Correre ai tempi delle piastre in carbonio
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
Vaporfly next 2% @pippotek
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Il solo,fra tutti i popoli,che non abbia paura dell'inferno,il solo che abbia con l'inferno continui rapporti,sono i toscani.I quali da tempo immemorabile hanno da sempre viaggiato in quel paese,e tuttora lo percorrono
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
ho un paio di nike FFk e mi ci sono sempre trovato benissimo, comode, reattive e la piastra pare effettivamente dare una spintarella.
Adesso, con quasi 500km, la piastra si è smollata parecchio ma continuo ad usarle con soddisfazione anche per i lenti
Adesso, con quasi 500km, la piastra si è smollata parecchio ma continuo ad usarle con soddisfazione anche per i lenti
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https://www.strava.com/athletes/46486411
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
Ho tre piastrate: Saucony Endorphine Pro 3 ed Endorphine Speed 2, Nike Vaporfly 2.
Quando le ho provate ho corso non velocemente (per i miei ritmi) per un 5 km e mi davano la sensazione di essere sprecate. Mi inducevano ad accelerare ed era anche poco piacevole usarle per una corsa "di contenimento". Quindi mi alleno con scarpe normali, anche quando devo andare a ritmi elevati.
In gara invece le ho provate per distanze lunghe, dai 30 km alla maratona. In entrambi i casi mi hanno davvero aiutato a tenere un ritmo per me elevato e inconsueto e per tutta la gara. In maratona Le Endoprphine Pro 3 hanno fatto sì che non crollassi passando man mano dopo il 25mo km da 4/40 a km a 5/00, 5/15 : come si può vedere, senza mollare del tutto, nonostante il caldo e le gambe stanche per non aver recuperato bene da qualcosa.
Nella 30 km muscolare di domenica scorsa (con le Nike Vaporfly) avevo paura di non tenere il ritmo impostato (sui 4/35 - 4/40 a km), invece sono andato benissimo (alla fine, 4/37 a km) e nel finale ne avevo ancora.
Adesso sono curioso di provarle in una gara breve. Purtroppo per domenica prossima dalle mie parti le previsioni danno acquazzoni, temporali etc e questo mi garba molto poco, specie ora che sono agli sgoccioli della stagione. La domenica successiva ho una 10 km, poi mi fermo fino al 30 dicembre per rifiatare anche mentalmente.
Quando le ho provate ho corso non velocemente (per i miei ritmi) per un 5 km e mi davano la sensazione di essere sprecate. Mi inducevano ad accelerare ed era anche poco piacevole usarle per una corsa "di contenimento". Quindi mi alleno con scarpe normali, anche quando devo andare a ritmi elevati.
In gara invece le ho provate per distanze lunghe, dai 30 km alla maratona. In entrambi i casi mi hanno davvero aiutato a tenere un ritmo per me elevato e inconsueto e per tutta la gara. In maratona Le Endoprphine Pro 3 hanno fatto sì che non crollassi passando man mano dopo il 25mo km da 4/40 a km a 5/00, 5/15 : come si può vedere, senza mollare del tutto, nonostante il caldo e le gambe stanche per non aver recuperato bene da qualcosa.
Nella 30 km muscolare di domenica scorsa (con le Nike Vaporfly) avevo paura di non tenere il ritmo impostato (sui 4/35 - 4/40 a km), invece sono andato benissimo (alla fine, 4/37 a km) e nel finale ne avevo ancora.
Adesso sono curioso di provarle in una gara breve. Purtroppo per domenica prossima dalle mie parti le previsioni danno acquazzoni, temporali etc e questo mi garba molto poco, specie ora che sono agli sgoccioli della stagione. La domenica successiva ho una 10 km, poi mi fermo fino al 30 dicembre per rifiatare anche mentalmente.
PB:
5 km : 19.15 (2009)
10 km: 35.49 (2013)
21 km: 1.24.50 (2007)
30 km: 2.09.12 (2012)
42 km: 2.59.13 (2014)
50 km: 5.21.20 (2007)
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10 km: 35.49 (2013)
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
io uso delle solette propriocettive di qualche millimetro ordinato queste vapor sempre stato su brooks no carbonio ghost e launch un maratona. zero problemi....adesso mi rischio queste sperando di non farmi male.
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
Ripropongo il commento modificato postato sul thread delle scarpe
premesso che se va bene corro di mesopiede abbondantemente sopra 4'/km e se stanco tallono anche (consumo le scarpe principalmente nella parte esterna del tallone sx), l'anno scorso mi sono regalato un paio di Vapor e questa è la mia esperienza:
con un personale di 1h34' in mezza (fatto con le Boston 8 ) le ho messe ai piedi la prima volta a Treviglio in gara per un test in previsione maratona di Milano.
La sensazione è stata incredibile, nei primi km non riuscivo ad andare piano, senza fatica ero almeno 10"/km più veloce dei miei tempi.
