non capisco dove sia la soggettività (ma soprattutto che c'entra con lo stretchingmircuz ha scritto:Per fare un esempio della soggettività di questo argomento, io quando rientro da una corsa o anche da una semplice camminata, faccio degli esercizi per sciogliere al schiena. Dopo la "scrocchiata" mi sento subito bene. Altrimenti sento un leggero fastidio per un po' di tempo.
Stretching: facciamo chiarezza! (forse)
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fisioandrea
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
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mircuz
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
Mi riferivo al post di Mancio, riguardo la soggettività. Ad alcuni fa bene ad altri no. Visto che è uno studio prevalentemente statistico bisogna tenerne conto! Per scrocchiare la schiena faccio un esercizio di stretch! Tutto qui.
Itadakimasu (con umiltà ricevo).
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fisioandrea
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
mircuz ha scritto:Mi riferivo al post di Mancio, riguardo la soggettività. Ad alcuni fa bene ad altri no. Visto che è uno studio prevalentemente statistico bisogna tenerne conto! Per scrocchiare la schiena faccio un esercizio di stretch! Tutto qui.
non avevo capito
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giovanni56
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
Ufff mi sono accorto solo ora di sto 3d e mi sono letto d'un fiato le 23 pagine,
alla fine mi sfugge qualcosa.
Un paio di domande rivolte direttamente a fisioandrea, visto che è solo lui ad "avere le carte in mano".
L'invecchiamento (lentamente ci state arrivando tutti, e ve lo auguro) causa ai muscoli delle riduzioni sia di tono,
sia di elasticità, sia di limiti alle estensioni raggiungibili.
Una qualsiasi pratica sportiva riduce queste degenerazioni.
La tendenza di un podista che oramai è conscio di aver raggiunto i propri limiti è quella di forzare di meno, di adagiarsi su allenamenti sempre più simili, che ripropongono una sistematica ripetizione di gesti sempre più identici, con un risultato di "assuefazione muscolare".
Una pratica costante dello stretching, che porta dolcemente le muscolature oltre i propri limiti,
aiuta il rallentamento del decadimento muscolare?
Alla fine, consci di aver faticato moltissimo e di aver oramai raggiunto i nostri limiti,
quello che ci deve regalare la pratica del nostro sport non è un benessere generale?
Raggiungibile magari con una seduta in meno di lento ed una in più di stretching?
P.S. fisio, capisco che il tuo "essere fisiatra" ti porta a seguire la letteratura scientifica;
non capisco che il tuo "essere podista" non ti porti a riconoscere Gigliotti che è,
tanto per fare solo un nome, l'allenatore di Baldini Olimpico,
quindi il massimo raggiungibile nel nostro campo,
quindi uno che è circondato anche dai massimi livelli degli annessi e connessi,
(parte medica, fisiatrica, ecc.ecc.).
Quindi uno che parla e risponde con i fatti.
alla fine mi sfugge qualcosa.
Un paio di domande rivolte direttamente a fisioandrea, visto che è solo lui ad "avere le carte in mano".
L'invecchiamento (lentamente ci state arrivando tutti, e ve lo auguro) causa ai muscoli delle riduzioni sia di tono,
sia di elasticità, sia di limiti alle estensioni raggiungibili.
Una qualsiasi pratica sportiva riduce queste degenerazioni.
La tendenza di un podista che oramai è conscio di aver raggiunto i propri limiti è quella di forzare di meno, di adagiarsi su allenamenti sempre più simili, che ripropongono una sistematica ripetizione di gesti sempre più identici, con un risultato di "assuefazione muscolare".
Una pratica costante dello stretching, che porta dolcemente le muscolature oltre i propri limiti,
aiuta il rallentamento del decadimento muscolare?
Alla fine, consci di aver faticato moltissimo e di aver oramai raggiunto i nostri limiti,
quello che ci deve regalare la pratica del nostro sport non è un benessere generale?
Raggiungibile magari con una seduta in meno di lento ed una in più di stretching?
P.S. fisio, capisco che il tuo "essere fisiatra" ti porta a seguire la letteratura scientifica;
non capisco che il tuo "essere podista" non ti porti a riconoscere Gigliotti che è,
tanto per fare solo un nome, l'allenatore di Baldini Olimpico,
quindi il massimo raggiungibile nel nostro campo,
quindi uno che è circondato anche dai massimi livelli degli annessi e connessi,
(parte medica, fisiatrica, ecc.ecc.).
Quindi uno che parla e risponde con i fatti.
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Carola
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
Cito questo mio intervento solo per riallacciarmi a quanto detto da Giovanni.Carola ha scritto:Argomento interessante per me che da un po' di tempo pratico abitualmente lo stretching.
Però mai prima della corsa (l'allenatore che avevo molti anni fa diceva che era sufficiente un buon riscaldamento) né dopo più che altro per mancanza di tempo. Apprendo da voi che è un comportamento corretto.
Verso i 45 anni ho iniziato a praticare questa disciplina indipendentemente dalla corsa, ispirandomi al manuale di Bob Anderson. Mi sentivo un po' rigida e devo dire che determinati esercizi mi hanno giovato.
