DAI PIEDI AL CUORE UNA LETTERA D'AMORE LUNGA 42KM di Pupetta

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Alina
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DAI PIEDI AL CUORE UNA LETTERA D'AMORE LUNGA 42KM di Pupetta

Messaggio da Alina »

Nel titolo non ci sta tutto il nome dell'autore. E' una signora speciale, Pupetta Greco, lei non è una maratoneta e non corre ma le emozioni che scrive sono provate attraverso un grandissimo amore e le gambe di suo Marito Paolo Panunzi
Ho avuto il grosso piacere di conoscere Paolo alla sua prima maratona, Verona 2011, in quell'anno si correva a febbraio e per me era la mia prima volta da pacer. Lui non lo sa o forse si? ma è tra quelle persone che sono dentro il mio cuore che ho conosciuto facendo il pacer.
Mi ha ringraziato mille volte ma io ripeto che sono a ringraziarLo perchè se posso fare il pacer e se amo farlo è solo perchè ci sono maratoneti che mi nutrono di passione e emozioni.
Da Verona non si è più fermato se non per un piccolo infortunio a 3 settimane da Roma.
Una persona da prendere come esempio per chi dice io non posso farcela a correre, Una coppia da prendere come esempio per l'amore che non ha tempi, limiti, orari.

Vi allego delle recensioni , la prima è di Maurizio Crispi, il giornalista che cura il sito e pagina su FB di maratone, ultamaratone e dintorni e di seguito la presentazione di Pupetta.
Buona lettura

Dai piedi al cuore. Una lettera d'amore lunga 42 km. In un libro la
storia del romano Paolo Panunzi: dall'obesità sedentaria alle
ultramaratone
Ho avuto il piacere di conoscere Paolo Panunzi, in
occasione della 24 ore del Sole che si è svolta a Palermo, lo scorso
dicembre 2012. Qui egli partecipava alla competizione sulle 12 ore ed
era accompagnato dalla moglie Pupetta Greco: e, per tutta la durata
della sua gara (che si è svolta prevalentemente durante le ore
notturne) è stato per tutti un esempio di vitalità, allegria, buon
umore, soprattutto mostrando sempre (cosa oggi giorno sempre più rara),
una profonda dedizione e un affetto smisurato nei confronti della
moglie che, ora per ora, ha seguito da bordo campo la sua impresa.
Poi,
l'ho rivisto in occasione della 2^ edizione della Maratona di
Crevalcore. Dopo la fine dell'evento, eravamo alla stazione di
Crevalcore in attesa dell'arrivo del nostro treno e lì, avvolti da una
coltre di nebbia, abbiamo avuto una piacevole conversazione che è poi
proseguita mentre in un affollatissimo tradotta (e stando in piedi
stipati come sardine) viaggiavamo alla volta di Bologna.
Paolo Panunzi
ha cominciato a correre molto tardi nella sua vita.Viene da una
condizione di sovrappeso che, ad un certo punto, per questioni di
"sopravvivenza" e guidato dai consigli del suo medico curante, ha
deciso di superare.
Superava abbondantemente i 100 chili di peso e ha
cominciato a ridimensionare progressivamente la sua dieta, svolgendo
contemporaneamente delle blande attività di fitness.
Quando è riuscito
a scendere di qualche grammo sotto la fatica soglia dei 100 chili, ha
preso a camminare a passo svelto e a correre, poi le prime gare in un
crescendo di entusiasmo, essendo ormai inserito in un circuito virtuoso
che ha preso a funzionare a pieno regime.
Nel corso della citata
conversazione Paolo mi ha mostrato alcune foto che lo mostravano al
massimo della sua condizione di sovrappeso: e da quelle foto appariva
un'altra persona, del tutto irriconoscibile.
Ecco alcuni punti
essenziali della sua storia che, per molti versi, è decisamente
esemplare e dovrebbe essere di guida per tanti.
Cos'altro posso dire
di lui e di questa conversazione? Che è veramente una persona che
sprizza energia, vitalità e simpatia: e la conversazione intercorsa
credo di poterla inserire senza ombra di dubbio, tra i miei incontri
memorabili.
Esce ora un libro scritto dalla moglie Pupetta Greco: un
volume nel quale si racconta appunto la storia della sua transizione
dalla condizione di obeso a quella di runner appassionato: da obeso
sedentario, a corridore di piccolo corso a maratoneta che, alla fine,
ha torvato il suo habitat più congeniale nel mondo delle
Ultramaratone.

Paolo Panunzi, (Greco è il cognome della moglie
Pupetta), ha iniziato a perdere peso dal 2009 con una dieta e facendo
piccole corse intorno al quartiere.

