Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età..."

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Andrea1969
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da Andrea1969 »

mazzi ha scritto:Credo di potermi rispecchiare in ciò che ha detto Linus...
Ma, oltre che ad un calo motivazionale dovuto ai traguardi già tagliati, nel mio caso ritengo che possa parlarsi anche del desiderio di ritrovare, con l'attività sportiva, certezze e fiducia in se stessi, a dispetto delle disillusioni che hanno accompagnato la "corsa esistenziale" verso quei traguardi e che hanno fatto vacillare valori e/o insegnamenti in cui si credeva fermamente.
(Ri) praticare sport e apprezzare il miglioramento progressivo dei risultati è stato un modo per ritrovare autostima, per dimostrare ai miei occhi che "io valgo", indipendentemente dal fatto che quei risultati possano far sorridere altri atleti.
:wink:
:beer:

Molto belle tutte le risposte ricevute finora, anche se - ribadisco meglio - questo vorrebbe essere una sorta di "thread lento", molto lento, dove le risposte -se arrivano - arrivino in modo del tutto spontanee nei modi e nei tempi che servono a ciascuno per elaborarle. Insomma, una volta tanto sono banditi i cronometri !

Nella frase di Linus trovo una sorta di ammissione che si cela spesso in modo inconscio dietro l'inspiegabile baldanza giovanilistica di molti novelli runner, il cui entusiasmo è spesso DIRETTAMENTE proporzionale all'età.
Dalle risposte già ricevute traggo almeno un paio di spunti di riflessione.

- Siamo istintivamente portati a cercare motivazioni interiori in traguardi complessi rispetto a quelle che sono le nostre potenzialità del momento. A 20 anni correre veloci è un traguardo semplice mentre realizzarsi negli affetti, nel lavoro, nella vita appare un traguardo complesso: e quindi ci si concentra su questi. Da adulti è l'esatto contrario: i traguardi "complessi" o sono diventati definitivamente irraggiungibili oppure sono diventati "semplici" in quanto già realizzati. Viceversa, correre - e farlo velocemente - nel frattempo è diventato qualcosa di terribilmente complicato...e allora viene da buttarsi su quello.

- Come dice il nostro amico sopra, a differenza della "corsa esistenziale" verso i traguardi della vita (efficace metafora), dove la disillusione è sempre lì dietro l'angolo pronta ad appioppare la mazzata, nella corsa i traguardi non tradiscono perchè lì dipendono davvero solo da noi e non anche da altri, da circostanze, da eventi fortuiti, dal caso, insomma da mille variabili che non sono sotto il controllo della nostra volontà. Nella corsa rispodiamo solo a noi stessi, nel bene e nel male.

Comunque la mia curiosità di fondo resta l'impressione (magari errata: chi lo sa) che la scoperta della corsa avvenga di norma terribilmente "tardi" rispetto a quando sarebbe lecito attenderselo. Insomma, come mai i giovani (intendo almeno under 25) "colpiti" da questa passione rappresentano l'eccezione e non invece la norma come sarebbe lecito aspettarsi ? Sarebbe un po' come dire che quelli che giocano a pallone hanno preso confidenza con la palla per la prima volta a 35-40 anni. Perchè da giovani la corsa "non attira" ? Perchè non attira, più in generale, lo "stile di vita" che vi è connesso e che tutti tendono sistematicamente a sottolineare ? Perchè viceversa - come detto all'inizio - l'entusiasmo cresce con l'età (ad onta degli acciacchi, del peso, ecc. ecc.) ?

Per inciso, noto la stessa cosa nelle "anagrafi" delle società dilettantistiche.
Ho provato io a dare una spiegazione sopra partendo dalla prima risposta ricevuta, ma è solo un'ipotesi magari pure un po' teorica. E' questo aspetto che mi incuriosisce e che spero nel tempo venga chiarito dalle vostre risposte.