Adesso che ne ho 52 continuo a fare stretching e, forse anche grazie al nuoto che pratico regolarmente, riesco a tenermi in forma e non mi sono mai infortunata. Spero di poter continuare così anche in età più avanzata!
Avendo circa la sua età anch'io mi chiedo se per noi ultra50enni lo strecthing, praticato né immediatamente prima né subito dopo la corsa, possa avere una reale utilità.
Grazie a FisioAndrea se ci può illuminare con la sua esperienza e competenza!
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mircuz
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
Posso accettare i risultati di questo studio che segnala effetti negativi nel praticare lo stretching subito prima o dopo le corse di durata, ma resta indubbio che lo stretching praticato nei giusti tempi e modi produce effetti benefici, altrimenti come la mettiamo con discipline millenarie, tipo lo yoga, di cui nessuno mette in dubbio l'utilità? Anche i gatti e i cani fanno stretching dopo la pennichella, basta vedere come si stirano di gusto! 
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fisioandrea
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
si parla di stretching come prevenzione di infortuni e sindromi da overuse nei runner fondistimircuz ha scritto:Posso accettare i risultati di questo studio che segnala effetti negativi nel praticare lo stretching subito prima o dopo le corse di durata, ma resta indubbio che lo stretching praticato nei giusti tempi e modi produce effetti benefici, altrimenti come la mettiamo con discipline millenarie, tipo lo yoga, di cui nessuno mette in dubbio l'utilità? Anche i gatti e i cani fanno stretching dopo la pennichella, basta vedere come si stirano di gusto!
che faccia bene ad altri sportivi o a sedentari o in alcune circostanze è indiscutibilmente vero.
Non è che puoi dare l'aspirina a tutti i pazienti, ad alcuni farà bene mentre altri hanno bisogno di altri farmaci e l'aspirina può essere inutile o dannosa
p.s: lo yoga non è stretching, è quanto di meno simile allo stretching esista anche se si basa su posizioni mantenute a lungo e alcune di esse portano in tensione alcuni gruppi muscolari.
la stiracchiata dei quadrupedi lo è ancora meno
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fisioandrea
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
Gigliotti può aver allenato chi gli pare, se presenta ad un convegno delle "teorie" non supportate da studi scientifici o che vengono smentite da centinaia di studi fatti negli ultimi 20 anni è uno che non è informato sul suo lavoro. Non parla e risponde coi fatti manco per niente, ti potrei dire che baldini è stato campione olimpico "nonostante" e non "grazie a". se ad un convegno presenti delle slide e non ci metti da dove hai preso quelle cose o come ci sei arrivato stai parlando di fuffa, di marziani o di cerchi nel grano e non di medicina (del resto Gigliotti non credo sia uno che ha dei "doveri" professionali e etici)giovanni56 ha scritto:Ufff mi sono accorto solo ora di sto 3d e mi sono letto d'un fiato le 23 pagine,
alla fine mi sfugge qualcosa.
Un paio di domande rivolte direttamente a fisioandrea, visto che è solo lui ad "avere le carte in mano".
L'invecchiamento (lentamente ci state arrivando tutti, e ve lo auguro) causa ai muscoli delle riduzioni sia di tono,
sia di elasticità, sia di limiti alle estensioni raggiungibili.
Una qualsiasi pratica sportiva riduce queste degenerazioni.
La tendenza di un podista che oramai è conscio di aver raggiunto i propri limiti è quella di forzare di meno, di adagiarsi su allenamenti sempre più simili, che ripropongono una sistematica ripetizione di gesti sempre più identici, con un risultato di "assuefazione muscolare".
Una pratica costante dello stretching, che porta dolcemente le muscolature oltre i propri limiti,
aiuta il rallentamento del decadimento muscolare?
Alla fine, consci di aver faticato moltissimo e di aver oramai raggiunto i nostri limiti,
quello che ci deve regalare la pratica del nostro sport non è un benessere generale?
Raggiungibile magari con una seduta in meno di lento ed una in più di stretching?
P.S. fisio, capisco che il tuo "essere fisiatra" ti porta a seguire la letteratura scientifica;
non capisco che il tuo "essere podista" non ti porti a riconoscere Gigliotti che è,
tanto per fare solo un nome, l'allenatore di Baldini Olimpico,
quindi il massimo raggiungibile nel nostro campo,
quindi uno che è circondato anche dai massimi livelli degli annessi e connessi,
(parte medica, fisiatrica, ecc.ecc.).
Quindi uno che parla e risponde con i fatti.
