Ho 55 anni e corro da sei . Ho iniziato a correre a 48 anni pensando di potermi regalare una maratona per i miei primi 50 anni , sogno che invece si è avverato poi a dicembre 2021 a Sanremo a 54 anni. Problemi, pandemia e infortuni hanno dilazionato i miei tempi facendomi assaporare ancora di più la soddisfazione per questo traguardo.
Ho iniziato a correre però sopratutto con l'obiettivo di migliorare la mia forma fisica. Si dall'inizio ho sempre corso due volte a settimana, il mercoledì mattina prima del lavoro con un giro classico di 10,5 km e poi una volta nel we allungando le distanze. Tre o più uscite sarebbero troppo impegnative per i miei ritmi di vita /lavoro e diventerebbero uno stress anzichè un piacere. Ho deciso inoltre di seguire il mio istinto naturale di correre senza tabelle , all'inizio perchè non sapevo neanche cosa fossero e poi perchè leggendole mi rendevo conto che mi avrebbero vincolato nella corsa a essere attento all'orologio per i vari cambi di ritmo, mentre per me la corsa è sopratutto staccare il cervello e lasciarlo vagare liberamente . Quindi la mia norma è di correre alla velocità che mi sento , logicamente in proporzione alla distanza da percorrere. Nel 2019 ho corso la mia prima mezza in 1 ora e 38 e poi grazie a mio figlio ho iniziato a correre in montagna. In questi anni ho fatto poche gare su strada ( 2 mezze, una 30k , una 33k e tre maratone) mentre ho corso diverse gare in montagna, alcuni vertical e poi diverse gare dai 20 ai 42 km. Il piacere di correre in montagna ( che amo molto al di là della corsa, facendo trekking e sci alpinismo) è qualcosa di molto particolare che mi dà un senso di libertà impagabile, mentre la corsa su strada è piuttosto un modo di tenermi in forma psico fisica. Finalmente il mio fisico ha trovato il suo equilibrio e negli ultimi 12 mesi ho corso la mia prima maratona a Sanremo in 3 ore 33, poi Milano ad Aprile in 3 ore e 37 e finalmente a Firenze domenica scorsa dove il mio obiettivo/sogno di riuscire a chiudere sotto le 3 ore e mezza si è avverato con il mio PB di 3ore 28.57. Mentre in montagna prevale il senso di libertà in queste maratone, sopratutto Milano e Firenze con migliaia di iscritti, prevale il senso di appartenenza: migliaia di persone che come me si sono fatte un mazzo tanto per la "semplice" soddisfazione di correre i fatidici 42k e rotti ! Il passaggio su Ponte Vecchio e subito dopo sul lungarno con tantissime persone a fare tifo mi ha veramente commosso ! Per non parlare della soddisfazione di sapere che il nostro corpo è una macchina perfetta che ci può portare dove magari non avremmo neanche osato sperare : un conto è iniziare a correre pensando all'obiettivo maratona, un conto rendersi poi conto di quanto dura ( e lunga) sia la strada psico fisica per arrivarci, cosa che rende ancora più bello il riuscirci ( non ho mai perso la speranza ma in questi anni mi sono chiesto più volte se veramente era alla mia portata ). Scusate la lungaggine, spero che questo post possa essere utile a chi lo legge per avere un punto di vista diverso su frequenza e modalità di allenamento. Se poi volete sapere qualcosa in più di come mi sono preparato volentieri. Buona corsa a tutti

