L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Discussioni sui vari tipi di appoggio e stile di corsa

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wmic
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da wmic »

Molto interessante l'analisi tecnica di Bodyc.
Io ho però delle domande che mi lasciano perplesso. Ok all'azione naturale del piede, ma da lì alla pratica della corsa ci passano cambiamenti sostanziali, no?; nello specifico: l'asfalto e la scarpa. In particolare sono portato a pensare che l'azione della scarpa porti l'atleta a usarla come un attrezzo, in maniera il più possibile proficua, anche alterando l'azione di corsa rispetto a quella a piede scalzo. Per fare un paradosso è come un astista che trascura l'asta, ma salta verso l'alto alla fosbury con l'asta in mano, per enfatizzare la naturalezza del gesto. Chiaro che attualmente la scuola italiana spinge molto sull'appoggio avanzato del piede nello sprint e mezzofondo, ma non sono tutte rose e fiori, nè a livello di prestazioni, nè di infortuni. Vedi Andrew Hawe e Licciardello. :barella:
Senza dubbio ho visto anch'io correre delle atlete etiopi con una straordinaria leggerezza di appoggio che è chiaramente un'ottima impostazione, redditizia e soffice; però trovo semplicistico e pericoloso focalizzare tutto sul primo appoggio e pensare che basti farlo pochi cm più avanti per risolvere tutto immediatamente.
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Bodyc
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da Bodyc »

wmic ha scritto:Molto interessante l'analisi tecnica di Bodyc.
Io ho però delle domande che mi lasciano perplesso. Ok all'azione naturale del piede, ma da lì alla pratica della corsa ci passano cambiamenti sostanziali, no?; nello specifico: l'asfalto e la scarpa. In particolare sono portato a pensare che l'azione della scarpa porti l'atleta a usarla come un attrezzo, in maniera il più possibile proficua, anche alterando l'azione di corsa rispetto a quella a piede scalzo.
Non entro nel merito della "tecnica atletica della corsa" perchè non mi compete. IMHO il tuo punto di vista è parziale, nel senso che non tiene in considerazione degli aspetti che per forza di cose fanno parte di noi come "animali". Mi spiego meglio....

Bisogna prima di tutto contestualizzare cosa si intende per "naturale": il nostro piede (e non solo quello) è inalterato da millenni, bisogna quindi guardarlo in funzione della sua natura (iniziale). In passato (molti anni fa :P) camminavamo (e correvamo) a piedi scalzi, o con qualche "scarpa" rudimentale, il piede e il modo di camminare doveva quindi metterci nella condizione di svolgere le più differenti attività (cacciare, spostarsi etc...). Come scrivevo in altri post in pochi vedono uno stretto parallelismo tra la corsa e la deambulazione: in realtà non vi sono sostanziali differenze. Proviamo ad immaginare di trovarci in riva ad una spiaggia con i piedi immersi in acqua: vogliamo tornare alla nostra sdraio ma il tragitto è pieno di cocci, pezzi di conchiglie taglienti etc... come procederesti (sia camminando che correndo)? di cewrto non ti lanceresti alla "cieca", ma con "sensibilità" ed attenzione poserai il piede (o meglio l'avampiede!) al suolo! La "psicologia" dell'azione non cambierebbe sia con una corsa, che con una camminata "in avanti o all'"indietro". Oggi giorno non abbiamo di questi problemi, giustamente tu parli di scarpe e asfalto.
Le scarpe (il 99% in commercio) hanno la funzione di proteggere in maniera eccessiva il piede, rendendolo poco "sensibile" (e desensibilizzando anche il resto del corpo... che ci darà un "segnale" forte solo nel momento in cui raggiunge il punto di "non ritorno" = trauma); inoltre le scarpe hanno una forma molto spesso opposta a quella del piede: costringendolo così ad assumere una "postura" impropria. Questo e la "comodità" dell'asfalto portano proprio ad utilizzare il piede in maniera differente, ma solo sui modelli di movimento più frequentemente utilizzati... in genere: corsa e camminata in avanti.

Ma c'è anche molto altro :smoked:
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Jollyroger
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da Jollyroger »

Sempre più interessante. :)
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POD4PASSION
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da POD4PASSION »

mumble mumble...non ho capito bene il tuo esempio, ma credo che la questione, sia semplicemente decifrabile attenendosi alla fisica, ovvero, se siamo rilassati l'avampiede scende piu in basso del tallone a causa della gravita :D

quindi sarà il primo impatto sul terreno sia di lato che dietro, mentre camminando in avanti, essendo la gamba tesa al passo in avanti, si avra per forza di cose il tallone come primo appoggio sul terreno, tranne per coloro che hanno il 62 di piede.
detto questo, non entro in merito su quale sia l'appoggio migliore, anche perchè non ne sono in grado, ma a sensazione lavorare solo con la punta del piede a lungo andare potrebbe portare per come la vedo io a fratture del metatarso.


