Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Moderatori: franchino, runmarco, deuterio, Evuelledi
-
- Mezzofondista
- Messaggi: 95
- Iscritto il: 15 gen 2024, 22:43
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Io ora sono in cima alla telecabina di Savoleyres, ho appena finito di fare 12 km e 800 m di dislivello tutti in alta quota partendo da La Chaux, meteo e panorami fantastici. Sentieri asciutti, solo un po' d'acqua di fusione della neve e ruscelli ben carichi. Se non fosse per il fiume ingrossato a valle nulla mi farebbe pensare ad un evento disastroso solo pochi km più in là. Neve dai 2500 metri, non so se ci sia anche dove passerete voi ma io nel dubbio i ramponcini nello zaino li metterei. Ora prendo la telecabina e tra 15 minuti sarò giù a Verbier se ci vogliamo salutare. Poi però devo scendere più o meno subito per ritirare il pettorale (il mio turno è dalle 16 alle 18).
Riguardo il ritiro pettorali mi dispiace ma era scritto ovunque "Espace St-Marc Le Châble" e non è mai cambiato, ok che uno può pensare che sia comunque dentro Verbier ma varrebbe la pena controllare. Secondo me non è male come soluzione perché comunque ci si passa per arrivare a Verbier, ed è sicuramente più comodo per chi parte domani o dopodomani che così non ha bisogno di salire anche oggi.
Comprensibili le proteste sulle decisioni, ma mi sembra che il regolamento non prevedesse nessun rinvio dell'iscrizione all'anno prossimo in caso di annullamento, anzi mi sa che con annullamento per cause di forza maggiore a ridosso dell'evento si perde tutto (spese organizzative tutte già sostenute). Anche se effettivamente potrebbero fare un'assicurazione per questi casi in modo da poter recuperare i soldi o almeno tenere buone le iscrizioni per l'anno successivo. Poi certo comunque resta il fatto che, ormai lo sanno anche i muri, parte delle nostre iscrizioni va a finire nelle casse dell'UTMB per "acquistare" le famose stones. Ecco, almeno quella parte sarebbe carino se in qualche modo tornasse.
Riguardo il ritiro pettorali mi dispiace ma era scritto ovunque "Espace St-Marc Le Châble" e non è mai cambiato, ok che uno può pensare che sia comunque dentro Verbier ma varrebbe la pena controllare. Secondo me non è male come soluzione perché comunque ci si passa per arrivare a Verbier, ed è sicuramente più comodo per chi parte domani o dopodomani che così non ha bisogno di salire anche oggi.
Comprensibili le proteste sulle decisioni, ma mi sembra che il regolamento non prevedesse nessun rinvio dell'iscrizione all'anno prossimo in caso di annullamento, anzi mi sa che con annullamento per cause di forza maggiore a ridosso dell'evento si perde tutto (spese organizzative tutte già sostenute). Anche se effettivamente potrebbero fare un'assicurazione per questi casi in modo da poter recuperare i soldi o almeno tenere buone le iscrizioni per l'anno successivo. Poi certo comunque resta il fatto che, ormai lo sanno anche i muri, parte delle nostre iscrizioni va a finire nelle casse dell'UTMB per "acquistare" le famose stones. Ecco, almeno quella parte sarebbe carino se in qualche modo tornasse.
-
Donatore
- Aspirante Maratoneta
- Messaggi: 205
- Iscritto il: 15 mag 2011, 17:14
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Io sono al parcheggio Perin, mi sono svegliato da poco...
-
- Mezzofondista
- Messaggi: 95
- Iscritto il: 15 gen 2024, 22:43
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Ok ti vengo incontro da rue du Centre Sportif (ero in centro), ho una maglietta gialla e il classico zainetto Salomon 12 litri
-
Donatore
- Aspirante Maratoneta
- Messaggi: 205
- Iscritto il: 15 mag 2011, 17:14
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Ok. Canotta rossa la sportiva. Risalgo dal centro sportivo verso il centro
-
Donatore
- Aspirante Maratoneta
- Messaggi: 205
- Iscritto il: 15 mag 2011, 17:14
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Rientrato oggi da Verbier carico di emozioni e con tante considerazioni e riflessioni fatte tra me e me durante il viaggio. Mai come questa volta è stata una settimana carica di incertezze sulla gara, dopo i recenti disastri verificatisi nel Vallese e in vista del peggioramento meteo previsto per sabato. Si temeva l'annullamento dell'evento per le notizie apprese dalla cronaca e dai bollettini meteo del weekend. Potevo serenamente fare clic sull'opzione del rimborso (pagata profumatamente) valida fino alla mezzanotte del giorno prima della gara, ma ho deciso di far finta di niente e partire giovedì mattina nell'incertezza totale. Ho appreso a Domodossola la sera prima alle 21.00 della decisione presa dagli organizzatori di confermarla ma ridurre il percorso della x-alpine a soli 61 km invece dei 140 previsti. Ho