ognuno ha la sua cilindrata
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Io sono dell'idea che se uno nasce 500 potrà anche andare forte, ma non diventerà mai una Ferrari!
Ma dei vostri interventi mi è piaciuto tanto e concordo pienamente con Corsamatta: siamo noi che ci mettiamo dei paletti di fronte alle nuove esperienze.
Quando dico alle mie amiche che corro la risposta che ricevo è: io non posso e una serie di non ho tempo, mi viene il fiatone, mi annoio.E provare?
Cerco anch'io di non cadere in questo girone infernale, più gli anni passano, più cerco di essere aperta alle nuove esperienze.
Ma dei vostri interventi mi è piaciuto tanto e concordo pienamente con Corsamatta: siamo noi che ci mettiamo dei paletti di fronte alle nuove esperienze.
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Cerco anch'io di non cadere in questo girone infernale, più gli anni passano, più cerco di essere aperta alle nuove esperienze.
Puoi diventare grande, sai? E' tutto qui, nella tua testa! (J.K.Rowling, Harry Potter I )
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Grazie mamy
fra coetanee ci si intende
In effetti io ero d'accordo anche sulla cilindrata ,non ho mai detto che il fisico non conti , ma forse sono stata fraintesa...uff ...è proprio difficile a volte spiegarsi bene solo per iscritto](./images/smilies/eusa_wall.gif)


In effetti io ero d'accordo anche sulla cilindrata ,non ho mai detto che il fisico non conti , ma forse sono stata fraintesa...uff ...è proprio difficile a volte spiegarsi bene solo per iscritto
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Ma sai,secondo me quello che fa veramente la differenza è il riuscire a buttare il cuore aldilà dell'ostacolo,e se non c'è testa non può esserci cuore....ziocosta ha scritto:sono contento che l'argomento tira, io parlavo sempre a pari cilindrata, la differenza fra atleti della stessa cilindrata e allenamento la fa la tigna , o la mente, la caparbietà, la sopportazione della sofferenza, ci sono tantissimi fattori in gioco, noi siamo sul generico è chiaro, non vi è successo mai che vi sembra di essere al massimo e oltre poi qualcuno che non temete vi passa e voi aumentate subito per ripassarlo, questa è mente, è un connubbio perfetto di fattori diversi che fanno la differenza fra atleta di altissimo livello e fuoriclasse, per entrambi la cilindrata è quella massima e l'allenamento pure, ma se vince quasi sempre uno dei 2 vuol dire che sa soffrire di più, sa spingersi mentalmente più avanti dell'altro è diffilice pensare che ha trovato sempre giornate migliori chissà!
tempo fa ho incontrato bordin e sorpreso che l'avessi riconosciuto gli ho detto:il mio divano è ancora sgualcito da qunto lo ho stropicciato quando hai lasciato vakiuru in quella curva a destra, mi hai dato emozioni indimenticabili, e lui sorpreso rispondeva, io sono solo uno che corre, non pensavo di causare questo. questi sono i campioni.

per poter arrivare.....è necessario partire....
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Bella questa cosa della cilindrata! Io mi definisco come la mia macchinina, un diesel 1400. Il diesel a freddo non va, ha bisogno di scaldarsi, e io ci metto un 30-40 minuti per capire che sto correndo. E non ha la ripresa del benzina (ripetute?). Però il diesel consuma pochissimo (ah ecco perchè i pantaloni stringono...), e quindi con poco carburante ci si possono fare tanti chilometri (a 50 sono arrivata). Chiaro: la "velocità di soglia" di un 1400 non è quella di un 2000 turbo, ma al traguardo arrivano entrambi! L'importante è godersi il tragitto! 