Di nuovo un saluto.
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Bombo81
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da Bombo81 »

provo a dire anche io la mia su questo argomento che "apre" ad un mondo di opinioni ed esperienze di vita.
io ho iniziato a correre a 27 anni e prima di farlo per sfida con me stesso (scoprendo un mondo di cui mi sono innamorato)
non avrei mai pensato mi potesse piacere, ma cmq mi ero stancato del calcio/calcetto/calciotto... sempre litigi,arrabbiature,incomprensioni, anche con amici "stretti"...
con la corsa mi misuro veramente con me stesso...se sbaglio e' solo colpa mia e se raggiungo degli obiettivi è solo merito mio...
e sono più rilassato! :smoked:
"chi non ha buona testa, ha buone gambe...." RASSEGNATO, sto lavorando sulle seconde...
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PEPPINOBLU
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da PEPPINOBLU »

Guarda caso, in questo momento della mia vita, le parole di Linus sembrano colpire il centro del bersaglio.
Perchè ho iniziato? Mah, dopo una vita di sport agonistico mi è sembrata una soluzione molto favorevole (tempi di preparazione: brevissimi; indipendenza dagli altri nello svolgimento; livelli di soddisfazione altissimi, specie alla fine di una competizione).
Di contro, a volte mi sembra una spirale della morte: è il caso dei periodi di infortunio, durante i quali la smania è enorme, il nervosismo ti assale, l'impotenza ti invade la mente ogni istante.
Ma come, credevo di avere trovato nel running una seconda giovinezza ed ora, con il fisico segnato dagli sforzi e dalla mala sorte, mi ritrovo a piagnucolare e ad essere più infelice di prima?
Allora, cara corsa, perchè ti ho conosciuto?
Non è che ora cerco in te una valvola di sfogo o, ancora peggio, una soddisfazione che, in questo preciso istante, non riesco a trovare in altro?
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TUAREG
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da TUAREG »

variegate le risposte date e le relative motivazioni;
per quanto mi riguarda penso che correre sia, almeno per me, una specie di forma di rispetto verso me stesso; nel senso di iniziare a capire cosa sia il volersi bene.
Penso che ci siano cose che , secondo l'etàe il momento , ci prendono e ci coinvolgono in maniera più evidente.A me aiuta a non pensare al quotidiano , ai problemi che più o meno tutti abbiamo.E il fatto di "prendersi" e pretendersi uno spazio personale lo considero un vero toccasana non solo fisico.
Vero è anche che è iniziata come sfidarmi da solo questa mia passione se solo penso che fino a 6 mesi fa svenivo nel caso non funzionasse l'ascensore :smoked:
Linus in un certo senso ha ragione, gli anni mi hanno aiutato a godermi di più certi momenti,ad assaporarne le essenze in profondità, senza la superficialità della giovinezza.
"La pazienza è la saggezza di coloro che ne hanno il tempo"

"Quando parti per un viaggio, non importa quale sia la destinazione....ricordati soltanto di portare con te un sorriso"
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Fran
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da Fran »

Anche per me è qualcosa di vicino al concetto "dipende solo da me". Io sono una che punta sempre molto in alto, magari non mi è facile ammetterlo, lo tengo per me, ma quando desidero qualcosa la desidero sempre intensamente, e investo moltissimo nel raggiungimento di un obiettivo.
Purtroppo però, anche in giovane età, la vita t'insegna che non tutto dipende dalla tua volontà. Continuo a pensare che la volontà e l'impegno personale abbiano un forte peso, ma ci sono anche altri fattori, inevitabilmente. Fortuna, forze più grandi, volontà dei tuoi prossimi... E così spesso le cose non arrivano. O arrivano diversamente da come avevi cercato di costruirle.

Questa invece è una cosa che dipende solo e unicamente da me. Decidere di uscire a correre anche se piove, crescere, migliorare, decidere se rallentare o mantenere il ritmo stringendo i denti... Ha tutto a che fare col controllo di sè, e l'autoconsapevolezza.

