Condivido pienamente,vince720 ha scritto:Secondo me il problema è che la misurazione è soggetta a troppe variabili e molte volte si discosta molto da quella che può essere la reale realtà.
credo anche che un podista anche non troppo evoluto, ci metta poco a capire se sta andando a fondo lento, medio, veloce o che durante un'uscita sia stanco per l'andatura che sta tenendo, o per i lavori che voleva fare, e di decidere che sia il caso di terminare prima la seduta e riposare.
comunque ritengo che alle prime esperienze sia utile usare il cardiofrequenzimetro per un certo periodo proprio per sviluppare quella sensazione che descrivi sopra.
A mè per esempio è stato molto utile per rendermi conto che esageravo sempre (mentre in bicicletta "sentivo" lo sforzo cardiaco mentre pedalavo anche senza aiuto del cardio quando ho iniziato a correre non riuscivo a rendermi conto dello sforzo mentre correvo).