Il fardello di essere obesi
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fujiko
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Re: Il fardello di essere obesi
Rael, quoto in particolare gli ultimi due paragrafi del tuo messaggio e aggiungo, in riferimento ai complimenti, che spesso li ricevo da chi prima sfotteva con una leggerezza e facilità da fare impallidire (parenti in primis, non mamma e papà però che sono sempre stati corretti e delicati) e ogni volta m'inc***o come una bestia dentro, anche se fuori ringrazio e sorrido....altri invece sono genuini e sinceri e mi fanno molto piacere.
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runningmamy
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Il fardello di essere obesi
Ci sono anch'io, anche se x pochi kg persi ma per tante tante volte nella vita, crescendo gli anni poi diventa sempre più difficile mantenere il peso corretto.
Basta abbassare un po' la guardia, non avere più tanto tempo in cucina, non avere più cuore ed articolazioni che sostengano un' attività fisica adeguata, e ti ritrovi in un niente con i vestiti che tirano.
Ma finché ci sarà la voglia e la costanza di riprovarci, forza e avanti! come carriarmati, lenti e inesorabili
Basta abbassare un po' la guardia, non avere più tanto tempo in cucina, non avere più cuore ed articolazioni che sostengano un' attività fisica adeguata, e ti ritrovi in un niente con i vestiti che tirano.
Ma finché ci sarà la voglia e la costanza di riprovarci, forza e avanti! come carriarmati, lenti e inesorabili
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El_Gae
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Re: Il fardello di essere obesi
L'ho scritto in un sacco di thread. Io sono partito da 99 kg (gennaio 2013) sono passato per i 96 (fino a luglio 2014) ora sono 79 e spero di calare ancora un paio di kg almeno con un po' di ordine nella mia vita alimentare ed una consapevolezza diversa.
Vi linko questo filmato che a me da un sacco di carica, soprattutto nei primi cinque minuti
https://www.youtube.com/watch?v=-FNLBEcW_ZU
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"Quando mi chiedono che tempo prevedo per la gara rispondo sempre che spero ci sia il sole"
https://lafolgorante.wordpress.com/
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RAEL70
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Re: Il fardello di essere obesi
@ Fujiko: Quello che scrivi è accaduto anche a me...
Sono partito da un "Fabrizio, vieni a giocare con noi, manca la palla!" ad un "M****ia quanto sei dimagrito, sembri un essere umano!" o, se vuoi da un "Ma che m*****ia corri a fare, va ieccati!" ad un "C***o ma questo bisonte non si ferma mai?" oppure, a scelta, da "Unni m****ia vai, sempre fermo sei!" ad un "Ma come hai fatto a fare 21 Km???" ma se vuoi te ne posso postare altri.
Sono ferite inferte volontariamente che, fortunatamente, non mi lasciano il segno perché non sono un ragazzino ma un padre di famiglia che pensa a cose molto più importanti che a semplici sfottò o prese per il culo.
A volte penso che se fossi quello che ero in gioventù gli ficcherei in gola ogni singola lettera di quello che mi dicono (il sarcasmo, spesso, è peggio della presa in giro) ma poi, soprattutto quando sono allo Stadio, quando vedo ragazzini minorenni che mi sverniciano senza rispetto
sono felice e sereno perché è così che deve andare la vita (lo facevo anch'io ai miei tempi) ed è giusto che utilizzino il loro vigore atletico per andare al massimo.
Non ti curar di loro ma guarda e passa...
Sono partito da un "Fabrizio, vieni a giocare con noi, manca la palla!" ad un "M****ia quanto sei dimagrito, sembri un essere umano!" o, se vuoi da un "Ma che m*****ia corri a fare, va ieccati!" ad un "C***o ma questo bisonte non si ferma mai?" oppure, a scelta, da "Unni m****ia vai, sempre fermo sei!" ad un "Ma come hai fatto a fare 21 Km???" ma se vuoi te ne posso postare altri.
Sono ferite inferte volontariamente che, fortunatamente, non mi lasciano il segno perché non sono un ragazzino ma un padre di famiglia che pensa a cose molto più importanti che a semplici sfottò o prese per il culo.
