RiccardoS ha scritto:secondo me se la corsa arriva a farci dire cose come quelle che ho letto molto spesso qui nel forum e di cui i post di barbara e pescedalenza sono solo l'ultimo esempio, vuol dire che non viene vissuta nel modo più sano, non mi sembra per nulla equilibrato arrivare all'esasperazione solo per poi poter tagliare un traguardo... ma d'altronde sono d'accordo con spartan:
Io sono uno di quelli che sputa sangue per raggiunere un traguardo cronometrico, che si fa un

così per tirare giù un minuto in mezza maratona e se (come mi è capitato a Vigevano qualche settimana fa) la gara non va bene mi incazz

eccome (con me stesso naturalmente).
Quindi, dalle tue parole, evinco che secondo te non vivrei la corsa in modo sano solo perchè ci tengo a determinati obiettivi e mi impegno per raggiungerli?
A mio parere è troppo bello giudicare gli altri e poi nascondersi dietro la classica frase "ma poi ognuno fa quello che vuole!"... io non troverei niente di stimolante nel correre (sempre) in solitaria senza obiettivi. Ogni tanto lo faccio anche io, solitamente su percorsi particolari, e quelle volte mi da grande soddisfazione ma alla lunga mi annoia

eppure non mi permetterei mai di dire che chi lo fa è troppo poco competitivo per impegnarsi con allenamnti stressanti per raggiungere un obiettivo cronometrico (è solo un esempio)
Mi chiedo se chi esprime giudizi ha mai provato a mettersi nei panni dell'altro? sapete quanto si gode a correre molto forte (ognuno per i propri ritmi ovviamente

) sfidando gli amici e poi abbracciarsi a fine allenamento felici come se si fosse vinta una gara? Avete mai immaginato quanto possa essere emozionante avere il proprio allenatore che ti aspetta al 21 km di una mezza felice come un bambino "solo" perchè tu con la tua corsa stai dando merito anche a lui del lavoro che ha fatto in mesi di preparazione? Alla soddisfazione che si può avere arrivando a vincere un premio a una garetta di paese?
Ognuno vive lo sport alla sua maniera e ci mancherebbe altro, ma mi chiedo perchè chi lo vive in maniera più competitiva (che sia con se stesso, con il compagno di squadra o con i più forti) debba essere considerato un individuo poco equilibrato

anche questa è una cosa che ho letto molto spesso sul forum, c'è quasi una presunta superiorità millantata da alcuni che (legittimamente) corrono senza misurarsi con obiettivi cronometrici e ritengono chi lo fa quasi un maniaco di cronometri, tabelle e ripetute.... si può stare bene con se stessi vivendo la corsa in maniera diversa si può essere equilibrati facendo un giro di 10 km in 2 ore sulle colline o allenandosi duramente mesi e mesi per arrivare a correre una maratona basta stare bene con se stessi
