Lavaredo Ultra Trail - Cortina d'Ampezzo (BL) - 26-30/06/2024

[Beppogo]

In bocca al lupo a tutti !!!

[Corry73]

Come vanno i nostri?

[Bruce77]

@moranicola viaggia come un treno! come pure @maxcalce ma per lui era scontato...!
Gli altri sono più o meno tutti lì verso il fondo del gruppo ma ancora tutti in corsa, a parte @almandelli che me lo dà ritirato a Ra Stua

[StefanoG]

DNF quasi scontato. Da cui si impara ancora qualcosa.
Già la mente proiettato in avanti.
Prossimo anno 50 o 80?

@matrad complimenti.

[HappyFra]

LUT 31 e mezzo
Janis Joplin mi accompagna un caldo giovedì mattina lungo la pedemontana, tra non molto sarò a Cortina e sono stranamente molto tranquilla, non vedo l’ora di domani dopo mesi e mesi di attesa densi di aspettative. Non so se sono davvero pronta a tutto il d+ che mi aspetta ma spero di gestirmi nel modo giusto contando sui molti km finali in discesa, mi sistemo in hotel, vado a mangiare una cosa in centro e poi via al ritiro pettorali, c’è un’atmosfera pazzesca, per strada tutto parla di LUT comprese le vetrine dei negozi, tutte le persone sembrano in procinto di qualche gara, non ne vedo uno senza un Garmin e mi sento dentro un evento davvero pazzesco, passo ancora qualche ora a zonzo e mi guardo la partenza a cannone di quelli della 20k, torno in hotel e dopo cena preparo tutto per l’indomani col sorriso stampato, non vedo l’ora!!!
La sveglia mi fa alzare di scatto, piccola colazione e vestizione e poi dritta in Corso Italia, la giornata è magnifica, cielo blu costellato da nuvoloni bianchi innocui!
Sono dentro la mandria di trail runners, uno davanti a me si fa il segno della croce, la tipa accanto si lagna dicendo: “eh, vedrai, adesso sei tranquillo ma vedrai dopo” con aria da gufo della maledizione, io che assisto mi do una toccata, tiè butei!
Appena partiti si esce subito dal centro e finiamo imbottigliati per due tre volte su alcune strettoie poi finalmente ci si sgrana un pochino e sento che finalmente inizia la mia LUT! Mi sono ripromessa di non correre nessuna salita, sono talmente scarsona che non posso permettermi di bruciare più del dovuto avendo tanti km e tantissima salita davanti, però appena spiana corricchio lasciando andare le gambe quasi senza sforzo e intanto ammiro ciò che inizio a vedere man mano che si sale! Sto bene, veramente bene, mi sento così felice quasi come fossi sospesa, appena arrivo in Val Travenanzes mi sembra di stare dentro il quadro naturale più bello che io abbia mai visto! Me l’avevano descritta lunga e pesante ma io più vado avanti più vorrei che non finisse mai! Dalle vette la tantissima neve si sta sciogliendo e forma cascate naturali e torrenti molto grossi che siamo obbligati a guadare tante volte, appena ficco i piedi in acqua mi sembra un sogno, ahhhh che ben! Dopo un po’ di volte decido di fermarmi in uno di essi per rinfrescarmi un po’ di più e porcapu****a se non mi cavo in fretta da lì mi si staccano le gambe!!! Intanto passiamo in mezzo a mille piante basse di pino, non so esattamente quale specie ma mi catturano l’attenzione perché su ogni ramo ci sono delle cimette nuove con alla base due pignette ognuna e mi sembrano assolutamente dei mini piselli! Cristo ma perché mi vengono sti film??? Comunque l’occasione è troppo catartica e mentre corro allungo una mano verso di esse e ciulo una mini pornopigna, sarà il mio talismano! Nel momento che si inizia a salire e scavallare per l’altro versante sono quasi dispiaciuta, però la parte lì dietro regala altri scorci pazzeschi con una bella parte in discesa che si lascia correre davvero bene, intanto sono