ancora valutato l'opportunità di fare quel clic perchè le previsioni meteo, confermate sabato nei fatti, erano davvero brutte ma ho preferito spegnere la luce e andare a dormire (cosa si fa per 3 rs utmb). Alle 22 del venerdì sono partito con altri 400 ultrarunner venuti da tante nazioni, curioso di approcciarmi a questa nuova avventura. La gara, cioè i primi 61 km dei 140 originali, la divido in due parti: la prima parte fino a Champex Lac (circa 38 k) molto veloce, nonostante il dislivello ragguardevole, con una discesa (noiosa e spaccagambe nella seconda parte) di quasi 1500 metri di dislivello. Dopo essermi messo alle spalle 42 km in 7 ore (media di 6'/km) mi ero illuso di arrivare al traguardo al mattino presto, ma non potevo immaginare cosa mi aspettasse nei 13 km dal fondovalle a Cabanne Orny (quota 2830 circa) e relativa discesa a fondovalle. Degli oltre 2000 metri di dislivello in salita e altrettanti in discesa ne ero a conoscenza, ma non potevo aspettarmi che tutti fossero su terreno tecnico, infido, ripido e a tratti esposto, con punte di pendenza davvero ragguardevoli (in alcuni tratti ho usato più le mani che i bastoncini). Però la grande fatica veniva compensata da un paesaggio alpino in alta quota maestoso e primordiale, davvero di rara bellezza. Per fare quei pochi km ho impiegato tante ore (alla fine l'ho chiusa in poco più di 14 ore) ma mi sono voluto godere questa grande bellezza, pensando se mai mi ricapiterà più l'occasione. Della gara potrei raccontare ancora tanto, ma preferisco fermarmi qui. Sono felice di aver confermato la scelta di farla, anche ridotta, perchè mi ha regalato emozioni davvero intense, le stesse che avevo vissuto in altre esperienze alpine come la Sudtiroler o l'Adamello e perchè in Svizzera non ci avevo mai corso. Mi sono più volte chiesto durante il rientro a casa se tornerò a farla ma credo che sui 140 k sia davvero troppo impegnativa per me, vista l'esperienza estrema dei primi 61. L'organizzazione ha preso le decisioni giuste e ha saputo garantire la sicurezza ai partecipanti valutando perfettamente i bollettini meteo, davvero brutto sabato pomeriggio e soprattutto dalla sera. Sono contento di aver conosciuto @librenhaut che oggi ha corso (e anche molto bene) la marathon. Federico, ancora grazie mille per tutte le info che mi hai dato e per la piacevole chiacchierata di venerdì. Sarà un piacere se ci capiterà ancora l'opportunità di incortrarci.
-
- Guru
- Messaggi: 3838
- Iscritto il: 29 gen 2013, 11:14
- Località: -VR-
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Mimmo tantissimi complimenti! Ho seguito un po’ le incertezze dei giorni precedenti e posso solo immaginare la preoccupazione nel partire o meno, mi fa piacere che tu sia soddisfatto della scelta fatta e anche che ti sia divertito, hai esposto una descrizione lucidissima, molto bella la parte della seconda salita. Bravo davvero!
"...Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori..."
E trattare allo stesso modo questi due impostori..."
-
- Mezzofondista
- Messaggi: 95
- Iscritto il: 15 gen 2024, 22:43
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Complimenti @mimmo68 sia per la decisione di farla nonostante tutto, sia per essere arrivato in fondo nonostante le difficoltà dell'ultima parte: sabato mattina ho visto che eri andato veloce nella prima parte ma poi non arrivavi mai e temevo il peggio visto anche la pioggia già iniziata, invece alla fine ce l'hai fatta! Giustissimo godere di quei panorami, da come li descrivi mi dai un motivo in più per programmare una delle mie prossime uscite verso la Cabane d'Orny, magari aggiungendoci anche la Cabane du Trient.
La X-Alpine è questo: terreni alpini tecnici e difficili, in ambienti d'alta quota aspri e grandiosi. Molti la ritengono più dura dell'UTMB nonostante i 30 km in meno. Se un giorno vorrai tentare il giro completo sono sicuro che sarà un'esperienza magnifica e che ti darà tutte le emozioni che cerchi, altrimenti puoi pensare alla X-Traversée che è esattamente la parte di giro che ti manca.
Sarà anche per me un piacere se ci incontreremo di nuovo, se tornerai a correre da queste parti o se magari un giorno verrò io in zona dolomitica. Ti auguro poi di riuscire finalmente a completare l'UTMB, e anche quell'altro sogno di cui mi parlavi!
A breve il mio racconto della marathon.
La X-Alpine è questo: terreni alpini tecnici e difficili, in ambienti d'alta quota aspri e grandiosi. Molti la ritengono più dura dell'UTMB nonostante i 30 km in meno. Se un giorno vorrai tentare il giro completo sono sicuro che sarà un'esperienza magnifica e che ti darà tutte le emozioni che cerchi, altrimenti puoi pensare alla X-Traversée che è esattamente la parte di giro che ti manca.