A volte penso che se fossi quello che ero in gioventù gli ficcherei in gola ogni singola lettera di quello che mi dicono (il sarcasmo, spesso, è peggio della presa in giro) ma poi, soprattutto quando sono allo Stadio, quando vedo ragazzini minorenni che mi sverniciano senza rispetto
Non ti curar di loro ma guarda e passa...
Gli ideali sono come la stella polare: sono irraggiungibili ma indicano la retta via. la mia nuova assicurazione il mio diario la mia prima mezza la mia seconda mezza. Polar M400 + Polar H7
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RAEL70
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Re: Il fardello di essere obesi
Dopo che molti di noi hanno sintetizzato i loro percorsi e storie, sarebbe opportuno iniziare a scrivere che metodi sono stati utilizzati da ognuno di noi per raggiungere i risultati che abbiamo o stiamo raggiungendo.
Premetto che ogni individuo è una storia a se e che la metodologia che funziona su una persona può rivelarsi assolutamente fallimentare su un altra e questo è strettamente dipendente dal proprio metabolismo.
Non sono un esperto di Dietetica però qualcosa ne so, sia per motivi strettamente personali
, sia perché il mio medico personale è specializzato in Dietologia e Diabetologia.
Banalmente parlando, per dimagrire non ci sarebbe bisogno di seguire diete particolari: basta semplicemente bruciare più calorie di quelle che si assumono.
Questo concetto sembra il trionfo dell'ovvietà ma, vi assicuro, che per molti obesi non è così: tutti parlano di dieta ossia del concetto d'incamerare meno calorie ma nessuno parla mai (o raramente) di bruciare più calorie ossia di muoversi molto di più.
Quotidianamente ho a che fare con colleghi, obesi come me, che mi dicono le stesse identiche cose, giorno per giorno:
Collega: "Tu sei dimagrito molto, cavolo anch'io mi devo mettere a dieta!";
Io: "Va bene la dieta, va bene sapersi controllare, va bene rinunciare a determinati capricci ma, secondo me, la sola dieta serve a poco; devi muoverti!";
Collega: "Eeeehh, come faccio a muovermi? Sono impegnato di qua, sono impegnato di la, bla bla bla, no meglio che mi metto a dieta!";
Io: "Fai come vuoi però, secondo me, dopo un mese o due ti stanchi e molli"
Collega: "Vabbè, da Lunedì sono a dieta e poi vediamo!";
Immancabilmente, il lunedì successivo, vedo il collega (uno generico) che s'ingozza di rosticceria...tutto normale, tutto scontato, tutto che procede per come deve andare (io mi comportavo allo stesso modo quindi perché dovrei criticarlo?).
Non ho mai capito perché, istintivamente, la gente pensa che mangiando di meno dimagrisca senza che ci sia bisogno di modificare la propria attività motoria.
A volte mi capita di parlare con il mio medico il quale, spesso, sorridendo mi dice "Fabrizio, il corpo umano è un sistema aperto e funziona come una sorta di partita doppia, dare e avere insomma. Se si vuole perdere peso la differenza deve essere sempre negativa ma se vuoi dimagrire la dieta non basta, è solo un supporto. Se non fai costante attività motoria hai voglia di fare dieta, basta mollare un paio di settimane e riprendi parte di quello che faticosamente sei riuscito a perdere. Prima devi consumare di più, muoverti di più, bruciare di più, mettere in moto il metabolismo e, contemporaneamente, iniziare ad avere una educazione alimentare adeguata.".
Cosa dire?
E' quello che sto facendo io da fine gennaio 2014 e la metodologia sembra funzionare ma, non per questo, il mio organismo è cambiato. E' bastato fermarmi 1 settimana intera associata al periodo che va dal 24 Dicembre al 2 Gennaio (ergo assumere, volenti o dolenti, maggiori calorie rispetto alla normale quotidianità) che ho subito preso 2 Kg.
2 Kg in un settimana solo avendo abbassato la guardia; se avessi corso probabilmente avrei ridotto al minimo i danni (magari sarei aumentato solo di mezzo chilo).
