Noi Novellini sugli Anta....
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Re: Noi Novellini sugli Anta....
Ho pubblicato le statistiche di qualche altro utente.
Se volete dare un'occhiata:
http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... 87#p880983
>simone
Se volete dare un'occhiata:
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>simone
simone . . . . . corro perché così le mie collinette di emozioni diventano montagne.
My best (si fa per dire) / 10 km 56:03 Ott.2012 / 21 km 2:12:00 Apr.2012 / anno della cicogna 1950
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Re: R: Noi Novellini sugli Anta....
Secondo me era nel senso "dagli dentro quella attuale e prendi una nuova con lo sconto..."Marcos ha scritto:Con la moglie intendi ?A72 ha scritto: se poi hai una moglie che ti Aiuta ti sprona e ti incoraggia dagli dentro![]()

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"Corro perché, in quel momento, i miei demoni ed io definiamo il nostro futuro insieme..."
Ah, mi chiamo Cristian...
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Re: R: Noi Novellini sugli Anta....
Eh! La mia non la cambierei con nessuna.
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Non è facile imparare a morire, non è facile obbedire fino alla morte e quindi fare obbedienza alla morte, non è facile fare di essa un dono d’amore per la famiglia, per gli amici.(Don Andrea Gallo)
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Re: Noi Novellini sugli Anta....
Idem!!!
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Re: Noi Novellini sugli Anta....
Questa mattina ho corso una delle mie più belle tapasciate.
Si e trattato della: “De che e de là del Lamber”. Una non competitiva di 22 Km lungo uno dei tratti più suggestivi del Parco Valle del Lambro nella Brianza collinare.
E' stata una corsa splendida per:
a) il tempo meraviglioso con cielo terso, sole splendente e temperatura ideale (tra i 17°C alla partenza e i 23°C all'arrivo);
b) la bellezza del percorso fatto di sali-scendi lungo il fiume per sentieri e nei boschi.
Magnifica è stata la visione di alcuni scorci di paesaggio davvero pittoreschi. Peccato che l'acqua del fiume non sia propriamente pulita, e pensare che un tempo qui in Brianza per indicare la limpidezza si diceva: “Ciar cumè l'acqua del Lamber” (Chiaro come l'acqua del Lambro).
c) la numerosa partecipazione di tanti “antaugenari” provenienti dalle località più disparate; molto allegri e che hanno reso, con la loro ironia, molto divertente la corsa
d) l'inaspettata buona prestazione che ho ottenuto.
Mi stupisco sempre nel constatare che nelle corse di gruppo, e senza alcuna volontà di competere, ottengo risulti migliori dei miei migliori allenamenti solitari.
P.S. Non voglio indicare qui i valori della mia prestazione che potrebbe essere giudicata buona da alcuni quanto mediocre da altri.
Del resto non potrei che darvi dei dati approssimativi. Io infatti non posseggo alcun cronometro, né GPS, né cardio-frequenzimetro. Non posseggo neanche orologi; di solito guardo, alla partenza e all'arrivo, l'orogolio appeso in cucina, poi misuro la lunghezza e l'altimetria dei percorsi avvalendomi di “gpmap-pedometer.com” (che, a sentire alcuni sarebbe anche più preciso dei GPS) e quindi mi calcolo il valore della performance.
Devo dire però di avere sviluppato nel tempo un mio personale strumento di misurazione.
Questo strumento sono le mie scarpette!!
Infatti riesco con buona approssimazione a valutare la velocità delle mie corse dal ritmo e dal suono che le scarpe mi rimandano dalla loro battuta a terra.
