Ciao Giuseppe,
ti dico la mia sul tuo caso.
Premetto che non sono un dottore in medicina, figurarsi un ortopedico specializzato in chirurgia del piede (sono questi li specialisti di riferimento in questi casi).
Quindi declino ogni responsabilità di diagnosi, ci mancherebbe che facessi un mestiere che non è il mio (io sono un macellatore di suini...)
(no... va be', scherzo).
Perciò ti dò solo un parere amichevole basato sulla visione delle tue lastre (aggiungo che una lastra del piede SX, per confronto, sarebbe stata utile).
Ma ti consiglio, come faccio (e farò) sempre, di ascoltare il parere di due-tre specialisti diversi. Non hai idea, quando li confronti tra loro, delle contraddizioni che emergono dalle loro autorevoli diagnosi e dalle loro sagaci prescrizioni.
Da quel che vedo dalla tua lastra (ben fatta) il tuo sperone in realtà non è un vero sperone di Haglund, quello vive un po' più in alto, quasi sulla parte superiore del calcagno (ti ho mandato in pvt una figura che spiega la cosa). Inoltre dalla lastra non vedo tracce di borsite cronica (la sindrome di Haglund).
Quindi, a mio miserrimo parere, non hai sindrome di Haglund e nemmeno il "calcagno" omonimo responsabile, nel tempo, della sindrome dolorosa omonima.
Credo tu abbia una grossa e brutta spina calcaneare che infiamma e tende a lacerare il tuo achilleo. Negli effetti il risultato è simile all'haglund, vista la sua posizione posteriore anzichè laterale. Ma il problema, in questo caso, non sembra interessare la borsa tendinea (il sintomo visivo tipico dell'haglund sono i "pomfi" retrocalcaneari).
Della cura delle spine non sono pratico, poichè non ne ho mai avute (ci mancavano pure loro).
Puoi cercare in rete (anche sul forum) informazioni in merito.
So solo che (ai miei tempi) si usavano ultrasuoni per frantumare la fastidiosa calcificazione, ed eventualmente, ma solo dopo aver eliminato la causa meccanica del problema, antiinfiammatori locali.
Altre risposte puntuali:
> L'ortopedico dopo la visione dei raggi mi ha diagnosticato la sindrome di
> Haglund, cosa che mi ha lasciato abbastanza perplesso anche perchè come
> detto pratico sport da tanti anni e non ho mai avuto alcun dolore nella
> zona
questo non è decisivo. la sindrome può insorgere anche dopo anni, dipende da fattori variabili "esterni" (postura, scarpe, traumi, nuovi tipi di allenamento, ecc.)
> Nell’ultima visita il medico mi ha consigliato di riprovare con le onde
> d’urto nella speranza d’intaccare anche se in minima parte la
> calcificazione per quanto riguarda l’intervento chirurgico mi diceva che la
> rimozione dello sperone è un intervento che comunque non mi da la certezza
> che poi il dolore sparisca.
sono abbastanza d'accordo. Ma credo che rimuovendo lo sperone, se il chirurgo non fa altri danni in giro (e ne fanno

), il problema sparisce dopo il naturale decorso post-operatorio.
Certo, se poi la spina nel tempo si riforma, allora si comincia daccapo.
> So che non sei un medico ma vista la tua convivenza ventennale con questa
> malattia
ho festeggiato le nozze d'argento, ormai
> volevo una tua opinione a riguardo, è possibile che questa
> sindrome si presenti dopo tanti anni?
> Nel periodo in cui è iniziato il dolore è vero che mi stavo allenando in
> modo più serio
non è impossibile, soprattutto se si forzano i ritmi. a me è successo così.
eventualmente potete confrontarle con le vostre lastre per dirmi se ritenete che sia veramente sindrome di Haglund, io qualche dubbio ce l’ho,
1 perché in tanti anni di attività sportiva amatoriale non ho mai avuto alcun tipo di dolore o fastidio alla caviglia,
la caviglia non è interessata dalla sindrome di Haglund
2 perché ancora oggi il dolore è solo sul piede destro, la sindrome di Haglund non dovrebbe essere bilaterale?
bilaterale, si. ma non si sviluppa contemporaneamente.
Io ho comiciato col destro, poi il sinistro, poi di nuovo il destro, sfiammato per due anni, poi ancora a destra, poi il sinistro, sfiammato per un anno, poi il destro cui si è aggiunto il sinistro, poi principalmente il destro col sinistro nettamente migliorato.
E non dovrebbe essere una malformazione che si crea in adolescenza?
la malformazione, ovvero il "calcagno di Haglund" si sviluppa prevalentemente in adolescenza, ma la sindrome, cioè gli effetti dolorosi cronici, si possono manifestare anche a distanza di decenni. Gli sportivi ne sono più colpiti, perchè usano i piedi non solo per scendere dal letto, recarsi al bagno, e girare in automobile.
Quello di cui sono sicuro è che il dolore al tendine è causato da quel maledetto sperone sulla caviglia DX
calcagno, scusa la pignoleria
Ho letto tutte le 18 pagine e mi sembra di capire che in diversi alla fine si sono decisi ad effettuare un intervento chirurgico, a questi vorrei chiedere quale tipo d’intervento hanno subito (artroscopia o a cielo aperto) e quale sono i risultati ottenuti, in pratica siete riusciti a riprendere le vostre passione sportive senza dolore?? E dopo quanto tempo?? In base alle vostre esperienze personali dove e da chi mi consigliereste di farmi operare?
io non mi sono mai operato. altri haglundisti si, molti hanno risolto, alcuni no.
Siccome non se più giovane per la carriera agonistica ti sconsiglierei la chirurgia per il tuo sperone, che sia di Haglund o meno.
Quindi, imho: riduzione dello sperone con ultrasuoni, POI antiinfiammatori, poi una bella analisi posturale, poi plantari, poi cercare di migliorare la meccanica della corsa.
Nel mio caso ho recentemente trovato giovamento da quest'ultimo trucco.
Ma è anche vero che ormai non spingo più il veicolo a pieni giri da qualche anno.
Qualcuno di voi ha per caso ha provato la terapia ecoguidata assistita? Oppure a informazioni su questo tipo di terapia?
“La terapia ecoassistita, dopo accurata sterilità ed anestesia locale, consiste nell’introduzione sotto guida ecografica di ago 18-20 G, bleeding di eventuale spina achillea, iniezione intra tendinea e peri tendinea di acido ialuronico a medio peso molecolare e steroide peri tendineo.”
Ero intenzionato prima dell’intervento chirurgico a fare un tentativo con questo tipo di terapia vista la pochissima invasività della stessa, solo che non riesco ancora a capire se facendo questo tipo d’intervento ho qualche possibilità di ridurre (almeno in parte) le dimensioni dello sperone, la semplice cura dell’infiammazione mi servirebbe a poco.
mi sembra solo una specie di mesoterapia steroidea guidata da un ecografo (quindi meglio "puntata") ma non elimina la causa del problema.
ciao e in bocca al lupaccio rognoso.
haglund(*)
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