Eccoci qua a provare a mettere giù in poche parole l'esperienza di una corsa bellissima...
...se devo dirla tutta, quando, qualche giorno prima della gara, l'organizzazione aveva imposto le scarpe da Trail viste le condizioni del percorso, mi ero un pochettino spaventato

, sapevo che il percorso/dislivello era impegnativo, e avevo paura di non riuscire a passare il cancello di Valcroce (33.7 km) nel limite delle 6 ore.
Venerdì pomeriggio, al ritiro pettorali, vengo informato che il percorso è stato modificato a causa 40 cm di neve, e che l'arrivo sarà effettivamente a Valcroce, prima del tratto più impegnativo, allungando di conseguenza il tratto in città, in modo da raggiungere cmq la distanza regina, mi tranquillizzo e decido di partire ugualmente con le scarpe da Trail, come consigliato dall'organizzazione

.
Sabato mattina sono pronto e carico, e poco prima della partenza consegno la sacca, faccio qualche foto di rito con la mia fotoreporter personale ( indovinate un po' chi

) e mi infilo in zona partenza assieme ad altri circa 500 atleti/pazzi/incoscienti/temerari...
...alle 7:30 con una temperatura "fresca" il sindaco di Brixen dà il via alla Maratona con lo sparo di una pistola che sembra uscita direttamente da un film di Sergio Leone, e parte l'avventura, i primi metri si snodano tra le vie di una Bressanone già abbastanza sveglia e agli angoli delle vie ci sono già dei tifosi che ci incitano al grido di Brafo Brafo e Zuper Zuper...
...uscendo dal centro ci infiliamo in una strada dritta e piana che costeggia il fiume e mentre vengo superato più o meno da chiunque mi godo il paesaggio e decido di mantenere l'andatura regolare, tanto poi ci sarà da "arrampicarsi". Al 6° km si gira, si attraversa l’Isarco, si lascia l'asfalto e si ritorna verso Brixen su una spettacolare pista ciclabile in terra battuta tra vigneti, sottobosco e sempre accostata il fiume, e si arriva al 11 km circa dove trovo il secondo ristoro e l'inizio della salita, bella e dolce, a tratti asfaltata e a tratti nel bosco o nei prati, il paesaggio si fa sempre più bello e dai bordi della strada o dai balconi delle case risuona sempre Brafo Brafo o Zuper Zuper

...
...di buon passo, con ristori sempre abbondanti e puntuali , dopo aver anche incrociato un suonatore di quella strana tromba lunghissima della pubblicità della Ricola ( non so come si chiama lo strumento perdonatemi ) arrivo al 18 km ( ai piedi della funivia che porta a Valcroce ) , zona di cambio della seconda staffetta, dove trovo tantissima gente che urla Brafooo Brafoooo e trovo la mototata

che mi spara una serie di foto in sequenza degne dell'arrivo di Bolt ai 100 Olimpici, un bacio alla sposa, un bicchiere di Coca Cola e via...
...il percorso cambia, si sale in maniera molto più decisa in mezzo al bosco, su una larga via in mezzo agli alberi e nel silenzio più bello

alterno tratti di corsa (pochi) a tratti di camminata (il resto), si arriva cosi al 25 km circa, dove la strada si fa di nuovo "corribile" e in un lungo saliscendi tra asfalto e prati si arriva al 31km dove arriva la parte secondo me più dura di questa edizione della Maratona, si lascia l'asfalto per l'ultima volta e si prende una strada sterrata di montagna che tira , ma tira tanto, siamo tutti a camminare, ma ci godiamo le montagne innevate tutto attorno e l'aria che si fa sempre più frizzante, mentre a terra si vedono i primi cumuli di neve e l'aria profuma di resina e di "buono".
Dal 35/36° km il percorso diventa un sentiero di montagna tracciato in mezzo alla neve, si attraversano ponticelli innevati/ghiacciati, ruscelli improvvisati, fango, di tutto insomma, mi fermo anche a fare il pip-stop ( fare pipì sulla neve fresca a 2050 m non ha prezzo ), saluto qualche gruppetto di escursionisti che al grido dell'ormai celebre Brafo Brafo mi danno una bella scossa di Adrenalina... le ginocchia mi fanno male e mi concedo qualche secondo di "anestesia" buttandimi in ginocchio nella neve.
Riprendo la corsa, in una leggere discesa sento che stà per arrivare un crampo, non arriva, manca poco, sento lo speaker, taglio il traguardo, vedo la mototata e le corro incontro, ormai ho finito, la abbraccio e lei mi fà il servizio fotografico degno stavolta di Bolt ai 200 Olimpici.
Le ragazze dell'organizzazione mi corrono dietro per mettermi al collo la Medaglia e darmi la Maglietta da Finisher, c'è l'ho fatta, è stata una FIGATA !
Voglio ringraziare in primis la mia dolce mototata

che ha avuto una pazienza enorme ad aspettarmi di qua e di là, e tutti gli amici del forum che mi hanno seguito e incoraggiato (Alberto, Tommaso, Andrea, Claudio, Daniele, Marcello, Francesca, Zaffa, Panros e perdonatemi se ho scordato qualcuno

), ma in particolare un utente speciale, il mio amico e guerriero Fabio

, per avermi fatto scoprire questa manifestazione della quale ignoravo l’esistenza e per aver sempre creduto che potessi farcela !