Io di traguardi fondamentali nella vita ne devo ancora tagliare, data la mia giovane età non posso certo parlare di frustrazione, è ancora tutto aperto, e sono portata, da sempre, ad affrontare ogni giorno con positività. Ma le difficoltà sono tante, per un giovane di questi tempi diventa sempre più difficile ottenere riconoscimenti nel lavoro, sempre più difficile anche costruire qualcosa di proprio. E' in questo senso che, probabilmente, vado a riempire un vuoto. Non un vuoto d'anima, o di fiducia, ma un vuoto di possibilità sociali. Senza aver rinunciato a fare la mia parte, a crederci ancora, anzi... Ma con la consapevolezza che una persona, individuo prima di tutto, debba riuscire a riconoscere e a praticare la propria filosofia di vita là dove la vita offre l'opportunità di sperimentarla.
La mia filosofia di vita è fatta di impegno, investimento emotivo, sfida con me stessa, passione... Voglio semplicemente essere me stessa, e stare con me stessa, e cercare me stessa e i miei limiti, in una dimensione che esalti questa ricerca, e non la mortifichi, come capita in altri ambienti.
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Miro 69
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da Miro 69 »

Fran ha scritto:Anche per me è qualcosa di vicino al concetto "dipende solo da me". Io sono una che punta sempre molto in alto, magari non mi è facile ammetterlo, lo tengo per me, ma quando desidero qualcosa la desidero sempre intensamente, e investo moltissimo nel raggiungimento di un obiettivo.
Purtroppo però, anche in giovane età, la vita t'insegna che non tutto dipende dalla tua volontà. Continuo a pensare che la volontà e l'impegno personale abbiano un forte peso, ma ci sono anche altri fattori, inevitabilmente. Fortuna, forze più grandi, volontà dei tuoi prossimi... E così spesso le cose non arrivano. O arrivano diversamente da come avevi cercato di costruirle.

Questa invece è una cosa che dipende solo e unicamente da me. Decidere di uscire a correre anche se piove, crescere, migliorare, decidere se rallentare o mantenere il ritmo stringendo i denti... Ha tutto a che fare col controllo di sè, e l'autoconsapevolezza.

Io di traguardi fondamentali nella vita ne devo ancora tagliare, data la mia giovane età non posso certo parlare di frustrazione, è ancora tutto aperto, e sono portata, da sempre, ad affrontare ogni giorno con positività. Ma le difficoltà sono tante, per un giovane di questi tempi diventa sempre più difficile ottenere riconoscimenti nel lavoro, sempre più difficile anche costruire qualcosa di proprio. E' in questo senso che, probabilmente, vado a riempire un vuoto. Non un vuoto d'anima, o di fiducia, ma un vuoto di possibilità sociali. Senza aver rinunciato a fare la mia parte, a crederci ancora, anzi... Ma con la consapevolezza che una persona, individuo prima di tutto, debba riuscire a riconoscere e a praticare la propria filosofia di vita là dove la vita offre l'opportunità di sperimentarla.
La mia filosofia di vita è fatta di impegno, investimento emotivo, sfida con me stessa, passione... Voglio semplicemente essere me stessa, e stare con me stessa, e cercare me stessa e i miei limiti, in una dimensione che esalti questa ricerca, e non la mortifichi, come capita in altri ambienti.
Vogli farti i complimenti per la proprietà di linguaggio ed i concetti che hai espresso con chiarezza, in un paese dove la normalità è diventata eccezione e i giornalisti sbagliano i verbi, è per me un piacere leggere queste cose.
Le tue parole ti dipingono...
Per quello che mi riguarda, alla soglia dei 41 la corsa è diventata un mezzo per affrontare al meglio tutti i problemi che ci assillano quotidianamente,per trovare un equilibrio non solo fisico ma soprattutto mentale.
Autostima,consapevolezza del proprio corpo e quella sensazione, dopo un'ora di corsa dove invece di sentirti sfinito, ti senti di spingere ancora e di più e pensi ... niente mi potrà più scalfire ora....
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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Fran
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da Fran »

