamo con una serie di errori che finiranno con minare seriamente la mia/nostra gara ...
prima cosa arrivato in BV oltre a mettere in carica tutti i vari aggeggi elettreonici, mi cambio, tolgo le calze e vedo i miei piedi che sono ancora perfettamente fasciati (da me) e in ottimo stato, ma da deficiente che faccio, tolgo tutto per andar a docciarmi velocemente, mangiare qualcosa (anche qua poco purtroppo) e provare a dormire un pò (nel 2021 c'ero riuscito), ma all'interno dello stanzone è un casino, ma il casino ca**o lo facciamo noi concorrenti, quasi tutti si son portati il borsone e trafficano con le buste di plastica e il loro fruscio è davvero bestiale, impossibile dormire, io vieterei di far portare le borse all'interno dele zone riposo. Niente mi stendo 5' sulla branda ma poi mi alzo subito e mi metto in coda per farmi rifasciare i piedi; la fisio fa il suo ma, ma secondo me non sa fare i talloni, probabile che mi fascia poco e/o male e me ne accorgerò strada facendo. Ah, mi ero scordato di dire che nelle ultime due discese avevo un fastidio esterno al ginocchio dx, la fisio ha detto che era una contrattura della bandelletta e facendomi quasi piangere ha cercato di sistemarla (diciamo che c'è anche riuscita ma il male che mi ha fatto è durato una giornata intera). Altro errore è il "conoscere" la tappa successiva, ricordo che è facile e me la prendo un pò comoda, più di quanto era in programma, 3h buone; poco dopo le 4 si esce, siamo tutti e tre riuniti nuovamente, arriviamo a Goilles, ristoro quasi veloce visto che F-lu riesce a perdere un guanto al ristoro e non lo ritroverà più (è il secondo paio che perde), un buon caffè di moka finalmente e poi ... poi ca**o qua mi trovo spiazzato, invece di girare a sx che si prende la forestale come lo scorso anno si esce diritti sempre stando su sentiero non proprio agevole, boh penso ci ricongiungeremo più avanti. Eh no invece si rimarrà su questo sentiero fino a 200m dal Rif. Sogno, sentiero molto più impegnativo della forestale dell'anno scorso e che mi destabilizza un pochetto visto che ci mettiamo giusto 1,5h (comprese un paio di soste per cercare di riposare) in più per raggiungere il R. Sogno, ma questo è e bisogna andare avanti; dal R. Sogno alla Forcella vado su molto piano, tanto che Massimiliano mi deve aspettare, cmq passiamo la Fenetre de Champorcher che sono le 9:35,


ora giù diretti al R. Dondena dove ci aspetta finalmente una branda.
Al Dondena prima vera dormita, io e Massi (F-lu s'era fermato prima del Sogno solo) 1h buona e venuta bene, anche questo è come ristoro è più scarso dello scorso anno solo le cose basiche più brodetto, che oramai mi stomaca e il suo odore mi da un pò nausea. Ripartiti dal Dondena nella discesa che porta a Chardonney dopo un paio di km ci dobbiamo fermare perchè è in corso un atterraggio di emergenza con elicottero per il recupero di una ragazza che era caduta (discese belle sulle solite pietraie) e aveva battuto di faccia, per fortuna non era grave, forse solo rottura del setto nasale; arriviamo così a Chardonney prima delle 14:00, ristoro mangiucchiando un pò e poi via per Pontboset dove giungiamo prima delle 16:00, ancora un pò di discesa, poi la salitella+discesa bastarda prima di arrivare a Bard, qua il caldo è opprimente, lo soffro tantissimo e m'era venuta una voglia matta di gelato (liquirizia/nocciola) ma mio malgrado non incrocio manco un bar e mi trascino così fino a Donnas ... sono le 18:20 circa, un paio d'ore di ritardo sulla mia tabella buona parte dovute a quel cambio percorso iniziale.
-segue-
Ultima modifica di gambacorta il 27 set 2022, 10:12, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
Grande Mauro! E' più adrenalinico attendere i tuoi bellissimi racconti che seguire il tuo live.
Non ho alcuna autorevolezza per parlare di TOR, quindi ho sempre letto tutto con attenzione, ma non ho mai detto nulla in merito.