Ora se non ricordo male invece, il tallone è congeniato in modo tale appunto, da resistere all'impatto del terreno e scaricare per mezzo poi della spinta sul metatarso, VIceversa si avrebbe invece un impatto sul punto esatto dove poi si dovrebbe spingere, con conseguente contraccolpo. :nonzo:
Cio che si ama non si possiede.
lentamente.....ma inesorabilmente
La verità null'altro è che il proprio punto di vista
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Bodyc
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da Bodyc »

POD4PASSION ha scritto: - mumble mumble...non ho capito bene il tuo esempio,
- credo che la questione, sia semplicemente decifrabile attenendosi alla fisica, ovvero, se siamo rilassati l'avampiede scende piu in basso del tallone a causa della gravita :D
- mentre camminando in avanti, essendo la gamba tesa al passo in avanti, si avra per forza di cose il tallone come primo appoggio sul terreno
- a sensazione lavorare solo con la punta del piede a lungo andare potrebbe portare per come la vedo io a fratture del metatarso.
- Ora se non ricordo male invece, il tallone è congeniato in modo tale appunto, da resistere all'impatto del terreno e scaricare per mezzo poi della spinta sul metatarso, VIceversa si avrebbe invece un impatto sul punto esatto dove poi si dovrebbe spingere, con conseguente contraccolpo. :nonzo:
- se mi dici cosa non ti è chiaro posso "riformularlo" :)
- ottima intuizione, va da se che "quasi" tutti si muovono con il corpo (e non solo il piede/caviglia) NON rilassato, a sfavore della forza gravità
- seguendo il discorso del punto precedente (utilizzare il corpo a favore della gravità) e riducendo il ritmo e ampiezza del movimento (in questo caso deambulazione) si "atterra" sempre sulle "punte" (a piedi scalzi)... gli infanti ce lo dimostrano, dal momento in cui iniziamo a camminare lo facciamo in quel modo (e il bambino non ha una struttura muscolare che gli permetta di lavorare contro la gravità... è costretto ad utilizzare il corpo in maniera efficace ed efficiente) solo DOPO cambiamo la modalità (non sto qui a spiegare il perché) di camminare.
- cioè? qui non ti seguo io... mica dobbiamo "prendere a calci con le punte dei piedi il terreno", al contrario l'atterraggio è molto leggero... tutti (o quasi) i "gesti atletici" avvengono sulle "punte dei piedi" ci sarà un perchè :P
- scusa ma allora l'arco del piede a cosa serve?? ](*,)
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POD4PASSION
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da POD4PASSION »

Bodyc ha scritto:
POD4PASSION ha scritto: - mumble mumble...non ho capito bene il tuo esempio,
- credo che la questione, sia semplicemente decifrabile attenendosi alla fisica, ovvero, se siamo rilassati l'avampiede scende piu in basso del tallone a causa della gravita :D
- mentre camminando in avanti, essendo la gamba tesa al passo in avanti, si avra per forza di cose il tallone come primo appoggio sul terreno
- a sensazione lavorare solo con la punta del piede a lungo andare potrebbe portare per come la vedo io a fratture del metatarso.
- Ora se non ricordo male invece, il tallone è congeniato in modo tale appunto, da resistere all'impatto del terreno e scaricare per mezzo poi della spinta sul metatarso, VIceversa si avrebbe invece un impatto sul punto esatto dove poi si dovrebbe spingere, con conseguente contraccolpo. :nonzo:
- se mi dici cosa non ti è chiaro posso "riformularlo" :)
- ottima intuizione, va da se che "quasi" tutti si muovono con il corpo (e non solo il piede/caviglia) NON rilassato, a sfavore della forza gravità
- seguendo il discorso del punto precedente (utilizzare il corpo a favore della gravità) e riducendo il ritmo e ampiezza del movimento (in questo caso deambulazione) si "atterra" sempre sulle "punte" (a piedi scalzi)... gli infanti ce lo dimostrano, dal momento in cui iniziamo a camminare lo facciamo in quel modo (e il bambino non ha una struttura muscolare che gli permetta di lavorare contro la gravità... è costretto ad utilizzare il corpo in maniera efficace ed efficiente) solo DOPO cambiamo la modalità (non sto qui a spiegare il perché) di camminare.
- cioè? qui non ti seguo io... mica dobbiamo "prendere a calci con le punte dei piedi il terreno", al contrario l'atterraggio è molto leggero... tutti (o quasi) i "gesti atletici" avvengono sulle "punte dei piedi" ci sarà un perchè :P
- scusa ma allora l'arco del piede a cosa serve?? ](*,)
Ovvio che non si debba prendere a calci il terreno :D ma nel momento esatto che si impatta sul terreno, come sicuramente sai, si crea una forza antagonista, la quale deve essere scaricata, ora se appoggiamo come primo impatto le punte del piede, la forza che si genere vove andrai a scaricarla?.