Il mio blog per il running: http://sarah-burgarella.blogspot.com/
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Io non esprimero la mia opinione in modo formale ma ,cercherò di riassumervi un fatto di storia che penso ognuno di noi abbia almeno 1 volta nella vita sentito di sfuggita: poi chi ha orecchie per intendere intenda!
Questa è la storia di Wilma Rudolph:
Wilma quando era nata pesava solo 2 kg ed era la ventesima di 22 figli in una umile famiglia di colore del Tennessee: era il 23 giugno 1940.
Essa riusci a sopravvivere alla nascita prematura, ma questo non le evitò di sviluppare una salute estremamente cagionevole che le causò, nei primi anni di vita, una lunghissima serie di malattie, culminanti nella deformazione e nell'indebolimento del piede destro a causa di una poliomenite. Wilma ricorderà alcuni anni dopo: "il medico aveva detto che non sarei più riuscita a camminare. Mia madre disse che avrei potuto e io credetti a lei!"
Dopo anni di esercizi di riabilitazione e di costanti incoraggiamenti da parte di sua madre, dei fratelli e delle sorelle, all'età di 12 anni Wilma era finalmente in grado di camminare senza il sostegno si stampelle, sostegni di altro genere o scarpe correttive , sviluppando un andatura ritmica che, a detta dei medici, poteva già esere un miracolo.
Ma Wilma non si fermò e decise di diventare un atleta, iniziando a praticare atletica leggera e specializandosi poco per volta nelle gare su pista. Alla prima gara che s'iscrisse taglio il traguardo per ultima e per mesi continuò ad arrivare ultima. Tutti le dicevano di smetere, ma lei non si arrese finchè finalmente vinse una gara. E? poi un altra. E? un altra ancora...
All'età di 16 anni faceva parte della staffetta olimpica americana che vinse la medaglia di bronzo nella 4x100.
Fu nel settembre del 1960 alle olimpiadi di Roma che Wilma entrò nella storia diventando la prima donna americana ad aggiudicarsi 3 ori olimpici nei 100 e 200 metri e nella staffetta 4x100. Alla fine ,la ragazza alla quale era stato deto che non avrebbe mai più potuto camminare, diventò una delle atlete più famose di tutti i tempi...e lei era partita con una cilindrata di un motorino ma col tempo e riuscita a cambiare la sua cilindrata facendola diventare come minimo un 2000 turbo( a benzina
)
Disse Henry Ford: "che tu creda di farcela o no avrai comunque ragione" questo ragazzi/e stò a significare che le credenze sono il filtro della mente! quindi meditate gente, meditate su cosa fate credere alla vostra mente!!!
Questa è la storia di Wilma Rudolph:
Wilma quando era nata pesava solo 2 kg ed era la ventesima di 22 figli in una umile famiglia di colore del Tennessee: era il 23 giugno 1940.
Essa riusci a sopravvivere alla nascita prematura, ma questo non le evitò di sviluppare una salute estremamente cagionevole che le causò, nei primi anni di vita, una lunghissima serie di malattie, culminanti nella deformazione e nell'indebolimento del piede destro a causa di una poliomenite. Wilma ricorderà alcuni anni dopo: "il medico aveva detto che non sarei più riuscita a camminare. Mia madre disse che avrei potuto e io credetti a lei!"
Dopo anni di esercizi di riabilitazione e di costanti incoraggiamenti da parte di sua madre, dei fratelli e delle sorelle, all'età di 12 anni Wilma era finalmente in grado di camminare senza il sostegno si stampelle, sostegni di altro genere o scarpe correttive , sviluppando un andatura ritmica che, a detta dei medici, poteva già esere un miracolo.
Ma Wilma non si fermò e decise di diventare un atleta, iniziando a praticare atletica leggera e specializandosi poco per volta nelle gare su pista. Alla prima gara che s'iscrisse taglio il traguardo per ultima e per mesi continuò ad arrivare ultima. Tutti le dicevano di smetere, ma lei non si arrese finchè finalmente vinse una gara. E? poi un altra. E? un altra ancora...
All'età di 16 anni faceva parte della staffetta olimpica americana che vinse la medaglia di bronzo nella 4x100.
Fu nel settembre del 1960 alle olimpiadi di Roma che Wilma entrò nella storia diventando la prima donna americana ad aggiudicarsi 3 ori olimpici nei 100 e 200 metri e nella staffetta 4x100. Alla fine ,la ragazza alla quale era stato deto che non avrebbe mai più potuto camminare, diventò una delle atlete più famose di tutti i tempi...e lei era partita con una cilindrata di un motorino ma col tempo e riuscita a cambiare la sua cilindrata facendola diventare come minimo un 2000 turbo( a benzina

Disse Henry Ford: "che tu creda di farcela o no avrai comunque ragione" questo ragazzi/e stò a significare che le credenze sono il filtro della mente! quindi meditate gente, meditate su cosa fate credere alla vostra mente!!!

Ultima modifica di Salvatore il 22 ott 2008, 20:27, modificato 1 volta in totale.
Ogni obiettivo è come un sogno con le gambe: è destinato a condurvi da qualche parte!
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
scusate una domanda che ho già fatto in precendenza, sbaglio o quelli più alti avendo una falcata più lunga hanno vantaggio rispetto ad atleti più bassi?
secondo me hanno vantaggio
e se è così non è giusto xò


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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Prova a chiederlo a Bolt forse lui ne sa qualcosaChicca82 ha scritto:scusate una domanda che ho già fatto in precendenza, sbaglio o quelli più alti avendo una falcata più lunga hanno vantaggio rispetto ad atleti più bassi?secondo me hanno vantaggio
e se è così non è giusto xò


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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Il fatto è che come mi disse un giorno Teomat"la potenza non è nulla senza controllo",quindi se sei più alto vai più forte solo se sai sfruttare tale dono...uno alto non avrà mai le frequenze di un piccoletto e questo lo si vede bene nelle donne,le quali vengono quasi svantaggiate dal fattore altezza per via della mancanza di tono muscolare...poi se ti fai come (quella a cui han tolto le medaglie di Sidney.....mi sfugge il nome) oppure sei una cavallona allla Griffith allora la musica cambia.Chicca82 ha scritto:scusate una domanda che ho già fatto in precendenza, sbaglio o quelli più alti avendo una falcata più lunga hanno vantaggio rispetto ad atleti più bassi?secondo me hanno vantaggio
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
dici che un corpo tappo è più performante? e se fosse alto e ben allenato quanto quello basso? boh io non ci sto capendo nulla, a me capita di passare dei cavalloni quando sto andando magari con un andatura media x me, mentre loro con 3 passi ne fanno 10 dei miei sarà l'impressione ma secondo me stanno avanti! poi forse dipende anche dal fatto se si parla di velocisti o maratoneti? bohh
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Re: ognuno ha la sua cilindrata
Questo sicuramente,alti e magri in maratona ok,ma piccoli e magri è meglio e questo lo si vede nei Keniani e negli Etipoi soprattutto.Per i velocisti (mi è tornato in mente il nome della Bombata Marion JonesChicca82 ha scritto:dici che un corpo tappo è più performante? ............ poi forse dipende anche dal fatto se si parla di velocisti o maratoneti? bohh



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