Mi permetto solo una considerazione sugli orologi, visto che da prima dei 40 anni, piuttosto prematuramente quinid, ho iniziato a vederci male da vicino ed ora ci vedo malissimo.
Fino a 2 mesi fa avevo il Garmin fenix3, sul quale ho dovuto ben presto lasciare solo due campi visibili, con più campi non riuscivo proprio a leggere. A luglio al Prime Day di Amazon ho trovato una offerta che non sono riuscito a rifiutare ed ho preso il Fenix6X PRO, quindi con cassa da 51mm, parecchi in più del fenix3. Questi mm in più, unitamente alla maggiore qualità del display, lo rendono decisamente comodo per la mia vista. Rimango sempre con 2 campi per schermata, ma riesco a leggere molto bene. Anche nella mappa, pur non vedendo chiaramente i dettagli, riesco a capire in modo chiaro se sono o meno sul percorso. Anche i profili ed i dislivelli delle schermate ClimbPro li vedo comodamente.
Poi, il fatto che la durata di circa 60 ore della batteria, senza togliere grosse funzionalità, è una cosa che lascia molto tranquilli nella stragrande maggioranza delle gare.
Non ho alcuna autorevolezza per parlare di TOR, quindi ho sempre letto tutto con attenzione, ma non ho mai detto nulla in merito.
Mi permetto solo una considerazione sugli orologi, visto che da prima dei 40 anni, piuttosto prematuramente quinid, ho iniziato a vederci male da vicino ed ora ci vedo malissimo.
Fino a 2 mesi fa avevo il Garmin fenix3, sul quale ho dovuto ben presto lasciare solo due campi visibili, con più campi non riuscivo proprio a leggere. A luglio al Prime Day di Amazon ho trovato una offerta che non sono riuscito a rifiutare ed ho preso il Fenix6X PRO, quindi con cassa da 51mm, parecchi in più del fenix3. Questi mm in più, unitamente alla maggiore qualità del display, lo rendono decisamente comodo per la mia vista. Rimango sempre con 2 campi per schermata, ma riesco a leggere molto bene. Anche nella mappa, pur non vedendo chiaramente i dettagli, riesco a capire in modo chiaro se sono o meno sul percorso. Anche i profili ed i dislivelli delle schermate ClimbPro li vedo comodamente.
Poi, il fatto che la durata di circa 60 ore della batteria, senza togliere grosse funzionalità, è una cosa che lascia molto tranquilli nella stragrande maggioranza delle gare.
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
Riporto la lettera scritta a Gazzetta Matin di una partecipante al Tor di quest'anno:
https://www.gazzettamatin.com/2022/09/2 ... ZtI9cTITGw
"Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un’atleta iscritta all’ultima edizione del Tor des Géants che evidenzia una disparità di trattamento nella pasticciata vicenda della sospensione della gara e dell’assegnazione del titolo di finisher.
La lettera
Buongiorno, sono Roberta Peron. Sono Veneta ma appassionata della Valle d’Aosta, assidua frequentatrice della montagna.
Sono stata nel 2009 una dei 4 tester del Tor des Géants. Dopo aver concluso quell’esperienza unica e determinante per la realizzazione della gara ho anche ultimato le edizioni del 2010, 2018, 2019. Quest’anno era la mia quinta volta da atleta.
Altre volte ho seguito amici che partecipavano, altre in veste di volontario.
13 anni di Tor.
Altre gare internazionali come 4 volte la Petite Trotte a Léon (gara in autonomia di 300 e più km del circuito UTMB) mi hanno dato una notevole esperienza in questo tipo di competizioni. Sono qui a raccontarvi della mia deludente esperienza al Tor des Geants di quest’anno.
Il Tor degli esclusi
Durante la notte di sabato 17, gara in corso, una perturbazione con neve si abbatte sul percorso di gara.
Non c’è problema, siamo gli ultimi a scendere dal Col Champillon ma stiamo bene e siamo in orario con i tempi. Arriviamo al punto di ristoro di Ponteilles dove NON troviamo nessuno.
Arrivano due auto che ci dicono che dobbiamo fermarci lì. Io non ci sto, dico che siamo in grado di arrivare a Bosses, ci dicono che la gara è stata fermata e che l’organizzazione non vuole che proseguiamo.