E' qui che appare, in tutta la sua immensa forza distruttiva, la cosiddetta "memoria lipidica": non sono in grado di spiegarla tecnicamente ma, come mi ha detto il medico, più è veloce il dimagrimento nell'unità di tempo e maggiore è la probabilità di riprendere peso (non appena ci si ferma come attività motoria e comportamento alimentare).
Se non ricordo male le cose stanno in questo modo: per l'organismo, il grasso è sopravvivenza (in una isola deserta, senza cibo, è quasi sicuro che tra un individuo grasso e uno normopeso, quest'ultimo è destinato a morire per primo).
L'enzima LPL ha la funzione di "capire" la percentuale di grasso presente nel corpo. Più si effettuano diete durante la propria esistenza e più si allena, inconsapevolmente, l'LPL ha capire quale sia la percentuale di grasso che il nostro corpo è in grado di gestire.
Per LPL quando il grasso sta per diminuire (dieta) la sopravvivenza dell'organismo è messa in discussione ergo fa partire tutta una serie di processi organici che tendono a far conservare il più possibile il grasso (concretamente si nota che si perde peso in maniera molto più lenta rispetto al passato); se si smette di fare dieta e attività motoria, l'LPL è libero di far tornare, nel più breve tempo possibile, l'organismo a quella quantità di grasso di cui è stato privato (per lui ingiustamente) nei mesi o negli anni precedenti.
Spero di non aver scritto castronerie ma il medico me la spiegato solo una volta, anni fa, e quindi potrei anche ricordare male.
Premetto che ogni individuo è una storia a se e che la metodologia che funziona su una persona può rivelarsi assolutamente fallimentare su un altra e questo è strettamente dipendente dal proprio metabolismo.
Non sono un esperto di Dietetica però qualcosa ne so, sia per motivi strettamente personali
Banalmente parlando, per dimagrire non ci sarebbe bisogno di seguire diete particolari: basta semplicemente bruciare più calorie di quelle che si assumono.
Questo concetto sembra il trionfo dell'ovvietà ma, vi assicuro, che per molti obesi non è così: tutti parlano di dieta ossia del concetto d'incamerare meno calorie ma nessuno parla mai (o raramente) di bruciare più calorie ossia di muoversi molto di più.
Quotidianamente ho a che fare con colleghi, obesi come me, che mi dicono le stesse identiche cose, giorno per giorno:
Collega: "Tu sei dimagrito molto, cavolo anch'io mi devo mettere a dieta!";
Io: "Va bene la dieta, va bene sapersi controllare, va bene rinunciare a determinati capricci ma, secondo me, la sola dieta serve a poco; devi muoverti!";
Collega: "Eeeehh, come faccio a muovermi? Sono impegnato di qua, sono impegnato di la, bla bla bla, no meglio che mi metto a dieta!";
Io: "Fai come vuoi però, secondo me, dopo un mese o due ti stanchi e molli"
Collega: "Vabbè, da Lunedì sono a dieta e poi vediamo!";
Immancabilmente, il lunedì successivo, vedo il collega (uno generico) che s'ingozza di rosticceria...tutto normale, tutto scontato, tutto che procede per come deve andare (io mi comportavo allo stesso modo quindi perché dovrei criticarlo?).
Non ho mai capito perché, istintivamente, la gente pensa che mangiando di meno dimagrisca senza che ci sia bisogno di modificare la propria attività motoria.
A volte mi capita di parlare con il mio medico il quale, spesso, sorridendo mi dice "Fabrizio, il corpo umano è un sistema aperto e funziona come una sorta di partita doppia, dare e avere insomma. Se si vuole perdere peso la differenza deve essere sempre negativa ma se vuoi dimagrire la dieta non basta, è solo un supporto. Se non fai costante attività motoria hai voglia di fare dieta, basta mollare un paio di settimane e riprendi parte di quello che faticosamente sei riuscito a perdere. Prima devi consumare di più, muoverti di più, bruciare di più, mettere in moto il metabolismo e, contemporaneamente, iniziare ad avere una educazione alimentare adeguata.".
