Uso del cardiofrequenzimetro 2
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
@Doriano quindi il fatto che la mia z1 impostata in base alla San corrisponda alla z2 se imposto in base alla FCmax, non compromette il lavoro "basso" per migliorare il passo in base agli stessi bpm giusto? Per curiosità, tu come hai impostato il tuo? Riesci a correre in z1 (qualora tu abbia impostato in base alla FCmax e non alla San) , perché attualmente riesco solo a camminare (col limite 110 bpm del 50/60% fcmax appunto)
Grazie
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
allora: io non corro con le fasce e quindi non ho impostato nulla.
dico solo che se la SAN è il 10% sotto la FCmax (ipotesi) ovvio che cambiano le zone, sulla frequenza puntuale che devi usare
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fai correre anche tu il porcellino
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- Ultramaratoneta
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
Ok, grazie per avermi risposto, però chiedevo una cosa leggermente differente riguardo le zone, ho fatto un casino lo so, però era per specificare il tutto. Nel dubbio terrò allora il limite della z1 impostata in automatico dal garmin con la San, anche se i bpm son molto più alti (z1 limite 134bpm San contro 110bpm FCmax )
Grazie ancora per la disponibilità
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- Novellino
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
Salve a tutti, sono nuovo del forum e spero di non commettere errori.
Ho 49 anni, corro esclusivamente a livello amatoriale da 7/8 anni, prima solo outdoor e da circa 3 anni, purtroppo, solo indoor su tapis roulant. Da qualche mese ho deciso di basare i miei allenamenti sulle zone cardio, tarate tenendo conto della frequenza cardiaca di riserva.
Quello che mi chiedo è se per stabilire la zona cardio nella quale ci si è allenati si deve tenere conto della media battiti a fine allenamento, oppure si deve rimanere nella zona target per tutto la durata della corsa, anche a costo di diminuire la velocità. Faccio un esempio per cercare di essere il più chiaro possibile: decido di allenarmi in zona 2 che per me va dai 129 ai 139 battiti, nonostante il ritmo costante nei 60’ di corsa, a causa della deriva cardiaca (per me purtroppo molto ampia soprattutto in estate), la fc tocca la zona 3 e spesso anche la 4. Nonostante ciò, a fine allenamento la mia frequenza media è di 136/137, quindi in piena zona 2. Posso dire di aver rispettato la zona target?
Mi scuso per il mio linguaggio per nulla tecnico e per la lungaggine. Spero comunque che mi possiate dare una mano a capire meglio. Grazie tante.
Ho 49 anni, corro esclusivamente a livello amatoriale da 7/8 anni, prima solo outdoor e da circa 3 anni, purtroppo, solo indoor su tapis roulant. Da qualche mese ho deciso di basare i miei allenamenti sulle zone cardio, tarate tenendo conto della frequenza cardiaca di riserva.
Quello che mi chiedo è se per stabilire la zona cardio nella quale ci si è allenati si deve tenere conto della media battiti a fine allenamento, oppure si deve rimanere nella zona target per tutto la durata della corsa, anche a costo di diminuire la velocità. Faccio un esempio per cercare di essere il più chiaro possibile: decido di allenarmi in zona 2 che per me va dai 129 ai 139 battiti, nonostante il ritmo costante nei 60’ di corsa, a causa della deriva cardiaca (per me purtroppo molto ampia soprattutto in estate), la fc tocca la zona 3 e spesso anche la 4. Nonostante ciò, a fine allenamento la mia frequenza media è di 136/137, quindi in piena zona 2. Posso dire di aver rispettato la zona target?
Mi scuso per il mio linguaggio per nulla tecnico e per la lungaggine. Spero comunque che mi possiate dare una mano a capire meglio. Grazie tante.
Connesso
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- Top Runner
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
No tendenzialmente devi stare interamente nel target. Poi soprattutto con il caldo capita di andare in deriva e ci può stare una parte più o meno consistente in z3, ma tenderei (se lo scopo dell'allenamento è stare in z2) a preferire di rallentare.
