Meglio di nò, non credo ti aspettino per così tantoil wanz ha scritto:io in ogni caso me la correrò a ritmo ristoro....
Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/2012
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Lightwolf
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
In realtà corro ancora
, ma purtroppo devo fare solo roba leggerina per un pò, sulle pietre il piede mi dà un pò di fastidio

C'è quel momento magico durante la corsa, quando i piedi sono entrambi sollevati da terra,
è una frazione di secondo magari ma per me vale tutto lo sforzo fatto...
Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza. (A.S.)
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inchi81
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
ma non ci credo nemmeno se ti vedo!!!!!il wanz ha scritto:io in ogni caso me la correrò a ritmo ristoro....
io invece continuo ancora con il ritmo da riposo almeno in salita e pianura... in discesa
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raptor
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
Tornato da poco da una sgambata, le mie gambe mi han gentilmente detto di scordarmelo, al che ho altrettanto gentilmente risposto che non decidono loro e gli ho augurato di trovarsi un padrone più pigro nella prossima vita!!
Mi prendo ancora oggi x pensarci ma...
se intendi il tuo ritmo ristoro arriviamo fuori tempo massimo

Mi prendo ancora oggi x pensarci ma...
Se intendi un ritmo ristoro probabilmente mi aggregoil wanz ha scritto:io in ogni caso me la correrò a ritmo ristoro....
se intendi il tuo ritmo ristoro arriviamo fuori tempo massimo
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Lightwolf
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
Buona corsa e in bocca al lupo ragazzi 
C'è quel momento magico durante la corsa, quando i piedi sono entrambi sollevati da terra,
è una frazione di secondo magari ma per me vale tutto lo sforzo fatto...
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mototata
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
mi associo a Fabio, mio ispiratore del lato verde, e vi auguro di divertirviLightwolf ha scritto:Buona corsa e in bocca al lupo ragazzi

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raptor
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
Un improvvisato meeting alla sagra di Carmignano estate regala già le prime perle, Tommy che parcheggia a caso e in sto momento sta ancora cercando la sua auto, noi intrepidi che nonostante la gente se la stia dando a gambe per via di un uragano in avvicinamento restiamo seduti al tavolo sotto la pioggia per non abbandonare le birre
Ma soprattutto Daniele che davanti alla sua ragazza si tradisce
parlando al telefono con un forumendolo (di cui per ragioni di privacy non divulgheremo l'identità
) "ciao ti ricordi di me, abbiamo passato una notte sotto lo stesso tetto...ma non abbiamo dormito"
ormai il pregara sta diventando meglio della gara in se, ragazzix ora è tutto
Ma soprattutto Daniele che davanti alla sua ragazza si tradisce
ormai il pregara sta diventando meglio della gara in se, ragazzix ora è tutto
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Drugo
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
Le premesse per una bella gara ci sono tutte. Arrivo 
Sono vegetariano non perchè amo gli animali ma perchè odio le piante.
http://www.corridrugo.blogspot.com
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raptor
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
Partenza mattutina dal centro di Carmignano dopo il ritrovo con Daniele, Wanz ne sa più del gps e in un lampo siamo a San Rocco di Tretto, tempo di (s)vestirsi e ritirare i pettorali ed ecco spuntare il Drugo, caffè d'ordinanza, un po' di riscaldamento ed ecco pure Inchi e tspanev, forum al gran completo!!
Si parte, ho ancora sulle gambe gli strascichi di domenica scorsa
x cui escludo di seguire Drugo o Tspanev (impresa difficile anche se fossi al top), e dopo 300m desisto pure dal salire con Dani, decisamente pimpante, così la scelta cade sul divoratore folle!!
Procediamo regolari, lui decisamente meglio in salita mentre io mi difendo nel falsopiano, si sale verso il fresco,ma all'ombra del bosco non si sta poi tanto male, troviamo pure il tempo e il fiato x farci il verso!!
E siamo in cima, lunga discesa e poi si riprende a salire, verso il Calvario (in realtà il Summano,ma il paragone rende
), con quella maledetta croce che non si avvicina mai!!
