Barrhorn 3k Skyrace
Turtmanntal, Vallese, Svizzera. Una skyrace che parte dal fondovalle del Rodano e sale per una valle laterale selvaggia con oltre 3000 m di dislivello fino alla vetta del Barrhorn che è una delle più alte nelle Alpi a poter essere scalata senza attrezzatura alpinistica.
Avevo sentito di questa gara durante l'inverno ma i 250 posti erano già esauriti, poi all'ultimo ho rimediato un pettorale grazie ad una rinuncia. Venendo da un periodo con meno allenamenti causa viaggi, caldo e recupero da gare precedenti, affronto la gara come una spedizione alla vetta, con il cronometro in secondo piano: l'obiettivo sarà arrivare in cima e godersi il posto, dosare le energie per completare la scalata senza cedimenti, e se resterà qualcosa tanto meglio.
Venerdì sera vado a Turtmann a ritirare il pettorale e il pacco gara, che comprende guanti e fascia Dynafit e un buono per un ingresso omaggio alle terme di Leukerbad. Poi approfitto del pasta party in cui con 10 CHF danno pasta illimitata con diverse salse, peccato solo che sia cucinata alla svizzera-tedesca. C'è un clima piacevole, mi sembra che le persone presenti apprezzino i miei sforzi di provare a comunicare nonostante i miei limiti nella lingua di Goethe. Dopo aver mangiato vado a montare la mia tenda in un'area campeggio che l'organizzazione ha messo a disposizione gratuitamente. E via per una (mezza?) notte di sonno prima della scalata.
Sabato mattina la partenza è fissata per le 6:00. Vado a portare il mio zaino con la tenda e tutto quanto al furgoncino per il deposito, poi ho solo qualche minuto per scaldarmi e si parte. Non siamo tantissimi, la partenza è fluida e si può andare ognuno al proprio passo. Subito si esce dal paese e si inizia a salire per la Turtmanntal. Sentiero abbastanza comodo, pendenze normali e naturale alternanza di tratti di corsa e tratti di cammino. Ritmo normale cercando di non esagerare, caldo umido sopportabile. Sensazione di non essere al top della forma (come mi aspettavo) ma a questo ritmo salgo tranquillo. Dopo un'ora di salita sono al punto di controllo e poco dopo c'è il primo ristoro dove prendo un bicchiere al volo. Ora abbiamo raggiunto la valle e ci aspetta un lungo tratto quasi in piano, costeggiando il fiume fino ad arrivare alla fine della valle dove inizierà la vera salita. Si corre quasi sempre, muovendosi praticamente in linea retta e attraversando boschi, prati e ruscelli. Il posto è incantevole, una valle ancora non illuminata dal sole in cui la natura è sovrana e la presenza dell'uomo resta discreta. Poi a quest'ora a 1500-1800 metri c'è proprio una bella temperatura, e correre così è davvero piacevole, anche se sta iniziando ad erodere energie che so che mi serviranno dopo. Man mano che si va avanti si iniziano ad intravedere scorci di dove finisce la valle, insomma il ghiacciaio. A Gruben/Meiden si passa accanto al tendone che sarà l'area di festa del dopogara, e poco dopo c'è il ristoro di Blüomatt. Ho bisogno di ricaricare un po' di energie, mangio e bevo varie cose tra cui due pezzi di un'ottima torta.
Riparto con 2h10 sul cronometro, e già si vede la diga del lago dove stiamo per salire. Poco dopo infatti finisce il "tratto piano" e inizia una salita decisa, anche se la pendenza non è eccessiva. Siamo nei pressi del parcheggio di Vorder Sänntum, dove finisce la strada asfaltata che percorre la valle. Molti lasciano qui la macchina per andare sul Barrhorn, spesso spezzando la salita su due giorni con una notte in rifugio. Ora vedo anch'io il rifugio, che da qui sembra così alto, in cima ad un grande pendio ripido che sovrasta il lago. Si sale verso il lago, e solo ora iniziano a spuntare i primi raggi di sole da dietro le montagne. Al lago si corre sopra la diga e per un altro breve tratto piano per arrivare sotto il pendio del rifugio. Qui l'ambiente è pazzesco, si attraversano fiumi larghi e impetuosi passando su blocchi cubici fatti con i sassi. Hanno fatto un bel lavoro per risistemare tutto il percorso dopo la recente ondata di maltempo. Ora che siamo sopra si vede bene il lago, anzi i laghi: in realtà sono due, uno sopra l'altro, con l'acqua che scende dal ghiacciaio sovrastante. Si attacca la salita al rifugio, ripida, per fortuna in ombra, in un ambiente sempre più minerale. Una di quelle salite in cui sembra che non si arriva mai, perché vedi sempre il rifugio ma è sempre alto e piccolo. Finché ad un certo punto si nasconde e poi ti spunta da dietro la curva, vicinissimo. 3h15.
