Claudio ha scritto:ao pare che ti pagano e che cavolo !!!! Non se po di nulla , io l ho fatta 10 Volte e ogni anno che passa per me sta gara perde un pezzo ,alla fine scomparira' !!! In giro e damme retta ci sono gare fantastiche organizzate solo e unicamente con lo spirito che a mio avviso anima questo sport !!!! Io la faccio semplicemente perche ' mi sta sotto casa ,altrimenti sti azzi della R/O !!!
Comunque sono contento che a te piace ,almeno te gusta qualcosa .
38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
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maumau1
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
Maurizio
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Podistica San Damaso
Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
Allora Claudio non volermene
...xo' vi allego un articolo di un podista modenese su modenacorre.it
Romaostia
martedì, 28 febbraio 2012
Questo fine settimana mi sono voluto concedere una vacanza podistica e sono andato nella capitale per correre la mezza maratona più partecipata d’Italia. In genere io non amo le corse con migliaia di partecipanti, perché immagino disservizi a non finire, mentre invece in questo caso, l’organizzazione è stata perfetta, non sembrava che fossimo in 10.000. La partenza per Roma avviene sabato mattina e dopo 4 ore di macchina siamo arrivati, giusto in tempo per fermarci al km 13 dell’Aurelia a mangiare una amatriciana. Prima di andare in albergo passiamo da Casa Romaostia a ritirare il pettorale ed il pacco gara. Casa Romaostia è in un bel palazzo dell’EUR, con davanti una scenografica fontana. Parcheggiata senza difficoltà la macchina in zona, ci mettiamo in fila per ritirare il pettorale, la distribuzione è ordinata ed in pochi minuti ho il pettorale in mano, poi inizio il giro tra gli spazi espositivi per andare a prendere il pacco gara. Salutato il Lupo, presente con un suo stand, raggiungo il banco della distribuzione dei pacchi gara, ed anche qui la fila è quasi inesistente. Quando siamo stanchi di girare per il maestoso palazzo, in macchina ci dirigiamo verso l’albergo poco distante, dove ci uniamo a Matteo, un amico podista di Messina. Domenica mattina alle 8,00 usciamo insieme dall’albergo e a piedi ci dirigiamo verso il Palalottomatica. Qui gli spazi sono enormi, non sembra che ci siano migliaia di persone, senza fatica consegnamo la borsa al camion assegnato e poi facciamo il riscaldamento riuscendo a correre e a fare degli allunghi. Alle 9,00 entriamo nelle gabbie e poi attendiamo pazientemente il momento in cui il sindaco Alemanno darà il via alla corsa. La partenza è ad onde, così davanti avremo sempre la strada libera, infatti quando alle 9,30 viene dato il via alla mia gabbia camminiamo solo per pochi metri e poi iniziamo a correre in discesa verso il laghetto dell’EUR. Oltrepassatolo giriamo a sinistra per Viale Europa, la strada ampia e spaziosa più commerciale e conosciuta del quartiere, procedendo verso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che appare bianca e maestosa sullo sfondo, illuminata dal sole che nel frattempo è uscito. Intanto siamo già arrivati al 2° km e non si corre più ammassati, la mia onda si è già diluita, proseguiamo lambendo quel che è rimasto della struttura del Velodromo Olimpico di Roma 1960, infine ritorniamo sulla Cristoforo Colombo verso Ostia. Qui la strada è ondulata fino alla “Heart Break Hill” della Roma Ostia: la famosa e temuta salita del camping, non molto intensa ma lunga e impegnativa. Quando sembra che sia finita, dopo un piccolo tratto in pianura, ci attende l’ultimo tratto che porta al termine. Siamo all’altezza della zona “camping”, con una splendida pineta che si stende su entrambi i lati, a metà strada fra Roma e Ostia. A Casal Palocco ci attende la gente ancora in strada, con una ragazza che ci batte il ritmo con un tamburello rendendo il transito per la frazione molto allegro. Finalmente al culmine dell’ultima salita vediamo le strutture dell’arrivo, arriviamo alla rotonda che segna la fine della strada, percorriamo 250 metri di lungomare prima in direzione nord e poi ritorniamo indietro dove ci aspetta l’arrivo. Con un percorso obbligato ritiro la medaglia, consegno il chip mi ristoro ed infine arrivo al camion con sopra la mia borsa. Con la medaglia al collo vado a farmi la doccia nelle splendide cabine messe a disposizione dallo Sporting Beach ed infine con il treno ritorno a Roma. Questa è stata una corsa da 10 e lode, e consiglio l’esperienza