Sarà anche per me un piacere se ci incontreremo di nuovo, se tornerai a correre da queste parti o se magari un giorno verrò io in zona dolomitica. Ti auguro poi di riuscire finalmente a completare l'UTMB, e anche quell'altro sogno di cui mi parlavi!
A breve il mio racconto della marathon.
-
Donatore
- Aspirante Maratoneta
- Messaggi: 205
- Iscritto il: 15 mag 2011, 17:14
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Grazie @librenhaut , non avevo valutato che con la X-Traversee potrei completare il giro comodamente (si fa per dire...). Se non mi prenderanno neanche l'anno prossimo alla LUT ci penserò seriamente. Magari poi con le 10 rs accumulate riuscirò pure a vendicarmi all'UTMB 

-
- Mezzofondista
- Messaggi: 95
- Iscritto il: 15 gen 2024, 22:43
Re: Trail Verbier St-Bernard by UTMB - Verbier (Svizzera) - 05-07/07/2024
Domenica mattina sveglia ore 5:10, colazione, treno alle 6:50, cambio a Martigny e trenino per Le Châble. Mi aspettavo fosse stracarico di runner invece è semivuoto. Dopo il cambio data non ho idea di quanti dei circa 1600 iscritti prenderanno effettivamente il via. Alle 8:15 arrivo a Le Châble e c'è una lunga coda per prendere la cabinovia che porta al via. Dopo 20 minuti di coda riesco a salire, non si parla molto ma mi sembra che in generale chi è presente sia contento di essere lì nonostante tutto.
Non è più il trail di alta montagna che sognavo: non si fa più la vetta (neve) e non si va più verso il sito glaciale di Panossière (disastri naturali in alta valle). Dalla partenza di Moay (1689 m) si segue il tracciato originario fino al primo ristoro alla Cabane de Mille (km 9, 2475 m) poi anziché proseguire la salita verso il Mont Rogneux si scende tutto giù fino in fondovalle (Le Châble, km 21, 826 m), da qui parte una salita lunga e dura sull'altro versante della valle fino a La Chaux (km 32, 2261 m) per poi concludere con una discesa su Verbier (1485 m) per un totale di circa 38 km e 2500 m D+.
Alla partenza di Moay c'è un'atmosfera comunque piacevole anche se forse un po' più moscia di come doveva essere. Tempo nuvoloso e un po' nebbioso ma senza pioggia, circa 14 gradi. Siamo divisi in 5 ondate con partenze alle 8:30, 8:45, 9:00, 9:15 e 9:30, in base all'UTMB index. Io non ho ancora un index valido (l'unica gara che ho fatto non ha ancora caricato i risultati) per cui partirò alle 9:30. Assisto alla partenza di quelli delle 9:00 con il discorso iniziale e la musica, poi vado a fare un breve riscaldamento e mi dispongo quando tocca a me, sono circa a metà dell'ondata. Ringraziamento ai volontari e a tutti i presenti, ripetono che in 15 anni il TVSB ha sempre dato il via a tutte le sue gare. Anch'io in fondo sono contento di partire, sarà comunque una bella giornata in montagna e una dura sfida con cui mettermi alla prova.
Arriva il via, si parte di corsa su sentiero largo e piano. Vedo che il ritmo è lento, cerco subito di farmi strada di lato. Partendo dall'ultima delle cinque ondate, ma avendo stime sul tempo finale che mi piazzerebbero nel primo quinto di classifica, so che dovrò avere una strategia piuttosto aggressiva per quanto riguarda i sorpassi. Meglio iniziare subito, ora che la strada è larga. Non vedo però la testa dell'ondata, c'è un bel po' di gente che sta andando molto più forte di quanto io voglia andare. Tutti atleti élite alla prima gara UTMB index, oppure scoppieranno di brutto dopo i primi 3 km? Il sentiero, sempre largo e comodo, prosegue in salita con pendenza intorno al 10%. Mi lascio alle spalle i camminatori e vado su di corsetta leggera, presto riesco a trovare il mio ritmo. Tiro fuori i bastoncini, sia per aiutarmi un po' nella corsa sia per qualche tratto più ripido camminato. Salendo di buon passo raggiungo in breve l'incrocio con la seggiovia, dove finisce la strada carrozzabile e inizia un sentierino ripido. Ora vado su di potenza con i bastoncini. Subito noto che davanti a me c'è una fila di gente che sembra ferma, sono gli ultimi della quarta ondata. Li supero di lato cercando di dare meno fastidio possibile, mantenendo il mio ritmo, insieme ad altri concorrenti veloci della quinta ondata. Per qualche istante sono costretto a seguire il loro flusso, poi insieme agli altri "sorpassatori" riesco a trovare un varco e a liberarmi. Per fortuna dura poco e presto mi ritrovo a La Pasay, all'arrivo della seggiovia, dove il sentiero torna ad essere un po' più largo. Da qui inizia il tratto panoramico in cresta fino al Col de Mille. Salgo sempre principalmente di corsa leggera, e me lo godo tutto. A sinistra la Val de Bagnes prevalentemente nella nebbia, a destra la Val d'Entremont un po' più libera. Spuntano le case di Orsières in basso, fa capolino una cima innevata del massiccio del Monte Bianco in alto. Sempre tanti sorpassi ma situazione più gestibile con vari tratti di "pausa". Mi sto avvicinando al punto più alto della corsa, 2560 m sul Mont Brûlé. Ormai sono entrato nel flow del trail runner di montagna, mi sono reso conto che oggi sta succedendo qualcosa di stupendo. Subito dopo la cima c'è il Col de Mille con la relativa Cabane. Vedo davanti a me il Mont Rogneux ancora parzialmente innevato, oggi sarei dovuto salire lassù. Il tratto che ho appena fatto doveva essere solo l'antipasto e invece sarà l'highlight della corsa, un po' mi dispiace ma non ne faccio una tragedia, mi ripeto che ho tutta la vita davanti per andare a correre in alta montagna e che sarà bellissimo. Arrivo al ristoro di Mille in 1h21, prendo solo un bicchiere di bevanda energetica e riparto veloce in discesa.
