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Quarta Tappa - Donnas-Gressoney
e continua la saga di errori ... nonostante il ritardo sulla tabella mi sento abbastanza tranquillo ho un discreto margine rispetto al 2021 e cmq decidiamo di star a Donnas solo un paio di ore, non di più ... appena arrivato mi toglo le scarpe e vedo che, mentre le fasciature davanti sono ok, quelle ai talloni sono andate e ho un leggero inizio di vescica posteriore esterno sia al dx che al sx mannaggia; mi tolgo ache le fasciature davanti in atesa di farle rifare da deficiente non mi informo prima di quanta coda c'è, che ebete, morale non riuscirò a rifare le fasciature e dovrò andare di crema per la tappa più difficile (il nervoso sale), altra cosa mi alimento male, nel senso che mangio si sia pasta che riso ma a livello proteico mi piace un sacco il prosciutto crudo che hanno (tanto per cambiar gusto) e lo pagherò amaramente avendo una sete bestia appena uscito da Donnas. In BV trovo anche @Augusto Losio (molto carico), lui è un pò più avanti di me e uscirà un'oretta prima di noi.
Ore 20:31 si esce da Donnas per la tappa (sulla carta) più dura, prima dell'uscita c'è un cartello che indica allerta meteo per possibili temporali verso le 17:00. La ricordo bene fino al Barma, lo scorso anno la soffrii molto, quast'anno invece saliamo calmi, faticando certo, ma con una certa regolarità, la salita a Perloz è come la ricordavo a gradoni e impegnativa, la discesetta non dameno ma arrivare al ristoro di Perloz è impagabile, finalmente qualcosa su cui scegliere, c'è anche della pizza ma non ci si può fermare molto, c'è ancora la salitona al Coda che ci aspetta, un bel 1500 d+ da fare tutto in una volta, che bello ... il passo è naturalmente lento, Massimiliano soffre un pochino il suo reflusso e in certo momenti fatica a respirare, arriviamo al R. Sassà che è l'1:30, non ho voglia di mangiare, prendo un gel (uno dei pochi presi) con del the molto zuccherato, Massimiliano mangia qualcosa, ma alla ripartenza dopo pochi passi deve lasciar li tutto quello che ha mangiato, ca**o!! Pian pianino riprendiamo e in meno di 3h siamo al R. Coda anche se ci fa tribolare fino all'ultimo metro visto che rimane nascosto alla vista finchè non ci sbatti quasi contro, sono le 04:30; qua decidiamo per un'altra dormita, le brandine sono piene il rifugista si scusa e dice che ci son un paio di abusivi, noi cmq ci si sdraia sulle panche e li un'altro buon sonno lo faccio, poi vado anche in bagno e mi scarico x bene (scusate ma ne avevo bisogno) unica cosa che non ricordo è quanto ho mangiato, ma credo poco, purtroppo.
Ripartiamo per il Barma che è ancora buio, e alle 6:03 passiamo Colle Sella

... con i tempi ancora ci siamo, molto meglio del 2021; anche questo Rifugio però si fa desiderare, il sentrero a tratti è su massicci granitici con passaggi anche tecnici; a darci un pò di carica ci sono dei cartelli turistici che lo annunciano ma che iniziano ben 5/6 km prima di raggiungerlo, un'infinità per noi e pure questo invisibile fin che non lo si ha proprio davanti; sono le 9:28 che entriamo, circa 4h prima dello scorso anno dove mi ritirai, ora invece so che posso proseguire. Il tempo di rifocillarsi un pò e fuori intanto inizia a piovere, prima piano poi con più intensità quindi, indossati panta e guscio antipioggia decidiamo di partire quasi subito, tanto subito che tempo 5' da che siamo partiti smette di piovere e li giù cristi perchè ci tocca nuovamente spogliarci, ma meglio così dai. Ancora questo inizio di sentiero di pietraie lo ricordo per esserci passato da dopo ritirato lo scorso anno e la salita al Marmontana la soffro, tanto che sta Massimiliano a far da battistrada ed aspettarmi ogni tanto, ma prima delle 12:00 conquistiamo anche questo colle;

la discesa è abbastanza impestata su quela pietraia c'è una ragazza (forse inglese) che proprio non sa come scendere, è quasi paralizzata e mette a dura prova i miei piedi (lo ricordo NON fasciati) oltre che il ginocchio mezzo infortunato di Massimiliano ma in qualche modo arriviamo al ristoro di Lago Chiaro, assieme al Perloz il migliore, qui riesco a magniare qualcosa (visto che ora mi schifa anche il solo odore di certe essenze di mughi) patate con salsiccia, pasta e caffè di moka, ringraziamo i magnfici volontari e ripartiamo per l'ennesimo rampone a Crena du Ley

con ancora Massi davanti a farmi strada. Si arriva al ristoro di Col della Vecchia alle 14:40, qua mangio ancora poco se non nulla, solo the zuccherato, c'è anche un ragazzo infortunato (non ho capito bene come) che aspetta l'arrivo dell'elicottero per riportarlo giù noi poi scavalliamo il colle alle 15:00

... ci dicono che in mattinata ha piovuto e di stare attenti alla discesa che potremmo trovarla scivolosa ... per fortuna non è molto bagnata e i tratti più scivolosi li si affrontano abbastanza bene ma oramai patiamo molto i tratti di pietraie, gradoni ecc e qua ce ne sono sempre, mi ci vogliono 2h per coprire i poco più di 6km per arrivare a Niel, i piedi cominciano a sentire la fatica, più che altro inizio io a senztire che mi iniziano le vesciche ... Niel qua dopo ore che non lo vediamo e dopo, a detta sua, una discesa folle, ci raggiunge F-lu; c'è la polenta col sugo e riesco a mangiarne, qualche cubetto di prosciutto, ancora the zuccherato, ora ci spetta un bel drittone, oltree 800 d+ in 3,5km e abbiamo oltre 200km nelle gambe, gambe che purtroppo non ha più Massimiliano, il ginocchio nelle discese gli si è gonfiato bene, prova ad iniziare la salita ma niente con quasi le lacrime agli occhi è costretto a ritornare a sedersi, per lui il Tor si ferma a Niel, peccato era una gran spalla.
Rimaniamo io e F-lu, lui va decisamente di più in salite e senza pensarci lo lascio andare mentre io continuo con passo lento e qualche sosta ma il Col Lasoney lo raggiungo, sono le 19:40,

guardo il gps (l'avevo fatto partire a Donnas) e in questa tappa al momento segna questo

incredibile, mi era mai capitato di far tutto questo d+ in così poco.
Tratto di un paio di km quasi in quasi piano e ristoro a Loo dove mi dicono che il facile è finito e infatti discesa eterna su gradoni e massi che mi devasta un pò, a metà mi fermo, toglo le scarpe, controllo e vedo che anche se davanti mi fan male i piedi sono a posto mentre nei talloni dietro come previsto ho una bella vescica x piede, metto crema, cambio calze e riprendo, un pò rinfrancato dal sapere che almeno davanti non ho vesciche ... altro km e di traverso in mezzo al sentiero c'è un mulo, grande e che l'occupa tutto, è buio e forse anche la frontale gli da fastidio, fatto sta che non si sposta, siamo in due con anche un'altro ragazzo straniero, un pò titubanti sul da farsi per non farsi calciare ma alla fine passiamo. La discesa cmq per me è infinita e nonostante i 2km finali su asfalto arrivo alle 10:55 a Gressoney ...
il gps fin qua segna 219km e 14973 d+
- segue - epilogo