Per capire perché va inteso così basta un esempio estremo: se fai ripetute brevi a cannone in z5 con recupero camminando, capace che la media dell'esercizio cada nella z2...ma ovviamente non hai fatto un allenamento da z2
Per capire perché va inteso così basta un esempio estremo: se fai ripetute brevi a cannone in z5 con recupero camminando, capace che la media dell'esercizio cada nella z2...ma ovviamente non hai fatto un allenamento da z2
Il mio diario tra pesi corsa e (ogni tanto) dieta
5k 19.07 (passaggio test) 10k 38.34 (test pista 01/22)
21k 1h23.23(Roma Ostia '22)
42k 2h58.47 (Milano '22)
6h 70.4km (Grosseto '24)
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
Grazie per la gentile e chiara risposta
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
ti do un consiglio che almeno con me funziona . se devi correre in z2 metti l'orlologio dove vedi i battiti ma sotto il valore diviso in decimali 2.1 2.2 etc . cerca di stare al massimo a metà se vedi che inizia a salire e va oltre rallenta e la riporti sotto la metà. quando non è piu gestibile nemmeno rallentando beh .. cammini! fai scendere un po e poi riparti . io faccio così e faccio uscite interamente in zona 2 , se poi per un po va a 3.0 3.1 amen significa che dovevo rallentare prima . non ha senso insistere a correre sul posto per non fermarsi, si va troppo piano e probabilmente camminando sei anche piu veloce .. devi un attimo calibralo su te stesso e trovare i modi di tenerti basso .
poi ci puo' essere la giornata no che in zona 2 non ci stai manco se preghi e in quel caso io semplicemente sto il piu basso che posso ricordando un po ance il ritmo che tenevo nelle precedenti uscite . di certo non corro a metà z3 o oltre
non ha senso nemmeno dire di aver corso in zona 2 quando eri alla fine della zona 2 . devi starci all'inizio /metà
poi ci puo' essere la giornata no che in zona 2 non ci stai manco se preghi e in quel caso io semplicemente sto il piu basso che posso ricordando un po ance il ritmo che tenevo nelle precedenti uscite . di certo non corro a metà z3 o oltre
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
Grazie!!
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
Buongiorno a tutti
Oggi ero uscito per i miei soliti 13k tranquilli, poi ho notato che mi sono involontariamente stabilizzato su un lento svelto ed ero più a mio agio che tenendo il lento, soprattutto a livello cardiaco.
Poi gli ultimi 3 km ho dato un filo di gas, spingendo praticamente a tutta nell'ultimo km.
Tutto ciò per chiedervi, può essere reale la FC max rilevata alla fine? Potrebbe starci ancora qualche bpm in più visto che avevo comunque già fatto 12k?
Allego grafico e grazie come sempre

Oggi ero uscito per i miei soliti 13k tranquilli, poi ho notato che mi sono involontariamente stabilizzato su un lento svelto ed ero più a mio agio che tenendo il lento, soprattutto a livello cardiaco.
Poi gli ultimi 3 km ho dato un filo di gas, spingendo praticamente a tutta nell'ultimo km.
Tutto ciò per chiedervi, può essere reale la FC max rilevata alla fine? Potrebbe starci ancora qualche bpm in più visto che avevo comunque già fatto 12k?
Allego grafico e grazie come sempre


HM 1h33'35" (Pisa '22) | M 3h54'34" (Paris '25)
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2
Ciao a tutti domani vorrei fare un esperimento
Corretta in zona 2 il mio massimo senza modificare le zone Garmin è 121.
Già so che per molto tempo dovrò fermarmi per far abbassare la frequenza.
Ha senso questo allenamento?
A lungo raggio porterà dei benefici?
Corretta in zona 2 il mio massimo senza modificare le zone Garmin è 121.
Già so che per molto tempo dovrò fermarmi per far abbassare la frequenza.
Ha senso questo allenamento?
A lungo raggio porterà dei benefici?