poesie di corsa

[dan]

LA FOLLIA DEL CRICETO

Sono le 19.
E' già buio da un pò.
Piove e nevica insieme.
Verrebbe voglia di tuffarsi sul divano.
Le condizioni non sono delle migliori.
Ma è facile correre il 20 aprile in una giornata primaverile.
Più difficile decidere di partire adesso.
Freddo, acqua e neve, marciapiedi impraticabili, strade e macchine pericolose.

Nel tempo di decidere sono già in strada.
Devo fare 10 km.
Sotto casa c'è il percorso di 1.300 metri.

Il criceto parte.
4 giri a 5 al km.
4 giri a 4.40 al km.

Pozzanghere, automobilisti che spesso non mi vedono, asfalto scivoloso.
Una parte in discesa ed una in salita.
In un tratto passo davanti ad un bar e fuori due persone già al terzo giro mi guardano come dire..questo è scemo.

Ma sono lì.
Nel mezzo di qualcosa di unico.
Qualcosa da scrivere e raccontare.
Si corre anche per quello.

Si poi si corre per correre.
E per sentirsi vivi.

E la doccia premia il tutto.

dan, il criceto e la sua follia.