Romaostia
martedì, 28 febbraio 2012
Questo fine settimana mi sono voluto concedere una vacanza podistica e sono andato nella capitale per correre la mezza maratona più partecipata d’Italia. In genere io non amo le corse con migliaia di partecipanti, perché immagino disservizi a non finire, mentre invece in questo caso, l’organizzazione è stata perfetta, non sembrava che fossimo in 10.000. La partenza per Roma avviene sabato mattina e dopo 4 ore di macchina siamo arrivati, giusto in tempo per fermarci al km 13 dell’Aurelia a mangiare una amatriciana. Prima di andare in albergo passiamo da Casa Romaostia a ritirare il pettorale ed il pacco gara. Casa Romaostia è in un bel palazzo dell’EUR, con davanti una scenografica fontana. Parcheggiata senza difficoltà la macchina in zona, ci mettiamo in fila per ritirare il pettorale, la distribuzione è ordinata ed in pochi minuti ho il pettorale in mano, poi inizio il giro tra gli spazi espositivi per andare a prendere il pacco gara. Salutato il Lupo, presente con un suo stand, raggiungo il banco della distribuzione dei pacchi gara, ed anche qui la fila è quasi inesistente. Quando siamo stanchi di girare per il maestoso palazzo, in macchina ci dirigiamo verso l’albergo poco distante, dove ci uniamo a Matteo, un amico podista di Messina. Domenica mattina alle 8,00 usciamo insieme dall’albergo e a piedi ci dirigiamo verso il Palalottomatica. Qui gli spazi sono enormi, non sembra che ci siano migliaia di persone, senza fatica consegnamo la borsa al camion assegnato e poi facciamo il riscaldamento riuscendo a correre e a fare degli allunghi. Alle 9,00 entriamo nelle gabbie e poi attendiamo pazientemente il momento in cui il sindaco Alemanno darà il via alla corsa. La partenza è ad onde, così davanti avremo sempre la strada libera, infatti quando alle 9,30 viene dato il via alla mia gabbia camminiamo solo per pochi metri e poi iniziamo a correre in discesa verso il laghetto dell’EUR. Oltrepassatolo giriamo a sinistra per Viale Europa, la strada ampia e spaziosa più commerciale e conosciuta del quartiere, procedendo verso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che appare bianca e maestosa sullo sfondo, illuminata dal sole che nel frattempo è uscito. Intanto siamo già arrivati al 2° km e non si corre più ammassati, la mia onda si è già diluita, proseguiamo lambendo quel che è rimasto della struttura del Velodromo Olimpico di Roma 1960, infine ritorniamo sulla Cristoforo Colombo verso Ostia. Qui la strada è ondulata fino alla “Heart Break Hill” della Roma Ostia: la famosa e temuta salita del camping, non molto intensa ma lunga e impegnativa. Quando sembra che sia finita, dopo un piccolo tratto in pianura, ci attende l’ultimo tratto che porta al termine. Siamo all’altezza della zona “camping”, con una splendida pineta che si stende su entrambi i lati, a metà strada fra Roma e Ostia. A Casal Palocco ci attende la gente ancora in strada, con una ragazza che ci batte il ritmo con un tamburello rendendo il transito per la frazione molto allegro. Finalmente al culmine dell’ultima salita vediamo le strutture dell’arrivo, arriviamo alla rotonda che segna la fine della strada, percorriamo 250 metri di lungomare prima in direzione nord e poi ritorniamo indietro dove ci aspetta l’arrivo. Con un percorso obbligato ritiro la medaglia, consegno il chip mi ristoro ed infine arrivo al camion con sopra la mia borsa. Con la medaglia al collo vado a farmi la doccia nelle splendide cabine messe a disposizione dallo Sporting Beach ed infine con il treno ritorno a Roma. Questa è stata una corsa da 10 e lode, e consiglio l’esperienza
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Claudio
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
Dal Maratoneta.it
Qualche anno fa Fausto Isidori perse il cognato, un runner, per un infarto fulminante a pochi metri dal traguardo di una mezzamaratona in Sardegna. Non avrebbe mai immaginato che da spettatore il destino gli avrebbe fatto salvare una vita, forse a compensazione di quella vita che invece non aveva potuto salvare anni prima.