Nel libro "Dai piedi al cuore.
Una lettera d'amore lunga 42 km", viene descritta la prima volta
che
Paolo si è avventurato, con l'amico Gianfranco (che lo spronava a
credere nelle sue capacità), a fare una corsa dalla casa in cui abita
sull'Appia fino a San Pietro, al Vaticano. Erano solo 16 Km, ma Paolo
tornò a casa con una gioia incontenibile come se avesse fatto una
maratona! Da quella volta è nata in lui la consapevolezza che poteva
farcela a tornare a correre come faceva da ragazzo.

Il 3 ottobre del
2010, sempre col suo amico, ha debuttato in una mezza maratona a
Bolzano (Sud Tirol Bolzano half Marathon) per saggiare la resistenza
del suo fisico ancora con qualche chilo da smaltire

Effettuò la sua
prima maratona il 20 febbraio 2011 a Verona; e quell'anno partecipò
complessivamente tra maratone (in tutto 6) e mezze maratone a 25 gare.


L'anno successivo, nel 2012, alle 10 maratone ha affiancato anche le
ultramaratone, trovando queste ultime a lui più congeniali (6 ore di
Spoleto - 6 ore di Curinga - 50 Km sul Gargano - 12 ore a Palermo) e
altre più corte nel circuito laziale.

Ad oggi sono 63 le gare
competitive portate a termine, di cui 22 tra maratone e ultra.

In
questi giorni ha dovuto interrompere e cancellare tutte le gare in
programma, tra cui la maratona di Roma, per un piccolo intervento
chirurgico.
Inutile dire che in questo caso il dolore da sopportare non
è stato tanto quello fisico, ma l'aver dovuto rinunciare a
un'attività
che lo ha fatto rinascere a una vita più sana.





(La
presentazione del volume da parte di Pupetta Greco) Sono lieta di
presentare ad amici e parenti la pubblicazione del mio libro-diario:
"Dai piedi al cuore - Una lettera d'amore lunga 42 km",
scritto
seguendo la parabola evolutiva di Paolo, mio marito, da quando ha
deciso di cambiare rotta alla propria vita, "armandosi" di dieta
e di
scarpette da runner.
I risultati raggiunti e descritti nelle pagine del
libro vogliono essere un messaggio di speranza per tutti coloro che
pensano di non avere le necessarie capacità per affrontare un
cambiamento: tutto può succedere, basta volerlo.
Per chi invece già
conosce e pratica il podismo, quest'opera vuol essere un omaggio ad
un'isola felice dello sport.

Le pagine sono piene di aneddoti, appunti
di viaggio, versi e a volte la voce narrante è affidata a parti
anatomiche del corpo (!).

SINOSSI del volume. La corsa è come un
"credo laico" nel quale chiunque può trovare la strada per
migliorarsi
e cambiare abitudini. The Golden Lion è il nome che si è dato Paolo
Panunzi quando ha iniziato a correre le maratone all'età di 50 anni.
Prima di allora era un uomo convinto e rassegnato a vivere portandosi
dietro il suo peso extralarge. Fino al giorno in cui ha scoperto che in
quel corpo si nascondeva l'anima e l'urlo di un "leone,"
da allora non
si è più fermato.
Ha continuato a correre e a spogliarsi man mano di
quella pesante corazza che lo teneva prigioniero. Ad ogni tappa trova
sempre ad aspettarlo la sua compagna di vita che segue e annota i suoi
traguardi affinché un giorno leggendo quelle pagine, come in una lunga
lettera d'amore, lui possa ritrovare l'entusiasmo che la corsa sa
dare
"Dai piedi al cuore".

potete trovare il libro seguendo questo link:
http://www.libreriauniversitaria.it

o chiedere info direttamente a Pupetta che sarà lieta di aiutarvi.
pupettagreco@gmail.com
non ho i tempi percorsi, non ho le maratone contate, l'unica cosa che conta è la passione che spinge le gambe..
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Alina
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Re: DAI PIEDI AL CUORE UNA LETTERA D'AMORE LUNGA 42KM di Pup

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questo è il blog che viene aggiornato puntualmente
http://daipiedialcuore.blogspot.it/
non ho i tempi percorsi, non ho le maratone contate, l'unica cosa che conta è la passione che spinge le gambe..
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Re: DAI PIEDI AL CUORE UNA LETTERA D'AMORE LUNGA 42KM di Pup

Messaggio da Alina »

prime impressioni post lettura fino al "KM 11"
come si fa a capire che il libro ha centrato in pieno il tuo interesse?
Quando la sera leggendolo vorresti non chiuderlo per colpa della stanchezza ma solo perchè hai finito di leggerlo.
Sono un po' di parte ma questo libro mi suscita emozioni e immagini con le parole colorate e ricche di ironia di Pupetta :D
non ho i tempi percorsi, non ho le maratone contate, l'unica cosa che conta è la passione che spinge le gambe..
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