CasalingaDisp ha scritto:
facciamo cambio??
il tuo coach è molto più educato e moderato, del mio!!!

ieri, veramente, no ....
Questa settimana, tutto gasato, me la ero preparato a puntino.
In mezzo alla settimana ho allungato le distanze ed accorciato i tempi, e per il "lungo" di domenica (per me lungo, al momento, è 10 km) avevo sfoderato un piano di battaglia degno della volpe del deserto.
Contavo di stare qualche secondo sotto la percorrenza media dell'ultima volta, contando così di accorciare i tempi. L'arma segreta era il buon vecchio endomondo, che mi sparasse periodicamente nelle cuffie la percorrenza media sul km. In questo modo, sarei stato forse in grado di controllare le grandi variazioni di passo che mi caratterizzano quando vado a sensazione.
Domenica mattina aspetto che la FEMMINA torni dalla "race for the cure", preparo la greppia ai bambini ed esco tutto pimpante. Ero già stato a fare un giretto con loro la mattina, e c'era sole, ma un freddo porco, da felpetta. E invece, dopopranzo, sole a picco e 30 gradi secchi.
Ci penso un attimo (io il caldo lo soffro DIPPIU'!!), ma poi penso che è fine settembre, e quanto caldo vuoi che ci sia.
Faccio 1 km abbondante di riscaldamento (e ho già caldo ...) poi starto endomondo e parto.
Vado per la mia solita ciclabile, in cui ho dei riferimenti visivi per le distanze, che mi servono per incoraggiare le truppe. Le gambe macinano, il fiato regge, il "navigatore" mi dice che sono più o meno sulla media che voglio tenere. Già mi vedo alla fine, con il tempo abbassato di qualche decina di secondi. Anzi minuti. Crepi l'avarizia.
Solo che fa CALDO. Non tira un filo d'aria, e il ghiaietto della ciclabile sembra rovente. C'è anche umido, io sudo molto ma, potendo, suderei anche di più.
Sento nelle orecchie che il cuore è un po' più alto del solito, ma non me ne preoccupo. Il mio piano astuto prevede di tenere una media che so sostenibile, l'arma segreta non è nello scatto ma nella regolarità, senza cedimenti.
Va tutto bene per i primi 5 km, dopodichè smetto di sudare. Me ne rendo conto mentre macino il 6° km e conto a ritroso il percorso da fare insofferente di tutto sto CALDO. Fronte secca. Labbra secche. Braccia secche. Gambe e braccia vanno da sole, solo il cuore fa un poco troppo bum bum nelle orecchie, ma quello me lo dimentico. Tanto caldo addosso.
Nel 7° km il mio ritmo, finora regolare, inizia ad abbassarsi. Io spingo, ma non vado. Le gambe non sono molli, all'apparenza va tutto bene, ma siccome sono un bravo bambino di amene letture so che mi avvicino ad un colpo di calore. Per qualche motivo ero poco idratato, e l'acqua che avevo in circolo l'ho espirata oppure sudata. Ora, se insisto, il corpo non saprà più smaltire il calore, mi perderò anche l'acqua restante, si abbasserà la pressione e poi schiatterò su questo c***o di ghiaino, in mezzo alla campagna. Mancano solo le cavallette, e poi c'è tutto.
Passo l'8° km a cercare soluzioni insieme al mi coach immaginario
COCHIMM: "sei proprio un c******e, te l'ho detto di bere prima di uscire"
PAT "ho bevuto l'acqua"
COCHIMM: "era poca, idiota, solo un bicchiere"
PAT: "ma poi avevo la pancia tutta gonfia"
COCHIMM: "si, e non facevi il recordo olimpico ... dai mo', fermati e cammina, non muore nessuno"
PAT: "ma mancano solo 2 o 3 km, non posso fermarmi"
COCHIMM: "fermati, c*****e che non sei altro"
PAT: "no, memento audere semper" (NB: e in quel momento ci credo pure)
COCHIMM: "proprio un fesso doveva capitarmi ...."
