L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
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L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Quale secondo voi, la tecnica più efficiente per correre?
Io corro appoggiando prima il mesopiede, e poi spingo con l'avampiede.
http://www.podistidoc.it/articoli/2802/ ... iusta_.htm
http://www.youtube.com/watch?v=4Qk58tD_ ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=hsUfo_jHQ60
Io corro appoggiando prima il mesopiede, e poi spingo con l'avampiede.
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Ultima modifica di Alba il 9 ott 2011, 10:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Semplicemente che la rullata naturale del piede e la rullata del piede all'interno di una scarpa ammortizzata per me non sono proprio la stessa cosa.Forrest75 ha scritto:non ho capito cosa vuoi dire...Barbara ha scritto: Questa è la rullata del piede con scarpe ammortizzate, non proprio quella naturale naturale quando si corre
E' un po' come dire che l'andatura motorizzata naturale in autostrada è di 130km/h. Non ha niente di naturale

Correndo con scarpe minimaliste ci vuole un attimo a prendere l'abitudine di passare da una rullata tallone-mesopiede-avampiede a una rullata spostata pìu in avanti, e questo anche quando hai di nuovo ai piedi scarpe ammortizzate. Almeno, questa è l'esperienza che sto facendo.

Per quanto riguarda l'efficienza, devo aspettare di funzionare di nuovo al 100% post-infortunio per poterlo giudicare. Ma posso già dire che la sensazione duranta la corsa è più gradevole rispetto all'appoggio "automatico" del tallone per primo.
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"Ci sarà forse un giorno in cui mollare, ma di certo non è oggi."
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Secondo me parlare di efficienza della corsa in base all'appoggio e' troppo riduttivo, l'appoggio (come si e' gia' discusso piu' volte) e' solo una parte della corsa e quasi sempre risulta una conseguenza dell'aspetto posturale.
Se corro "seduto" corro necessariamente rullando di tallone, altrimenti distruggo inutilmente i tendini, se corro proteso in avanti con una cadenza di passo abbastanza alta ed una falcata relativamente corta verra' piu' naturale correre sugli avanpiedi.
Le scarpe ammortizzate, per la mia esperienza, in tutto questo non c'entrano nulla, o quantomeno c'entrano poco, la differenza sostanziale e' che su una scarpa minimale non hai possibilita' di scelta (devi correre necessariamente in un certo modo), il problema e' che pero' quando subentra la stanchezza e postura va' a farsi benedire con la cadenza del passo metti a serio rischio i tendini/articolazioni/schiena.
Vorrei poi fare una considerazione sull'appoggio con le A3/A4 rispetto alle scarpe minimali: vista "da fuori" la corsa con una scarpa con un dislivello "canonico" tallone-avampiede puo' anche trarre in inganno, la cosa importante e' vedere (anzi, "sentire") durante l'appoggio dove viene caricato il peso. Se il tallone tocca minimamente terra prima o in contemporanea al mesopiede, non e' detto che stia andando a caricare il peso sul tallone, se ho una posizione di testa-spalle-busto-bacino corretta il peso andra' comunque a distribuirsi tra mesopiede ed avanpiede per un tempo relativamente breve.
Se corro "seduto" corro necessariamente rullando di tallone, altrimenti distruggo inutilmente i tendini, se corro proteso in avanti con una cadenza di passo abbastanza alta ed una falcata relativamente corta verra' piu' naturale correre sugli avanpiedi.
Le scarpe ammortizzate, per la mia esperienza, in tutto questo non c'entrano nulla, o quantomeno c'entrano poco, la differenza sostanziale e' che su una scarpa minimale non hai possibilita' di scelta (devi correre necessariamente in un certo modo), il problema e' che pero' quando subentra la stanchezza e postura va' a farsi benedire con la cadenza del passo metti a serio rischio i tendini/articolazioni/schiena.
Vorrei poi fare una considerazione sull'appoggio con le A3/A4 rispetto alle scarpe minimali: vista "da fuori" la corsa con una scarpa con un dislivello "canonico" tallone-avampiede puo' anche trarre in inganno, la cosa importante e' vedere (anzi, "sentire") durante l'appoggio dove viene caricato il peso. Se il tallone tocca minimamente terra prima o in contemporanea al mesopiede, non e' detto che stia andando a caricare il peso sul tallone, se ho una posizione di testa-spalle-busto-bacino corretta il peso andra' comunque a distribuirsi tra mesopiede ed avanpiede per un tempo relativamente breve.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Parlando di fondo e corsa prolungata, ultimamente si sente molto discutere di appoggio sull'avampiede. A me sembra una teoria interessante, ma ci andrei cauto a prenderla come oro colato e soprattutto nel forzarsi a modificare la nostra corsa.
Questa teoria è già stata presa come verità assoluta anche in seno di importanti federazioni
e chiaramente riportata su dei libri.
Ci sono però delle considerazioni importanti:
* Lavorare sulla repentina modifica dell'appoggio ha portato a grossi infortuni e anche fini premature di promettenti carriere (si parla di atleti italiani, non serve andare molto distante.... ).
*Non è confermata dall'osservazione dei grossi campioni. Vedi alcune immagini di gente che se la cava a correre...