Al 16° km della RomaOstia, insieme al suo bellissimo pastore tedesco, guardava, con invidia, la fila dei runners che procedevano verso il mare. Ma uno di loro, proprio davanti a lui, cade in terra: nello spazio di pochi secondi le vecchie immagini ritornano alla mente e riuscendo a capire la gravità della situazione interviene con quei mezzi che il suo lavoro di Vigile del Fuoco gli ha fornito. Ma non è solo: insieme a lui capisce e interviene un Operatore degli (scherzo del destino) The Angels di Acilia, Marco Marini, di turno in quella postazione.
Come se avessero sempre lavorato insieme riescono con massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca (..ho baciato un uomo dirà poi Fausto alla moglie....) a stabilizzare il runner e dare all'ambulanza, arrivata dopo pochissimi minuti, la possibilità di finire il salvataggio portando in Ospedale il corridore.
Il paziente oggi non è in pericolo di vita e lui e tutti noi dobbiamo ringraziare due normalissimi "eroi" che grazie a delle piccole pratiche alla portata di tutti hanno fatto sì che sui giornali si parlasse dei record stupendi dei corridori africani e di una italiana senza milza e non di una terribile morte.
Meno male che e' andata Bene ,altro che record sotto l ora ma sti azzi !!!!
Qualche anno fa Fausto Isidori perse il cognato, un runner, per un infarto fulminante a pochi metri dal traguardo di una mezzamaratona in Sardegna. Non avrebbe mai immaginato che da spettatore il destino gli avrebbe fatto salvare una vita, forse a compensazione di quella vita che invece non aveva potuto salvare anni prima.
Al 16° km della RomaOstia, insieme al suo bellissimo pastore tedesco, guardava, con invidia, la fila dei runners che procedevano verso il mare. Ma uno di loro, proprio davanti a lui, cade in terra: nello spazio di pochi secondi le vecchie immagini ritornano alla mente e riuscendo a capire la gravità della situazione interviene con quei mezzi che il suo lavoro di Vigile del Fuoco gli ha fornito. Ma non è solo: insieme a lui capisce e interviene un Operatore degli (scherzo del destino) The Angels di Acilia, Marco Marini, di turno in quella postazione.
Come se avessero sempre lavorato insieme riescono con massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca (..ho baciato un uomo dirà poi Fausto alla moglie....) a stabilizzare il runner e dare all'ambulanza, arrivata dopo pochissimi minuti, la possibilità di finire il salvataggio portando in Ospedale il corridore.
Il paziente oggi non è in pericolo di vita e lui e tutti noi dobbiamo ringraziare due normalissimi "eroi" che grazie a delle piccole pratiche alla portata di tutti hanno fatto sì che sui giornali si parlasse dei record stupendi dei corridori africani e di una italiana senza milza e non di una terribile morte.
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5km 24
10 Km 47. 19
Mezza 1.43.25
Maratona 3.48.38
18 Maratone ne mancano 2 !!!
Solo chi OSA non vive di Rimpianti !!!!
10 Km 47. 19
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Saimino
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
Meno male che tutto è andato bene e fortuna vuole che è successo davanti a due persone che hanno saputo come comportarsi e stabilizzare l'uomo.