Nel tratto in cresta riesco di nuovo a finire x terra in circostanze simili a domenica scorsa
,ma finalmente siamo in cima!! E siamo alla discesa finale, soprannominata la Val Giralba 2
,le gambe presentano il conto e scendo relativamente piano, il sentire lo speaker mi da la carica e nel tratto pianeggiante supero tutto il gruppetto che mi aveva staccato nella discesa,ormai dovremmo esserci anche se l'inaspettata deviazione x il cimitero mi manda un po' in crisi,cmq riesco a chiudere con un onorevole 2h32 e il sorriso sulle labbra, mi fiondo sul ristoro (non ricchissimo), subito dopo arriva Riccardo, raggiungamo gli altri, e pasta (anzi gnocco) party e birra questa volta sponsorizzata dal Drugo (grazie!),e una bella discussione con argomenti molto vari (corsa,corsa e corsa,e giusto un po' di olimpiadi),poi il rompete le righe e l'arrivederci a Forni!!
Ennesima bella giornata in compagnia un grazie a tutti per la compagnia, e uno speciale a Riccardo x l'ospitalità (e la cucina!)
Si parte, ho ancora sulle gambe gli strascichi di domenica scorsa
Procediamo regolari, lui decisamente meglio in salita mentre io mi difendo nel falsopiano, si sale verso il fresco,ma all'ombra del bosco non si sta poi tanto male, troviamo pure il tempo e il fiato x farci il verso!!
E siamo in cima, lunga discesa e poi si riprende a salire, verso il Calvario (in realtà il Summano,ma il paragone rende
Nel tratto in cresta riesco di nuovo a finire x terra in circostanze simili a domenica scorsa
Ennesima bella giornata in compagnia un grazie a tutti per la compagnia, e uno speciale a Riccardo x l'ospitalità (e la cucina!)
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tspanev
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Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
Una gara davvero molto bella, non troppo dura dal punto di vista delle altimetrie, ma - parlo a titolo personale - difficile, infida e snervante per quanto riguarda il percorso.
La solita trafila di avventure, cadute, fango e merda, e ciò nonostante una gran voglia di sorridere, di rifarti un altro giro, una soddisfazione e una gratificazione assai rare nel mondo dell'asfalto, dei garmin, delle mezze isterie sul secondo più/meno al chilometro.
Questa gara è stata un bel bagno di coscienza circa il fatto che non ci si improvvisa trailer in tre mesi, anzi ma... l'importante è mettersi sulla strada giusta per diventarlo.
Considerandomi una sega in discesa, ed avendo la caviglia post-Transcivetta ancora incerta (ma ormai totalmente insensibile al mondo esterno, a causa dosi massicce di voltaren e affini, che nemmeno Alex Schwazer), tutte le mie velleità erano in salita.
Infatti, nella prima salita, con un tratto piuttosto duro, ridendo e scherzando (= sudando ed ansimando) scollino entro i primi dieci. La prima discesa è stretta e sassosa, non il mio terreno preferito, infatti nella prima metà sembro un comodino che rotola, anche se nella seconda parte sciolgo gambe e palle, e riesco a raggiungere un ritmo decente.
Inizia la seconda salita, il celeberrimo sentiero delle creste del Monte Summano (a onor di precisazione se chi legge non è della zona, il Summano è una montagna simbolo del Vicentino. Si erge isolata e quasi regale nella - orripilante - ex campagna cementificata pedemontana, un vero gigante a contrasto con la pianura seppur di altitudine modesta. Porta d'ingresso delle meravigliose Piccole Dolomiti).
Passano credo un paio di minuti, e succede il patatrac. Mentre sono in fase di ascesa, faccio un volo in avanti, atterro pesantemente di pancia nel fango, e prendo una botta niente male al ginocchio sinistro. La caduta, per di più, mi risveglia dei crampi con tutta evidenza già in agguato.
Vabbé, ci sta. Fango e sangue, esiste forse passport migliore per un corridore in montagna?
Il sentiero delle creste verso la cima del Summano è stato il tratto della gara che ho subito di più. Non essendo mai salito sul Summano per quel sentiero, non lo conoscevo, e forse se avessi saputo cosa mi aspettava, avrei corso la prima parte in modo diverso.