quasi a Col Gallina al primo ristoro non proprio vicinissimo dopo 23km ma mi sento ancora benissimo e ho acqua più che a sufficienza per arrivare, nel frattempo che entro nella tensostruttura esce il sole, mi fermo pochi minuti e mangio super volentieri una minestrina con tanta pasta dentro, rabbocco liquidi e via, ignara che dopo poco avrei iniziato a star male. Dopo poco tratto in piano riprende una salita cattiva per la maggior parte in pieno sole addosso, inizio a sentire molto caldo e contemporaneamente comincia la nausea, mi alterno continuamente con un portoghese e due francesi, il primo sembra sul punto di restarci secco da un momento all’altro, sale tre passi e si ferma ansimando, poi riprende di slancio ma dopo poco lo ripasso mentre prende fiato, i francesi parlano tra loro e mi sembra di intuire che si fanno forza l’un l’altro, raggiungiamo un tipo che è fermo e tira un rutto che credo lo sentano fin alle 3 cime mi viene da ridere ma non lo faccio perché la mia nausea è sempre peggio, provo a fermarmi ma mi sembra di essere sul punto di vomitare e appena ricomincio a salire ogni passo diventa uno sforzo che preme lo stomaco, finalmente dopo un tempo infinito arrivo all’Averau, approfitto per entrare in rifugio per fare pp e rinfrescarmi il viso, mi sembra di stare un pochino meglio ma non appena riparto ricomincia anche la nausea, ci metto secoli ad andare avanti ma in qualche modo arrivo al Giau, sono dentro di poco al cancello orario e capisco che da qui diventa utopia proseguire, dovrei mangiare ma tutto mi dà il voltastomaco, vorrei bere e basta e ho la bocca secchissima, mi raggiunge un volontario e mi chiede come sto e se intendo proseguire, mi dice che di lì a poco arriveranno le scope e che devo dirgli subito cosa voglio fare. Ragiono un attimo: mi sono già fatta tutta la parte più dura e 2200d+ me ne mancano meno di 400 da lì alla fine ma non so com’è l’ultima forcella. Commento l’errore di chiedere quanto è dura quest’ultima salita e mi sento dire che è tremenda e che è meglio che non la faccia in queste condizioni. Stop. Fine dei giochi. Appena legge la mia decisione nella mia faccia prende un pennarello nero e traccia una X di brutto sul mio pettorale, mi verrebbe da dirgli “ohhhh! Piano cazz!!! Non così grande per favore!” Mi avvicino al bus dei ritirati con altri 7 disgraziati messi come me e torno silenziosamente a Cortina col finestrino tutto abbassato per la paura di vomitare su qualche tornante. Mi dispiace soprattutto per un motivo, il non riuscire a comandare sulla pancia, e mi dispiace perché le gambe non sono finite e mancava davvero poco ma non riesco a capire come poter gestire questo problema, non mi sento triste, alla fin fine tutto il grosso l’ho fatto e godendomi il viaggio, mancava davvero poco! Per fortuna il mini bus ferma allo stadio del ghiaccio così mi evito di vedere gli arrivi degli altri ma alcuni li sgamo prima di arrivare e provo ammirazione e invidia, con un po’ di senso di colpa per non aver provato misto a vergogna, penso che avrei voluto tanto godermi quel fantastico arrivo in Corso Italia pieno di tifo ma è destino che non sia ancora il momento, mentre lascio scorrere l’acqua della doccia sulla testa me ne resto ferma lì così pensando a cosa avrei potuto fare senza darmi una risposta, la nausea c’è ancora ma mi sforzo mangiare qualcosa prima di andare a dormire

[gambacorta]

@HappyFra non ho letto niente del tuo racconto perché non ce n’era bisogno, già lo conoscevo nei minimi particolari, sono convinto che nei prossimi anni avrai grandi soddisfazioni da questo splendido sport

