Dodo ha scritto:Cosa vuol dire "fare la gara domenica più che altro per non peggiorare la situazione"?
Mi sembra un'argomentazione assurda!!!!
Se fai la gara la situazione la peggiori sicuramente!!!
Purtroppo però come tutti i runners cerchi chi ti dice di correre anzichè di stare a riposo finchè l'infiammazione non passa!!!
Con questo sistema tra un pò cronicizzerai il problema così anzichè stare fermo 15-20 gg. starai fermo 3-6 mesi e forse smetterai di correre!!!
Alla fine la gara l'ho fatta, il ginocchio non ha dato fastidio e ho corso con regolarità tutti i 42195 metri, senza crisi, crampi, muri ecc ...
Oggi il ginocchio duole un po' meno che dopo i 21 di domenica scorsa, ma ora mi fermo un po', o almeno voglio fare i passi con calma, RM, visita ortopedica con cui valutare i tempi di ripresa ...
Dodo, i consigli vanno benissimo, ha ragione che lo stop è la migliore cura, ma ci sono episodi nella vita, che ti portano anche a rischiare. Io un anno fa, proprio in questi giorni, stavo preparando la borsa per andare in ospedale. Ho subito un intervento all'interno del cervello, un po' delicato. In quei giorni promisi a me stesso che se tutto fosse andato bene, avrei fatto una maratona entro il 2012. Tutto fortunatamente andò bene, e appena ne fui in grado mi riversai nelle stradine di campagna dietro casa a macinare, gradualmente, km e km. Dopo 10 mesi di preparazione per questa gara (dopo diverse mezze e 10 k), proprio dopo l'ultima fatica, il ginocchio fa le bizze ... alché gioco un po' d'azzardo e provo comunque a fare la maratona consultando un paio di fisioterapisti e riportando i loro pareri al tecnico a cui mi sono affidato (Fulvio Massini, non l'ultimo arrivato). Tutti concordano che la Maratona, con le dovute prudenze, la posso portare a termine senza cronicizzare l'infortunio. Sono io che ho ripetutamente chiesto loro se non rischiavo troppo e mi sono fidato dei tre pareri unanimi, non li ho semplicemente voluti ascoltare perché "come tutti i runners cerchi chi ti dice di correre anzichè di stare a riposo".
Ho fatto la mia scelta, ho corso i miei rischi (anche se molto calcolati), ho rispettato il mio "giuramento", continuerò a correre e oggi sono strafelice della scelta fatta.