Io mi aspettavo una salita dura, e stop. Invece era un percorso ad ostacoli che non dava tregua. Sù e giù, strettissimi sentieri esposti a brevi precipizi, rocce, tronchi, passaggi acrobatici. Un cambio di ritmo continuo, le insidie e le trappole si presentavano sempre diverse e senza clemenza. Per fare alcuni passaggi mi sono trasformato in quadrupede, li ho fatti a quattro zampe come un primate, aggrappandomi ai tronchi, dondolandomi sui rami, strisciando sull'erba.
Come se centinaia di migliaia di anni di evoluzione fossero - in quegli adrenalinici momenti - passati invano.
Forse, senza ginocchio dolorante e senza crampi dietro l'angolo, l'avrei patita meno. Però psicologicamente è stata una bella prova di resistenza.
Peraltro, la colonna sonora che ad un certo punto ha iniziato a suonarmi in testa era davvero trash, non so in quale meandro la mia mente sia andata a pescarla, ma certo non ha aiutato.
La seconda discesa, paradossalmente, sono riuscito ad affrontarla in modo competitivo, tenendo un bel ritmo e non perdendo posizioni. Anzi, intorno a me c'era chi è caduto, chi ha preso storte, chi infilandosi in una strettoia è rimasto quasi incastrato.
Inaspettatamente, succede il secondo evento memorabile della giornata. Faccio un tornante piuttosto lanciato, e si para davanti a me un escursionista. Lo evito per miracolo. Ahimé, l'escursionista aveva un cane. Ahimé # 2, non ho ripetuto il colpo di reni miracoloso. Ahimé # 3, non sono andata a sbattere contro un carlino o un beagle, ma contro un qualcosa che aveva le dimensioni de na piegora.
Concludo in 22° posizione, in 2h 10' netto, 5° di categoria. Niente male.
Congratulazioni a Drugo, che con 80 km + una mezza sulle gambe, è arrivato di poco dietro di me, e con 500 m in più di discesa mi avrebbe impagliato.
A Ceskorigo, che nella gara di casa ha sfodnato una Top 10 di qualità eccelsa.
A Raptor, che dopo un ottimo risultato alla Camignada, ha vinto la resistenza delle sue gambe e ha battuto la fatica.
A Wanz, come sopra, e per la topografia di Carmignano che la sera prima mi ha fatto perdere all'andata e al ritorno.
A Daniele, che tra Settembre e Ottobre riscriverà i limiti del fisico dell'essere umano.
Il tutto annaffiato da birra finale, con la conferma che quando sei provato dalla fatica è proprio inevitabile non andar a parlar di... ragazze
Parlando da (ex?) asfaltista: ho un ginocchio come un melone, ma che figata i trail.
La solita trafila di avventure, cadute, fango e merda, e ciò nonostante una gran voglia di sorridere, di rifarti un altro giro, una soddisfazione e una gratificazione assai rare nel mondo dell'asfalto, dei garmin, delle mezze isterie sul secondo più/meno al chilometro.
Questa gara è stata un bel bagno di coscienza circa il fatto che non ci si improvvisa trailer in tre mesi, anzi ma... l'importante è mettersi sulla strada giusta per diventarlo.
Considerandomi una sega in discesa, ed avendo la caviglia post-Transcivetta ancora incerta (ma ormai totalmente insensibile al mondo esterno, a causa dosi massicce di voltaren e affini, che nemmeno Alex Schwazer), tutte le mie velleità erano in salita.
Infatti, nella prima salita, con un tratto piuttosto duro, ridendo e scherzando (= sudando ed ansimando) scollino entro i primi dieci. La prima discesa è stretta e sassosa, non il mio terreno preferito, infatti nella prima metà sembro un comodino che rotola, anche se nella seconda parte sciolgo gambe e palle, e riesco a raggiungere un ritmo decente.
Inizia la seconda salita, il celeberrimo sentiero delle creste del Monte Summano (a onor di precisazione se chi legge non è della zona, il Summano è una montagna simbolo del Vicentino. Si erge isolata e quasi regale nella - orripilante - ex campagna cementificata pedemontana, un vero gigante a contrasto con la pianura seppur di altitudine modesta. Porta d'ingresso delle meravigliose Piccole Dolomiti).
Passano credo un paio di minuti, e succede il patatrac. Mentre sono in fase di ascesa, faccio un volo in avanti, atterro pesantemente di pancia nel fango, e prendo una botta niente male al ginocchio sinistro. La caduta, per di più, mi risveglia dei crampi con tutta evidenza già in agguato.
