Apro le danze con il mio punto di vista

L'arrivo delle scarpe con la piastra in carbonio segue un ulteriore cambio del settore, con suole sempre più voluminose, morbide e - a volte - reattive.
Volendo trovare dei "colpevoli" direi che Hoka è stata quella che ha smosso di più lato gommoni, Nike la piastra in carbonio, portando l'evoluzione del settore delle scarpe da running a livelli molto alti.
La piastra è stata introdotta per dare maggiore spinta, per andare più forte, o almeno per farlo più facilmente. Che non è la stessa cosa. Però è chiaro che se devo correre 42 Km a tutta, poter tenere il mio passo gara con più facilità è comunque un enorme vantaggio. Se poi guadagno anche qualche secondo al chilometro benissimo, ma come diciamo a Milano... "sticazzi".
La piastra serve a tutti, o a tutti i tipi di corsa? Difficile dirlo, perché il mio punto di vista è basato su di me. Da avanpiedista trovo grossi vantaggi nella spinta con una scarpa con piastra, anche perché la forma a onda si schiaccia quando il tallone si abbassa verso terra e ridà quella forza quando l'avampiede si stacca di terra.
Uno che appoggia di tallone ha la stessa spinta? Io a sensazione direi di no, ma questa discussione nasce proprio per confrontarsi e avrò piacere di leggere anche le sensazioni di chi corre in modi differenti.
Un altro aspetto interessante da discutere è l'uso di queste scarpe per correre piano. Con quello che può significare visto che è soggettivo e possiamo ragione dall'uso nei lenti a passi più allegri ma non spinti.
Qui a mio avviso entra in gioco quanto detto in apertura, ovvero che le piastre in carbonio sono arrivate mentre le suole delle scarpe diventavano sempre più alte e voluminose. Perché anche senza piastre, il settore stava andando deciso verso le maxi suole.
Ecco, io è per questo che trovo utili le piastre anche per correre piano, perché se si vuole una suola maxi e molto morbida, la piastra in carbonio diventa utile anche in quel caso. E l'utilità non è tanto legata all'altezza della suola, ma alla morbidezza del materiale. Perché una suola alta ma non eccessivamente morbida non dovrebbe dare problemi, ma più è morbida più diventa instabile. In quel caso la piastra serve anche per dare stabilità e permettere di usare gomme morbidissime e voluminose anche se non si corre benissimo, o anche quando si è stanchi e la tecnica peggiora.
Poi può entrare in gioco anche quanto detto quando si corre forte, cioè che non mi fanno andare più forte ma mi fanno fare meno fatica nell'andare a quel passo. E se accade, in misura minore e meno rilevante, anche quando vado piano, tanto meglio.
Quindi la mia umile opinione è che le scarpa con piastra servano anche per chi corre piano, in certi casi anche a rendere usabili scarpe che non lo sarebbero, o più versatili scarpe che sarebbero troppo selettive.
Chiudo con due precisazioni.
La prima è che ho parlato solo di carbonio, ma più o meno potrei allargare il mio pensiero anche alle piastre in altri materiali. Avendo una Speed 2 mai provata, però non mi sono dilungato aggiungendo quel tema.
La seconda riguarda le scarpe da gara che non ho mai preso né provato. Magari una scarpa più estrema poteva darmi sensazioni differenti e altri spunti. Quindi lascio a voi ampliare la discussione anche lato gara.
Per chi ha letto e vuole sapere le scarpe piastrate che ho o ho usato in passato: Nike Fly Flyknit e Zoom Fly 4. New Balance Fuellcell TC.