Scrivo quindi una piccola comparativa!
Entrambe le scarpe sono drop 0: qualcuno indica la bare access come drop 1-1,5 mm, ma la verità è che sembrano, e secondo me sono, delle scarpe piatte in tutto e per tutto.
Calzata e peso
Le New balance mr00 hanno una calzata molto avvolgente, anche per la linguetta "burrito style" e una tomaia estremamente sottile. L'effetto è una scarpa più avvolgente del solito, simile ad un "calzino". Per la conformazione del mio piede, abbastanza largo, questo ha portato al cedimento della tomaia a circa 550 km, sui lati del mesopiede. La mr00 è molto avvolgente sul tallone, senza sostegno nell'arco e larga nell'avampiede, anche se per la mia conformazione, lievemente costrittiva comunque. Il peso è di circa 175 grammi per la taglia 10.5 US.
La Merrell Bare Access 2 invece è più larga sul tallone, con una tomaia a metà tra quella della mr00 e delle scarpe "normali", con linguetta classica. Il risultato è una tomaia che segue bene il piede, ma non dà la sensazione di calzino, pur essendo molto comoda. La scarpa è molto avvolgente sotto l'arco, risultando, nella camminata quasi un sostegno fastidioso: tale sensazione scompare completamente nella corsa, infatti l'arco ha tutta la possibilità di schiacciarsi liberamente per ammortizzare. L'avampiede è decisamente più largo delle mr00, lasciando alle dita la possibilità di aprirsi davvero bene; eppure la scarpa non risulta mai instabile nella corsa. Una calzata in fin dei conti eccellente, per la mia conformazione di piede preferisco la merrell. Il peso è di circa 205 grammi per la taglia 10,5 US.
Suola e intersuola (grip)
Passiamo alla differenza principale, cioè il complesso suola-intersuola.
La Mr00 ha una intersuola più sottile in revlite, che in alcuni punti tocca a terra, quelli in cui il piede non dovrebbe caricare fortemente il peso in appoggio; la suola vibram, invece, domina i punti di appoggio principali, con uno spessore variabile. Essendo una suola di gomma più rigida, rispetto all'intersuola, si percepisce chiaramente come sia più spessa sotto l'avampiede/mesopiede esterno, con la conseguenza che il primo contatto sul terreno dà l'impressione di avere una gobbetta sotto questo punto del piede (e questa cosa l'ho letta anche sul blog di runblogger e altrove on line). L'intersuola più sottile fa sentire in modo marcato l'eventuale brecciolino e le asperità. La suola è molto flessibile. Il grip è buono solo su asfalto asciutto, mentre si rivela scarso sul bagnato. La scarpa non è adatta ad andare fuori dall'asfalto.
La Merrell Bare access 2 è molto diversa, a mio parere. Prima di tutto c'è più intersuola e di altezza costante: 8 mm di intersuola (rispetto, ad esempio, ai 4 mm della merrell trail glove, che pure posseggo) comportano un appoggio diverso, unitamente alla suola vibram che è costante sotto tutta la scarpa. La suola presenta gli intagli per migliorare la flessibilità e, di fatto, è meno flessibile della MR00, che invece flette di più e in maniera più omogenea (piegandola a mano) non avendo tacche di flessione ma semplicemente meno intersuola. Correndo però la Bare access si percepisce come una scarpa flessibile, non dando alcun problema. L'atterraggio è più omogeneo sull'avampiede, non si percepisce alcuna gobbetta sotto il mesopiede esterno. La scarpa, nella mia percezione, ha un'intersuola, per quanto più alta, più secca delle mr00: il risultato è un maggior filtro di asperità stradali e brecciolino, ma una percezione ancora buona di ciò che accade sotto il piede. Direi che la cosa è compatibile con le finalità di questa scarpa, destinata dal produttore ai principianti delle drop 0 o a chi vuol fare lunghe distanze. Il piede, a scanso di equivoci, "lavora", non ha un ruolo più passivo che nelle new balance, secondo me. Nel lento mi pare di essere andato lievemente più veloce, forse per le minori vibrazioni trasmesse, che conservano le gambe più fresche. Anche sulle progressioni (non ho fatto ancora un allenamento veloce puro o un medio) la scarpa rimane stabile al piede, comunicativa e non mi sembra costruire mai intralcio: questa per me è la cosa principale in una drop 0 minimalista. Quando al cambio di passo la scarpa segue senza far sentire il proprio peso o una resistenza alla flessione, il comportamento per me è buono.
La scarpa lascia sempre quel vago indolenzimento dei piedi, che ho anche con le nb mr00, dopo le uscite o lunghe o medio-lunghe ma veloci: questo per me è un altro segno di scarsa ammortizzazione, quindi buon contatto col terreno, e di lavoro del piede.
Bisogna precisare che le BA 2 saranno un paio di mm più alte delle new balance mr00 da terra: a vederle sembra di più, ma è un effetto determinato dalla suola che sale di più sui lati.
Il grip è decisamente superiore: la suola non è liscia con delle concavità, come quella delle mr00, ma costituita da microtasselli bassi, fitti e piccoli nella parte posteriore, più grandi nell'avampiede e soprattutto sotto le dita. La scarpa sembra poter fare anche qualche percorso di fuori strada leggero e prende molto meglio su asfalto bagnato, il tallone d'achille delle mr00 (che non sono pessime da questo punto di vista, ma al livello di molte scarpe A3/A4 avute in passato).
Mi riservo di integrare o correggere questo post col tempo, spero di aver reso un servizio utile a chi voglia confrontare alcune drop 0 non estreme come intersuola.

EDIT: torno sulla review della bare access 2 dopo lungo tempo. Dopo mesi la scarpa non mi ha soddisfatto e mi ha fatto preferire la più bassa e meno secca (per l'intersuola dimezzata da 8 a 4 mm) Merrell road glove 2.
Il problema è che la bare access risulta così secca da favorirmi nelle cose molto veloci (ripetute e ritmi gara 5k e 10k, pure per i medi mi sembra eccessiva), ma caricando eccessivamente i tendini dei polpacci: forse per la minor propriocettività comunicata dall'altezza o per la suddetta intersuola secca, infatti, ho avuto fastidi durevoli ai suddetti tendini.