La discesa inizia in un ambiente da favola, in mezzo a prati luminosi con il cielo che ora si è un po' aperto anche sulla Val de Bagnes. Per scrupolo controllo su LiveTrail che il passaggio a Mille sia stato registrato, poi mi lascio andare al piacere della corsa. Ritmo abbastanza veloce ma senza esagerare, il km più veloce sarà appena sotto i 5'. Molti sorpassi effettuati ma anche qualcuno subito. Dopo il primo tratto aperto, e dopo un po' di fango scivoloso, la discesa prosegue nel bosco alternando tratti più comodi e tratti più tecnici e ripidi. Si perde quota velocemente, ma la quota da perdere è un'enormità e non si finisce mai. Verso la metà si inizia a sentire un po' nelle gambe. So che intorno a quota 1400 c'è un breve tratto di risalita, me lo fisso come traguardo intermedio, mi servirà per spezzare un po' la discesa. Vedo che usciamo per un po' dal tracciato gpx, prendiamo una discesa qualche centinaio di metri più in là, e poco dopo inizia la risalita. Siamo fuori traccia quindi ora non so bene quanto è lunga, al massimo ci farà tornare sulla traccia alla base della risalita prevista. Comunque è un falsopiano, lo affronto di corsa. Tutti camminano, solo io corro. Mi guardano come se fossi un marziano, al punto che arrivo a chiedermi se ha senso quello che sto facendo e se non dovrei invece calmarmi un attimo e recuperare. Però mi sembra di star guadagnando tanto tempo e posizioni, e continuo. In fondo se questi sono partiti mezz'ora prima di me e li ho raggiunti è ovvio che vanno piano. Al termine di questa risalita più lunga del previsto riprende la discesa, ancora lunga, interminabile. Il fondovalle non arriva mai. Quel paesino di fronte a me deve essere Sarreyer, siamo un bel po' più in là nella valle rispetto a Le Châble. Quando finalmente vedo il fondovalle riconosco la sagoma dell'Espace St-Marc dove abbiamo ritirato i pettorali e dove avremo il ristoro. Ma è lontano, sembra ad almeno 2 km, nonostante il mio Garmin segni già quasi 21 e il ristoro sia previsto a 21. Nel frattempo le gambe hanno iniziato a bruciarmi fortemente. L'ultimo tratto di discesa è su asfalto, fa male. Poi breve tratto piano su sterrato prima del ristoro, vado a 6'/km ma le gambe bruciano sempre. Mi farà bene qualche minuto di sosta al ristoro mentre mi alimento. So che la parte più dura della gara deve ancora arrivare, ma ora almeno si cambierà musica: sarà salita ripida e camminata. Entro al ristoro con 23 km e 2h44 sul cronometro. Incontro un ragazzo di Napoli che sta avendo problemi di stomaco ma dice che le gambe tutto bene, gli dico che a me invece le gambe bruciano ma il resto va bene, ci incitiamo a vicenda per la salita. Prendo varie bevande, formaggio e frutta. Riempio le flask, la tappa che viene è lunga e fa caldo, l'acqua servirà. Esco dal ristoro con 2h52, otto minuti.