Arriviamo in massa a Bosses dove non rilevano quasi più automaticamente, ma il mio passaggio, come quello di altri verrà scritto su dei foglietti volanti. Ma noi ne siamo inconsapevoli perché ci fidiamo dell’organizzazione che dovrebbe seguirci.
Tra l’altro dovevamo avere dei GPS con noi al seguito che invece non abbiamo avuto. Tutto è allo sbando.
A Bosses aspettavano solo noi ultimi per chiudere ma devono reinventarsi tutto perché fanno scendere anche chi aveva raggiunto l’ alpeggio di Merdeux ma impossibilitati a proseguire. Nessuna comunicazione al telefono dall’organizzazione, ci siamo sentiti abbandonati, nulla sapevamo del nostro destino. E sì che eravamo obbligati a tenere sempre il telefono acceso per le comunicazioni di emergenza.
La confusione
L’organizzazione cambia tre versioni nel giro di poco. Prima eravamo tutti finisher ovunque eravamo al momento della chiusura della gara. Poi arriva il comunicato che, solo chi è passato a Bosses entro le 4 del mattino può essere considerato finisher.
Uno dei concorrenti, Marco Patacchini, chirurgo ortopedico molto conosciuto, si infuria e posta su facebook la volontà di unire le forze per fare un ricorso. Non ce ne sarà bisogno perché un paio d’ore dopo qualcuno mi avvisa che l’organizzazione, ha cambiato versione e aumenta di due ore il passaggio a Bosses. Vado a controllare….beh, siamo in 7 persone escluse perché alla fine vedo che vengono considerate finisher anche le persone che erano nella mia stessa situazione e che hanno rilevato a Bosses oltre le 8, quindi fuori dal comunicato dato.
Chiedo lumi ma mi vien detto che non possono fare ulteriori concessioni, ma questa non era una concessione, il problema era stato creato dall’organizzazione che non aveva gestito bene la situazione. Noi eravamo in grado di raggiungere Bosses ed eravamo in tempo sui cancelli ma siamo stati fermati contro la nostra volontà.
La delusione
Domenica doveva essere la festa del tor per tutti e invece momenti di tristezza hanno pervaso i poveri 7 atleti, esclusi senza valida motivazione.
Hanno reso triste una domenica, dopo sei giorni di grande impegno sui colli valdostani atleti che erano regolarmente in gara, dentro ai cancelli.
Un comportamento indegno per un evento di questo livello e irrispettoso nei confronti di tutti noi, di quanto abbiamo dato in questa avventura seppur ognuno con i propri problemi.
Una delusione totale.
Tor des Géants, l'accusa: caos stop gara, comportamento indegnoHo chiesto pertanto all’organizzazione di rendersi conto e di correggere l’errore che hanno fatto e di rendere onore anche ai soli 7 atleti esclusi, per il valore stesso che loro hanno, assieme a tutti gli altri. In data odierna l’organizzazione ha dato il titolo di finisher ad uno di questi atleti, ma hanno risposto di no a me e agli altri senza motivare la decisione."
Roberta Peron.
https://www.gazzettamatin.com/2022/09/2 ... ZtI9cTITGw
"Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un’atleta iscritta all’ultima edizione del Tor des Géants che evidenzia una disparità di trattamento nella pasticciata vicenda della sospensione della gara e dell’assegnazione del titolo di finisher.
La lettera
Buongiorno, sono Roberta Peron. Sono Veneta ma appassionata della Valle d’Aosta, assidua frequentatrice della montagna.
Sono stata nel 2009 una dei 4 tester del Tor des Géants. Dopo aver concluso quell’esperienza unica e determinante per la realizzazione della gara ho anche ultimato le edizioni del 2010, 2018, 2019. Quest’anno era la mia quinta volta da atleta.
Altre volte ho seguito amici che partecipavano, altre in veste di volontario.
13 anni di Tor.
Altre gare internazionali come 4 volte la Petite Trotte a Léon (gara in autonomia di 300 e più km del circuito UTMB) mi hanno dato una notevole esperienza in questo tipo di competizioni. Sono qui a raccontarvi della mia deludente esperienza al Tor des Geants di quest’anno.
Il Tor degli esclusi
Durante la notte di sabato 17, gara in corso, una perturbazione con neve si abbatte sul percorso di gara.