Comunque, formulo un piano ancora più astuto. Siccome verso la fine del giro passerò di fianco ad una specie di fontanella, farò uno scarto fulmineo e senza quasi fermarmi ingollerò un'ettolitro d'acqua per poi tagliare radioso il traguardo immaginario.
Nel frattempo, i miei tempi continuano a peggiorare, e il caldo monta. Guato con desiderio i fossi intorno ai campi, pieni di acqua verdastra e di ranocchie schifide.
Al 9° km ho la bocca impastata, scotto parecchio e ho la netta sensazione che tutto stia andando a p*****e. Vado avanti lucido, ma anche per inerzia. Cerco nonostante tutto di tirare, ma non ci riesco. Ogni km che passa abbasso ulteriormente il ritmo.
Addio progetti di gloria

, qui si tratta di arrivare alla fine, purchessia. Sono solo concentrato sul non fermarmi, ed evitare almeno 'sta vergogna.
Svolto per il sentiero che porta a casa, e passo di fianco alla fontanella. Mi bagno veloce la testa, do una microsorsata, me la spalmo tutta sulla maglietta alla fantozzi ma non posso fermarmi, devo finire.
Appena riparto realizzo che sono uno scemo e praticamente non ho bevuto. Vabbè, avanti tutta, manca un poco meno di un km all'arrivo.
Corro nella canicola, ci saranno almeno 80.000 gradi. Mi bagno i polsi con l'acqua dei capelli, un poco fa. Riaccellero, e il corpo segue. Finalmente il c***o di endomondo mi da il finish. Rallento, mi fermo e me la cammino di buona lena fino a casa. Guardo il displey. Ho abbassato di 1 minuto i 5 km, e sono in ritardo di 17 secondi sui 10 km. Se non mi fermavo a bagnarmi, ci stavo dentro. Forse morto, ma puntuale.
Comunque non me ne frega niente, voglio solo dell'ombra che non c'è. Il respiro si calma, il cuore scompare dalle orecchie. Resta il caldo. L'acqua della fontana è bella che andata, i capelli e la maglietta si sono asciugati in un amen.
Salgo a casa, mi bevo 2 superbicchieri d'acqua e si aprono le cateratte dell'inferno. Improvvisamente SUDO. SUDO CALDO.
Bevo e sudo, ribevo e risudo. Mi stendo sul divano, ma sono improvvisamente un cesso. Mi rialzo, mi siedo. Così va meglio.
E intanto bevo, e sudo. Mangio qualcosa, bevo e ribevo e sudo anche di più.
Sudo tutto quello che non ho sudato prima, con gli interessi. Non faccio nemmeno in tempo a bere che l'acqua se ne va giù dalla fronte, dalle braccia, 'na schifezza. Mi spoglio ignudo in cucina, tiro giù la tapparella e nel freschino continuo a smangiucchiare e bere fino a quando, una buona mezz'ora dopo, smetto definitivamente di sudare.
Finalmente mi sento normale, ed è giusto il momento perchè abbiamo promesso ai gemelli di portarli al cinema. Mi gusto il film, e quando la sera li mettiamo a letto, sono pronto da branda anche io.
Non faccio a tempo a chiudere gli occhi che suona il maledetto telefono.
COCHIMM: "sono io"
PAT: "eh"
COCHIMM: "ma ci studi da idiota, o ti viene spontaneo ?"
PAT: "stavolta mi sono applicato"
COCHIMM: "che poi mi schiattavi e la FEMMINA finiva per risposarsi col suo collega TAFANO che ti sta pure sulle balle, e i gemelli diventavano i bambini TAFANO, inutili come lui"
PAT: "agghiacciante"
COCHIMM: "non me la rifare più una cacchiata così. Se ti dico fermati, tu ti fermi e basta"
PAT: "eh. Però hai visto che ho allungato di 1 km"
COCHIMM: "lungo una fava. e se fa caldo vai a correre la mattina presto. Merdina che non sei altro"
PAT: "Ma allora ti sei preoccupato perchè mi vuoi bene. Anche io ti voglio bene"
COCHIMM: "l'importante è crederci".
Il prossimo lungo, meno piani di battaglia e termometro in mano ....