[Beppogo]

Letto il racconto della nostra WonderFra, da cui traspare l’amore per questo sport, la meraviglia per la bellezza della natura e un gran carattere, grazie d’averlo condiviso “eravamo tutti li
con te”. In ambio tecnico non ho i “fondamentali” per dare suggestioni, mi fido di quello che prevede @gambacorta.
Il pino pisellato è forse mugo, 2 parole
per il volontario, così illuminato da una spiccata sensibilità … “per il prossimo anno, ci sono tanti circoli d’ippica, di bridge o bocciofile che hanno bisogno…”

[HappyFra]

LUT 17
È sabato mattina e mi sveglio affamata, finalmente riesco a mangiare di gusto un’abbondante colazione mentre decido cosa voglio fare, le gambe sono come non avessero fatto nulla e lo sforzo di ieri sembra un ricordo lontano, vicino all’hotel c’è la funivia Tofana e vado a chiedere info se posso salire e poi scendere a metà e proseguire correndo per il sentiero e mi dicono sia fattibile. Rientro in hotel per cambiarmi e mi chiama Dragon che mi ricorda della navetta che va a Col Gallina e al Giau e nel mentre realizzo che sì, sai che faccio? vado a prendermi i km che mi mancano, ho la giornata libera intera a disposizione e un set completo per correre che avevo portato in più, compresi gel e barrette
Da questo momento inizia una delle giornate più demenziali della mia vita!
Mi porto alla fermata del bus locale e leggo che uno sale al Giau alle 8:30, azz è già partito allora chiamo il call center e chiedo se c’è qualche altra linea, mi risponde una tipa che dopo aver snocciolato tutti i paesi del Cadore mi dice di prendere il bus per Fiames e da lì cambiare per quello che va al Giau, salgo alla fermata e dopo poco monto in bus, una volta scesa in un piazzale deserto in mezzo al nulla scopro che non c’è nessun bus per il Giau, la navetta fa solo Fiames-Cortina e ritorno ok torno a Cortina, vado alla fermata dell’inizio e trovo una Giapponese e una Bulgara, la giappa mi dice che l’orario appeso non è giusto e mi fa vedere una stampa aggiornata che le hanno dato all’info point, c’è un bus per il Giau alle 12:45 e sono solo le 11 e 10, la bulgara vuole andare al Giau anche lei così aspettiamo assieme, dopo poco arriva una signora con due ragazzini che sono i nipoti, sta smadonnando perché ha prenotato la navetta dell’organizzazione ma la sballottano da una fermata all’altra di Cortina e non sa come fare per andare a veder la figlia a Col Gallina che gareggia, provo a vedere dal sito ufficiale la fermata ma non mi apre il link così decidiamo di andare al traguardo e chiedere agli organizzatori che ci mandano ad un’altra fermata…sbagliata!!! Dopo mille tentativi riesco ad aprire il link e capisco che dobbiamo andare da tutt’altra parte, ci sono 2,5km sono le 12:50 e la navetta parte alle 13, guardo la bulgara e le chiedo se vuole correre ma mi fa vedere che è in infradito allora dico che provo io e se riesco chiedo all’autista di aspettare gli altri, al limite gli faccio vedere una tetta mi butto a bomba con Google Maps in mano ma ad un certo punto mi trovo una salita con dei tornanti, impreco e mi chiedo dove cazz hanno messo sta fermata, in quel momento sale una jeep con una tipa, mi butto davanti a fare autostop e lei mi raccatta, forse ha capito che una demente vestita da trail con zainetto e bastoncini è innocua, le spiego al volissimo e parte a razzo, uno, due, tre tornanti e si blocca a fianco della navetta, quella giustaaaaa!! La benedico e vado dall’autista perché ora lo devo convincere a farmi salire senza aver fatto la prenotazione e chiedendo di aspettare gli altri, gli chiedo se, ovviamente pagando, mi fa salire e mi dice “ no signora, mi dispiace senza