Quando il colpo al suolo ha una certa cadenza producendo un suono secco e breve (tac-tac-tac) significa che vado bene.
Quando invece il rumore prodotto dalla falcata risulta come una serie di tonfi (paf-paf-paf) irregolari vuol dire che corro malamente.
Naturalmente la gamma di sfumature del suono e del ritmo è ampia; però io con l'esperienza riesco a farne una valutazione e quindi a tradurre il tutto in misurazioni che spesso si rivelano abbastanza giuste. Voi che ne dite?
Ciao a tutti.
Si e trattato della: “De che e de là del Lamber”. Una non competitiva di 22 Km lungo uno dei tratti più suggestivi del Parco Valle del Lambro nella Brianza collinare.
E' stata una corsa splendida per:
a) il tempo meraviglioso con cielo terso, sole splendente e temperatura ideale (tra i 17°C alla partenza e i 23°C all'arrivo);
b) la bellezza del percorso fatto di sali-scendi lungo il fiume per sentieri e nei boschi.
Magnifica è stata la visione di alcuni scorci di paesaggio davvero pittoreschi. Peccato che l'acqua del fiume non sia propriamente pulita, e pensare che un tempo qui in Brianza per indicare la limpidezza si diceva: “Ciar cumè l'acqua del Lamber” (Chiaro come l'acqua del Lambro).
c) la numerosa partecipazione di tanti “antaugenari” provenienti dalle località più disparate; molto allegri e che hanno reso, con la loro ironia, molto divertente la corsa
d) l'inaspettata buona prestazione che ho ottenuto.
Mi stupisco sempre nel constatare che nelle corse di gruppo, e senza alcuna volontà di competere, ottengo risulti migliori dei miei migliori allenamenti solitari.
P.S. Non voglio indicare qui i valori della mia prestazione che potrebbe essere giudicata buona da alcuni quanto mediocre da altri.
Del resto non potrei che darvi dei dati approssimativi. Io infatti non posseggo alcun cronometro, né GPS, né cardio-frequenzimetro. Non posseggo neanche orologi; di solito guardo, alla partenza e all'arrivo, l'orogolio appeso in cucina, poi misuro la lunghezza e l'altimetria dei percorsi avvalendomi di “gpmap-pedometer.com” (che, a sentire alcuni sarebbe anche più preciso dei GPS) e quindi mi calcolo il valore della performance.
Devo dire però di avere sviluppato nel tempo un mio personale strumento di misurazione.
Questo strumento sono le mie scarpette!!
Infatti riesco con buona approssimazione a valutare la velocità delle mie corse dal ritmo e dal suono che le scarpe mi rimandano dalla loro battuta a terra.
Quando il colpo al suolo ha una certa cadenza producendo un suono secco e breve (tac-tac-tac) significa che vado bene.
Quando invece il rumore prodotto dalla falcata risulta come una serie di tonfi (paf-paf-paf) irregolari vuol dire che corro malamente.
Naturalmente la gamma di sfumature del suono e del ritmo è ampia; però io con l'esperienza riesco a farne una valutazione e quindi a tradurre il tutto in misurazioni che spesso si rivelano abbastanza giuste. Voi che ne dite?
Ciao a tutti.
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Re: Noi Novellini sugli Anta....
....e per le gare come fai? conti a mente secondo x secondo il tempo da quando lasci la cucina a quando parte la gara (e idem al ritorno), e poi sottrai?zivago ha scritto: Non posseggo neanche orologi; di solito guardo, alla partenza e all'arrivo, l'orogolio appeso in cucina,

La mia squadra corse --> http://atleticasec.blogspot.it/
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Re: Noi Novellini sugli Anta....
Dal post-fascite oggi ho provato a fare ripetute da 500 metri.
Ero in ansia, ma Il piede non si è ancora lamentato.
Allora riprendo con la sequenza che avevo iniziato il settembre scorso, una uscita su tre faccio le ripetute.