"Le opinioni sono come le chiappe: ognuno ha le sue" [S. King]
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Personali:
10km: 38'33" (Best Woman 2015)
21km: 1h23'55" (RomaOstia 2016)
42km: 3h31'30" (Firenze 2013)
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maumau1
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
Ai pacchi gara l'abbiamo coccolati tutti....sembrava un atelierPodistica San Damaso ha scritto:Allora Claudio non volermene...xo' vi allego un articolo di un podista modenese su modenacorre.it
Romaostia
martedì, 28 febbraio 2012
Questo fine settimana mi sono voluto concedere una vacanza podistica e sono andato nella capitale per correre la mezza maratona più partecipata d’Italia. In genere io non amo le corse con migliaia di partecipanti, perché immagino disservizi a non finire, mentre invece in questo caso, l’organizzazione è stata perfetta, non sembrava che fossimo in 10.000. La partenza per Roma avviene sabato mattina e dopo 4 ore di macchina siamo arrivati, giusto in tempo per fermarci al km 13 dell’Aurelia a mangiare una amatriciana. Prima di andare in albergo passiamo da Casa Romaostia a ritirare il pettorale ed il pacco gara. Casa Romaostia è in un bel palazzo dell’EUR, con davanti una scenografica fontana. Parcheggiata senza difficoltà la macchina in zona, ci mettiamo in fila per ritirare il pettorale, la distribuzione è ordinata ed in pochi minuti ho il pettorale in mano, poi inizio il giro tra gli spazi espositivi per andare a prendere il pacco gara. Salutato il Lupo, presente con un suo stand, raggiungo il banco della distribuzione dei pacchi gara, ed anche qui la fila è quasi inesistente. Quando siamo stanchi di girare per il maestoso palazzo, in macchina ci dirigiamo verso l’albergo poco distante, dove ci uniamo a Matteo, un amico podista di Messina. Domenica mattina alle 8,00 usciamo insieme dall’albergo e a piedi ci dirigiamo verso il Palalottomatica. Qui gli spazi sono enormi, non sembra che ci siano migliaia di persone, senza fatica consegnamo la borsa al camion assegnato e poi facciamo il riscaldamento riuscendo a correre e a fare degli allunghi. Alle 9,00 entriamo nelle gabbie e poi attendiamo pazientemente il momento in cui il sindaco Alemanno darà il via alla corsa. La partenza è ad onde, così davanti avremo sempre la strada libera, infatti quando alle 9,30 viene dato il via alla mia gabbia camminiamo solo per pochi metri e poi iniziamo a correre in discesa verso il laghetto dell’EUR. Oltrepassatolo giriamo a sinistra per Viale Europa, la strada ampia e spaziosa più commerciale e conosciuta del quartiere, procedendo verso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che appare bianca e maestosa sullo sfondo, illuminata dal sole che nel frattempo è uscito. Intanto siamo già arrivati al 2° km e non si corre più ammassati, la mia onda si è già diluita, proseguiamo lambendo quel che è rimasto della struttura del Velodromo Olimpico di Roma 1960, infine ritorniamo sulla Cristoforo Colombo verso Ostia. Qui la strada è ondulata fino alla “Heart Break Hill” della Roma Ostia: la famosa e temuta salita del camping, non molto intensa ma lunga e impegnativa. Quando sembra che sia finita, dopo un piccolo tratto in pianura, ci attende l’ultimo tratto che porta al termine. Siamo all’altezza della zona “camping”, con una splendida pineta che si stende su entrambi i lati, a metà strada fra Roma e Ostia. A Casal Palocco ci attende la gente ancora in strada, con una ragazza che ci batte il ritmo con un tamburello rendendo il transito per la frazione molto allegro. Finalmente al culmine dell’ultima salita vediamo le strutture dell’arrivo, arriviamo alla rotonda che segna la fine della strada, percorriamo 250 metri di lungomare prima in direzione nord e poi ritorniamo indietro dove ci aspetta l’arrivo. Con un percorso obbligato ritiro la medaglia, consegno il chip mi ristoro ed infine arrivo al camion con sopra la mia borsa. Con la medaglia al collo vado a farmi la doccia nelle splendide cabine messe a disposizione dallo Sporting Beach ed infine con il treno ritorno a Roma. Questa è stata una corsa da 10 e lode, e consiglio l’esperienza
@Claudio, meno male che sembra tutto ok....tante volte la fortuna non si volta dall'altra parte
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
Claudio io l'ho fatta solo 4 volte però sta perdita progressiva di pezzi sinceramente non l'ho notataClaudio ha scritto: io l ho fatta 10 Volte e ogni anno che passa per me sta gara perde un pezzo ,alla fine scomparira' !!!