Ora è arrivata: la salita a La Chaux. Lunghissima e massacrante, ancor più dopo quella discesa infinita. L'ho divisa mentalmente in quattro fasi: strada non molto ripida con tornanti fino a quota 1170, poi muro ripido fino a Plan Varjay a 1690, poi spiana con qualche breve tratto in discesa e infine è di nuovo ripida fino quasi in cima. Uscendo dal ristoro di Le Châble riesco a correre un po' meglio di prima, la sosta ha dato un po' di sollievo alle gambe. Quando inizia la salita ben presto passo alla camminata, ma mantengo un buon ritmo di velocità ascensionale e mi fanno i complimenti per il gesto e la cadenza. È uscito il sole e fa caldo, si suda tanto. Nel tratto di strada a tornanti, prima asfaltata e poi sterrata, alterno corsa e cammino cercando di guadagnare terreno mentre preparo le gambe al muro che deve venire. All'attacco del muro imposto una camminata decisa con i bastoncini, le gambe fanno male ma il gesto è ancora efficace. Continuo a superare concorrenti, ora la maggior parte sono della terza o della seconda ondata. Alcuni sono fermi a bordo sentiero, anche seduti. Chi non è fermo procede più o meno lentamente, io supero tutti. Provo un po' di compassione, la loro sofferenza durerà più della mia. Ad un certo punto vedo uno della prima ondata steso a terra, chiedo se tutto va bene, non sembrerebbe ma mi assicurano che è tutto ok, proseguo. È lunga e dura, mi faccio forza fino a Plan Varjay dove mi sono promesso un gel. Qui posso sciogliere un po' le gambe, e nel falsopiano mi alimento camminando prima di riprendere con una leggera corsetta. Presto però arriva il secondo muro, e si ricomincia come prima. Qui la situazione è ancora più disperata, parecchi fermi o seduti o sdraiati. Io quando passo cerco di dare una parola di conforto, chiedo se va tutto bene e incito a proseguire che è quasi finita. Ricevo qualche merci, c'est gentil che mi dà quella forza in più per proseguire. Salendo di quota fuori dal bosco ci ritroviamo di nuovo nella nebbia e c'è una bella arietta fresca, piacevole. Ormai conto i metri di dislivello che mancano alla cima, diminuiscono lentamente, mi rendo conto che il mio ritmo è un po' diminuito. Gli ultimi 150 sono di nuovo più dolci, ad un certo punto azzardo una corsetta. Sento la voce di una ragazza, un po' sorpresa e divertita: T'as encore du jus? (Hai ancora energie?) Rispondo, sorridendo: Pas beaucoup! (Non molte!) Scambiamo qualche parola, poi mi indica un punto in alto e mi chiede se il ristoro è lì, rispondo di sì, ormai ci siamo. Mi piacerebbe se restassimo insieme ancora per un po', ma presto anche lei si perde dietro di me. Io ormai vedo la funivia Jumbo, ci sono. Entro a La Chaux con 33 km e 4h59. Due ore e sette per 10 km con quasi 1500 m D+. Anche questo è un ristoro grande e attrezzato con cibo, ma ormai manca solo la discesa, per cui prendo un bicchiere di Rivella, riempio le flask e vado: il resto all'arrivo. Tre o quattro minuti.
Sembra finita, ma mancano ancora 800 m D-. La discesa fa male, ormai le gambe non ci sono più. Cerco solo di stare attento, non voglio inciampare e rischiare di farmi male. C'è un tratto pianeggiante lungo un canale, poi si scende in modo deciso fino a tornare nei pressi di Plan Varjay. Vado giù sempre di corsa ma senza forzare, supero ancora qualcuno ma vengo superato da qualcun altro. Ormai sembra fatta, le gambe devono solo reggere per altri 5 km o giù di lì. Però fanno male. A quota 1700 c'è un traverso carino nel bosco, principalmente piano con un poco di risalita alla fine. Bello anche qui, se stessi bene sarebbe un vero piacere. Ultimo tratto tecnico di discesa nel bosco, e si arriva infine sulla strada che ci farà entrare a Verbier. I volontari ci accolgono e ci dicono che mancano 600 metri. Forse in realtà era 1 km, ma subito dopo ho visto le ovovie e ho capito che era davvero fatta. Sfilata davanti al W, alla piazza di Médran e sulla via centrale. Non vedo ancora il traguardo, ma quanto era lontano? Vedo altri concorrenti che sprintano, io non ho la forza, le gambe sono cotte. Ecco finalmente la rotonda, il tratto transennato, do il 5 ad un bambino. E sono finisher della Verbier Marathon 2024, 39 km 2600 D+ in 5h49. Medaglia, ristoro finale, t-shirt e pasto con polenta al formaggio (forse), insalata e dolce. Poi recupero sacca e doccia a 1 km. Posizione (basata sul real time): 168° su 1109 partenti e 1047 finisher.
Torno a casa contento sia per aver partecipato che per il risultato conforme alle aspettative, ma anche con un po' di pensieri contrastanti e domande esistenziali irrisolte. Il tempo finale mi va bene ma non mi sembra eccezionale, per dire ero più contento e sorpreso di 1h23 alla 20 km di Losanna con il finale in crescendo. L'impressione è di essere crollato molto più di gambe che a livello cardio o di energie. Forse non ero abbastanza allenato? Devo fare più uscite in montagna con tanto dislivello? Più esercizi di potenziamento? Forse dovevo stare più tranquillo in discesa? Eppure la classifica real time mostra che ho perso un po' di posizioni in entrambe le discese, mentre ne ho guadagnate parecchie nella salita verso La Chaux. Comunque, correre in montagna é fantastico ma farlo con le gambe che bruciano lo è molto meno. Forse basterebbe andare il 10% più piano per godersi tutta la corsa senza sofferenze e dolori e riprendere dopo 2 o 3 giorni come se niente fosse successo. Ma allora perché gareggiare, a quel punto uno va per conto proprio no? Forse è meglio cercare la performance in gare brevi, o solo in quelle su strada, e fare uscite lunghe trail per piacere? Oppure provare un trail lungo in modalità "viaggio" solo per essere in compagnia?