Alla Turtmannhütte sto fermo sette minuti a mangiare e bere, me ne accorgo solo quando riparto e penso che forse sono stati troppi ma forse mi torneranno utili. C'è un piccolo tratto pianeggiante, dopodiché quello che resta è un km verticale. Si inizia salendo su una pietraia tra due pareti di roccia, ambiente davvero imponente. Poi il passaggio tecnico della Gässi, attrezzato con corde. Poi inizia una lunga pietraia che evolve su una mini-cresta con pendenza moderata: posizione privilegiata per guardarsi intorno, stiamo salendo parallelamente al ghiacciaio. Ora è tutta al sole, ma è ottimo il fatto che la salita sotto al sole inizi solo quando hai superato quota 2700 metri. E a questa quota inizia anche, come già successo in altri trail, quella leggera sensazione che ti dice che l'aria che entra nei polmoni non è più abbastanza per quello sforzo, ne vorresti di più ma quella c'è e devi adattare il ritmo di conseguenza. Intanto si inizia a vedere la meta: una doppia cima davanti a noi sulla sinistra, l'arrivo sarà sulla cima di sinistra che è quella più alta. Si continua per un po' sulla crestina, camminata tutto sommato efficace, un po' di neve qua e là. Poi si arriva in una zona più rocciosa, e la pendenza aumenta. Siamo a 3000 metri e il passo si fa sempre più faticoso. A 3090 incontro il rilevamento cronometrico di Himalaya Gate, dove dal sentiero che stiamo percorrendo si dirama sulla sinistra la scorciatoia che dobbiamo prendere verso il Barrhorn. Il tempo è 4h19, sarebbe stato un buon tempo per arrivare in vetta al top della forma, ora invece penso non starò neanche nelle 5h ma va bene lo stesso. Si sale con pendenza ripida, c'è neve, ad un certo punto hanno messo una corda e fatto come degli scalini nella neve per farci superare un nevaio ripido. 3200, 3300... il Barrhorn è lì, si vede, è vicinissimo ma sembra così irraggiungibile. Continuamente si incrociano concorrenti che già scendono, ogni tanto si supera qualcuno della Sky Walk, a volte si viene superati da qualcuno che ne ha di più o che è partito da Blüomatt. Ogni passo è faticoso, queste ultime centinaia di metri sembrano infinite. Arranco a 600 m/h su un terreno dove di norma punterei almeno ai 900. Infatti ora non è difficile, non c'è più neve, è solo terreno brullo e ripido, terra e sassi. Un traverso obliquo che dopo molta fatica conduce a metà tra i due Barrhorn: Üssers a sinistra, Inners a destra. Qui c'è l'ultimo rilevamento prima della vetta, siamo vicini ai 3500. Si continua a sinistra, per lo sforzo finale. Sono quasi in cima, vengo superato da due concorrenti e da un altro molto più veloce che sta facendo lo sprint. Vedo le due grandi bandiere FINISHER tra cui si deve passare, e per qualche secondo riesco ad accelerare anch'io. Risupero i due, passo tra le bandiere e raggiungo la croce di vetta a 3610 metri. Üssers Barrhorn conquistato, da Turtmann in 5 ore e 9 minuti.
In vetta resto per mezz'ora. Prima mi siedo per recuperare le forze, poi prendo un po' di acqua con sciroppo dai volontari e mi godo il panorama. Panorama assolutamente magnifico, si vede tutta l'ultima parte del percorso con i concorrenti che salgono e scendono, poi più in là il ghiacciaio, e poi altre vette, più grandi di quella su cui siamo: Brunegghorn, Bishorn, Weisshorn. Dall'altro lato si sviluppa la Turtmanntal dalla quale proveniamo, e al di sotto di questa la valle del Rodano. Faccio un po' di foto. Nel frattempo mi sono un po' ripreso dallo sforzo, ora tutto sommato sto bene, stando fermo l'altitudine non dà così fastidio.
