inchi81 ha scritto:
comunque la differenza in una gara si fa in discesa e nei falsi-piani, in salita a meno che uno non vada in crisi non si guadagna molto
affermazione a dir poco discutibile secondo mè, su quali argomentazioni la basi?
Se parliamo di una gara breve, và da sè che devi tirarle entrambe se vuoi arrivare bene, e in una gara lunga, anche gestendo le energie, sono i tratti in salita a fare la differenza, in quanto per scendere devi prima arrivare in cima e se arrivi in cima dietro a qualcuno di lento ( e se non sai salire bene succede praticamente sempre) il più delle volte è difficile superare e ti troverai a dover sollecitare molto le articolazioni per frenare, mentre se ci arrivi con le gambe imballate perchè hai camminato troppo o troppo lento, in discesa non vai molto bene.
Certo, avrai l'illusione di andare forte in quanto subirai l'effetto elastico, cioè supererai in discesa praticamente gli stessi che ti hanno superato in salita o nel piano rimanendo però, ipso facto, nella stessa posizione di classifica ma credendo di aver guadagnato posizioni.
Personalmente le posizioni che in discesa perdo, le recupero senza problemi nei piani e in salita.
Inoltre in salita il dispendio di energie è maggiore che in discesa e quindi fà molta differenza, a mio avviso, saper salire bene. Come disse qualcuno che le gare le vince "in discesa vanno anche i sassi, ma prima devono arrivare su".
Va da sè che sei come qualcuno di mia conoscenza, con il quale corro in coppia in moltissime gare, e che in salita và forte quanto mè e in discesa e nel piano è velocissimo il problema proprio non si pone,mi starà sempre davanti in classifica anche se in salita mi insegue.
C'è quel momento magico durante la corsa, quando i piedi sono entrambi sollevati da terra,
è una frazione di secondo magari ma per me vale tutto lo sforzo fatto...
Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza. (A.S.)