Rifarò il trail di Verbier? Probabilmente sì, sperando magari di poter andare sul percorso vero. La zona comunque è spettacolare e tornerò sicuramente a correrci. Anche l'organizzazione, per quanto criticabile in queste situazioni, mi sembra sia stata tutto sommato in grado di gestire e di preservare il preservabile. Cosa farò di preciso il resto della stagione ancora non lo so, ma sicuramente continuerò a fare trail e ad andare a caccia di bei posti. Alla prossima!
Non è più il trail di alta montagna che sognavo: non si fa più la vetta (neve) e non si va più verso il sito glaciale di Panossière (disastri naturali in alta valle). Dalla partenza di Moay (1689 m) si segue il tracciato originario fino al primo ristoro alla Cabane de Mille (km 9, 2475 m) poi anziché proseguire la salita verso il Mont Rogneux si scende tutto giù fino in fondovalle (Le Châble, km 21, 826 m), da qui parte una salita lunga e dura sull'altro versante della valle fino a La Chaux (km 32, 2261 m) per poi concludere con una discesa su Verbier (1485 m) per un totale di circa 38 km e 2500 m D+.
Alla partenza di Moay c'è un'atmosfera comunque piacevole anche se forse un po' più moscia di come doveva essere. Tempo nuvoloso e un po' nebbioso ma senza pioggia, circa 14 gradi. Siamo divisi in 5 ondate con partenze alle 8:30, 8:45, 9:00, 9:15 e 9:30, in base all'UTMB index. Io non ho ancora un index valido (l'unica gara che ho fatto non ha ancora caricato i risultati) per cui partirò alle 9:30. Assisto alla partenza di quelli delle 9:00 con il discorso iniziale e la musica, poi vado a fare un breve riscaldamento e mi dispongo quando tocca a me, sono circa a metà dell'ondata. Ringraziamento ai volontari e a tutti i presenti, ripetono che in 15 anni il TVSB ha sempre dato il via a tutte le sue gare. Anch'io in fondo sono contento di partire, sarà comunque una bella giornata in montagna e una dura sfida con cui mettermi alla prova.
Arriva il via, si parte di corsa su sentiero largo e piano. Vedo che il ritmo è lento, cerco subito di farmi strada di lato. Partendo dall'ultima delle cinque ondate, ma avendo stime sul tempo finale che mi piazzerebbero nel primo quinto di classifica, so che dovrò avere una strategia piuttosto aggressiva per quanto riguarda i sorpassi. Meglio iniziare subito, ora che la strada è larga. Non vedo però la testa dell'ondata, c'è un bel po' di gente che sta andando molto più forte di quanto io voglia andare. Tutti atleti élite alla prima gara UTMB index, oppure scoppieranno di brutto dopo i primi 3 km? Il sentiero, sempre largo e comodo, prosegue in salita con pendenza intorno al 10%. Mi lascio alle spalle i camminatori e vado su di corsetta leggera, presto riesco a trovare il mio ritmo. Tiro fuori i bastoncini, sia per aiutarmi un po' nella corsa sia per qualche tratto più ripido camminato. Salendo di buon passo raggiungo in breve l'incrocio con la seggiovia, dove finisce la strada carrozzabile e inizia un sentierino ripido. Ora vado su di potenza con i bastoncini. Subito noto che davanti a me c'è una fila di gente che sembra ferma, sono gli ultimi della quarta ondata. Li supero di lato cercando di dare meno fastidio possibile, mantenendo il mio ritmo, insieme ad altri concorrenti veloci della quinta ondata. Per qualche istante sono costretto a seguire il loro flusso, poi insieme agli altri "sorpassatori" riesco a trovare un varco e a liberarmi. Per fortuna dura poco e presto mi ritrovo a La Pasay, all'arrivo della seggiovia, dove il sentiero torna ad essere un po' più largo. Da qui inizia il tratto panoramico in cresta fino al Col de Mille. Salgo sempre principalmente di corsa leggera, e me lo godo tutto. A sinistra la Val de Bagnes prevalentemente nella nebbia, a destra la Val d'Entremont un po' più libera. Spuntano le case di Orsières in basso, fa capolino una cima innevata del massiccio del Monte Bianco in alto. Sempre tanti sorpassi ma situazione più gestibile con vari tratti di "pausa". Mi sto avvicinando al punto più alto della corsa, 2560 m sul Mont Brûlé. Ormai sono entrato nel flow del trail runner di montagna, mi sono reso conto che oggi sta succedendo qualcosa di stupendo. Subito dopo la cima c'è il Col de Mille con la relativa Cabane. Vedo davanti a me il Mont Rogneux ancora parzialmente innevato, oggi sarei dovuto salire lassù. Il tratto che ho appena fatto doveva essere solo l'antipasto e invece sarà l'highlight della corsa, un po' mi dispiace ma non ne faccio una tragedia, mi ripeto che ho tutta la vita davanti per andare a correre in alta montagna e che sarà bellissimo. Arrivo al ristoro di Mille in 1h21, prendo solo un bicchiere di bevanda energetica e riparto veloce in discesa.
