Eccomi qua a raccontavi della mia prima esperienza in un trail.
Allora, sapevo che sarebbe stata dura ma non immaginavo mica quanto.
Alla fine sono arrivato sui gomiti anche a causa di una brutta caduta tra il 18° ed il 19° km tutta colpa del fatto che non ho voluto approfittare della immensa esperienza di Inchi che, avendo notato con largo anticipo il punto pericoloso in una brutta discesa, ha tagliato per il bosco, io invece da pirla ho fatto un bel capitombolo su una roccia bagnata procurandomi un bellissimo ematoma che mi ha lasciato stordito per qualche minuto, ma mi è andata più che bene potevo farmi molto più male.
La giornata è iniziata nei migliore dei modi, al ritiro pettorali trovo subito il mitico Inchi al quale cerco subito di reperire le informazioni salienti su come affrontare questo mio primo trail, Inchi è un pozzo di esperienza e cerco di immagazzinare ogni singola parola.
Faccio la conoscenza di due simpaticissime forumendole, sivyetta e Maria74 e ritrovo con piacere quella bestia di Lightwolf, di nome e di fatto vista la velocità che riesce ad esprimere all'interno del bosco, nick name veramente azzeccato.
La partenza è facile, su asfalto, parto subito cercando di tenere il mio ritmo e per i primi due km mi sento tranquillo, poi comincia il trail.
Finisce la strada ed inizia una specie di sentiero che sale. Si smete di correre e si comincia a camminare in fila indiana.
Capisco subito che il trail non ha nulla a che vedere con la corsa su strada, tutti mi cominciano a superare camminando protesi in avanti ad una velocità incredibile, cavolo hanno una tecnica che io non conosco e che provo subito ad imitare, ma sono troppo veloci e io dopo meno di un km mi sento già molto stanco.
Si continua così in fila indiana soffrendo fino al momento in cui arriva la discesa e allora si ricomincia a correre.
Il problema è che il sentiero è stretto, troppo stretto e la velocità mi porta spesso a rischiare di 'volare' nel bosco o addosso ai concorrenti che mi precedono, sono costretto quindi a frenare ma sul fango non è semplice e le gambe cominciano a scricchiolare. Una fatica strana alla quale non sono minimamente abituato e non vedo l'ora che torni la salita per potermi riposare

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La gara continua così tra sofferenza nella salita e sofferenza nella discesa.
In discesa capisco di essere troppo spericolato perchè sorpasso sempre un sacco di persone mentre in salita capisco di essere uno scarsone perchè molti si ripigliano la posizione.
Non ci si può distrarre un attimo, l'unica volta che mi giro a guardare il panorama mi piglio anche un ramo in fronte

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Dopo il controllo del 17° km comincio a sentirmi stanco e capisco che devo cominciare a rallentare per arrivare alla fine, affronto con più calma le salite e in discesa evito di prendere troppa velocità per non dover poi frenare troppo bruscamente e sollecitare troppo i muscoli già affaticati. Per la prima volta mi fermo ai ristori, mangio e bevo con calma, non mi era mai capitato in corse su strada nelle quali ho sempre afferrato la bibita in corsa per non perdere nemmeno un secondo, qua è diverso, devo fare raffreddare i freni

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La grossa differenza tra una corsa su strada e un trail non è tanto data dalle salite e dalle discese come pensavo in origine ma soprattutto dal fondo sul quale si corre

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Soprattutto in discesa, che normalmente è molto ripida, nella quale per limitare la fatica bisognerebbe lasciarsi andare, non è facile gestirla se il fondo è fangoso e roccioso, soprattutto se le forze cominciano a mancare.
Infatti ad un certo punto ho fatto il passo falso che temevo e ho fatto un bel capitombolo cadendo di piatto e con tutto il peso del corpo con il femore della gamba sx su una bella roccia con su scritto il mio nome: 'vieni vieni' mi stava dicendo, maledetta roccia.
Ci ho impiegato un bel po a capire che non avevo nulla di rotto e a riuscire a rialzarmi, a fatica perchè il muscolo contratto mi aveva nel frattempo scatenato anche i crampi, fortunatamente però era solo una bella botta e nulla di più serio e un po per volta sono riuscito prima a camminare lentamente e poi a riprendere a corricchiare.
Anche se la gamba era piuttosto rigida sono comunque riuscito a trascinarmi fino all'arrivo dove ho avuto l'enorme piacere di trovare inchi ad aspettarmi e ad accogliermi a braccia aperte, ne avevo proprio bisogno
Lui ovviamente era arzillo come se non avesse nemmeno corso, per lui è stato in effetti poco più di un corto veloce abituato ad altri livelli di impegno

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Anche e Silvyetta e Maria74 sembravano molto tranquille all'arrivo e per nulla stanche

senza parlare di LightWolf che a due km dal mio arrivo ho incrociato in senso opposto che allungava un po la gara perchè no si era ancora ben scaldato

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Che dire prirma esperienza interessante che mi ha fatto capire quanto distanti siano i due mondi della corsa su strada e del trail, sono proprio due sport diversi che richiedono allenamento ed esperienza diversa.
Bellissimo ma ho moltissimo da imparare, fortunatamente grazie a RF avrò la possibilità di avere molti validi maestri