A quel punto ho continuato a spingere, con la stanchezza il beneficio si è ridotto, ma ho chiuso comunque 200 secondi sotto il personale. Dubito che sarei riuscito con una scarpa tradizionale.
Certo che è una scarpa costruita per altro, e l'ho pagata nei giorni successivi con infiammazione a piedi e tendini durata 4-5 giorni, ma in una gara il quid in più lo danno anche a un tapascione come me.
Sensazioni simili alla maratona di Milano di un mesetto dopo, conclusa con il PB (- 5 minuti) nonostante una sosta bagno, e stessi fastidi per qualche giorno a piedi e tendini. Dal mio punto di vista è evidente che sollecitino maggiormente l'elasticità di piedi e gambe, quindi normale avere fastidi o infortuni se sei carente da quel lato. E credo non sia un caso che la gazzetta oggi ha pubblicato questo articolo
https://www.gazzetta.it/running/allenam ... iore.shtml
premesso che se va bene corro di mesopiede abbondantemente sopra 4'/km e se stanco tallono anche (consumo le scarpe principalmente nella parte esterna del tallone sx), l'anno scorso mi sono regalato un paio di Vapor e questa è la mia esperienza:
con un personale di 1h34' in mezza (fatto con le Boston 8 ) le ho messe ai piedi la prima volta a Treviglio in gara per un test in previsione maratona di Milano.
La sensazione è stata incredibile, nei primi km non riuscivo ad andare piano, senza fatica ero almeno 10"/km più veloce dei miei tempi.
A quel punto ho continuato a spingere, con la stanchezza il beneficio si è ridotto, ma ho chiuso comunque 200 secondi sotto il personale. Dubito che sarei riuscito con una scarpa tradizionale.

Certo che è una scarpa costruita per altro, e l'ho pagata nei giorni successivi con infiammazione a piedi e tendini durata 4-5 giorni, ma in una gara il quid in più lo danno anche a un tapascione come me.
Sensazioni simili alla maratona di Milano di un mesetto dopo, conclusa con il PB (- 5 minuti) nonostante una sosta bagno, e stessi fastidi per qualche giorno a piedi e tendini. Dal mio punto di vista è evidente che sollecitino maggiormente l'elasticità di piedi e gambe, quindi normale avere fastidi o infortuni se sei carente da quel lato. E credo non sia un caso che la gazzetta oggi ha pubblicato questo articolo
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21,097 Km -1h30'46"- XIX Treviglio HM 2022
42,195 Km -3h25'54"- Milano 2022
Maratone completate 2016 Carpi; Milano '17/18/19/22; Parma 2017/19; Berlino '21, Valencia '22, London, New York & Pisa '23
next Chicago'24
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
@toscanofi, be', decisamente super-shoes. Pensavo che magari fosse un modello più vecchio
10k 40'06" TuttaDritta 2017
21k 1h28'56" Novara Half Marathon 2023
42k 3h19'19" Verona Hoka Marathon 2022
My ukulele channel:
https://www.youtube.com/channel/UCmBw_v ... tZYVdqX4Iw
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
mmmmhhh
finirà come coi costumi da bagno "speciali" di qualche anno fa?
https://articoli.nonsolofitness.it/it/i ... etano.html
finirà come coi costumi da bagno "speciali" di qualche anno fa?

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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
Uso da qualche anno ormai le scarpe con piastra.
Le prime furono le Nike Zoom FFK, da allora alterno vaporfly next 1 e NB Elite V2 (prossimo acquisto saranno le Saucony endorphine pro 3)
Non faccio gare brevi, solo maratone. I ritmi sono in firma (post COVID pian piano sto tornando a quelli del 2019...)
Il mio approccio è il seguente: ho sempre due paia di scarpe con piastra, quello più "nuovo" (fino a 400km circa) lo uso solo per gli LL oltre 20km ed in gara.
Una volta superato quel chilometraggio quel paio diventa la mia scarpa "all round" (fino a 700-800km) ed il secondo paio prende il posto del primo. e così via..
E' dal 2018 che faccio questo e mi trovo benissimo.
Apprezzo l'elevatissima protezione ed ammonizzazione che mi danno questo tipo di scarpe, che poi facciano andare più veloce mi interessa poco.. alla mia età mi interessa non infortunarmi e divertirmi. E la morbidezza combinata a protezione e ammonizzazione mi danno tutto ciò !
Le prime furono le Nike Zoom FFK, da allora alterno vaporfly next 1 e NB Elite V2 (prossimo acquisto saranno le Saucony endorphine pro 3)
Non faccio gare brevi, solo maratone. I ritmi sono in firma (post COVID pian piano sto tornando a quelli del 2019...)
Il mio approccio è il seguente: ho sempre due paia di scarpe con piastra, quello più "nuovo" (fino a 400km circa) lo uso solo per gli LL oltre 20km ed in gara.
Una volta superato quel chilometraggio quel paio diventa la mia scarpa "all round" (fino a 700-800km) ed il secondo paio prende il posto del primo. e così via..
