A perdifiato di Mauro Covacich
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maxcherry
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A perdifiato di Mauro Covacich
Edizioni Einaudi.
Lo consiglio. Narra la storia di un ex maratoneta che viene mandato per sei mesi dalla Fidal in Ungheria ad allenare un gruppo di ragazze della nazionale ungherese, obbiettivo: farle diventare delle maratonete.
La vicenda è complessa e i temi trattati sono molteplici, fondamentale comunque la parte dedicata alla corsa descritta con competenza e con passione.
Buone corse e buone letture!
Lo consiglio. Narra la storia di un ex maratoneta che viene mandato per sei mesi dalla Fidal in Ungheria ad allenare un gruppo di ragazze della nazionale ungherese, obbiettivo: farle diventare delle maratonete.
La vicenda è complessa e i temi trattati sono molteplici, fondamentale comunque la parte dedicata alla corsa descritta con competenza e con passione.
Buone corse e buone letture!
Al momento non vedo motivi validi per cui non dovrei correre.
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darks
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
L'ho finito oggi e lo consiglio anch'io, gran bel romanzo... per quanto riguarda la parte sulla corsa la descrizione della maratona (sebbene legata alle altre vicende della storia) è davvero emozionante, una delle migliori che ho mai letto...
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GabydiCorsa
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Piaciuto molto anche a me 
"Godetevi ogni secondo...perche' il primo fa ingrassare."
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franchino
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Letto anni fa, molto bello!
RUNNINGFORUM VIVE GRAZIE A TE! Fai correre anche tu il maialino,
scopri qui come: donazioni.php !
www.strava.com/athletes/franco_chiera
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Nico82
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Me lo prestò un mio amico che correva già da un pò quando avevo cominciato da poco a correre. Non vi dico lo stimolo che mi ha dato per preparare la mia prima maratona...poi, parla di due argomenti molto importanti: corsa e...donne 
PB:
10 km: 39:01 (In Gir A La Cava 24/11/13)
21.097 km: 01:28:39 (Via Francigena HM 20/05/12)
30 km: 02:17:50 (Cortina-Dobbiaco 02/06/13)
42.195 km: 3:18:16 (Maratona di Padova 27/04/14)
"The world is a stage where we all can play!"
10 km: 39:01 (In Gir A La Cava 24/11/13)
21.097 km: 01:28:39 (Via Francigena HM 20/05/12)
30 km: 02:17:50 (Cortina-Dobbiaco 02/06/13)
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maxcherry
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Anch'io sto preparando la mia prima maratona e devo dire che come per Nico82 è stata una lettura a dir poco stimolante... All'inizio del romanzo il protagonista da una sua definizione della"regina".
E' un discorso che vorrebbe fare, rimane solo mentale.Lo ricopio qui integralmente. Per chi non ha letto il libro segnalo che il protagonista vanta un sesto posto alla maratona di New York.
"Vorrei dire: la maratona è un arte marziale. Chi la corre compie una scelta estetica, non una sportiva. Lo sport non centra niente. Vorrei dire: resistere alla più alta velocità possibile per una strada così lunga è la cosa più bella che una mente umana possa produrre. La mente non è il cervello, la mente è il sistema del corpo che pensa. La mente è la rete in cui il mio avampiede, il mio cuore, il mio glicogeno, i miei desideri, la mia memoria, tutto me stesso dialoga con tutto ciò che dall'esterno modifica o può modificare me stesso. Ecco, il corpo che pensa raggiunge il più alto grado di bellezza nella maratona. Credo ciò varrebbe anche se sapessimo volare. Vorrei dire: Non ho mai visto niente di più bello di Paul Tergat che vomita il Gatorade in eccesso dopi il traguardo. Non ho visto niente di più bello dell'allungo di John Kosgey sulla Fifth Avenue. Niente di più bello di quei bastardi di Masai con le ali ai piedi, niente di più bello di me stesso che muoio alle loro spalle."
Che ne pensate?
E' un discorso che vorrebbe fare, rimane solo mentale.Lo ricopio qui integralmente. Per chi non ha letto il libro segnalo che il protagonista vanta un sesto posto alla maratona di New York.
"Vorrei dire: la maratona è un arte marziale. Chi la corre compie una scelta estetica, non una sportiva. Lo sport non centra niente. Vorrei dire: resistere alla più alta velocità possibile per una strada così lunga è la cosa più bella che una mente umana possa produrre. La mente non è il cervello, la mente è il sistema del corpo che pensa. La mente è la rete in cui il mio avampiede, il mio cuore, il mio glicogeno, i miei desideri, la mia memoria, tutto me stesso dialoga con tutto ciò che dall'esterno modifica o può modificare me stesso. Ecco, il corpo che pensa raggiunge il più alto grado di bellezza nella maratona. Credo ciò varrebbe anche se sapessimo volare. Vorrei dire: Non ho mai visto niente di più bello di Paul Tergat che vomita il Gatorade in eccesso dopi il traguardo. Non ho visto niente di più bello dell'allungo di John Kosgey sulla Fifth Avenue. Niente di più bello di quei bastardi di Masai con le ali ai piedi, niente di più bello di me stesso che muoio alle loro spalle."
Che ne pensate?
Al momento non vedo motivi validi per cui non dovrei correre.
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Oscar78
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Penso che lo devo recuperare al volo.maxcherry ha scritto: Che ne pensate?
"Quel senso di libertà e leggerezza che provo quando percorro i miei sentieri,
quel perdermi nei miei pensieri e nei miei sogni,
quella stanchezza fisica che prevale su tutto, che ti svuota....e allora sei pronta ad accogliere"
Cecilia Mora
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quella stanchezza fisica che prevale su tutto, che ti svuota....e allora sei pronta ad accogliere"
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tspanev
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Penso che domani vado a comprare il libro.maxcherry ha scritto:
Che ne pensate?
27/04 Mezza Maratona di Madrid
La salita se ne frega.
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Oscar78
- Top Runner
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- Località: Bergamo
Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Letto.
Davvero un gran bel libro! Con la corsa che fa da contorno ad una storia bella forte. E con immagini abbastanza crude sulla durezza e l'intensità degli allenamenti.
Devo dire oltre le aspettative.
Davvero un gran bel libro! Con la corsa che fa da contorno ad una storia bella forte. E con immagini abbastanza crude sulla durezza e l'intensità degli allenamenti.
Devo dire oltre le aspettative.
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quel perdermi nei miei pensieri e nei miei sogni,
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Cecilia Mora
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maxcherry
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Re: A perdifiato di Mauro Covacich
Tosto eh?
Anche se alla fine sembra che il percorso di maturazione del protagonista lo porti lontano dalla corsa, che fino a quel momento è stata vissuta come una fuga...chissà se l'autore corre ancora...
Al momento non vedo motivi validi per cui non dovrei correre.