La discesa inizia in un ambiente da favola, in mezzo a prati luminosi con il cielo che ora si è un po' aperto anche sulla Val de Bagnes. Per scrupolo controllo su LiveTrail che il passaggio a Mille sia stato registrato, poi mi lascio andare al piacere della corsa. Ritmo abbastanza veloce ma senza esagerare, il km più veloce sarà appena sotto i 5'. Molti sorpassi effettuati ma anche qualcuno subito. Dopo il primo tratto aperto, e dopo un po' di fango scivoloso, la discesa prosegue nel bosco alternando tratti più comodi e tratti più tecnici e ripidi. Si perde quota velocemente, ma la quota da perdere è un'enormità e non si finisce mai. Verso la metà si inizia a sentire un po' nelle gambe. So che intorno a quota 1400 c'è un breve tratto di risalita, me lo fisso come traguardo intermedio, mi servirà per spezzare un po' la discesa. Vedo che usciamo per un po' dal tracciato gpx, prendiamo una discesa qualche centinaio di metri più in là, e poco dopo inizia la risalita. Siamo fuori traccia quindi ora non so bene quanto è lunga, al massimo ci farà tornare sulla traccia alla base della risalita prevista. Comunque è un falsopiano, lo affronto di corsa. Tutti camminano, solo io corro. Mi guardano come se fossi un marziano, al punto che arrivo a chiedermi se ha senso quello che sto facendo e se non dovrei invece calmarmi un attimo e recuperare. Però mi sembra di star guadagnando tanto tempo e posizioni, e continuo. In fondo se questi sono partiti mezz'ora prima di me e li ho raggiunti è ovvio che vanno piano. Al termine di questa risalita più lunga del previsto riprende la discesa, ancora lunga, interminabile. Il fondovalle non arriva mai. Quel paesino di fronte a me deve essere Sarreyer, siamo un bel po' più in là nella valle rispetto a Le Châble. Quando finalmente vedo il fondovalle riconosco la sagoma dell'Espace St-Marc dove abbiamo ritirato i pettorali e dove avremo il ristoro. Ma è lontano, sembra ad almeno 2 km, nonostante il mio Garmin segni già quasi 21 e il ristoro sia previsto a 21. Nel frattempo le gambe hanno iniziato a bruciarmi fortemente. L'ultimo tratto di discesa è su asfalto, fa male. Poi breve tratto piano su sterrato prima del ristoro, vado a 6'/km ma le gambe bruciano sempre. Mi farà bene qualche minuto di sosta al ristoro mentre mi alimento. So che la parte più dura della gara deve ancora arrivare, ma ora almeno si cambierà musica: sarà salita ripida e camminata. Entro al ristoro con 23 km e 2h44 sul cronometro. Incontro un ragazzo di Napoli che sta avendo problemi di stomaco ma dice che le gambe tutto bene, gli dico che a me invece le gambe bruciano ma il resto va bene, ci incitiamo a vicenda per la salita. Prendo varie bevande, formaggio e frutta. Riempio le flask, la tappa che viene è lunga e fa caldo, l'acqua servirà. Esco dal ristoro con 2h52, otto minuti.
Ora è arrivata: la salita a La Chaux. Lunghissima e massacrante, ancor più dopo quella discesa infinita. L'ho divisa mentalmente in quattro fasi: strada non molto ripida con tornanti fino a quota 1170, poi muro ripido fino a Plan Varjay a 1690, poi spiana con qualche breve tratto in discesa e infine è di nuovo ripida fino quasi in cima. Uscendo dal ristoro di Le Châble riesco a correre un po' meglio di prima, la sosta ha dato un po' di sollievo alle gambe. Quando inizia la salita ben presto passo alla camminata, ma mantengo un buon ritmo di velocità ascensionale e mi fanno i complimenti per il gesto e la cadenza. È uscito il sole e fa caldo, si suda tanto. Nel tratto di strada a tornanti, prima asfaltata e poi sterrata, alterno corsa e cammino cercando di guadagnare terreno mentre preparo le gambe al muro che deve venire. All'attacco del muro imposto una camminata decisa con i bastoncini, le gambe fanno male ma il gesto è ancora efficace. Continuo a superare concorrenti, ora la maggior parte sono della terza o della seconda ondata. Alcuni sono fermi a bordo sentiero, anche seduti. Chi non è fermo procede più o meno lentamente, io supero tutti. Provo un po' di compassione, la loro sofferenza durerà più della mia. Ad un certo punto vedo uno della prima ondata steso a terra, chiedo se tutto va bene, non sembrerebbe ma mi assicurano che è tutto ok, proseguo. È lunga e dura, mi faccio forza fino a Plan Varjay dove mi sono promesso un gel. Qui posso sciogliere un po' le gambe, e nel falsopiano mi alimento camminando prima di riprendere con una leggera corsetta. Presto però arriva il secondo muro, e si ricomincia come prima. Qui