Bella l'atmosfera al via, la città mi piace molto, ho gradito molto anche che non ci fosse tanta gente in giro, atmosfera "familiare", parcheggio comodo, colazione senza ressa, tutto per il meglio insomma.
Riscaldamento con tutta tranquillità ed ecco arrivare Bordin e poco dopo il campione di corsa senza scarpe, si posizionano proprio davanti a me.
Due chiacchiere con i vicini di griglia e allo sparo si parte.
Primo suggestivo giro di mura e poi via, verso la periferia della città. Cielo plumbeo, temperatura perfetta, forse un po' troppa umidità, ma si sta bene. Il gruppo si allunga, pochissimo tifo a lato strada e corsa solitaria, in mezzo al nulla... sarò strano ma l'atmosfera mi è piaciuta tantissimo, correre con niente solo per il piacere di sentire il vento in faccia è una cosa che mi piace davvero tanto, allora via senza pensare neanche troppo che si è in gara. Una gara sudata e voluta con forza, l'obiettivo di 4 mesi di allenamento con tutte le condizioni meteo, di ripetute spaccagambe e soprattutto di lunghi all'alba per evitare il caldo. Ancora più duri dei lunghi sotto la neve di 9 mesi fa.
Avrei dovuto tenere i 4'45'' ma le gambe sembrano andare da sole, mi trattengo e rimango sui 4'40'', passo sciolto, respirazione leggera, davvero la giornata perfetta, sentivo che oggi era il giorno giusto.
Intanto lascio allontanare pian piano i palloncini delle 3h15, mi verrebbe di star loro dietro, ma so che devo trattenermi, l'obiettivo sono le 3h20 ed è li che voglio arrivare, li tengo controllati contando ogni tanto i secondi che passano tra il mio e il loro passaggio, tempo perfetto. Proiezione 3h18.
Tutto questo sino all'undicesimo km, quando.... temutissimo... non voglio crederci, ma inizio a sentire un dolore all'anca sinistra. Dopo 4 mesi di allenamenti senza un infortunio, domenica scorsa uno stranissimo dolore alla coscia (rivelatasi contrattura al piriforme) ha interrotto il mio allenamento al 12°km, la settimana di riposo mi ha giovato, ma sapevo che se mi sarebbe ricapitato avrei dovuto ritirarmi. E purtroppo eccolo li... è proprio lui, inconfondibile... Che fare?
Stringo i denti e continuo sino al prossimo ristoro, l'ultima vota ho resistito 1km con quel dolore, questa volta devo farne almeno 3. Al 15° prendo una bottiglietta d'acqua e me la verso sul gluteo, inizio a correre "zoppo" e provo a stringere il marsupio portagel sul bacino, un mezzo sollievo più psicologico che altro... ma dai, si può continuare sino al prossimo ristoro, tutto sommato sto tenendo i 4'50'' va ancora bene, in fondo le gambe sono due, compenserò con l'altra. Al 20° la sofferenza inizia ad essere davvero troppa, so che mi sto facendo del male, ma ho deciso di ritirarmi non prima della mezza, per lo meno per vedere con che tempo ci arrivo. Passo ad 1h41m, è ancora un buon tempo, forse se stringo i denti il muscolo potrebbe anche smettere di dolere, chi può dirlo? Andiamo avanti.
Al 25° non ce la faccio davvero più, l'andatura scomposta inizia a darmi problemi seri e anche l'altra gamba inizia a lanciare segnali d'allarme, il ritmo è sceso a 5', non vedo (o non voglio vedere) il ristoro e tiro dritto... mi ritirerò al prossimo.
I successivi 5km passano tutto sommato bene, mi sto abituando al dolore, la gente lato strada mi vede soffrire e mi incita, una vecchietta mi fa: "cosa vuoi che sia, io ho fatto la guerra!", ma al 28° capisco che è la fine, rallento a 5'20'' puntando al 30° dove potrò finalmente fermarmi... ma a 29,5 km penso: "ho corso 30 km" ne mancano 12, un'oretta o poco più: si dice che la maratona inizi qui. All'ultima e mia prima maratona al 30° ho lasciato il gruppo con cui stavo per lanciarmi in un finale esaltante, qui so che non sarà così, è la mia seconda maratona, mi sono allenato tanto per farla... voglio rinunciarci così???? Quasi mi scendono le lacrime ma decido di andare avanti, il ritiro oramai è una scelta archiviata. Ho corso sino ad ora senza mai camminare, lo farò ancora per un po'.
Al 34° l'altra gamba inizia a dire: "ok, adesso basta, adesso decido io", dolori ovunque, la sinistra è un tronco che non riesce a far altro che lanciare continue fitte di dolore. Inizio ad essere stanco di resistere al dolore, ma manca poco.. 8 km che sono, l'uscitina della sera?