Probabilmente è come dici tu, ma penso che tu stia parlando di gare molto meno meno partecipate. Personalmente ritengo difficile che una competizione che mira ad ottenere un numero di partecipanti sopra le 10.000 unità possa essere organizzata "unicamente" con lo spirito di cui parli. E' vero che gli organizzatori di questa gara hanno un forte senso del business che forse si riflette anche nella gestione del gruppo sportivo, ma credo sia altrettanto vero che fanno piuttosto bene il loro lavoro.Claudio ha scritto: In giro e damme retta ci sono gare fantastiche organizzate solo e unicamente con lo spirito che a mio avviso anima questo sport !!!!
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
marcellide ha scritto:Claudio io l'ho fatta solo 4 volte però sta perdita progressiva di pezzi sinceramente non l'ho notataClaudio ha scritto: io l ho fatta 10 Volte e ogni anno che passa per me sta gara perde un pezzo ,alla fine scomparira' !!!. A cosa ti riferisci?
Probabilmente è come dici tu, ma penso che tu stia parlando di gare molto meno meno partecipate. Personalmente ritengo difficile che una competizione che mira ad ottenere un numero di partecipanti sopra le 10.000 unità possa essere organizzata "unicamente" con lo spirito di cui parli. E' vero che gli organizzatori di questa gara hanno un forte senso del business che forse si riflette anche nella gestione del gruppo sportivo, ma credo sia altrettanto vero che fanno piuttosto bene il loro lavoro.Claudio ha scritto: In giro e damme retta ci sono gare fantastiche organizzate solo e unicamente con lo spirito che a mio avviso anima questo sport !!!!
Caro i pezzi si riferiscono al rapporto numero di partecipanti servizio e percorso ,io se fosse fuori Roma l avrei al max fatta 2 volte ao e una questione di gusti !!!!
E ce macherebbe che con quello che costa il lavoro fosse fatto male .La mia e' un opinione mica e' legge !!!!
Ricorda e sempre una questione di Business , del perche' si mira sempre ad aumentare il numero di iscrizioni !!!
E poi e' una gara che Ama il sola e io per default lo devo contraddire
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18 Maratone ne mancano 2 !!!
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
di questo ne son convinto anch'io, ma non considero infame tale scopoClaudio ha scritto:[
Ricorda e sempre una questione di Business , del perche' si mira sempre ad aumentare il numero di iscrizioni !!!
Claudio ha scritto:E poi e' una gara che Ama il sola
questo fatto, invece, potrebbe essere in effetti un fattore infamante
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
Claudio ha scritto:lilligas ha scritto:
E Invece te devi da stupi' sto a dieta!!!, 4 Kg in 20 giorni buttero' giu' !!!! Ciao Aretina
Ah...ecco perchè qualche giorno fà eri un pò nervosetto su "L'umore del momento", quì stà la spiegazione!!
Ciao Claudio!
42km: 3h20'19''Pisa '14
50 km: 4h27'15''Seregno '16
100 Km: 9h24'51" Seregno '18
6h: 66,541 km Sud-Tirol '17
12h: 121,620 km Franciacorta '18
24h: 213,846 km Mondiale Albi '19
50 km: 4h27'15''Seregno '16
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Re: 38^ Ed. Roma Ostia 26/2/2012
nella mia, dietro, c'è invece scritto: "la mezza più partecipata"
[/quote]
Mah in effetti non è proprio la frase da scrivere dietro una medaglia, sarebbe meglio limitarsi alla data!!
Mah in effetti non è proprio la frase da scrivere dietro una medaglia, sarebbe meglio limitarsi alla data!!
42km: 3h20'19''Pisa '14
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