Tor Des Geants - Courmayeur (AO) - 08-17/09/2023

[gambacorta]

Francesco al Frassati e Andrea a Bosses … yess!!!

[Beppogo]

Dai ragazzi Dai ! Dai ! Dai !

[gambacorta]

Andrea alle 3 al Frassati, mentre Francesco è in dirittura d’arrivo, passato poco fa a Monte de la Saxe

[dragonady]

Arrivato Francesco! Super

[forna75]

Grande Francesco! Gigante!!

[grantuking]

Complimenti

[grantuking]

Un bello e interessante Post di Stefano Gregoretti (non uno qualunque) sulla sua partecipazione al TOR

Purtroppo non sempre la ruota gira a nostro favore, anche quando si sta bene. Il Tor des Geants non è una podistica ma una gara di 340 km in alta montagna con circa 27000 mt di dislivello, ed essere sorpresi da un violento temporale in un tratto di fondovalle o in cresta sul sentiero per il Rifugio Coda, hanno due scale di pericolo personale completamente diverse.

Salendo dal rifugio Sassa al Coda sotto un cielo spaventoso ma affascinante, a testa bassa durante tuoni e fulmini, con mille pensieri in testa, ci siamo dapprima rifugiati in una stalla, completamente bagnati. Vedevo gente che saliva incurante delle condizioni e del rischio, zombie che arrancavano su una salita lunghissima sperando nella fortuna. O forse sperando che essendo un evento organizzato si fosse comunque protetti come in una gara su pista.

Passata la cella temporalesca e con panni asciutti presi dallo zaino, siamo ripartiti per il Coda e poi per il Rifugio della Barma. Sembrava fosse passata ma durante la salita al Col Du Marmontana, siamo stati colti da un’altra cella temporalesca.
Quando si è in alto bisogna scendere il più veloce possibile, non ci sono ripari. Il check point del Lago Chiaro era non molto distante. Lì sotto una tenda ho trovato gente quasi in ipotermia, mentre i volontari offrivano minestra calda e tè. Pregavo per chi stava salendo alla Crenna di Ley e poi al Colle della Vecchia; zero ripari e sentieri tecnici e scivolosi. Non il posto migliore per essere colti da pioggia battente e fulmini.

Con un gruppo abbiamo deciso di aspettare passasse il fronte, anche se voleva dire andare fuori tempo massimo per arrivare a Niel. Ovviamente quando ci si ritira non è che passa l’elicottero e via, anzi l’elicottero con quel tempo non si alza neppure. La discesa verso l’abitato di Issime guidando un gruppo di 7 concorrenti che cercavano di stare caldi e non scivolare su pietre diventate come sapone, è stata un avventura nell’avventura. Ormai era diventata una sorta di Compagnia dell’anello. Ma questa ve la racconto un’altra volta.

Il Tor è una viaggio dove conta anche avere un pizzico di fortuna e sapere usare giudizio indipendentemente dalle decisioni dell’organizzazione, perché può scatenarsi un inferno dove siamo noi e magari 30 km più in là ci sono concorrenti sotto al sole. Se sono ancora vivo con i posti che ho attraversato non mi piace pensarla solo perché ho avuto fortuna, ma perché ho fiutato il pericolo in anticipo e agito di conseguenza. Sono quelle cose che fanno stare tranquilli chi ci vuole bene.
So che buttare mesi di allenamento e aspettative, le ferie e i soldi scoccia a tutti, ma è bello avere un altra possibilità di riprovarci.

Un ringraziamento enorme a tutti i volontari “volontor”, a tutta la famiglia #karpos Rudy Project Garmin Outdoor Italy

(In foto sosta di 5’ di microsonno durante la discesa dal Col Entrelor)

[Crazylee]

Bravissimo Francesco sei un gigante

[Beppogo]

Il Gigante @Francesco1973 bravissimo ! Gigante che ha fatto, mi pare l'anno scorso o due anni anche "l'altro giro dalle parti del del Bianco", doppia ammirazione.
Adesso aspettiamo @AndreBS DAI ! DAI ! DAI !

[Bruce77]

Grandi ragazzi! sia a chi è arrivato e sia a chi ci ha provato.
E' già emozionante seguirvi nel live ogni momento possibile della giornata, figuriamoci a stare in ballo per 4-5 o 6 giorni.... non sono proprio preparato per fare una cosa del genere

Aspettiamo tutti i vari racconti del grande viaggio..