Cosa dire?
E' quello che sto facendo io da fine gennaio 2014 e la metodologia sembra funzionare ma, non per questo, il mio organismo è cambiato. E' bastato fermarmi 1 settimana intera associata al periodo che va dal 24 Dicembre al 2 Gennaio (ergo assumere, volenti o dolenti, maggiori calorie rispetto alla normale quotidianità) che ho subito preso 2 Kg.
2 Kg in un settimana solo avendo abbassato la guardia; se avessi corso probabilmente avrei ridotto al minimo i danni (magari sarei aumentato solo di mezzo chilo).
E' qui che appare, in tutta la sua immensa forza distruttiva, la cosiddetta "memoria lipidica": non sono in grado di spiegarla tecnicamente ma, come mi ha detto il medico, più è veloce il dimagrimento nell'unità di tempo e maggiore è la probabilità di riprendere peso (non appena ci si ferma come attività motoria e comportamento alimentare).
Se non ricordo male le cose stanno in questo modo: per l'organismo, il grasso è sopravvivenza (in una isola deserta, senza cibo, è quasi sicuro che tra un individuo grasso e uno normopeso, quest'ultimo è destinato a morire per primo).
L'enzima LPL ha la funzione di "capire" la percentuale di grasso presente nel corpo. Più si effettuano diete durante la propria esistenza e più si allena, inconsapevolmente, l'LPL ha capire quale sia la percentuale di grasso che il nostro corpo è in grado di gestire.
Per LPL quando il grasso sta per diminuire (dieta) la sopravvivenza dell'organismo è messa in discussione ergo fa partire tutta una serie di processi organici che tendono a far conservare il più possibile il grasso (concretamente si nota che si perde peso in maniera molto più lenta rispetto al passato); se si smette di fare dieta e attività motoria, l'LPL è libero di far tornare, nel più breve tempo possibile, l'organismo a quella quantità di grasso di cui è stato privato (per lui ingiustamente) nei mesi o negli anni precedenti.
Spero di non aver scritto castronerie ma il medico me la spiegato solo una volta, anni fa, e quindi potrei anche ricordare male.
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fujiko
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Re: Il fardello di essere obesi
Rael condivido pienamente il penultimo messaggio, quanto all'ultimo, io seguo da anni ormai l'approccio della "dieta" gift riadattata alle mie esigenze (mangio ancora di più
), ma comunque all'inizio non avendo problemi di base (disfunzioni metaboliche o altro) ho perso peso con estrema gradualità camminando tantissimo (mi è sempre piaciuto) e mangiando in maniera equilibrata (ma ancor non conoscevo l'approccio gift).
Devo dire che, fortunatamente, nonostante io abbia iniziato il mio cammino intono ai 17 anni, età abbastanza critica, non ho mai inciampato in disturbi alimentari, cosa non facile, e ho fatto il tutto serenamente senza mettermi ansia da sola ma pensando che la perdita di peso era in primis per la mia salute.
Sono arrivata alla corsa già normopeso ma non perché io abbia atteso quest'ultimo per correre, ma semplicemente perché prima di iniziare la detestavo naturalmente. Poi, un bel giorno, in erasmus, decido di seguire la mia amica (ora fraterna) in una corsetta Poi ho interrotto per un mesetto, fino a che durante le vacanze di natale di quell'anno, a Palermo, vado Cammarata, mi compro le Vomero e inizio la mia carriera podistica
A livello alimentare, per passare dagli 87-88 ai 70 circa in quegli anni semplicemente facevo 5 pasti al giorno abbastanza ben distribuiti, ma non come adesso e forse poco bilanciati. Naturalmente ha fatto molto la giovane età e i chilometri macinati camminando.
Da qualche anno seguo un altro schema che sinceramente non ho dovuto "adottare" ma che mi viene naturale (puoi trovare molto su internet, in particolare al sito eurosalus), mangio molto più di quando ero un bisontino paradossalmente.