E' dal 2018 che faccio questo e mi trovo benissimo.
Apprezzo l'elevatissima protezione ed ammonizzazione che mi danno questo tipo di scarpe, che poi facciano andare più veloce mi interessa poco.. alla mia età mi interessa non infortunarmi e divertirmi. E la morbidezza combinata a protezione e ammonizzazione mi danno tutto ciò !
Half Marathon: 1h32'02'' (Roma by Night Run 07-09-2018)
Marathon: 3h29'24'' (Berlin Marathon 29-09-2019)
Six Stars Finisher !!!
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
non credo finirà come i costumi da bagno "speciali", le hanno già regolamentate, tanto che in pista le Vapor non si possono fare.
ma ovviamente le hanno adattate ai regolamenti anche per la pista, con le scarpe di Jacobs con la piastra Bolt avrebbe limato qualche altro centesimo.
in tutti gli ambiti la tecnologia non si può fermare, ma va regolamentata per tenerla dentro certi binari.
e l'abbassarsi dei tempi si è riflesso in un abbassamento dei tempi, tanto che il minimo per Boston (mio sogno
) è sceso di 5 minuti
ma ovviamente le hanno adattate ai regolamenti anche per la pista, con le scarpe di Jacobs con la piastra Bolt avrebbe limato qualche altro centesimo.
in tutti gli ambiti la tecnologia non si può fermare, ma va regolamentata per tenerla dentro certi binari.
e l'abbassarsi dei tempi si è riflesso in un abbassamento dei tempi, tanto che il minimo per Boston (mio sogno
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21,097 Km -1h30'46"- XIX Treviglio HM 2022
42,195 Km -3h25'54"- Milano 2022
Maratone completate 2016 Carpi; Milano '17/18/19/22; Parma 2017/19; Berlino '21, Valencia '22, London, New York & Pisa '23
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Re: Correre ai tempi delle piastre in carbonio
Adesso le metteranno pure nelle daily trainer visto il trend che hanno preso.
Comunque è uscito uno studio che paragonava 10 scarpe con piastra ad una scarpa senza piastra per la qualità. A parte NIKE VF, AF e Asics, le altre 7 NON hanno dato risultati di miglioramento della running economy.
detto questo, per un amatore non ha senso usare una scarpa con piastra se non in gara poichè:
•Sono meno protettive e durante un lento o una qualità non si va a ricercare la leggerezza
•Sono meno allenanti a livello muscolare, perchè quella che è percepita come comodità è in realtà uno sgravo a livello muscolare, ovvero la resa che hanno in termini di ritorno di energia, ed in allenamento uno ricerca la resa muscolare, non il tempo per vantarsi con gli amichetti su strava
•Hanno una durata minore, e prima di fine vita possono anche comportare rischi di infortunio maggiorati rispetto ad una scarpa senza piastra.
Se poi ci aggiungiamo che magari uno le compra senza aver mai fatto un analisi della propria corsa, e magari è un tallonatore seriale e ha una PAM da trascinatore, il vantaggio è pressochè nullo anche in gara, se non in termini di leggerezza. Quello è l unico dato oggettivo che porta a migliorare anche il peggiore dei corridori, seppur sempre non in maniera significativa.
Comunque è uscito uno studio che paragonava 10 scarpe con piastra ad una scarpa senza piastra per la qualità. A parte NIKE VF, AF e Asics, le altre 7 NON hanno dato risultati di miglioramento della running economy.
detto questo, per un amatore non ha senso usare una scarpa con piastra se non in gara poichè:
•Sono meno protettive e durante un lento o una qualità non si va a ricercare la leggerezza
•Sono meno allenanti a livello muscolare, perchè quella che è percepita come comodità è in realtà uno sgravo a livello muscolare, ovvero la resa che hanno in termini di ritorno di energia, ed in allenamento uno ricerca la resa muscolare, non il tempo per vantarsi con gli amichetti su strava
•Hanno una durata minore, e prima di fine vita possono anche comportare rischi di infortunio maggiorati rispetto ad una scarpa senza piastra.
Se poi ci aggiungiamo che magari uno le compra senza aver mai fatto un analisi della propria corsa, e magari è un tallonatore seriale e ha una PAM da trascinatore, il vantaggio è pressochè nullo anche in gara, se non in termini di leggerezza. Quello è l unico dato oggettivo che porta a migliorare anche il peggiore dei corridori, seppur sempre non in maniera significativa.
Trail runner:
5k: 18:07
10k: 36:53
21k: 1:20:05
42k: 2:55.1
Ecotrail Florence 43km - GTC 30km -Valtellina Wine trail 21km - Dolomyths Half - Verona Marathon
https://www.strava.com/athletes/46866457
5k: 18:07
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Ecotrail Florence 43km - GTC 30km -Valtellina Wine trail 21km - Dolomyths Half - Verona Marathon
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