prenotazione non può assolutamente venire sul bus, e doveva prenotare entro venerdì “ gli spiego tutta la storia, che ieri ho corso e del ritiro, che è tutta la mattina che giro e che tengo particolarmente ad arrivare al Giau oggi. Niente, uno stronzo come pochi! Una tipa che ascolta tutto però mi dice che è ancora possibile prendere i ticket online perché lo ha fatto pure lei oggi per Col Gallina allora il maledetto dice che se pago online va bene, mi collego vado al pagamento ma mi chiede la carta di credito. Che non ho qui adesso. Chiamo mio marito e tutta agitata gli dico di mandarmi le estremità della sua, mi chiede se sto bene e mi fa “ oh ma Chicca dove cazz sei??? Ma perché non paghi con la tua carta??” E io che gli dico no ma è tutto ok credimi, ti spiego tutto dopo! Pago il ticket e quando sembrava fatta l’autista mi dice che però adesso lui non va al Giau per solo una persona e che salirà alle 15. Sipario. Mi verrebbe da tirare i peggiori insulti in veneto ma se lo faccio mi gioco l’ultima salita al Giau e allora dalla mia bocca sento uscire queste parole: certo, capisco, non volevo metterla in difficoltà, aspetterò le 15, mancano solo due ore. DUE ORE. Mi sento una pantera in gabbia, fortuna nei pressi c’è uno chalet bar/ristorante ai piedi della funivia e decido di mangiare qualcosa dato che ormai ho perso la mattinata e devo comunque aspettare, finalmente dopo due maledette ore parte e mi sgancia dove volevo fortemente essere, esattamente dove mi sono ritirata ieri. Prima di partire chiedo a quelli dell’organizzazione se posso correre sul sentiero e non solo mi dicono che non c’è problema perché è aperto al pubblico ma di usufruire tranquillamente dei ristori mostrando il braccialetto che ancora indosso della 50, non lo farò, ho le borracce e tutto e meno di 20km e ricomincio il mio viaggio per l’ultimo tassello, la salita non arriva subito ma sale abbastanza secca, però non dura molto e vedendola oggi mi mangio le mani ma non so se è solo perché oggi sono fresca e ho potuto mangiare e riposare, appena si scollina si apre uno scenario bellissimo con il Pelmo sullo sfondo e inizia una lunghissima e fantastica discesa fino a Croda da Lago, appena sento qualcuno sopraggiungere mi sposto subito di lato e farò così fino alla fine, arrivo infine nel famoso boscodemmerda che a me, oggi appare un luogo bellissimo e non potevo non correrci, nonostante radici e qualche pendenza da lasciarci le caviglie, arrivo a Cortina col cuore colmo di soddisfazione per aver finito quello che mi mancava, so che è una piccolissima cosa ma per me ha significato molto, l’ultimo pezzo la gente mi applaude anche se corro fuori al percorso e dico che non sono in gara ma la gente applaude lo stesso allora smetto di correre e cammino, no raga non mi merito nessun applauso oggi, questo è solo per me, mi metto in disparte fino al traguardo dove fermo il garmin e anche se nessuno lo sa io sono arrivata in fondo. Ora desidero solo un ultima cosa, raggiungere gli amici e farmi una birra! A presto LUT, la prossima tutta d’un fiato!

[gandrea]

sempre belli i racconti della Fra . Al tipo che fa il rutto non smettevo piu di ridere , il fatto di averla fatta tutta ora sai cosa ti aspetta il prossimo anno . Secondo me devi fare delle prove anche di fermata a qualche rifugio mangiare na robetta veloce come la minestrina e ripartire . magari a te quella non va bene .

[ludovico_van]

E' la stessa cosa che gli ho detto anche io. Cmq ha un grande vantaggio ora. Così come ce l'ha il nostro ciskione nella sua impresa al Tor:
" Conosci il tuo nemico. Se non conosci il tuo nemico le tue probabilità di successo sono dimezzate." cit