Si va avanti, per un po' sarà ancora il cervello e non il corpo a comandare, anche se siamo a 5'30''/5'40''.
Al 36° sento i palloncini delle 3h30 avvicinarsi, l'obiettivo minimo sta sfumando, so che non riuscirò a tenere il loro ritmo, ma i pacer sono davvero bravi, ti incitano e per 500 metri circa riesco a stare con loro, non per il tempo, ma per il piacere di farlo. Sapere di non riuscire a tenere un ritmo di 5' al km mi fa un po' male... ma va bene così.
Al 40° tutto l'apparato locomotore crolla, una fitta tremenda alla caviglia destra mi fa quasi cadere, la sinistra sono l'ascolto più, anche le costole e la schiena hanno di che lagnarsi, il ritmo crolla sotto i 6 al minuto, oramai si tratta solo di arrivare alla fine, c'è anche un po' di discesa, non voglio fermarmi. Sono sul rettilineo finale, da tantissimo tempo non faccio la volata finale, ma qui non provo neanche ad aumentare il ritmo di un solo secondo. Anzi, mi fermo, prendo in braccio Cecilia da oltre le transenne e attraverso il traguardo con lei.
Fermo il tempo a 3h33'54'', niente obiettivo prefissato, niente obiettivo minimo e 30'' sotto il PB.
Più di 2 ore e mezza di sofferenza continua, ma credo sia stata comunque un'esperienza positiva che mi ha insegnato qualcosa che in futuro servirà... ma ora basta ricordi, bisogna pensare alla prossima.
Questa la mia Maratona di Lucca 2013
2018: TOR
2019: LUT - UMS
2020: SwissPeaks
2021: UTMB
2022: 2° Barolo Courmayeur, 1° Monselice BY
2023: Ultrabalaton, LUT, TOR130, Spartathlon, 2° Monselice BY
2024: UTCC, 1° 48h Cinisello, UTLAC250, UD80, GTC, TOR330, Castellaneta BY, Monselice BY
Complimenti per la tenacia ed il tempone nonostante tutto.Quest'inverno un occhio di riguardo al potenziamento delle leve, evidentemente hai uno squilibrio di potenza tra dx e sx del resto molto comune a noi amatori (io compreso), per questo che i femorali protestano. Basta leggere i vari topic e ce ne si rende conto.
dal 2012 5K 24'48 - 10K 52'40"- Mezza 1h57'45
1986 5K 16'15-10k 34'28-Mezza 1h24'14"-30km 2h15'12 (MI-PV)
Adesso 7 al km e amen http://www.parkrun.it/milanonord/
oscar56 ha scritto:Complimenti per la tenacia ed il tempone nonostante tutto.Quest'inverno un occhio di riguardo al potenziamento delle leve, evidentemente hai uno squilibrio di potenza tra dx e sx del resto molto comune a noi amatori (io compreso), per questo che i femorali protestano. Basta leggere i vari topic e ce ne si rende conto.
Grazie, in effetti non faccio mai potenziamento, corro e basta. Vengo dall'alpinismo, quindi sino ad adesso ho potuto vivere di rendita, ma forse dovrei iniziare a curare anche quest'aspetto.. il problema è che la palestra mi viene davvero troppo noiosa...
2018: TOR
2019: LUT - UMS
2020: SwissPeaks
2021: UTMB
2022: 2° Barolo Courmayeur, 1° Monselice BY
2023: Ultrabalaton, LUT, TOR130, Spartathlon, 2° Monselice BY
2024: UTCC, 1° 48h Cinisello, UTLAC250, UD80, GTC, TOR330, Castellaneta BY, Monselice BY
Bella gara, in una splendida cittadina e bella atmosfera rilassata.
Puntavo a fare solo 35 km come allenamento per la maratona di Torino in cui volevo puntare a stare sotto le 3 ore.
Ma al 30 ero ancora a 4'00 di media e tutto procedeva per il meglio nonostante ci fosse un po' troppa umidità allora ho proseguito centrando di gran lunga l'obbiettivo con 3 settimane di anticipo 2'56'13.
Dopo la salita del 38 che mi ha spezzato le gambe ho patito molto gli ultimi chilometri, ma l'arrivo ė stato veramente bello.
Gran bella giornata, credo proprio che il prossimo anno sarò di nuovo al via.
Il percorso ė piatto, mi riferivo al sottopasso verso il 38 km, in genere io patisco sempre questi saliscendi, al 38 con le gambe stanche , mi ha dato una grande mazzata, e da li in avanti il ritmo ė calato sensibilmente, anche se probabilmente ha solo accelerato l'inevitabile crisi.