Mi stupisce che sull'appoggio in avampiede ci sia quasi una presa di posizione ideologica, basata su teorie (dogmi?), anzichè considerare la realtà dei fatti. Osservando i campioni, vedo che tallone anticipa il metatarso... poi sul metatarso c'è il tempo di contatto maggiore, quindi la flessione del piede, caricando e massimizzando la fase di spinta spinta sull'avampiede. Nonostante tempi di contatto molto brevi, io noto che il tallone poggia per primo. A mio avviso un'ottima tecnica di corsa presuppone un contatto leggero e dinamico, mentre il piede sta rullando alla stessa velocità di avanzamento, per prendere contatto con la strada senza (? minimizzando la fase.) strisciare e frenare. Credo che non esista nessun campione della corsa su strada che non consumi la suola del tallone e probabilmente questa non è altro che la tecnica più efficiente per usare quell'attrezzo costituito dalla scarpa, che consente un'azione chiaramente diversa da quella del solo piede.
Sono convinto che lavorare sulla tecnica di corsa, sulla postura e frequenza dei passi, oppure curare l'elasticità muscolare (sì, lo stretching, proprio lui... ) e la mobilità articolare, aiutino molto a trovare facilità di corsa. Il potenziamento muscolare anch'esso può fare molto per intervenire sul modo di correre. Mentre resto scettico da forzature, basate su teorie che non trovano corrispondenza nello sport di elitè e che assurgono a dogma.
Questa teoria è già stata presa come verità assoluta anche in seno di importanti federazioni


Ci sono però delle considerazioni importanti:
* Lavorare sulla repentina modifica dell'appoggio ha portato a grossi infortuni e anche fini premature di promettenti carriere (si parla di atleti italiani, non serve andare molto distante.... ).
*Non è confermata dall'osservazione dei grossi campioni. Vedi alcune immagini di gente che se la cava a correre...




Mi stupisce che sull'appoggio in avampiede ci sia quasi una presa di posizione ideologica, basata su teorie (dogmi?), anzichè considerare la realtà dei fatti. Osservando i campioni, vedo che tallone anticipa il metatarso... poi sul metatarso c'è il tempo di contatto maggiore, quindi la flessione del piede, caricando e massimizzando la fase di spinta spinta sull'avampiede. Nonostante tempi di contatto molto brevi, io noto che il tallone poggia per primo. A mio avviso un'ottima tecnica di corsa presuppone un contatto leggero e dinamico, mentre il piede sta rullando alla stessa velocità di avanzamento, per prendere contatto con la strada senza (? minimizzando la fase.) strisciare e frenare. Credo che non esista nessun campione della corsa su strada che non consumi la suola del tallone e probabilmente questa non è altro che la tecnica più efficiente per usare quell'attrezzo costituito dalla scarpa, che consente un'azione chiaramente diversa da quella del solo piede.
Sono convinto che lavorare sulla tecnica di corsa, sulla postura e frequenza dei passi, oppure curare l'elasticità muscolare (sì, lo stretching, proprio lui... ) e la mobilità articolare, aiutino molto a trovare facilità di corsa. Il potenziamento muscolare anch'esso può fare molto per intervenire sul modo di correre. Mentre resto scettico da forzature, basate su teorie che non trovano corrispondenza nello sport di elitè e che assurgono a dogma.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Concordo con te sulle perplessita' e soprattutto su quest'ultima parte del tuo post.wmic ha scritto:Sono convinto che lavorare sulla tecnica di corsa, sulla postura e frequenza dei passi, oppure curare l'elasticità muscolare (sì, lo stretching, proprio lui... ) e la mobilità articolare, aiutino molto a trovare facilità di corsa. Il potenziamento muscolare anch'esso può fare molto per intervenire sul modo di correre. Mentre resto scettico da forzature, basate su teorie che non trovano corrispondenza nello sport di elitè e che assurgono a dogma.
A riprova del discorso che modificare la propria corsa possa fare piu' male che bene c'e' lo studio fatto da Romanoff ("profeta" del pose-running) su un gruppo di triathleti elite statunitensi, dove e' stato provato che nel giro di 3 mesi dalla "conversione" al pose-method (utilizzo termini "religiosi" visto che parliamo di dogmi...