devo scappare magari continueremo piu avanti? :D

Un ultima cosa...non credo sia dovuto l'appoggio del tallone da una modificata postura nel tempo, ma semplicemente da uno svilutto scheletrico che porta ad avere gli arti molto piu lunghi che da bambini.

Per confutare questa ipotesi ti proporrei di provare a correre sul posto appoggiando per primo il tallone :mrgreen:
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da Bodyc »

POD4PASSION ha scritto: - nel momento esatto che si impatta sul terreno, come sicuramente sai, si crea una forza antagonista, la quale deve essere scaricata, ora se appoggiamo come primo impatto le punte del piede, la forza che si genere vove andrai a scaricarla?.

- Un ultima cosa...non credo sia dovuto l'appoggio del tallone da una modificata postura nel tempo, ma semplicemente da uno svilutto scheletrico che porta ad avere gli arti molto piu lunghi che da bambini.

- Per confutare questa ipotesi ti proporrei di provare a correre sul posto appoggiando per primo il tallone :mrgreen:

- parlare di punta del piede effettivamente è fuorviante, perchè vuole dire tutto e nulla ... forse qui trovi 2 info in più http://www.corsanaturale.it/Sezione%20T ... k.facebook appena ho tempo scriverò di più a riguardo. Ad ogni modo, il nostro piede possiede un "arco" che se utilizzato ha la funzione proprio di "scaricare" ed assorbire lo shock dell'impatto... se "atterri" sul tallone il "l'onda" di impatto sale e arriva fino alla cervicale (prova i test suggeriti prima)

- qui il discorso è un po complesso e si entra più in campo psicologico e di apprendimento... il bambino, nelle prime fasi di vita, impara e apprende per emulazione (in genere dai genitori e parenti): istintivamente utilizza, come detto, quello che gli riesce meglio ma poi (quando il la sua muscolatura diventa più "forte") sostituisce il modello inconscio con uno conscio (che poi diverrà il principale) appreso "copiando" quello che vede attorno a se. Ma questo vale non solo per la deambulazione. Inoltre se notiamo il bambino (quando ancora deve "stare in piedi" facendo affidamento solo sulla sua struttura del corpo) è perfettamente in linea con la gravità, solo dopo si allontana dalla "plumb line"

- no grazie ci tengo alla mia salute :)
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Calogero
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da Calogero »

wmic ha scritto:Molto interessante l'analisi tecnica di Bodyc.
Io ho però delle domande che mi lasciano perplesso. Ok all'azione naturale del piede, ma da lì alla pratica della corsa ci passano cambiamenti sostanziali, no?; nello specifico: l'asfalto e la scarpa. In particolare sono portato a pensare che l'azione della scarpa porti l'atleta a usarla come un attrezzo, in maniera il più possibile proficua, anche alterando l'azione di corsa rispetto a quella a piede scalzo. ...
Premetto che io ho sempre corso d'avampiede ma questa tua tesi, che già altre volte avevi posto, mi incuriosisce molto
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Calogero
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da Calogero »

POD4PASSION ha scritto:... come sicuramente sai, si crea una forza antagonista, la quale deve essere scaricata, ora se appoggiamo come primo impatto le punte del piede, la forza che si genere vove andrai a scaricarla?.

...
con la pronazione?
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da davide1977 »

Gia risposto nell'altro post :wink: ma ripeto:
La corsa di avampiede è la piu naturale ma camminando lo è la rullata classica.Questo perchè le forze in gioco sono differenti
Comunque,visto che ti interessa le questione sicuramente questa è una sezione che fa per te :thumleft:
http://www.runningforum.it/viewforum.php?f=65
:beer:

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