Vabbé, ci sta. Fango e sangue, esiste forse passport migliore per un corridore in montagna?
Il sentiero delle creste verso la cima del Summano è stato il tratto della gara che ho subito di più. Non essendo mai salito sul Summano per quel sentiero, non lo conoscevo, e forse se avessi saputo cosa mi aspettava, avrei corso la prima parte in modo diverso.
Io mi aspettavo una salita dura, e stop. Invece era un percorso ad ostacoli che non dava tregua. Sù e giù, strettissimi sentieri esposti a brevi precipizi, rocce, tronchi, passaggi acrobatici. Un cambio di ritmo continuo, le insidie e le trappole si presentavano sempre diverse e senza clemenza. Per fare alcuni passaggi mi sono trasformato in quadrupede, li ho fatti a quattro zampe come un primate, aggrappandomi ai tronchi, dondolandomi sui rami, strisciando sull'erba.
Come se centinaia di migliaia di anni di evoluzione fossero - in quegli adrenalinici momenti - passati invano.
Forse, senza ginocchio dolorante e senza crampi dietro l'angolo, l'avrei patita meno. Però psicologicamente è stata una bella prova di resistenza.
Peraltro, la colonna sonora che ad un certo punto ha iniziato a suonarmi in testa era davvero trash, non so in quale meandro la mia mente sia andata a pescarla, ma certo non ha aiutato.
La seconda discesa, paradossalmente, sono riuscito ad affrontarla in modo competitivo, tenendo un bel ritmo e non perdendo posizioni. Anzi, intorno a me c'era chi è caduto, chi ha preso storte, chi infilandosi in una strettoia è rimasto quasi incastrato.
Inaspettatamente, succede il secondo evento memorabile della giornata. Faccio un tornante piuttosto lanciato, e si para davanti a me un escursionista. Lo evito per miracolo. Ahimé, l'escursionista aveva un cane. Ahimé # 2, non ho ripetuto il colpo di reni miracoloso. Ahimé # 3, non sono andata a sbattere contro un carlino o un beagle, ma contro un qualcosa che aveva le dimensioni de na piegora.
Concludo in 22° posizione, in 2h 10' netto, 5° di categoria. Niente male.
Congratulazioni a Drugo, che con 80 km + una mezza sulle gambe, è arrivato di poco dietro di me, e con 500 m in più di discesa mi avrebbe impagliato.
A Ceskorigo, che nella gara di casa ha sfodnato una Top 10 di qualità eccelsa.
A Raptor, che dopo un ottimo risultato alla Camignada, ha vinto la resistenza delle sue gambe e ha battuto la fatica.
A Wanz, come sopra, e per la topografia di Carmignano che la sera prima mi ha fatto perdere all'andata e al ritorno.
A Daniele, che tra Settembre e Ottobre riscriverà i limiti del fisico dell'essere umano.
Il tutto annaffiato da birra finale, con la conferma che quando sei provato dalla fatica è proprio inevitabile non andar a parlar di... ragazze
Parlando da (ex?) asfaltista: ho un ginocchio come un melone, ma che figata i trail.
27/04 Mezza Maratona di Madrid
La salita se ne frega.
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DanieleCrestani
- Guru
- Messaggi: 2714
- Iscritto il: 29 mar 2010, 15:22
- Località: Carmignano di Brenta (PD)
Re: Trail delle Creste, 20 Km 1550 D+/-, Schio (VI) - 12/08/
...sti trail mi stanno prendendo ma uno dopo l'altro sto capendo di essere trooooopppo pesante....le discese mi stanno piacendo....al primo trail mi han passato almeno 50....qua solo 3 e ne ho io passati tanti...la salita ....bea rogna e finalmente inizio a trovare un dritto pure ai crampi, mai sorti oggi....che dire bel pre e post gara....
TSPANEV mi ha fatto venire la
...dicendo che in due settimane non posso fare il trail degli eroi e la superpippo...scommettiamo caro TOMMASO 1 litro di birra? grazie a tutti per la bella giornata e gara fantastica chiusa in 2h 22....pacco gara scarnetto ma amen....ciao ciao
...ora si corre con la mamma nel cuore ...
...e la fatica non si fa sentire...
...10.000 in 38.07... 21097 in 1h24.25...
FB
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