Non mi peso di frequente, ma quando lo faccio sto sempre nel range 66-63 kg (dipende dalla stagione e dal tipo di allenamento, in costruzione generalmente aumento e quando inserisco qualità dimagrisco automaticamente, diciamo che in realtà mi asciugo).
Ho avuto solo un periodo di "stress" alimentare che è coinciso con il primo semestre dell'erasmus (quindi esattamente prima di iniziare a correre) perché ho fatto l'erasmus al contrario: tutti ci vanno per divertirsi, io ho sgobbato come un mulo e contemporaneamente facevo altre mille cose lì in Francia e praticamente, senza accorgermene, non mangiavo un c***o (diciamo che l'orribile e ripugnante cucina francese ci ha messo del suo), sono stata malissimo, scomparsa ciclo e malumore, ma per fortuna tutto recuperato anche e soprattutto grazie alla corsa
Ok ora che vi ho ammorbato, chiudo e mi metto a lavorare magari
Devo dire che, fortunatamente, nonostante io abbia iniziato il mio cammino intono ai 17 anni, età abbastanza critica, non ho mai inciampato in disturbi alimentari, cosa non facile, e ho fatto il tutto serenamente senza mettermi ansia da sola ma pensando che la perdita di peso era in primis per la mia salute.
Sono arrivata alla corsa già normopeso ma non perché io abbia atteso quest'ultimo per correre, ma semplicemente perché prima di iniziare la detestavo naturalmente. Poi, un bel giorno, in erasmus, decido di seguire la mia amica (ora fraterna) in una corsetta Poi ho interrotto per un mesetto, fino a che durante le vacanze di natale di quell'anno, a Palermo, vado Cammarata, mi compro le Vomero e inizio la mia carriera podistica
A livello alimentare, per passare dagli 87-88 ai 70 circa in quegli anni semplicemente facevo 5 pasti al giorno abbastanza ben distribuiti, ma non come adesso e forse poco bilanciati. Naturalmente ha fatto molto la giovane età e i chilometri macinati camminando.
Da qualche anno seguo un altro schema che sinceramente non ho dovuto "adottare" ma che mi viene naturale (puoi trovare molto su internet, in particolare al sito eurosalus), mangio molto più di quando ero un bisontino paradossalmente.
Non mi peso di frequente, ma quando lo faccio sto sempre nel range 66-63 kg (dipende dalla stagione e dal tipo di allenamento, in costruzione generalmente aumento e quando inserisco qualità dimagrisco automaticamente, diciamo che in realtà mi asciugo).
Ho avuto solo un periodo di "stress" alimentare che è coinciso con il primo semestre dell'erasmus (quindi esattamente prima di iniziare a correre) perché ho fatto l'erasmus al contrario: tutti ci vanno per divertirsi, io ho sgobbato come un mulo e contemporaneamente facevo altre mille cose lì in Francia e praticamente, senza accorgermene, non mangiavo un c***o (diciamo che l'orribile e ripugnante cucina francese ci ha messo del suo), sono stata malissimo, scomparsa ciclo e malumore, ma per fortuna tutto recuperato anche e soprattutto grazie alla corsa
Ok ora che vi ho ammorbato, chiudo e mi metto a lavorare magari
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RAEL70
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Re: Il fardello di essere obesi
@ Fujiko: Ho appena letto qualcosa sulla GIFT e mi trovo d'accordo sui suoi principi base
.
Io, per esempio, mangio di tutto (dalla pasta al riso, dalla carne al pesce, dalla verdura alla frutta, dai legumi ai funghi e ai latticini) ma ho eliminato completamente il pane (aldilà dell'apporto calorico, mi da un senso di pesantezza allo stomaco impressionante!!!) praticamente da un anno e non ne sento la mancanza (tanto i carboidrati non mi mancano certo
) così come ho eliminato le bevande gassate, lo zucchero (uso sempre e solo fruttosio) e i dolci (anche se in qualche occasione particolare qualche capriccio me lo passo
).
La cosa più bella è che mangio meglio senza mangiare di meno: perdo peso ma SOPRATTUTTO dimagrisco sostituendo massa grassa con quella magra.