Miro 69 ha scritto:
Fran ha scritto:Anche per me è qualcosa di vicino al concetto "dipende solo da me". Io sono una che punta sempre molto in alto, magari non mi è facile ammetterlo, lo tengo per me, ma quando desidero qualcosa la desidero sempre intensamente, e investo moltissimo nel raggiungimento di un obiettivo.
Purtroppo però, anche in giovane età, la vita t'insegna che non tutto dipende dalla tua volontà. Continuo a pensare che la volontà e l'impegno personale abbiano un forte peso, ma ci sono anche altri fattori, inevitabilmente. Fortuna, forze più grandi, volontà dei tuoi prossimi... E così spesso le cose non arrivano. O arrivano diversamente da come avevi cercato di costruirle.

Questa invece è una cosa che dipende solo e unicamente da me. Decidere di uscire a correre anche se piove, crescere, migliorare, decidere se rallentare o mantenere il ritmo stringendo i denti... Ha tutto a che fare col controllo di sè, e l'autoconsapevolezza.

Io di traguardi fondamentali nella vita ne devo ancora tagliare, data la mia giovane età non posso certo parlare di frustrazione, è ancora tutto aperto, e sono portata, da sempre, ad affrontare ogni giorno con positività. Ma le difficoltà sono tante, per un giovane di questi tempi diventa sempre più difficile ottenere riconoscimenti nel lavoro, sempre più difficile anche costruire qualcosa di proprio. E' in questo senso che, probabilmente, vado a riempire un vuoto. Non un vuoto d'anima, o di fiducia, ma un vuoto di possibilità sociali. Senza aver rinunciato a fare la mia parte, a crederci ancora, anzi... Ma con la consapevolezza che una persona, individuo prima di tutto, debba riuscire a riconoscere e a praticare la propria filosofia di vita là dove la vita offre l'opportunità di sperimentarla.
La mia filosofia di vita è fatta di impegno, investimento emotivo, sfida con me stessa, passione... Voglio semplicemente essere me stessa, e stare con me stessa, e cercare me stessa e i miei limiti, in una dimensione che esalti questa ricerca, e non la mortifichi, come capita in altri ambienti.
Vogli farti i complimenti per la proprietà di linguaggio ed i concetti che hai espresso con chiarezza, in un paese dove la normalità è diventata eccezione e i giornalisti sbagliano i verbi, è per me un piacere leggere queste cose.
Le tue parole ti dipingono...
Per quello che mi riguarda, alla soglia dei 41 la corsa è diventata un mezzo per affrontare al meglio tutti i problemi che ci assillano quotidianamente,per trovare un equilibrio non solo fisico ma soprattutto mentale.
Autostima,consapevolezza del proprio corpo e quella sensazione, dopo un'ora di corsa dove invece di sentirti sfinito, ti senti di spingere ancora e di più e pensi ... niente mi potrà più scalfire ora....

Grazie, troppo buono... :emb: O:)
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piertutor
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da piertutor »

Andrea1969 ha scritto:
Comunque la mia curiosità di fondo resta l'impressione (magari errata: chi lo sa) che la scoperta della corsa avvenga di norma terribilmente "tardi" rispetto a quando sarebbe lecito attenderselo. Insomma, come mai i giovani (intendo almeno under 25) "colpiti" da questa passione rappresentano l'eccezione e non invece la norma come sarebbe lecito aspettarsi ? Sarebbe un po' come dire che quelli che giocano a pallone hanno preso confidenza con la palla per la prima volta a 35-40 anni. Perchè da giovani la corsa "non attira" ? Perchè non attira, più in generale, lo "stile di vita" che vi è connesso e che tutti tendono sistematicamente a sottolineare ? Perchè viceversa - come detto all'inizio - l'entusiasmo cresce con l'età (ad onta degli acciacchi, del peso, ecc. ecc.) ?