Ero in ansia, ma Il piede non si è ancora lamentato.
Allora riprendo con la sequenza che avevo iniziato il settembre scorso, una uscita su tre faccio le ripetute.

simone . . . . . corro perché così le mie collinette di emozioni diventano montagne.
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Re: Noi Novellini sugli Anta....
Vi assicuro che ho postato il mio allenamento solo per spronarvi un po', (tra l' altro non so se che ne fosse bisogno) sono rimasto sorpreso positivamente nel leggere i vostri commenti
vi ringrazio tantissimo
Oggi ho fatto un' altro allenamento, 18 km, erano più di 6 mesi che non raggiungevo queste distanze,
il fiato corto è un ricordo
i battiti un po' meno, inevitabile, ma sono sulla buona strada 




Oggi ho fatto un' altro allenamento, 18 km, erano più di 6 mesi che non raggiungevo queste distanze,




fai correre anche tu il porcellino
di Running Forum, scopri--> qui <--come!

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Re: Noi Novellini sugli Anta....

Ecco sono qui, Pippicalzelunghe così mi chiamo; tutto il giorno sto con una scimmietta ed un cavallo bianco; con un topo che tutto il mio formaggio si vuol mangiare; forse non lo sai ma io ogni tanto divento magica ... Pippi pippi pippi
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Re: R: Noi Novellini sugli Anta....
Bello il metodo. Io per esempio faccio ancora fatica a autoregolarmi...certo un orologio nelle tapasciate ti sarebbe d'aiuto. ..e non elimina la bellezza dei paesaggi (li conosco quei posti, bellissimi)!!!zivago ha scritto:Questa mattina ho corso una delle mie più belle tapasciate.
Si e trattato della: “De che e de là del Lamber”. Una non competitiva di 22 Km lungo uno dei tratti più suggestivi del Parco Valle del Lambro nella Brianza collinare.
E' stata una corsa splendida per:
a) il tempo meraviglioso con cielo terso, sole splendente e temperatura ideale (tra i 17°C alla partenza e i 23°C all'arrivo);
b) la bellezza del percorso fatto di sali-scendi lungo il fiume per sentieri e nei boschi.
Magnifica è stata la visione di alcuni scorci di paesaggio davvero pittoreschi. Peccato che l'acqua del fiume non sia propriamente pulita, e pensare che un tempo qui in Brianza per indicare la limpidezza si diceva: “Ciar cumè l'acqua del Lamber” (Chiaro come l'acqua del Lambro).
c) la numerosa partecipazione di tanti “antaugenari” provenienti dalle località più disparate; molto allegri e che hanno reso, con la loro ironia, molto divertente la corsa
d) l'inaspettata buona prestazione che ho ottenuto.
Mi stupisco sempre nel constatare che nelle corse di gruppo, e senza alcuna volontà di competere, ottengo risulti migliori dei miei migliori allenamenti solitari.
P.S. Non voglio indicare qui i valori della mia prestazione che potrebbe essere giudicata buona da alcuni quanto mediocre da altri.
Del resto non potrei che darvi dei dati approssimativi. Io infatti non posseggo alcun cronometro, né GPS, né cardio-frequenzimetro. Non posseggo neanche orologi; di solito guardo, alla partenza e all'arrivo, l'orogolio appeso in cucina, poi misuro la lunghezza e l'altimetria dei percorsi avvalendomi di “gpmap-pedometer.com” (che, a sentire alcuni sarebbe anche più preciso dei GPS) e quindi mi calcolo il valore della performance.
Devo dire però di avere sviluppato nel tempo un mio personale strumento di misurazione.
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Infatti riesco con buona approssimazione a valutare la velocità delle mie corse dal ritmo e dal suono che le scarpe mi rimandano dalla loro battuta a terra.
Quando il colpo al suolo ha una certa cadenza producendo un suono secco e breve (tac-tac-tac) significa che vado bene.
Quando invece il rumore prodotto dalla falcata risulta come una serie di tonfi (paf-paf-paf) irregolari vuol dire che corro malamente.
Naturalmente la gamma di sfumature del suono e del ritmo è ampia; però io con l'esperienza riesco a farne una valutazione e quindi a tradurre il tutto in misurazioni che spesso si rivelano abbastanza giuste. Voi che ne dite?
Ciao a tutti.

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