So però che sono come uno che cammina sul filo del rasoio e l'appena trascorsa esperienza festiva è lì, come un monito, a ricordarmi che sono un condannato a muovermi continuamente pena l'ingrassamento costante.
Io, per esempio, mangio di tutto (dalla pasta al riso, dalla carne al pesce, dalla verdura alla frutta, dai legumi ai funghi e ai latticini) ma ho eliminato completamente il pane (aldilà dell'apporto calorico, mi da un senso di pesantezza allo stomaco impressionante!!!) praticamente da un anno e non ne sento la mancanza (tanto i carboidrati non mi mancano certo
La cosa più bella è che mangio meglio senza mangiare di meno: perdo peso ma SOPRATTUTTO dimagrisco sostituendo massa grassa con quella magra.
So però che sono come uno che cammina sul filo del rasoio e l'appena trascorsa esperienza festiva è lì, come un monito, a ricordarmi che sono un condannato a muovermi continuamente pena l'ingrassamento costante.
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fujiko
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Re: Il fardello di essere obesi
L'approccio mi sembra prima facie corretto e se ti fa stare bene è la cosa migliore
tranquillo per gli sgarri, capitano e devono essere vissuti non come un patema ma con l'idea del gustare una cosa perché ci piace: mi sono convinta negli anni che se la vedi così non ti abbuffi (salvo ovviamente la presenza di disturbi alimentari su cui non mi compete parlare), mentre se lo vedi come un peccato, ti alzi la notte e svuoti il frigo.
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sesania
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Re: Il fardello di essere obesi
ciao a tutti,
mi porto anche io un "piccolo" fardello che spero pian piano si smaltire. ho la fortuna di essere altina, 1,70 m, e avere il fisico abbastanza slanciato ma 2 meravigliose belvette e l'età che avanza hanno fatto cmq appesantire vistosamente la mia figura
.
anche io, come fujiko (scusa se l'ho scritto ma
) mi sono avvicinata alla dieta gift da circa un anno. sono anche stata da una nutrizionista gift ma, essendo un pò lontana (non lontanissima cmq) dalla mia zona ho fatto solo un controllo e poi non sono più andata. corro circa 3 volte a settimana e cerco di camminare negli altri giorni. diciamo che corro da un paio di anni ma non sono stata costante, in questo periodo ho interrotto e ripreso diverse molte.
volevo chiedere a fujiko come si alimenta, nel senso di come distribuisce i cibi, una sorta di giornata tipo insomma. per le porzioni segui le indicazioni del famoso piatto a Y? scusate se magari vado fuori argomento ma cerco idee soprattutto per la colazione ... e considerate che ho ha il libro "dieta di segnale" e quello delle ricette
grazie per l'attenzione e ... buone corse a tutte
mi porto anche io un "piccolo" fardello che spero pian piano si smaltire. ho la fortuna di essere altina, 1,70 m, e avere il fisico abbastanza slanciato ma 2 meravigliose belvette e l'età che avanza hanno fatto cmq appesantire vistosamente la mia figura
anche io, come fujiko (scusa se l'ho scritto ma
volevo chiedere a fujiko come si alimenta, nel senso di come distribuisce i cibi, una sorta di giornata tipo insomma. per le porzioni segui le indicazioni del famoso piatto a Y? scusate se magari vado fuori argomento ma cerco idee soprattutto per la colazione ... e considerate che ho ha il libro "dieta di segnale" e quello delle ricette
grazie per l'attenzione e ... buone corse a tutte
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fujiko
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Re: Il fardello di essere obesi
Ciao sesania, non seguo le regole rigide della gift e non uso la divisione dei pasti Y, seguo i suoi principi base, ossia la mega-colazione, il corretto bilanciamento "visivo" di acrboidrati e proteine, stando attenta a non mangiare pochi carboidrati, che normalmente si tende a demonizzare, mangio al 90% integrale e non uso zucchero in nessun modo, tranne in qualche dolce (tipo se faccio i cannoli o li compro o la cassata che ne so cose del genere).
Mangio una vagonata di frutta e verdura.
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