Per inciso, noto la stessa cosa nelle "anagrafi" delle società dilettantistiche.
Ho provato io a dare una spiegazione sopra partendo dalla prima risposta ricevuta, ma è solo un'ipotesi magari pure un po' teorica. E' questo aspetto che mi incuriosisce e che spero nel tempo venga chiarito dalle vostre risposte.

Di nuovo un saluto.
La domanda sul perche` la corsa non attiri i giovani e` proprio un DOMANDONE, tant`e` che se ne discute (anche con toni accesi... :ahahah: ) in un 3D che potrebbe essere definito il "fratello" di questo.
Io faccio la mosca bianca tra coloro che gia` hanno risposto: ho cominciato a correre a 13 anni, ed ho continuato (con pause piu` o meno lunghe dall`attivita` agonistica, ma mai smettendo completamente) fino ad ora che ne ho 31 :nonno:
L`impressione che mi sono fatto e` che il tardo "amore" per il running non sia solamente legato alla difficolta` dello "stile di vita" che presuppone: ho conosciuto ragazzi che praticavano il calcio e che osservavano, il giorno prima della partita, le stesse abitudini un po` monastiche (niente uscita con gli amici ed a letto presto! :ronf:) che sono tipiche del runner! Penso che in giovane eta` conti molto l`emulazione: gli sport piu` seguiti sono anche quelli che hanno piu` visibilita`, ai quali ci si puo` appassionare piu` facilmente. E, dato il non eccesso stato dell`atletica italiana ad alti livelli...
In eta` piu` avanzata, invece, credo che ci si avvicini allo sport soprattutto per rimettersi in forma, stare bene con se stessi e con il proprio corpo (e` tardi per sognare di diventare dei campioni! :winner: ); e quale migliore opzione della corsa che, tra l`altro, richiede pochi mezzi (scarpe e pantaloncini) e non troppa organizzazione (si va quando si puo`, non ci sono orari da rispettare)?

Ovvio, questa e` una mia opinione, perche` ai fatidici 40 ancora ci devo arrivare! :mrgreen:
Lorenzo

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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da biglux »

Da "giovane" mi piaceva molto praticare sport di squadra (calcio, basket, ecc.) per socializzare, divertirmi con gli amici, sentirmi parte di un gruppo, magari anche emulare i campioni in tv (come dice piertutor) e la gente che correva la reputavo una massa di sfigati. Da "vecchio" invece amo ritagliarmi uno spazio tutto per me, magari dopo una giornata di lavoro dove sono stato (più o meno forzatamente) a contatto con tanta gente, e "rigenerarmi" con una bella corsa in solitudine, immerso nei miei pensieri. L'idea di una partita di calcio o di basket adesso mi terrorizza: e se mi slogassi una caviglia o mi facessi male ad un ginocchio come farei per la prossima mezza?!? :D
Almeno questo è il mio rapporto con la corsa.
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piertutor
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Re: Ha ragione Linus ? "Le passioni che ci colpiscono in età

Messaggio da piertutor »

biglux ha scritto:Da "giovane" mi piaceva molto praticare sport di squadra (calcio, basket, ecc.) per socializzare, divertirmi con gli amici, sentirmi parte di un gruppo, magari anche emulare i campioni in tv (come dice piertutor) e la gente che correva la reputavo una massa di sfigati. Da "vecchio" invece amo ritagliarmi uno spazio tutto per me, magari dopo una giornata di lavoro dove sono stato (più o meno forzatamente) a contatto con tanta gente, e "rigenerarmi" con una bella corsa in solitudine, immerso nei miei pensieri. L'idea di una partita di calcio o di basket adesso mi terrorizza: e se mi slogassi una caviglia o mi facessi male ad un ginocchio come farei per la prossima mezza?!? :D
Almeno questo è il mio rapporto con la corsa.
Il calcio e` lo sport nazionale, nemmeno i runners possono evitarlo... :mrgreen:
Pero`io gioco in porta!
Lorenzo

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