la situazione è ancora più disperata, parecchi fermi o seduti o sdraiati. Io quando passo cerco di dare una parola di conforto, chiedo se va tutto bene e incito a proseguire che è quasi finita. Ricevo qualche merci, c'est gentil che mi dà quella forza in più per proseguire. Salendo di quota fuori dal bosco ci ritroviamo di nuovo nella nebbia e c'è una bella arietta fresca, piacevole. Ormai conto i metri di dislivello che mancano alla cima, diminuiscono lentamente, mi rendo conto che il mio ritmo è un po' diminuito. Gli ultimi 150 sono di nuovo più dolci, ad un certo punto azzardo una corsetta. Sento la voce di una ragazza, un po' sorpresa e divertita: T'as encore du jus? (Hai ancora energie?) Rispondo, sorridendo: Pas beaucoup! (Non molte!) Scambiamo qualche parola, poi mi indica un punto in alto e mi chiede se il ristoro è lì, rispondo di sì, ormai ci siamo. Mi piacerebbe se restassimo insieme ancora per un po', ma presto anche lei si perde dietro di me. Io ormai vedo la funivia Jumbo, ci sono. Entro a La Chaux con 33 km e 4h59. Due ore e sette per 10 km con quasi 1500 m D+. Anche questo è un ristoro grande e attrezzato con cibo, ma ormai manca solo la discesa, per cui prendo un bicchiere di Rivella, riempio le flask e vado: il resto all'arrivo. Tre o quattro minuti.
Sembra finita, ma mancano ancora 800 m D-. La discesa fa male, ormai le gambe non ci sono più. Cerco solo di stare attento, non voglio inciampare e rischiare di farmi male. C'è un tratto pianeggiante lungo un canale, poi si scende in modo deciso fino a tornare nei pressi di Plan Varjay. Vado giù sempre di corsa ma senza forzare, supero ancora qualcuno ma vengo superato da qualcun altro. Ormai sembra fatta, le gambe devono solo reggere per altri 5 km o giù di lì. Però fanno male. A quota 1700 c'è un traverso carino nel bosco, principalmente piano con un poco di risalita alla fine. Bello anche qui, se stessi bene sarebbe un vero piacere. Ultimo tratto tecnico di discesa nel bosco, e si arriva infine sulla strada che ci farà entrare a Verbier. I volontari ci accolgono e ci dicono che mancano 600 metri. Forse in realtà era 1 km, ma subito dopo ho visto le ovovie e ho capito che era davvero fatta. Sfilata davanti al W, alla piazza di Médran e sulla via centrale. Non vedo ancora il traguardo, ma quanto era lontano? Vedo altri concorrenti che sprintano, io non ho la forza, le gambe sono cotte. Ecco finalmente la rotonda, il tratto transennato, do il 5 ad un bambino. E sono finisher della Verbier Marathon 2024, 39 km 2600 D+ in 5h49. Medaglia, ristoro finale, t-shirt e pasto con polenta al formaggio (forse), insalata e dolce. Poi recupero sacca e doccia a 1 km. Posizione (basata sul real time): 168° su 1109 partenti e 1047 finisher.
Torno a casa contento sia per aver partecipato che per il risultato conforme alle aspettative, ma anche con un po' di pensieri contrastanti e domande esistenziali irrisolte. Il tempo finale mi va bene ma non mi sembra eccezionale, per dire ero più contento e sorpreso di 1h23 alla 20 km di Losanna con il finale in crescendo. L'impressione è di essere crollato molto più di gambe che a livello cardio o di energie. Forse non ero abbastanza allenato? Devo fare più uscite in montagna con tanto dislivello? Più esercizi di potenziamento? Forse dovevo stare più tranquillo in discesa? Eppure la classifica real time mostra che ho perso un po' di posizioni in entrambe le discese, mentre ne ho guadagnate parecchie nella salita verso La Chaux. Comunque, correre in montagna é fantastico ma farlo con le gambe che bruciano lo è molto meno. Forse basterebbe andare il 10% più piano per godersi tutta la corsa senza sofferenze e dolori e riprendere dopo 2 o 3 giorni come se niente fosse successo. Ma allora perché gareggiare, a quel punto uno va per conto proprio no? Forse è meglio cercare la performance in gare brevi, o solo in quelle su strada, e fare uscite lunghe trail per piacere? Oppure provare un trail lungo in modalità "viaggio" solo per essere in compagnia?
Rifarò il trail di Verbier? Probabilmente sì, sperando magari di poter andare sul percorso vero. La zona comunque è spettacolare e tornerò sicuramente a correrci. Anche l'organizzazione, per quanto criticabile in queste situazioni, mi sembra sia stata tutto sommato in grado di gestire e di preservare il preservabile. Cosa farò di preciso il resto della stagione ancora non lo so, ma sicuramente continuerò a fare trail e ad andare a caccia di bei posti. Alla prossima!