Di gente rimasta agli anni 80 ne sono piene le squadre professionistiche, la Roma ha pagato fior di quattrini un grandissimo professore, sui suoi testi si formano i preparatori italiani....eppure è rimasto agli anni 80 e la magra stagione della Roma lo dimostra con giocatori che camminano mentre gli altri corrono
veniamo al resto: lo sport deve produrre benessere, ok siamo d'accordo. ma credo che abbiamo due concetti molto diversi di cosa sia il benessere (o per meglio dire la "salute"). sentirsi meglio non significa stare meglio ma non è questo che stiamo dicendo.
stiamo dicendo che lo stretch non è utile a prevenire gli infortuni o le sindromi da overuse, quello che ti fa stare meglio non mi riguarda. Stare meglio è una "sensazione" del tutto avulsa dal tuo stato di salute reale. basta una sana trombata la sera e uno il giorno dopo stà meglio ma trombare non previene la fascite plantare (però volendo si potrebbe fare uno studio, magari non porta risultati ma ci si diverte sicuro
quello che chiami decadimento muscolare è in realtà un processo meraviglioso, mi impegno a scrivere qualcosa in merito più tardi o nei prossimi giorni. quello che però dovreste capire è che i muscoli non sono mai i carnefici ma sempre le vittime di qualche altra struttura (di solito il sistema nervoso)
se lo stretch può aiutare a ritardare "il decadimento muscolare" non lo sò, farò una ricerca più tardi se sarò in grado di connettere ma così su due piedi direi proprio di no per il semplice fatto che non credo sia mai stato nemmeno proposto unos tudio in merito visto che quel fenomeno è regolato dall'innervazione muscolare dai motoneuroni quindi, in caso, bisognerebbe agire a quel livello.
comunque spero piàù tardi di poter scaricare qualche articolo e postare quanto meno gli abstract o di scrivere qualcosa io (fornenodvi la bibliografia a differenza di gigliotti
p.s: scusa se ho quotato te ma ovviamnete non è una replica nei tuoi confronti
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mircuz
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
E' abbastanza chiaro che lo stretching è mutuato dallo yoga pur se tralascia la parte "spirituale". Per quanto riguarda le "stiracchiate", la definizione di stretc. su wikipedia è la seguente: Tutti noi, alzandoci al mattino, sentiamo il bisogno di stirarci e allungarci. Lo stesso fanno numerosi animali. Si tratta quindi, almeno in alcune sue forme, di un atteggiamento istintivo e naturale. Questo ha portato ad uno sviluppo degli studi e delle applicazioni dello stretching, oltre che ad una sua diffusione nel campo dell'educazione fisica, sia come complemento ad altri sport che come attività fisica autonoma.fisioandrea ha scritto:si parla di stretching come prevenzione di infortuni e sindromi da overuse nei runner fondisti
che faccia bene ad altri sportivi o a sedentari o in alcune circostanze è indiscutibilmente vero.
Non è che puoi dare l'aspirina a tutti i pazienti, ad alcuni farà bene mentre altri hanno bisogno di altri farmaci e l'aspirina può essere inutile o dannosa![]()
p.s: lo yoga non è stretching, è quanto di meno simile allo stretching esista anche se si basa su posizioni mantenute a lungo e alcune di esse portano in tensione alcuni gruppi muscolari.
la stiracchiata dei quadrupedi lo è ancora meno
Itadakimasu (con umiltà ricevo).
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fisioandrea
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Re: Stretching: facciamo chiarezza !
lo stretching non è per nulla mutuato dall yoga. ti sbagli di grosso. lo praticavano in grecia, in egitto e nell'antica roma molto prima che si entrasse in contatto con le civiltà asiatiche e non si basa neanche lontanamente su concetti simili. sarebbe come dire che la danza è mutuata dal thai chi solo perchè consistono entrambi nel muovere gli arti nello spazio (ma potrei fare decine di esempi). In realtà sono cose molto doiverse frutto di culture diverse non paragonabili da nessun punto di vistamircuz ha scritto:E' abbastanza chiaro che lo stretching è mutuato dallo yoga pur se tralascia la parte "spirituale". Per quanto riguarda le "stiracchiate", la definizione di stretc. su wikipedia è la seguente: Tutti noi, alzandoci al mattino, sentiamo il bisogno di stirarci e allungarci. Lo stesso fanno numerosi animali. Si tratta quindi, almeno in alcune sue forme, di un atteggiamento istintivo e naturale. Questo ha portato ad uno sviluppo degli studi e delle applicazioni dello stretching, oltre che ad una sua diffusione nel campo dell'educazione fisica, sia come complemento ad altri sport che come attività fisica autonoma.fisioandrea ha scritto:si parla di stretching come prevenzione di infortuni e sindromi da overuse nei runner fondisti
che faccia bene ad altri sportivi o a sedentari o in alcune circostanze è indiscutibilmente vero.
Non è che puoi dare l'aspirina a tutti i pazienti, ad alcuni farà bene mentre altri hanno bisogno di altri farmaci e l'aspirina può essere inutile o dannosa![]()
p.s: lo yoga non è stretching, è quanto di meno simile allo stretching esista anche se si basa su posizioni mantenute a lungo e alcune di esse portano in tensione alcuni gruppi muscolari.
la stiracchiata dei quadrupedi lo è ancora meno
per quanto riguarda wikipedia bhè....
la differenza stà proprio in questo, io mi baso su studi pubblicati su spine, o sul JOSP, lancet, AJPT, IJPT etc etc mentre tu preferisci fidarti di wikipedia (dove per inciso chiunque può scrivere qualunque cosa)