Non c’è problema, siamo gli ultimi a scendere dal Col Champillon ma stiamo bene e siamo in orario con i tempi. Arriviamo al punto di ristoro di Ponteilles dove NON troviamo nessuno.
Arrivano due auto che ci dicono che dobbiamo fermarci lì. Io non ci sto, dico che siamo in grado di arrivare a Bosses, ci dicono che la gara è stata fermata e che l’organizzazione non vuole che proseguiamo.
Arriviamo in massa a Bosses dove non rilevano quasi più automaticamente, ma il mio passaggio, come quello di altri verrà scritto su dei foglietti volanti. Ma noi ne siamo inconsapevoli perché ci fidiamo dell’organizzazione che dovrebbe seguirci.
Tra l’altro dovevamo avere dei GPS con noi al seguito che invece non abbiamo avuto. Tutto è allo sbando.
A Bosses aspettavano solo noi ultimi per chiudere ma devono reinventarsi tutto perché fanno scendere anche chi aveva raggiunto l’ alpeggio di Merdeux ma impossibilitati a proseguire. Nessuna comunicazione al telefono dall’organizzazione, ci siamo sentiti abbandonati, nulla sapevamo del nostro destino. E sì che eravamo obbligati a tenere sempre il telefono acceso per le comunicazioni di emergenza.
La confusione
L’organizzazione cambia tre versioni nel giro di poco. Prima eravamo tutti finisher ovunque eravamo al momento della chiusura della gara. Poi arriva il comunicato che, solo chi è passato a Bosses entro le 4 del mattino può essere considerato finisher.
Uno dei concorrenti, Marco Patacchini, chirurgo ortopedico molto conosciuto, si infuria e posta su facebook la volontà di unire le forze per fare un ricorso. Non ce ne sarà bisogno perché un paio d’ore dopo qualcuno mi avvisa che l’organizzazione, ha cambiato versione e aumenta di due ore il passaggio a Bosses. Vado a controllare….beh, siamo in 7 persone escluse perché alla fine vedo che vengono considerate finisher anche le persone che erano nella mia stessa situazione e che hanno rilevato a Bosses oltre le 8, quindi fuori dal comunicato dato.
Chiedo lumi ma mi vien detto che non possono fare ulteriori concessioni, ma questa non era una concessione, il problema era stato creato dall’organizzazione che non aveva gestito bene la situazione. Noi eravamo in grado di raggiungere Bosses ed eravamo in tempo sui cancelli ma siamo stati fermati contro la nostra volontà.
La delusione
Domenica doveva essere la festa del tor per tutti e invece momenti di tristezza hanno pervaso i poveri 7 atleti, esclusi senza valida motivazione.
Hanno reso triste una domenica, dopo sei giorni di grande impegno sui colli valdostani atleti che erano regolarmente in gara, dentro ai cancelli.
Un comportamento indegno per un evento di questo livello e irrispettoso nei confronti di tutti noi, di quanto abbiamo dato in questa avventura seppur ognuno con i propri problemi.
Una delusione totale.
Tor des Géants, l'accusa: caos stop gara, comportamento indegnoHo chiesto pertanto all’organizzazione di rendersi conto e di correggere l’errore che hanno fatto e di rendere onore anche ai soli 7 atleti esclusi, per il valore stesso che loro hanno, assieme a tutti gli altri. In data odierna l’organizzazione ha dato il titolo di finisher ad uno di questi atleti, ma hanno risposto di no a me e agli altri senza motivare la decisione."
Roberta Peron.
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
ho fatto una parte della mia gara con lei, è una che non molla mai!!
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
Per caricare il garmin tenendolo al polso ho trovato e usato con successo questo adattatore comprato per 9 euro su Amazon:






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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
Grazie offriends
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Re: Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 09-18/09/2022
Jorgelin ha scritto: ↑27 set 2022, 10:09 Grande Mauro! E' più adrenalinico attendere i tuoi bellissimi racconti che seguire il tuo live.![]()
Grazie della tua esperienza. Sicuramente lo schermo da 51mm aiuta molto la visibilità...e anche la durata della batteria.
Di contro hai dimensioni più importanti...poi chiaro che se uno fa fatica a vedere su quello più piccolo,giocoforza deve usare il 51mm