Ora bisogna scendere. Eh sì, perché la gara è finita ma qui non ci sono funivie, e nemmeno l'elicottero. L'indicazione dell'organizzazione è di scendere fino al parcheggio di Vorder Sänntum, dove troveremo una navetta che ci porterà all'area di festa a Gruben/Meiden. Qui ci sarà il pasta party, poi alle 15 la cerimonia di premiazione e al termine di questa inizieranno a circolare le navette per il rientro a valle. Io inizio la discesa alle 11:40, mi sento abbastanza bene e decido di realizzare un altro piccolo progetto: una volta sceso a 3500, anziché proseguire a ritroso sul percorso di gara, vado a prendermi anche l'Inners Barrhorn. Già che sono salito fino a qui, piuttosto che farsi la discesa trafficata sulla stessa via di salita, conviene girare un po' meglio il posto no? Vado con calma, la quota si sente ma non ho fretta e arrivo su tranquillamente. Guardo indietro verso l'Üssers, vedo tutta la frenesia della gara, gente che arriva e che riparte, affollamento in cima. Guardo avanti dall'altra parte, vedo uno splendido paesaggio di alta montagna, maestoso e incontaminato. Scendo da questa parte e in pochissimo tempo raggiungo lo Schöllijoch (3343 m), passo che separa la Turtmanntal dalla Mattertal, la valle molto più famosa e frequentata dove si trova anche Zermatt. Al passo incontro due escursionisti venuti proprio dalla Mattertal, scambiamo qualche parola, mi fanno i complimenti per aver fatto la gara e avere ancora energie per girare. Mi affaccio a vedere il sentiero da cui sono saliti, che nel tratto finale è molto tecnico, completamente attrezzato e da fare quasi in arrampicata: mi interessava vederlo per studiare la fattibilità di una futura ascesa al Barrhorn dalla Mattertal. Dallo Schöllijoch salgo anche sullo Schöllihorn, una piccola cima più dolce che permette di avvicinarsi di più al ghiacciaio. Sento un grande senso di pace, a un certo punto mi tolgo le scarpe e mi godo qualche minuto di aria fresca sulle gambe e sui piedi.
Ora però davvero c'è da scendere. Sono in ritardo, è quasi l'una e vorrei comunque essere a Gruben/Meiden prima delle tre. Torno allo Schöllijoch e da qui corro giù per il sentiero che scende verso la Turtmanntal e che si ricongiunge con il percorso di gara in corrispondenza di Himalaya Gate. Quando torno sul percorso di gara non c'è più molta gente, si vede che il grosso dei concorrenti è già passato. In fondo l'orario limite di arrivo in vetta era proprio alle 13. Già a 3000 metri ho una sensazione di sollievo per la densità dell'aria, qui si respira meglio. Nella prima parte sono sceso veloce ed efficace, poi nel seguito mi sembra di essere un po' più lento ma forse è solo il percorso che è più lungo e meno pendente, comunque sono il più veloce tra quelli che scendono. Alla Gässi ci sono due dell'organizzazione a presidiare, mi chiedono se c'è ancora molta gente su e se anche quelli della sicurezza stanno scendendo, dico che non lo so ma non penso ci sia ancora molta gente, li ringrazio per tutto il loro lavoro. Alla Turtmannhütte c'è un ristoro per la discesa: un'ottima zuppa del rifugio con verdure e wurstel, me ne gusto due piatti mentre ammiro il panorama. Poi riprendo a scendere, e anziché passare per la diga faccio una deviazione sul sentiero chiamato Panoramaweg da cui si vedono bene i due laghi e il ghiacciaio.
Arrivo finalmente al parcheggio che sono le 14:50, subito c'è la navetta e prima delle 15 sono nell'area di festa a Gruben/Meiden. Qui purtroppo l'atmosfera è meno autentica e un po' più commerciale: l'evento è aperto al grande pubblico e cibo e bevande sono in vendita, noi runner abbiamo un buono per un piatto di pasta e una bevanda, io alla fine mi concederò anche una raclette. Tutti i runner ricevono un pacco "premio" con un cappellino e prodotti alimentari, poi inizia con un po' di ritardo la cerimonia in cui premiano i primi classificati con premi che sembrano abbastanza consistenti, infine estraggono a sorte un gran numero di premi aggiuntivi tra tutti i runner presenti. Dopo la cerimonia inizia il servizio navetta per il ritorno, io intanto recupero il mio zaino e poi dopo un po' mi decido a partire, prendo la navetta e torno nella zona campeggio a Turtmann. Saluto alcuni compagni di avventura conosciuti tra ieri sera e oggi, poi faccio la doccia e vado a prendere il treno, e alle 21:30 sono a casa.
Che dire, esperienza fantastica, gara spettacolare in un posto spettacolare, organizzazione al top e tanti servizi e benefit inclusi nell'iscrizione nonostante il prezzo modesto. Viene da sé che ci tornerei volentieri e che la consiglierei a tutti gli amanti del genere. La Svizzera può sembrare un posto lontano, ma il Vallese è attaccato all'Italia e Turtmann è raggiungibile comodamente sia in auto che in treno. Poi ci sono queste montagne, e un miscuglio di culture e lingue tedesco-francese-inglese e un po' di italiano che è a suo modo affascinante.