La mia personalissima opinione pero' e' che su un soggetto che debba ancora imparare a correre (o comunque sia "podisticamente molto giovane") apprendere una tecnica piuttosto che un'altra potrebbe non rappresentare un vero problema (a meno di particolarita' omrfologiche del soggetto).
Due considerazioni:
1. sulle foto che hai postato ci sarebbe da capire in che fase della gara sono state scattate, se l'atleta e' affaticato la corsa cambia anche di molto...
2. su youtube c'e' un video "dogmatico" sulla corsa degli elite sull'avanpiede che mette in risalto la fase di appoggio, da questo video si vede abbastanza chiaramente che la fase aerea sembra stia per concludersi con un appoggio di tallone, mentre l'istante successivo si vede che l'appoggio "vero" avviene sull'avanpiede, vedo di ritrovarlo perche' mi sembra abbastanza significativo (anche se di parte...

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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Concordo, eaggiungo che inutile postare foto di campioni, perchè anche se corrono male, non mi azzarderei a dirglielo...sono campioni proprio perchè corrono in quel modo...nella corsa, come in tanti altri sport.lele 71 ha scritto:Concordo con te sulle perplessita' e soprattutto su quest'ultima parte del tuo post.wmic ha scritto:Sono convinto che lavorare sulla tecnica di corsa, sulla postura e frequenza dei passi, oppure curare l'elasticità muscolare (sì, lo stretching, proprio lui... ) e la mobilità articolare, aiutino molto a trovare facilità di corsa. Il potenziamento muscolare anch'esso può fare molto per intervenire sul modo di correre. Mentre resto scettico da forzature, basate su teorie che non trovano corrispondenza nello sport di elitè e che assurgono a dogma.
A riprova del discorso che modificare la propria corsa possa fare piu' male che bene c'e' lo studio fatto da Romanoff ("profeta" del pose-running) su un gruppo di triathleti elite statunitensi, dove e' stato provato che nel giro di 3 mesi dalla "conversione" al pose-method (utilizzo termini "religiosi" visto che parliamo di dogmi...) gli atleti hanno peggiorato le proprie performances in termini di tempi ed efficienza della falcata.
La mia personalissima opinione pero' e' che su un soggetto che debba ancora imparare a correre (o comunque sia "podisticamente molto giovane") apprendere una tecnica piuttosto che un'altra potrebbe non rappresentare un vero problema (a meno di particolarita' omrfologiche del soggetto).
Due considerazioni:
1. sulle foto che hai postato ci sarebbe da capire in che fase della gara sono state scattate, se l'atleta e' affaticato la corsa cambia anche di molto...
2. su youtube c'e' un video "dogmatico" sulla corsa degli elite sull'avanpiede che mette in risalto la fase di appoggio, da questo video si vede abbastanza chiaramente che la fase aerea sembra stia per concludersi con un appoggio di tallone, mentre l'istante successivo si vede che l'appoggio "vero" avviene sull'avanpiede, vedo di ritrovarlo perche' mi sembra abbastanza significativo (anche se di parte...)
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Alba ha scritto:...eaggiungo che inutile postare foto di campioni, perchè anche se corrono male, non mi azzarderei a dirglielo...sono campioni proprio perchè corrono in quel modo...nella corsa, come in tanti altri sport.

Se invece parli di eleganza stilistica e bellezza del gesto, allora capisco meglio e considero anche altri esempi. ...Magari qualche bella ragazza, che di sicuro sarà uno spettacolo da vedere correre e studiarne l'appoggio.

Se si parla in via teorica, non c'è niente di meglio degli ultimi risultati di biomeccanica, quegli stessi che ci danno indicazioni e probabilità su quale sarà il record del mondo dei 100m fra 100 o 200 anni.

D'accordo che velocità e bellezza del gesto non sempre si accompagnano. Però noto che i 4 campioni di cui ho postato le foto, sono tutta gente con un'azione elegante da vedere. Non mi passa neanche per l'anticamera del cervello che corrano male


Purtroppo però, qualche allenatore oltre a pensarlo, ha anche messo in atto il pensiero, con effetti nefasti. E non parlo di ripercussioni sui tempi, cui accennava Lele, ma di grossi infortuni

Ultima modifica di wmic il 7 ott 2011, 17:33, modificato 2 volte in totale.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
i campioni hanno un proprio stile, una propria tecnica, che porta il LORO corpo ad un adattamento biomeccanico.wmic ha scritto:Alba ha scritto:...eaggiungo che inutile postare foto di campioni, perchè anche se corrono male, non mi azzarderei a dirglielo...sono campioni proprio perchè corrono in quel modo...nella corsa, come in tanti altri sport.Non ti seguo. Se si parla di efficacia, ovvero tecnica di corsa finalizzata a ricavarne la massima prestazione, a mio avviso è inevitabile guardare ai campioni.
loro certe cose le posso fare perchè appunto sono campioni, hanno le loro "INDIVIDUALITà".
se sono agli inizi della vita sportiva ancora posso migliorare la tecnica,
cosa al quanto sconveniente per un veterano, che ormai si è abituato a correre in quel modo.
Anzi, diventa controproducente.
Dobbiamo però cominciare a scindere lo stile dalla tecnica, altrimenti questa discussione diventa INUTILE.
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata
Io trovo interessante il video postato da Lale